Andalusia on the road 7
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Per le mie ferie primaverili di quest’anno ho deciso di fare un viaggio on the road in Andalusia con mia madre: le città che abbiamo toccato sono state Siviglia, Cordoba, Granada, Malaga, Gibilterra e Cadice! Un viaggio all’insegna della cultura e del buon cibo (beh con mia madre non potevo certo darmi ai divertimenti più sfrenati ahahah) e di colori e profumi di una terra meravigliosa!
Per organizzare il viaggio e le varie tappe non ci siamo appoggiati a nessuna agenzia turistica, ma molto semplicemente abbiamo prenotato tutto tramite internet (expedia, booking e i siti delle compagnie aeree), con un po’ di pazienza ed accortezza si può gestire tranquillamente e risparmiare notevolmente!
La prima tappa è stata Siviglia: con un volo diretto Ryanair (unica compagnia lowcost che fa voli diretti per questa città) arriviamo nel tardo pomeriggio di domenica 3 aprile; come dicevo all’inizio abbiamo optato per un viaggio on the road perciò invece di usare i mezzi pubblici per spostarci da una città all’altra abbiamo deciso di noleggiare una macchina: per evitare noie avevamo già fatto tutto tramite internet, comunque proprio nella hall del ritiro bagagli ci sono molti sportelli di agenzie di noleggio macchine (non abbiamo fatto con l’ “Enterprise” e ci siamo trovate molto bene) perciò non dovrebbero esserci problemi anche a fare tutto al momento! Sbrigate le pratiche per il versamento della caparra e il pagamento del navigatore (fondamentale!) e dell’assicurazione base, andiamo a prendere la nostra macchina e via verso il centro città! La struttura scelta è l’ “Ostello Sol y Luna”: ci siamo passate davanti un paio di volte visto che (per lo meno al momento della nostra visita) era sprovvisto di qualsivoglia insegna e assolutamente impossibile da individuare.. la struttura ricavata nell’appartamento di un un vecchio palazzo è veramente antiquata e sembra di fare un tuffo nella camera da letto della nonna, ma è comunque carino e dispone di camere con bagno privato ed inoltre, cosa importantissima, è veramente centralissimo! Purtroppo però riceviamo una “brutta” notizia: nonostante sul sito della prenotazione fossero segnalati parcheggi gratuiti nelle vicinanze scopriamo che questi sono semplicemente quelli della piazza sul retro dell’ albergo (plaza Cristo de Burgos).. ovviamente essendo gli unici parcheggi gratuiti della zona sono perennemente occupati da residenti! Siamo perciò costrette a lasciare la macchina in un parcheggio a pagamento dal prezzo astronomico: per un giornaliero 22 euro, e se non si raggiungono le 24h viene ben 1.80 all’ora! d’altra parte non c’è altra soluzione quindi per questa volta va bene così.. Si è fatto tardi perciò lasciamo le cose in stanza e scendiamo velocemente a cercare un posticino dove mangiare qualcosa per cena: in piazza c’è un locale che fa angolo strapieno di gente che ci attrae subito! ci infiliamo dentro e ci facciamo servire delle tapas al bancone accompagnate da del buon vino rosso! per oggi è tutto, stanche dal viaggio e dalla guida in centro tornìamo in stanza e crolliamo.. l’ indomani sveglia presto perchè ce molto da vedere!
lunedì 4 aprile
La giornata è dedicata a Siviglia; purtroppo è una giornata veramente piovosa, ma non ci facciamo abbattere: ci svegliamo presto e ci avviamo a piedi verso la cattedrale passando per il Metropol Parasol, una bizzarra costruzione in legno che dovrebbe riparare dal sole nelle giornate più torride.. peccato non fosse una di quelle! da lì abbandoniamo la strada principale e ci infiliamo in delle stradine secondarie fino ad arrivare alla nostra prima tappa, la Cattedrale! Purtroppo scopriamo che non apre fino alle 11 perciò ci concediamo una seconda colazione bella abbondante sedute in un delizioso locale dietro la chiesa 🙂 rifocillate a modo ci mettiamo in coda per l’ingresso della cattedrale; la coda sembra infinita ma scorre velocemente e in pochi minuti arriviamo alle biglietterie, rinunciamo all’audioguida e con 9 euro a testa entriamo dentro! Inutile dire che è veramente imponente e bellissima! Facciamo il giro di tutte le cappelle laterali, fra i punti più interessanti ci sono sicuramente gli organi e il coro in legno, la cappella Maggiore (spettacolare) e la tomba di Colombo; andiamo infine a “scalare” la Giralda, l’attuale campanile che in origine era un minareto, che dopo una lunga salita ci offre una bellissima panoramica della città!
Ridiscese giù facciamo un ultimo giro veloce nella chiesa e poi usciamo attraverso il cortile con gli aranci. il profumo è fortissimo e sfidando la pioggia ci facciamo un giro fra questi alberi! Una volta fuori ci limitiamo ad attraversare la piazza per arrivare al secondo punto del nostro tour: l’Alcazar Reales; anche in questo caso l’ingresso è a pagamento ma la cifra non supera i 10 euro a testa. E’ davvero una visita interessantissima e non potete perdervela! Per prima cosa il palazzo: la bellezza delle sale in puro stile arabo ci ha fatto sembrare veramente di essere tornate a Istanbul! approfittiamo poi di un momento di tregua della pioggia per addentrarci nei giardini, enormi e curatissimi anche in una giornata uggiosa regalano fiori e profumi meravigliosi. Una volta fuori continuiamo verso Piazza di Spagna, imperdibile sia per la sua bellezza, la sua particolarità nella struttura, e per il fatto che ci è stato girato un pezzo di “Star Wars – l’attacco dei cloni” hehe! da lì avremmo voluto fare un giro nel parco Maria Luisa, ma il tempo ce l’ha letteralmente impedito, così ci siamo limitate ad attraversarlo e abbiamo iniziato a risalire lungo il fiume finchè a metà pomeriggio abbiamo deciso che ci era venuta un po’ di fame e, come a leggerci nel pensiero, ci imbattiamo in un ristorante con cucina aperta a tutte le ore “Uno de Delicias”. Ci infiliamo dentro e ci rendiamo immediatamente conto di aver fatto la scelta giusta: abbiamo mangiato benissimo e pur avendo scelto le porzioni tapas queste sono decisamente abbondanti!
La nostra giornata a Siviglia si è conclusa con la visita alla Plaza de Toros dove avremmo voluto visitare l’arena della Corrida (c’è la possibilità di fare una visita guidata dell’ intera struttura) ma stavano disputando una corrida proprio in quel momento e quindi abbiamo dovuto rinunciare; da lì siamo rientrate verso il centro attardandoci a girellare fra le stradine secondarie.
La mattina dopo, martedì 5, colpa del carissimo parcheggio siamo costrette ad andar via dopo colazione se non vogliamo spendere un mutuo.. alla fine si rivela la soluzione giusta: a Siviglia abbiamo già visto le cose che ci interessavano di più ed in un paio di ore di macchina arriviamo a Cordoba giusto per l’ ora di pranzo in modo da avere tutto il pomeriggio a disposizione per visitare questa delizosa città! Il viaggio è tranquillo e sembra di attraversare un paesaggio delle colline del senese toscano, bellissimo! L’albergo scelto è l’ “Hostal Alcazar”.. la struttura è veramente spartana e noi veniamo sistemate nella mansarda all’ ultimo piano, una sistemazione che sarebbe davvero improponibile per più di una notte!! Fortunatamente ha dalla sua l’ essere centralissimo (è accanto a l’ Alcazar de los Reyes Cristianos) e il personale è di una gentilezza incredibile, la gestione è familiare e il figlio ci fornisce una mappa della città, un pass per un parcheggio custodito che si trova proprio lì di fronte in modo che ci costi solo 10 euro, e ottime indicazioni su dove mangiare (nell’ eventualità che finiate in questo albergo seguite il suo consiglio e al ristorante ordinate i totani fritti.. dell’ altro mondo proprio! spettacolari!!)
Dopo pranzo ci lanciamo subito nel giro della città: prima tappa l’Alcazar de los Reyes Cristianos (ingresso 4 euro a persona)! fortunatamente è una bellissima giornata così possiamo godere al massimo dei giardini completamente in fiore.. un tripudio di colori, profumi e giochi d’ acqua delle fontane! del palazzo è rimasto poco da visitare in realtà, così concludiamo il giro scalando la torre panoramica dalla quale si vede tutta la città. Da qui proseguiamo verso la cattedrale accompagnate dal profumo di aranci disseminati lungo tutte le strade! La Cattedrale-Mezquita, come fa intuire il nome stesso, era in origine una moschea dalle dimensioni decisamente imponenti; la particolarità storico/artisitca della struttura è che quando la città è passata in mano ai cristiani questi invece di abbatterla o trasfigurarla in un chiesa, hanno mantenuto la struttura e l’ architettura originale limitandosi a costruire una cattedrale proprio nel centro. Dopo una breve coda per pagare il biglietto di ingresso (9 euro a testa) entriamo dentro, e ci rendiamo immediatamente conto dell’ immensità di questa costruzione: nonostante si sia entrati in molti una volta dentro ci disperdiamo subito e ci ritroviamo praticamente da soli! Nella penombra si apre davanti ai nostri occhi un vero e proprio bosco di colonne e archi rossi e bianchi.. davvero impressionante! Impossibile non perdersi ed attardarsi in un questo luogo che trasuda misticismo. Una volta riuscite alla luce del sole attraversiamo il bellissimo Ponte Romano sul quale ci attardiamo a fare una quantità smodata di foto panoramiche della città! Poi rientriamo nel quartiere della Juderia, il vecchio quartiere ebraico, che si sviluppa tutto intorno alla Cattedrale e abbandonando la cartina percorriamo in lungo e in largo queste caratteristiche viuzze incorniciate da case bianche e vasi coloratissimi di geranei, davvero delizioso! Le strade abbondano di negozi di souvenir, negozi di torroni croccanti e caramelle, vasellami e gioielli, e cantine dove degustare vini e prodotti di ditte della zona; se volete comprare qualche ricordino dell’ Andalusia questo è decisamente uno dei punti migliori. Dopo cena merita sicuramente rifare un salto sul Ponte Romano per vedere la panoramica della città di notte con tutte le luci accese che illuminano il panorama come fosse un cielo stellato!
mercoledì 6
È il momento di muoversi verso Granada; avendo già visto le cose più importanti di Cordoba decidiamo di lasciare subito il centro città e di andare a visitare la Medina Azahara. Ci muoviamo in macchina in modo da non dover tornare all’albergo, e in 15/20 minuti ci siamo; il parcheggio è gratuito così come l’entrata al museo dove si può visionare un interessante video (in spagnolo, con sottotitoli in inglese) che ricostruisce la storia di questo sito archeologico, utilissimo per capire quello che stiamo andando a vedere. Per raggiungere la Medina poi si può prendere un comodo autobus (2,10 euro a testa) che in pochi minuti ci porta a destinazione: la città-reggia del califfo Abd al-Rahman III del X-XI secolo. Ad oggi di questa immensa città non rimangono strutture completamente intatte, a parte qualche arco che fungeva da porta e la moschea (che però noi abbiamo avuto la sfortuna di trovare chiusa per restauro), e si apre ai nostri occhi un’affascinante distesa di resti e basamenti nei quali girellare liberamente e cercare di immaginare la sontuosità che doveva avere in origine.
Da qui riprendiamo la macchina e ci dirigiamo infine a Granada, in quello che è sicuramente il tratto più lungo del viaggio, due ore e mezzo abbondanti circa. Per il pranzo ci arrangiamo in una stazione di servizio lungo la strada e arriviamo nel tardo pomeriggio all’albergo “Macia Villa Blanca”, che al contrario dei precedenti è fuori città e fortunatamente è un albergo come si deve con tutti i confort del caso.. perciò visto l’orario tardo decidiamo di fermaci qui a riposare e ceniamo in un ristorante lungo l’ autostrada raggiungibile in un paio di minuti a piedi; non è un granchè ma ci prendiamo un paio di insalatone per depurarci da tutte le leccornie che abbiamo mangiato in questi giorni haha!
Giovedì 7
Ci svegliamo presto, snobbiamo la colazione dell’albergo (non compresa nella nostra tariffa ci verrebbe 6 euro a testa!) e andiamo direttamente in centro città; lasciamo la macchina in un parcheggio privato di un altro albergo convenzionato con il nostro pagando solo 7 euro per 24h e ci fermiamo in un bar pasticceria a fare un’ abbondante colazione con delle paste grosse come le nostre teste hehe (la pasticceria spagnola è veramente un sogno).
Prima tappa della giornata la Cattedrale… e per poco le passiamo davanti senza nemmeno vederla! Assurdamente infatti questa invece di essere situata in uno spiazzo o in un’ ampia piazza come succede di solito, è bensì completamente schiacciata dai palazzi circostanti! la cosa è ancora più assurda visto che la Cattedrale di Granada è veramente enorme ed imponente! Per prima cosa entriamo nella Cappella Reale (4 euro a testa) dove possiamo ammirare le sepolture monumentali dei Re Cattolici Ferdinando e Isabella e della figlia Giovanna la Pazza e consorte Filippo il Bello, e la bellissima e ricchissima collezione privata di Isabella la Cattolica di opere fiamminghe del 300 a tema sacro.. questa da sola meriterebbe la visita! Uscite di qui entriamo nella Cattedrale dove con altri 4 euro a testa abbiamo compresa anche un’audioguida in italiano: all’interno della chiesa seguiamo un percorso che di punto in punto ci spiega interessanti nozioni sulla storia e la struttura di questo mastodontico e bellissimo edificio. Dopo questo tuffo nel sacro e nel freddo (nonostante fuori sia una giornata caldissima dentro la Cattedrale c’è un freddo polare!) decidiamo di riscaldarci risalendo verso il vecchio e caratteristico quartiere dell’Albaicin lungo la Carrera del Darro e gironzolando fra le viuzze circostanti; si è fatta l’ ora del pranzo e ci ritroviamo in una piazzetta soleggiata in fondo alla strada piena di ristoranti con tavoli all’aperto che offrono menù a prezzi stracciati con primo, secondo e dolce tutto compreso.. molto turistico è vero, ma per una volta ci concediamo questa leggerezza e sorseggiamo una buona sangria guardando il fiume, accompagnate da dei musicanti e rinfrancate dalla penombra di un profumatissimo pergolato di glicine; e alla fine fortunatamente il cibo non è neanche tanto male!
Rinvigorite dal pasto decidiamo di salire fino all’Abbazia del Sacromonte lungo l’omonimo Cammino del Sacromonte. la camminata tutta sotto il sole è veramente sfiancante, ma ci permette di vedere un insolito panorama di casine bianche arroccate una sull’altra e alla fine dopo una ripida salita finale arriviamo all’abbazia dalla quale si gode di una bella panoramica su tutta la città! La struttura sembra in parte crollare a pezzi ma è comunque visitabile, purtroppo scopriamo che non fa orario continuato e fino alle 16 non aprirà.. dopo tutta la fatica fatta decidiamo di aspettare, ma all’apertura un’ altra sorpresa: la visita è solo guidata e per gruppi! aspettiamo un po’ nella speranza che arrivi qualcuno, cosa che però non accade. La ragazza che fa da guida ci dice che se vogliamo ci farà vedere gratuitamente soltanto il piccolo museo e la chiesa senza tour guidato, ma poi forse impietosita dalle nostre facce visibilmente provate ci fa fare il tour completo (4 euro a testa). Alla fine la sfacchinata sotto il sole ci ha regalato una bellissima sorpresa! la visita all’abbazia è veramente interessante e la ragazza vedendoci veramente interessate alla storia dle posto e della città e dei reperti artistici contenuti nel museo e nella chiesa finisce per farci un vero e proprio tour completo privato della durata ben più lunga che se fossimo state in un normale gruppo 🙂
Uscite super soddisfatte da questa visita ci rifacciamo tutto il cammino a ritroso (e come sempre il ritorno dura la metà del tempo!) e facciamo una capatina al punto panoramico più famoso della città: il Mirador di San Nicola; ma stavolta prendiamo l’ autobus haha! Come immaginavamo il Mirador è stracolmo di turisti ma riusciamo comunque a farci un po’ di spazio sul muretto di cinta dove ci sediamo a goderci il panorama; ridiscendiamo poi in centro con un comodo autobus e ci concediamo un ultimo giro nelle strade intorno alla Cattedrale prima di cena.
Venerdì 8
È la giornata dedicata a uno dei luoghi più belli che mi sia capitato di vedere: l’Alhambra. Fortunatamente il giorno prima avevamo chiesto informazioni al receptionist dell’ albergo che ci aveva messo a parte di una cosa fondamentale: i biglietti giornalieri per l’Alhambra sono a numero chiuso! per questo motivo se non si è fatta la prenotazione anticipata bisogna alzarsi letteralmente all’alba per essere sicuri di accaparrarsi l’ingresso, ma soprattutto per riuscire ad avere l’accesso ai Palacios Nazaries che prevedono un’entrata a gruppetti di 20/30 persone ogni mezz’ora. Vi assicuro che se volete fare questa visita è decisamente importante fare la prenotazione anticipata (potete farlo comodamente da casa prima di partire, sul sito dell’ Alhambra). Per farvi capire… pensate che quando siamo venute via verso le 14.30 gli ingressi al Palazzo non erano già più disponibili! fortunatamente per noi il receptionist ci aveva fatto la prenotazione dall’albergo perciò non abbiamo dovuto fare nessuna levataccia! Una volta arrivate all’ingresso della struttura facciamo la fila per chi ha la prevendita e in pochi minuti siamo dentro: col nostro biglietto completo (15 euro circa a testa) possiamo visitare tutti i luoghi di questo meraviglioso complesso, a piena ragione patrimonio dell’UNESCO. Partiamo da i giardini del Generalife, veramente bellissimi, coloratissimi e profumatissimi, insomma uno spettacolo! Continuiamo poi con la visita dirigendoci verso il Palacios Nazaries attraversando praticamente tutta la grandezza del complesso, fino ad arrivare all’ Alcazaba: una delle parti più antiche era in origine una fortezza araba della quale oggi rimangono in sostanza i muri di cinta e le torri difensive dalle quali si gode di una vista bellissima su tutta la panoramica di Granada! Ci rimane ancora un po’ prima delle 13.30, ora in cui abbiamo l’ingresso al Palazzo, perciò entriamo nel Palazzo di Carlos V dove al primo piano c’è il Museo di Belle Arti (gratuito per i cittadini europei) dove troviamo una ricca collezione di opere di pittura e scultura della scuola granadina e spagnola dal XV al XXI secolo. Puntuali come un orologio svizzero, anche perchè se si arriva in ritardo si perde la possibilità di entrare, ci mettiamo in coda e in pochi minuti dopo il controllo del biglietto entriamo dentro il Palacios Nazaries.. decisamente ne è valsa la pena! ancora una volta ci torna in mente Istanbul in queste stanze riccamentre decorate in stile arabo; particolarmente bella la fontana dei leoni nel cortile centrale.. impossibile non fare una quantità smodata di foto 😀 Uscite di lì finiamo il giro negli incantevoli giardini del palazzo e poi torniamo alla macchina e via verso la prossima tappa: Malaga!
Il viaggio è breve, solo un’ oretta e mezza, ma incontriamo il primo tratto a pagamento.. il prezzo è comunque irrisorio: solo 2.50 euro. L’albergo scelto per questa città è l'”Hotel Casa Vazquez”: pur non essendo un albergo internazionale è dotato di tutti i confort possibili e soprattutto ha un comodo parcheggio gratuito proprio li di fronte :D! Risulta un po’ fuori dal centro ma l’autobus si ferma proprio li di fronte; noi però preferiamo sentirci più libere negli orari così prendiamo la macchina e scendiamo fino a Plaza de la Merced dove troviamo dei comodi posti auto gratuiti e da li ci tuffiamo nelle strette stradine del centro di questa deliziosa città! In realtà il piano era di visitare per lo meno il Museo di Picasso e la Cattedrale, ma facciamo una “curiosa” scoperta: i musei di Malaga fanno TUTTI mezza giornata e al più tardi alle 18 chiudono le entrate! Insomma non riusciamo ad entrare da nessuna parte! così ci dirigiamo verso il porto e ci facciamo una camminata sul lungomare 🙂 rimaniamo deliziate dal fatto che invece dei classici piccioni a razzolare nelle aiuole ci sono dei simpatici pappagalli verdi haha! Rientriamo in centro e facciamo un breve giro di shopping e poi cena: seguiamo un consiglio trovato su internet e ci fermiamo a “El Piyayo”.. ottima scelta! cibo buonissimo, porzioni abbondanti e prezzi contenuti; alla fine ci concediamo anche un gelato gusto Malaga! ovvio ahah!
Sabato 9
Ci svegliamo di buon’ ora e decidiamo di fare una “gita fuori porta”, direzione: le Grotte di Nerja. In 40 minuti scarsi ci siamo ed essendo arrivate entro le 10.30 nel prezzo del biglietto ci viene inclusa la colazione da fare al bar/ristorante delle grotte.. inutile dire che ne approfittiamo subito e ci concediamo un’ ENORME colazione spagnola con vista mare 🙂 La visita purtroppo si rivela un po’ una “fregatura” però perchè, al contrario di come viene presentata, non presenta la possibilità di vedere nessun disegno rupreste in quanto questi sono tutti in “sale” chiuse al pubblico se non con particolari visite a numero chiuso (cosa non specificata sul sito)! oltretutto la grotta è completamente “morta” e per noi che siamo abituate alle meravigliose “Grotte del Vento” della Garfagnana non possono proprio esistere paragoni! E’ comunque un complesso di dimensioni davvero impressionanti e alla fine non ci sentiamo di bocciare completamente la visita, anche se possiamo tranquillamente dire che se ne potrebbe fare a meno.. Già che siamo sul mare e vista la bella giornata decidiamo di allungarci sulla spiaggia e seguendo le indicazioni per la Playa di Maro arriviamo fino ad una deliziosa caletta dove ne approfittiamo subito per fare una passeggiata con i piedi in acqua! c’è anche un chiosco e siamo indecise se goderci un coktail sulla spiaggia, ma memori degli assurdi orari delle attrazioni di Malaga decidiamo di non attardarci troppo e tornare indietro. Appena arrivate ci fiondiamo nel Museo Picasso: con 7 euro a testa abbiamo compresa anche l’audioguida che si rivela ricca di informazioni sulla vita e le idee del pittore, e di molte nozioni sulle opere esposte. Il museo devo dire mi è piaciuto davvero moltissimo, forse anche di più di quello di Barcellona, quindi promosso a pieni voti! consigliatissimo! Da l’ì in pochi minuti arriviamo anche alla Cattedrale e decidiamo di visitarla subito (ingresso 5 euro a testa); a questo punto si è fatta l’ ora di pranzo.. ancora una volta seguiamo un consiglio trovato in rete e andiamo alla taperia “Casa Lola”.. l’unica cosa che posso dirvi è: NON POTETE SALTARE QUESTA TAPPA! Il locale è delizioso e il cibo è buonissimo! per esperienza personale posso dirvi che tutte le tapas che hanno il nome Lola sono davvero gustose. Noi, in pratica, abbiamo ordinato mezzo menù… hahaha. siamo anche state fortunate perchè abbiamo intercettato l’ultimo tavolo libero prima che si creasse una coda infinita fuori dalla porta ;D Rifocillate a dovere decidiamo di affrontare l’ultima tappa della nostra visita a questa città: l’Alcazaba e il castello di Gibralfaro (il biglietto può essere fatto cumulativo per un totale di 6/7 euro a testa). L’ Alcazaba è una specie di “Alhambra” in miniatura e anche se non può reggere il confronto con i palazzi che abbiamo già visto in questo viaggio resta comunque una visita interessante; da li dobbiamo uscire ed affrontare una bella salita (ovviamente sotto il sole cocente) fino al Gibralfaro. Del Castello in realtà non cè molto da vedere, ma si può girellare liberamente per le mura di cinta dalle quali si gode di una bellissima vista panoramica su tutta la città! Concludiamo la nostra giornata ritornando nel centro e girellando liberamente per le stradine intorno alla Cattedrale, strapiene di gente e musicanti ad ogni angolo.
Domenica 10
Ci muoviamo verso Gibilterra, una parentesi Inglese in questo viaggio puramente spagnolo 🙂 Il tratto è breve (1 ora e 50 più o meno) ma incontriamo ben 3 caselli a pagamento per un totale di quasi 10 euro! sicuramente ci sono strade secondarie gratis, ma noi abbiamo una tabella di marcia abbastanza serrata e non possiamo permetterci altre deviazioni. Il nostro albergo non si trova a Gibilterra, troppo costosa, ma in una città vicina, Tarifa (solo 15/20 minuti in più); la struttura scelta è l’ “Alborada”, un albergo veramente delizioso con un bagno di dimensioni epiche che ha una doccia grande quanto tutto il bagno di casa mia 😀 unico dispiacere: doverci passare solo una notte! lasciamo velocemente le nostre cose e ritorniamo la volo alla nostra meta primaria. Si può entrare a Gibilterra in macchina, ma se fate questa scelta preparatevi a lunghe code alla dogana e alla ricerca di un parcheggio dentro la città, cosa che secondo me non deve essere facile; noi seguiamo le indicazioni dell’ albergatore e lasciamo la macchina un centinaio di metri prima della dogana, approfittando del fatto che la domenica i parcheggi pubblici sono gratuiti, così evitiamo inutili code ed entriamo dirette in città; i controlli doganali per chi si muove a piedi sono praticamente inesistenti e si fa velocemente. Una volta in terra britannica, poi, per arrivare in centro.. si devono attraversare le piste dell’ aeroporto, letteralmente 😀 vedere per credere ahah Ovviamente, per mantenere alto lo spirito Inglese, becchiamo una giornata di pioggia sfrenata! perciò decidiamo di prendere un comodo bus (di quelli a due piani, ovviamente) e scendiamo in centro, appena due fermate dopo la partenza. Lì troviamo un grosso tabellone con la piantina della città dove da un distributore possiamo prendere una mappa con solo 1 euro. A questo punto facciamo purtroppo una triste scoperta: la domenica a Gibilterra è TUTTO chiuso 🙁 iniziamo a girellare per la via principale del centro, Main Street, ma a parte qualche sparuto negozio di souvenir e qualche pub è tutto sprangato. Essendo l’ora di pranzo decidiamo di fermarci a mangiare al pub “The Horseshoe Bar” dove ci spariamo una colazione all’inglese compresa di uova, fagioli, pancetta, salsicce, pane all’aglio, the e già che ci siamo pure una birra.. qui ci sembra proprio di essere a Londra, troppo bello ;D Rifocillate nel corpo e nella mente (in realtà rotoliamo proprio haha) torniamo a girellare in direzione della funivia che conduce fino alla cima della Rocca; qui ulteriore brutta scoperta: colpa del vento e della nebbia fittissima (letteralmente non si vede la cima della rocca) questa è ferma! Farsela a piedi, con questo tempo, poi è decisamente improponibile quindi siamo lì lì per abbandonare anche se questo significherebbe non avere altro da fare. improvvisamente però, come sbucato da un sogno, un simpatico signore del luogo ci propone un mini-tour guidato a 30 euro a testa comprensivo di risalita in un comodo bussino con tappe nelle 4 attrazioni della rocca: il monumento alle Colonne d’ Ercole, la discesa in delle grotte (un po’ come quelle di Nerja, ma più in piccolo), la visita al tunnel usato durante la seconda guerra mondiale come controffensiva da parte degli alleati e, cosa più importante, l’arrivo al punto panoramico più alto dove si cammina letteralmente fra le scimmie! attenzione perchè queste tendono a saltarvi addosso! ma sono così carine, le ho amate con tutto il cuore 😀 in più da questo punto si gode di un panorama davvero mozzafiato sul continente opposto! In altre circostanze non avremmo accettato un giro di questo tipo, ma alla fine si è rivelata una soluzione azzeccata anche perchè a piedi in una giornata di nebbia e pioggia come quella non avremmo visto assolutamente nulla! Soddisfatte ritorniamo in città e ci prendiamo una birra in un pub prima di tornare verso l’ albergo; arriviamo a Tarifa giusto per l’ora di cena e ci mettiamo alla ricerca di un posticino dove mangiare: questa cittadina è puramente marittima e fuori dalla stagione estiva è praticamente desolata, quindi la scelta non è vastissima.. ma attira la nostra attenzione una taperia dall’insolito nome “La Burla”. Appena dentro scopriamo che il locale è di proprietà di alcuni ragazzi italiani veramente gentilissimi e molto accoglienti! il cibo è buonissimo e ci viene anche proposto un vinello rosso così buono che ci scoliamo una bottiglia intera 😀 prima di andare via ci offrono pure un’ultimo bicchiere da bere con con loro, così finisce che ne usciamo davvero ciucche hahaha davvero un bel localino, consigliatissimo!
Giunge al termine la nostra vacanza: lunedì 11 è infatti l’ultimo giorno prima del rientro, alle 8 del mattino seguente. Avendo tutta la giornata a disposizione decidiamo di non tornare direttamente a Siviglia, ma di fermarci a Cadice che rimane praticamente di strada: ottima scelta, perchè questa si rivela una città davvero deliziosa! Fortunatamente è pure tornato il bel tempo perciò possiamo godercela a pieno. In un’oretta e mezza ci siamo, arriviamo fino al porto con la macchina e la lasciamo in un parcheggio custodito a pagamento avendo tutte le valigie in bella vista; da qui ci immergiamo nel centro città. Per prima cosa decidiamo di visitare la Cattedrale (con 5 euro a testa abbiamo inclusa anche l’audioguida in italiano) che si rivela davvero molto bella e dal cui campanile si gode una vista davvero mozzafiato su tutta la città circondata quasi interamente dal mare! avremmo anche voluto visitare il Museo di Cadice che tratta di archeologia e belle arti, ma purtroppo scopriamo che lunedì è il giorno di chiusura così decidiamo di girellare un po’ per le caratteristiche e deliziose stradine del centro prima di mangiare qualcosa in un dei tanti ristorantini. Dopo pranzo, prima di metterci definitivamente in moto, ci fermiamo sulla spiaggia lungo la striscia di terra che unisce la città al continente e ci attardiamo a raccogliere conchiglie giganti con i piedi immersi nell’oceano!
Come ultima sistemazione abbiamo optato per un'”Ibis” vicono all’aereoporto di Siviglia al quale arriviamo dopo un’ oretta e mezza di viaggio; vista l’ora tarda decidiamo di non tornare in città ma di fermarci in un centro commerciale per un ultimo giro di souvenir e shopping e per procacciarci qualcosa da mangiare per la cena.
Al mattino dopo ci svegliamo di buon’ora e dopo aver lasciato la macchina al deposito dell’ aeroporto ci apprestiamo all’imbarco in un’altra bellissima giornata di sole..
Salutiamo così, a malincuore, queste terre meravigliose che ci hanno regalato non una semplice vacanza ma una vera e propria esperienza! ci porteremo per sempre con noi colori, profumi e sapori di questa Andalusia che ci ha letteralmente fatto innamorare! Un viaggio che sento di consigliare veramente a tutti :)!