Andalusia: pueblos, flamenco e spiagge

8/5/2007 – 1° giorno Partenza con volo Ryanair da Bergamo, con arrivo dopo circa due ore a Granada. Ritiriamo subito l’auto noleggiata via internet, una Peugeot 207, 5 porte che ci costa circa eur 150 per una settimana con secondo guidatore incluso. Ci dirigiamo verso RONDA (circa 2 ore e mezzo). La strada nella prima parte è molto...
Scritto da: csanti
andalusia: pueblos, flamenco e spiagge
Partenza il: 08/05/2007
Ritorno il: 15/05/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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8/5/2007 – 1° giorno Partenza con volo Ryanair da Bergamo, con arrivo dopo circa due ore a Granada. Ritiriamo subito l’auto noleggiata via internet, una Peugeot 207, 5 porte che ci costa circa eur 150 per una settimana con secondo guidatore incluso.

Ci dirigiamo verso RONDA (circa 2 ore e mezzo). La strada nella prima parte è molto scorrevole, praticamente un’autostrada ma non a pedaggio. Avvicinandoci a Ronda la strada si fa più stretta e tortuosa ma sempre piacevole da percorrere.

Ci sistemiamo nel delizioso b&b prenotato, in piena città vecchia. Incominciamo subito la visita di questa splendida cittadina dal Mercadillo (la parte più nuova), Plaza de Espana, Plaza de Toros con l’arena (ingresso eur 6), Puente Nuevo con incredibile vista sulla gola El Tajo dove scorre il Rio Guadalevin e Puente Vejo.

La sera passeggiamo per il Barrio San Francisco che sorge sul sito del cimitero musulmano della città, appena fuori dalla città muraria.

Ceniamo piacevolmente vicino al b&b, in un piccolo ristorante in Calle Santo Domingo.

9/5/2007 – 2° giorno Terminiamo la visita di Ronda, dedicandoci alla Ciudad: Palacio de Mondragon, risalente al 1300 con un bel patio decorato ed un giardino da cui si gode la vista su di un dirupo;Iglesia de Santa Maria la Mayor, in origine la moschea della città. Camminiamo ancora per i vicoli ben tenuti e ancora deserti (sono circa le 11.00 di mattina, quindi l’alba per gli spagnoli) per goderci una Ronda ancora non troppo invasa dai turisti della Costa del Sol in escursione giornaliera.

Riprendiamo la macchina per dirigerci verso MEDINA SIDONIA (circa un’ora e mezza), piccolo paese che ci sorprende piacevolmente per la bellezza e tranquillità. Oltre a trovarsi in posizione strategica, 35 minuti circa sia da Jerez de la Frontera che da Cadiz. Ci sistemiamo nello splendido b&b prenotato (una vera sorpresa) gestito da un gentilissimo signore inglese, dove ci regaliamo un po’ di relax, nella ns camera “Toro”.(le altre due camere sono “Caballo” e “Cabra”).

Nel tardo pomeriggio ci dirigiamo verso JEREZ per uno dei motivi principali per cui abbiamo scelto questa zona in questo periodo. “la FEIRA DE LOS CABALLOS”.

Questa importante fiera annuale che dura una settimana si svolge in una grande area dedicata a nord della città. Il resto di Jerez è deserta, non vale la pena neanche di visitarla. E’ tutto chiuso, perfino l’ufficio turistico.

Parcheggiamo in Plaza del los Caballos e ci facciamo travolgere dal fiume di persone che festeggiano.

Notiamo soprattutto una grande prevalenza di donne di qualsiasi età (0-99 anni) e tutte vestite con il tradizionale abito a balze. Sfoderano anche dei trucchi e delle acconciature accuratissime. E’un trionfo di colori, di fiori, di musica, di danze improvvisate, di battiti di mani, di facce radiose, di splendidi sorrisi. Anche gli uomini sono elegantissimi. La temperatura è alta ma loro non si fanno scoraggiare e indossano abiti eleganti con giacca, cravatta e l’immancabile fiore rosso all’occhiello. Cavalli addobbati trainano bellissimi carri, con cavalieri dall’aspetto aristocratico.

Si beve, si mangia, si balla, si ascoltano le musiche e i suoni tipicamente andalusi. Una festa incredibile dalla quale non si può fare a meno di essere conquistati.

10/5/2007 – 3° giorno Visitiamo CADIZ forse la citta più vecchia d’Europa, fondata dai fenici. Si estende su una striscia di terra con l’oceano che la circonda. Ricorda molto Trapani. Ci addentriamo nei vicoli della città perdendoci subito nel vociare del mercato coperto dove ammiriamo soprattutto i banchi di pesce dai prezzi incredibilmente più bassi dei nostri. Attraversiamo le piazze più importanti del centro storico, Plaza de Topete , Plaza de Mina, Plaza San Juan, Plaza de la Catedral. Saliamo sulla Torre Tavira, la più alta e più importante delle torri di guardia della città. Da qui ammiriamo uno splendido panorama dell’oceano e dei tipici tetti bianchi con l’immancabile biancheria stesa. L’aria è frizzante, l’oceano lancia ventate fresche a ricordarci la sua imponenza. Percorriamo Calle Ancha, la via pedonale ricca di negozi e caffè.

Ci spostiamo verso la spiaggia cittadina “Playa de la Victoria”, ammirandolo dal lungomare.

Rientriamo a Medina e non riusciamo a fare a meno di ritornare a Jerez in serata per lasciarci nuovamente travolgere dall’euforia della Fiera de Los Caballos.

11/5/2007 – 4° giorno Da Medina Sidonia a VEJER DE LA FRONTERA (30/40 minuti).

Altro splendido pueblo che ci accoglie dall’alto della collina su cui si erge fiero e imbattibile. Il problema più grosso è guidare nelle strade strette (e quasi sempre a doppio senso) per raggiungere l’hotel prenotato. Io ci passerei solo con un motorino…

Arriviamo con mille manovre alla “Botica de Vejer”, piccolo hostal in centro storico in un vecchio edificio perfettamente mantenuto, con 10 stanze dagli infissi celesti. Dalla finestra della nostra camera al secondo piano si ha una vista stupenda sulla vallata e sul paese. Sembra quasi di essere sospesi in cielo.

Ci dedichiamo alle spiagge vicine. El PALMAR, LOS CANOS DE LA MECA, CABO TRAFALGAR e BARBATE.

Mangiamo tapas a “Las Dunas” e approfittiamo della spiaggia vicina per stenderci al sole, sul lato di Cabo de Trafalgar più riparato dal vento. Le spiagge sono immense, semideserte e ben tenute.

Visto che abbiamo del tempo arriviamo fino a TARIFA, dove visitiamo prima il bel centro storico e poi Isla de los Palomas che si trova a 14 km dall’ Africa. Da una parte il Mediterraneo, dall’altra l’oceano Atlantico. Tarifa è una cittadina molto viva, piena di giovani che vengono qua per praticare gli sport d’acqua come il wind surf e il kitesurf, visto il vento persistente. Essendo anche un porto da dove partono le navi per il Marocco, è pieno di nordafricani e si respira un’atmosfera molto arabeggiante.

Passiamo la serata a Vejer, passeggiando per i misteriosi e silenziosi vicoli e ceniamo in un piccolo ristorante dove siamo gli unici clienti.

12/5/2007 – 5° giorno Oggi di nuovo spiagge. Prima ZAHARA DE LOS ATUNES, altro paese con piacevole spiaggia pieno di locali e ristoranti. Poi raggiungiamo BOLONIA dove pranziamo con dello squisito pesce al “chiringuito Los Troncos”.

Visitiamo i resti dell’antica città romana di “Baelo Claudia”, tenuta in maniera impeccabile che si estende proprio in prossimità della spiaggia. E’una visita assolutamente imperdibile, e pensare che l’ingresso è gratuito.

Ci fermiamo qualche ora in spiaggia per del meritato riposo.

La sera ci facciamo nuovamente avvolgere dall’atmosfera magica di Vejer e ceniamo con delle ottime Tapas.

13/5/2007 – 6° giorno Lasciamo Vejer in direzione di Granada. Oggi è il giorno in cui faremo più chilometri.

Lungo il tragitto facciamo alcune soste. La prima è GIBILTERRA. Lasciamo l’auto in territorio spagnolo e attraversiamo la dogana a piedi. Gibilterra è infatti territorio inglese. Per raggiungere il centro della cittadina attraversiamo la pista dell’aeroporto. Subito prima del nostro passaggio veniamo fermati perché un aereo sta atterrando.

L’escursione più interessante è quella della rocca che si raggiunge con una funivia che noi però decidiamo di non fare , un po’perché siamo stretti con i tempi, un po’perché costa eur 13,50 a persona, un po’ perché io soffro di vertigini e odio le funivie.

Le strade del centro sono piene di anziani inglesi che si affannano a comprare liquori e sigarette nei pochi negozi aperti di domenica. Tutto sommato , una tappa che si può tralasciare.

Riprendiamo la macchina direzione Costa del Sol e ci fermiamo a pranzo a TORREMOLINOS. E’ domenica e le strade straripano di turisti e bagnanti. Un incredibile luna park, una giungla di cemento. Il pranzo è però ottimo ed economico, in un “fast food” di pesce fresco grigliato sul momento e consumato in piedi senza troppi fronzoli.

Arriviamo a GRANADA all’Ibis, hotel senza pretese ma pulito ed essenziale.

Raggiungiamo il centro città che dista solo 2 km e lasciamo l’auto in un parcheggio sotterraneo (impossibile parcheggiare in strada) ed iniziamo la visita di Granada. Plaza Real, Plaza Nueva , Plaza Bib Rambla, Calle de los Mesones, Calle Elvira. La città è molto animata e ci lasciamo trascinare dal flusso di gente che passeggia, o sorseggia una bibita nei tanti tavolini all’aperto. Intravediamo anche l’Alhambra , ammiriamo gli splendidi palazzi del centro e ci fermiamo nei tanti negozietti di abbigliamento ed accessori marocchini da dove provengono affascinanti sottofondi musicali arabi.

Ceniamo alla Bodegas Castaneda.

14/5/2007 – 7° giorno Dopo un ‘ora e un quarto di fila alla biglietteria riusciamo ad acquistare i biglietti per visitare l’Alhambra nel pomeriggio (su internet erano esauriti già da + di 20 giorni).

Scendiamo quindi a piedi verso il centro attraverso Cuesta de los Chinos. Una piacevole passeggiata di 15/20 minuti in discesa.

Visitiamo l’ALBAYZIN seguendo l’itinerario a piedi suggerito dalla Lonely Planet. Questo è l’affascinante quartiere arabo, dove si trovano incantevoli vicoli e ripide stradine, nonché chiese sorte dove un tempo c’erano moschee. Inoltre si gode di ottime vedute dell’Alhambra.

Pranziamo vicino Calle Elvira con tapas e poi prendiamo un autobus per tornare all’Alhambra e finalmente entriamo in quella che è l’attrazione turistica più visitata di Spagna. E devo dire che ne vale veramente la pena. E’ enorme. Noi ci dedichiamo ai giardini GENERALIFE, al Palacio de Carlos V, all’incantevole Palacio Nazaries ed infine all’Alcazaba. Stiamo dentro meno di 3 ore, ma la stanchezza si fa sentire e siamo comunque più che soddisfatti di ciò che i ns. Occhi hanno ammirato.

La sera torniamo in centro per la cena e la passeggiata.

8/5/2007 – 8° giorno Facciamo due ore di shopping sfrenato e poi ci dirigiamo verso l’aeroporto per il nostro volo Ryanair di ritorno su Bergamo.

Considerazioni finali: L’Andalusia è una regione veramente affascinante e ricca di storia. Ho apprezzato maggiormente i piccoli villaggi, la loro tranquillità, la loro purezza e l’attaccamento ad un passato che sembra essere non troppo lontano. Leggende, tradizioni, musica, canti e balli, cibo genuino, le chiacchere in piazza.

E ho anche percepito una grande tolleranza aleggiare nell’aria. L’Africa così vicina non fa notare troppo la diversità del colore della pelle. L’Oceano Atlantico come finestra sul mondo. E sembra che tutti si divertano e che il tempo passi più lento di quello dell’orologio al polso.

Abbiamo dormito in luoghi indimenticabili per la loro semplicità e per la storia che le pareti trasudavano, con una cura dei particolari che denota un grande amore dei proprietari per questo paese e le sue tradizioni.

Le spiagge della Costa della Luz, sono belle ed infinite, alcune spazzate dal vento, alcune selvagge, alcune più sfruttate turisticamente.

Granada e Siviglia (fatta in altro viaggio) sono dei gioielli di architettura, nonché piene di vita e divertimento.

Le tapas sono la fine del mondo (anche se mi hanno fatto prendere un chilo) e la lingua è una musica per le orecchie.

Hasta Luego Andalusia.



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