Andalusia: seviglia y cordoba
Ci accompagnano anche i miei genitori, fa sempre comodo un aiuto con Matteo e anche loro sono rimasti subito molto entusiasti dell’idea.
Prenotato il volo comincia la lettura dei diari e la ricerca dell’albergo, se viaggiate con bambini piccoli e/o se la vostra priorità e trovare un albergo in centro economico e carino, date retta a me e risparmiate tempo io ne ho guardati tantissimi e gli alberghi che vi consiglio sono due: Hotel Pueta de Seviglia e Hotel/appartamenti Murillo.
Noi siamo andati in un periodo di alta stagione in cui i prezzi anche dei piccoli alberghi sono abbastanza alti, siamo stati all’Hotel puerta de siviglia spendendo 86 a camera (bambino gratis) senza colazione, prezzo molto alto considerando che l’albergo è classificato ad una stella.
Non fatevi ingannare da questo, in realtà l’albergo è molto carino, pulito, nuovo, ben curato e centrale in posizione ideale per girare a piedi tutta la città. Sicuramente è paragonabile ad un nostro tre stelle, in realtà ho trovato in italia tre stelle peggiori. Ci siamo trovati benissimo in albergo tra le altre cose alla reception c’è una ragazza italiana che ci ha dato informazioni utilissime.
Avevo letto che gli alberghi centrali avevano il problema della confusione, noi avevamo chiesto camere che non davano sulla strada che per l’altro non era molto trafficata, abbiamo trovato un po’ rumoroso solo a causa delle persone maleducate che rientrano la sera anche tardi senza preoccuparsi del silenzio.
Una nota molto positiva per chi ha un bimbo piccolo è che dietro l’albergo a 20 metri c’è un parco giochi pubblico per bambini con scivoli ecc. E questo dopo tutto il giorno di visita alla città rendeva il nostro Matteo felicissimo di passarci un po’ di tempo.
L’altro albergo Hotel Murillo sarebbe stata la nostra prima scelta poiché una mia amica c’era già stata e ci siamo passati davanti ci è sembrato molto carino, ma in una stradina più interna e piccola, ma non aveva disponibilità e costava di più circa 96 euro.
Arriva il giorno della partenza alle 18:40 decolliamo in orario ed arriviamo a Siviglia intorno alle otto, ritirate le valigie ci dirigiamo verso gli autobus per il centro, ma non sappiamo bene quanto dovremmo camminare e ce una grande fila allora decidiamo di prendere il taxi essendo in 4 con 22 euro ci porta in 10 minuti davanti all’hotel spendendo poco di più per una comodità che non ha prezzo.
A questo proposito durante la vacanza abbiamo appurato anche sulla nostra pelle (abbiamo preso un solo autobus che ci ha lasciato in una zona assurda) che per qualsiasi spostamento che non fosse fattibile a piedi, tipo per andare alla stazione, era conveniente e comodissimo farlo in taxi essendo in 4 la spesa era pressoché uguale al bus, poiché per il taxi abbiamo speso sempre per tratti cittadini sempre circa 10-12 euro. L’unica fregatura l’abbiamo preso con il taxi di ritorno per l’aereoporto che ci aveva prenotato l’albergo e non avevamo concordato il prezzo poiché ci aspettavamo lo stesso dell’andata. Il furbone ci ha chiesto 35 euro invece die 22 dell’andata, ma non potevamo certo metterci a litigare, così ci serve da lezione sempre concordare precedentemente tratte lunghe. Alle nove siamo già sistemati in albergo lasciamo le valigie e scendiamo a mangiare e decidiamo di andare in un ristorantino di tapas proprio di fronte al nostro albergo attraversata la strada Cervezeria Mezquita – Calle Santa Maria la Blanca 19 che avevo trovato anche in qualche diario.
Abbiamo preso un misto di tapas e abbiamo iniziato ad entrate nell’ottica del modo di mangiare spagnolo, tanti stuzzichini che loro mangiano a tutte le ore, abbiamo mangiato abbastanza bene spendendo il giusto.
Per nienti stanchi abbiamo deciso di fare due passi esplorativi e abbiamo iniziato a visitare le stradine caratteristiche del quartiere di santa cruz e in poco tempo ci siamo ritrovati di fronte alla maestosa cattedrale, che di notte e tutta illuminata, è uno spettacolo indescrivibile.
Abbiamo girovagato un po’ per la città cominciando ad assaporare l’atmosfera e siamo subito rimasti affascinati dalle stradine e dagli innumerevoli patii.
Orami si è fatto tardi è decidiamo di andare a letto per essere pronti presto la mattina per la visita della città.
Il primo giorno lo dedichiamo alla visita la mattina del Real Alcazar e il pomeriggio alla cattedrale.
Andando verso il centro decidiamo di costeggiare i giardini di Murillo e di passare dalla zona dell’ Archivio delle indie passando dentro l’atrio dell’Università e davanti al famoso Hotel Alfonso XIII. Iniziamo la visita del real alcazar, i giardini sono meravigliosi tutti fioriti e con innumerevoli piscinette di acqua in alcune più grandi ci sono anche le anatre e i cigni e rimaniamo a bocca aperta a guardare le meravigliose decorazioni arabesche. Molto utile è anche l’audioguida che ti illustra gli innumerevoli edifici edificati con stili architettonici diversi, dall’arabo al rinascimento passando per il gotico. Non mi dilungo a descrivervi le meraviglie che potete trovare su tutte le guide turistiche. Si è divertito molto anche il nostro Matteo che scorrazzava tra anatre e laghetti.
Usciamo vicino a l’ora di pranzo e un po’ di riposo all’ombra degli alberi di aranci del Patio de los Narajos, uno dei pochi resti dell’antica moschea, circondato da aranci e con molte fontane e con i piccoli canali che dalla fontana portavano l’acqua in tutto il patio.
Ci mettiamo alla ricerca di un posto dove mangiare e quasi per caso arriviamo al locale più caratteristico che abbiamo trovato e naturalmente mangiamo tapas alla famosa Botega de Santa Cruz all’inizio di via Rodrigo Caro – Calle Mateo Gago, vicino alla cattedrale. Il posto è sempre molto affollato e riusciamo a trovare un piccolo tavolino fuori e ad assaggiare vari tipi di tapas ottima anche la paella prezzi veramente economici.
Nel primo pomeriggio entriamo nella cattedrale a pagamento 7 euro e cominciamo la visita fate attenzione che il cartello indicava come ora di chiusura le 17.00 mentre alle 16.00 ci hanno fatto uscire meno male avevamo già visto tutto e abbiamo fatto in tempo anche a salire sulla Giralda.
La grandezza e maestosità della cattedrale è indescrivibile, le cose che più colpiscono sono l’imponente altare scolpito in legno e tutto di oro zecchino una meraviglia abbagliante e il coro che si trova proprio davanti. Notevole è anche la statua alla tomba di Cristoforo Colombo.
Saliamo a piedi sulla Giralda, percorrendo la facile salita che parte dall’interno cattedrale, non ci sono le scale ma una salita divisa in moltissime rampe mi sembra di ricordare sulle 90, dalle finestre alcune con piccoli balconi, si gode un magnifico panorama della città, il percorso in salita è agevole anche se faticoso con passeggino visto che Matteo si era addormentato, ma quando si arriva in cima la fatica viene ripagata dal magnifico panorama della città. Usciti ci beviamo una birra in un bar all’aperto davanti alla cattedrale e ci riposiamo un po’.
Tornando verso l’albergo esploriamo il nostro quartiere il Barrio di Santa Cruz ci aggiriamo tra strette vie, con le piccole basse casette con all’interno un piccolo cortile (patio), circondato da archi con azulejos alle pareti, e al centro le tipiche fontane, scoprendo sempre qualche nuova piazzetta deliziosa.
Ci fermiamo un’oretta prima di preparasi per la cena al parco giochi dietro l’albergo dove Matteo si gode un meritato svago giocando con diversi bambini spagnoli.
Per cena scegliamo un ristorante La Cueva di cui avevo sentito pareri anche un po’ discordanti, il posto è molto carino e caratteristico mangiamo anche molto bene sia la paella che la coda di toro spendendo il giusto.
Dopo cena siccome ci sembrava di aver camminato poco facciamo un giro fino alla torre de l’oro per vederla tutta illuminata, arriviamo mezzanotte all’albergo un po’ stanchi beato Matteo che se la dorme sul passeggino.
Il secondo giorno lo dedichiamo alla visita di Plaza de Espana, Parque Maria Luisa, Museo Archeologico, quartiere Triana ,Plaza de toro e la Casa di Pilatos.
La mattina dopo colazione andiamo a plaza de Espana prendendo il tram (nuovissimo per ora è pronta solo una piccola tratta).
La piazza a semi circolare è molto imponente e può sembrare una costruzione molto più datata invece fu costruita nel 1929 per expo mondiale, molto belli gli innumerevoli mosaici.
Abbiamo fatto una bella passeggiata nel parco di Maria Luisa dove è inserita piazza di spagna si trovano molte fontane e laghetti fino ad arrivare a piazza d’america caratterizzata da una miriade di piccioni tutti bianchi a cui e possibile dar da mangiare.
Continuano ci impattiamo quasi per caso nel museo archeologico che è gratis per i cittadini europei e sicuramente la visita è risultata interessante, anche se Matteo dopo poco si è stufato di vedere ‘sassi’ e ‘teste’.
Si avvicina l’ora di pranzo e siamo un po’ fuori centro troviamo un autobus che dice ci dovrebbe portare nel quartiere di Triana, autista gentilmente ci scende alla fermata più vicina, ma siamo in zona periferica e nonostante chiediamo più volte informazione di dove si trovano i negozi di ceramiche vaghiamo un po’ per stradine senza trovare niente, alla fine ci dirigiamo verso il fiume e scopriamo che quello è il quartiere forse è tutto chiuso ma non c’è praticamente niente.
Troviamo un ristorante Jose Luis dove mangiano tutti gli spagnoli e ordiniamo un po’ di piatti misti niente male (53 euro in 4). Arriviamo al ponte di triana (dove c’è anche il mercato) e attraversiamo il ponte verso il centro passeggiando lungo il bel lungo fiume fino ad arrivare a piazza del toro.
Facciamo la visita guidata, le corride in questi giorni non ci sono e comunque non ci saremmo andati, la piazza è molto bella poi ti fanno vedere il museo, Matteo voleva vedere i tori ma si è dovuto accontentare di vedere qualche testa inbalzamata.
Facciamo un giro per il centro passando per Calle Sierpes la via dello shopping cerchiamo una maglia un po’ più pesante ma vendano tutte cose estive si sa che a Siviglia fa molto caldo d’estate, ma in questi giorni non proprio, siamo ricoperti a strati di tutte quello di più pesante che avevamo portato.
Decidiamo che visto che non c’è granché da vedere possiamo approfittare per visitare la casa di pilato, decidiamo di vedere solo il piano di sotto perché è già tardi il costo è inferiore e anche il signore che fa i biglietti ci dice che la parte più bella e il pian terreno.
Il nome è dovuto al fatto che nella via crucis che si svolgeva a Pasqua in questo edificio vi era la stazione intitolata a Ponzio Pilato. Si entra nel Patio Principal, un magnifico cortile circondato da archi appoggiati su colonne, nel mezzo la fontana di marmo bianco, le pareti sono ornate da splendidi azulejos e arabeschi, nicchie con busti e statue di personaggi dell’antichità (Cicerone, Annibale ecc), non meno pregevoli le varie stanze con pareti finemente ornate da azulejos, la visita ci è piaciuta molto.
Orami si è fatto molto tardi oggi abbiamo veramente trottato e visto veramente tante cose andiamo in albergo che scopriamo essere molto vicino per fortuna.
Dopo una doccia che ci permette di riprenderci decidiamo di cercare un locale vicino per cena e ci facciamo consigliare un locale dalla ragazza italiana della reception che ci indica un posto dove fanno tapas molto vicino di cui non mi ricordo il nome, ci mettiamo un po’ a farci capire e mangiamo senza infame e senza lode. Dopo portiamo Matteo un po’ al parco giochi per farlo divertire visto che a cena non ha mangiato quasi niente.
Arrivati in albergo prima di dormire preparo per Matteo il latte ma nella notte si sente male. Io prima di partire avevo avuto un virus gastro-intestinale e lo che ha preso anche Matteo.
Il terzo giorno con un po’ di perplessità perché Matteo non sta bene andiamo a Cordova in treno, decidiamo di andare perché comunque Matteo non ha la febbre e può stare comodamente sul suo passeggino e si distrae sicuramente di più in giro che tutto il giorno in albergo e nel frattempo le medicine che gli ho dato hanno fatto effetto.
Prendiamo il taxi prenotato la sera in albergo che ci porta alla stazione del treno facciamo i biglietti per il treno veloce ma quello meno caro AVANT delle 9.20 e puntualissimo alle 10.05 arriva a Cordoba. Il ritorno lo abbiamo fissato alle 17.25 con arrivo alle 18.10 il costo andata e ritorno era circa 25 euro a testa, non poco ma il servizio è ottimo e molto comodo.
Arrivati alla stazione a Cordoba abbiamo adottato il solito principio più comodo quasi per lo stesso prezzo il taxi invece del bus che in 10 minuti ci porta alla cattedrale.
Il tempo è brutto e comincia anche a piovere così decidiamo di andare subito alla visita della Mezquita (costo 8 euro), passiamo quasi tutta mattina alla visita di un posto spettacolare e particolarissimo .
Quello che stupisce solo le 850 colonne che danno un senso di infinito (in passato erano 1260), alcune sono di provenienza romana altre visigota e africana, sulle colonne poggiano magnifici archi, da non perdere il mihrab, capolavoro di arte mussulmana, nicchia orientata verso la Mecca, ammiriamo i magnifici mosaici oro e blu, la rappresentazione dell’albero della vita simbolo dell’eternità. Anche la parte cristiana si presenta come una delle più belle realizzazioni dell’arte spagnola, la Capilla Real (1258) presenta decorazioni in stile mudejar, la costruzione presenta caratteri gotici e barocchi.
Quando usciamo continua a piovere così compriamo un ombrello e giriamo un po’ per il centro tutto pedonale per cercare un ristorante che ci ha consigliato un nostro amino che è stato la settimana precedente alla nostra.
Il ristorante El Churrasco è molto carino e di un certo livello abbiamo mangiato una carne alla brace fantastica e molto abbondante più contorno, vino e caffè spendendo un prezzo molto ragionevole 97 euro in 4 e siamo stati veramente bene.
All’uscita dal ristorante abbiamo avuto la fortuna che ha smesso di piovere e accenna anche un po’ di sole e ci dirigiamo verso Real Alcazares che il venerdì sono gratuiti, furbi questi spagnoli si sono gratuiti ma aprono solo dalle 17.00 alle 19.00 cosi di hanno detto anche all’ufficio informazioni non ho capito se magari la mattina erano aperti per un paio di ore, se decidete di andare di venerdì conviene che vi informiate. Pazienza non ce la facciamo, il resto della giornata è trascorso a passeggio nel graziosissimo centro dove abbiamo scovato dei Patios meravigliosi, archi di mattoni, piastrelle colorate, piante di arancio e limone e vasi di fiori arricchiscono questi angolini tranquilli e facendo acquisti per negozietti, compriamo tutti i souvenier che qui sono più carini di quelli di Siviglia. Facciamo anche una passeggiata sul Ponte Romano (di cui rimangono solo i 12 archi su cui poggia, alcuni sono stati aggiunti dagli arabi dopo la conquista della città. Prediamo un taxi che ci riporta alla stazione e alle 18 siamo nuovamente a Siviglia dove ci fermiamo in albergo anche se per fortuna Matteo sta meglio ha anche mangiato qualcosa, sta decisamente meglio perché vuole andare un po’ al parco giochi.
Per cena sappiamo che non è il massimo ma decidiamo per un ristorante italiano davanti all’albergo Sapori Umbri (77 euroin 4) per far mangiare un po’ di pasta a Matteo, comunque il cuoco è italiano e gli spaghetti non sono male e nemmeno i salumi e poi facevano vedere la partita dell’italia.
Siamo arrivati all’ultimo giorno e abbiamo visto già quasi tutta Siviglia ci manca la zona dell’EXPO 92 per cui decidiamo di prendere un taxi e di farci portare al museo di arte moderna, rimaniamo un po’ delusi perché i locali sono un po’ fatiscenti e non c’è granché da vedere. La zona expo ha dei bei plessi moderni quasi completamente abbandonati per cui ci troviamo in periferia quasi nel nulla, arriviamo a piedi al parco divertimenti Isla magica da lì con un taxi ci siamo fatti portare alla chiesa di Sant’anna nel quartiere di Triana. La chiesa è molto carina ed era in corso un matrimonio dove molti invitati avevamo svestiti tipici spagnoli.
Per pranzo ci rechiamo a comprare panini, frutta e cose varie nel mercato coperto di triana molto caratteristico e visto che oggi c’è un po’ di sole decidiamo di mangiare sulle banchine lungo il fiume dove c’è un verde ben curato.
Dopo un po’ di riposo decidiamo di visita Hospital Los Venerables che si trova nella direzione della strada che ci riporta verso il centro. Si tratta di un vecchio ospedale con chiostro molto bello e chiesa piccola ma stupenda, davvero imperdibile soprattutto per il bellissimo quadro “Santa Rufina” di Velazquez e due spettacolari quadri del Murillo.
A questo punto di Siviglia abbiamo visto proprio quasi tutto e decidiamo di passare l’ultime ore in giro per negozi nella zona del centro e del ‘nostro’ quartiere in cerca degli ultimi regali.
Alle 18:00 abbiamo prenotato il taxi che ci viene a prendere davanti al nostro Hotel dove abbiamo depositato le valigie approfittiamo dell’attesa per berci l’ultima sangria e per far divertire al parco Matteo prima di partire.
Puntualmente arriva il taxista che come ho già detto ci da l’unica fregatura della vacanza chiedendoci un prezzo da furto ma è comunque colpa nostra che non abbiamo concordato il prezzo e non ci resta che pagare, pazienza.
All’aeroporto facciamo subito il check-in, ma purtroppo l’aereo è in ritardo e non viene nemmeno specificato e alla fine arriviamo a Pisa con circa 1 ora di ritardo.
La vacanza è stata veramente perfetta anche se il povero Matteo gli ultimi due giorni non è stato molto bene.
Abbiamo speso circa 1000 euro in tre di cui: volo aereo 185 euro , albergo 346 euro , ingressi chiese, musei ecc. 70 euro , trasporti 90 euro (con treno per cordoba), colazioni-pranzi e cene circa 260, regali vari 50 euro.
Non credo si potesse risparmiare granché forse sull’albergo andando in un periodo meno costoso non si poteva trovare niente in questo periodo di decente meno caro.
Spero con questo diario di poter essere utile come lo è stato per me questo sito a qualcuno che ha intenzione di andare a trascorre qualche giorno nella magica Siviglia, senza farsi mancare una capatina all’incantevole Cordova. Vorrei consigliare questo viaggio anche a chi come noi ha un bambino piccolo il nostro Matteo che ha solo 3 anni è stato bravissimo e si ricorda ancora con entusiasmo di Siviglia e dei tori. Io credo che i viaggi siano esperienze molto belle anche per i bambini piccoli e che contribuiscono ad una loro crescita notevole. Se avete domande non esitate a contattarmi alessandra.Cecchi@gruppodatel.It