Andalusia meravigliosa

"Vuelta" de Andalucia: Cadiz, Tarifa, Gibilterra, Ronda, Malaga, Granada, Cordoba e Siviglia in auto
Scritto da: Miranda Bagnoli
andalusia meravigliosa
Partenza il: 07/07/2014
Ritorno il: 18/07/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
In occasione del nostro 30° anniversario di matrimonio, io e mio marito siamo partiti da Bologna il 7 luglio, alle 6,30, con un volo low cost della Ryanair diretto a Siviglia, ove siamo giunti alle 9,15 circa. Dopo aver recuperato i due bagagli imbarcati, ci siamo diretti all’ufficio Firefly rent a car, presso il parcheggio dell’aeroporto di Siviglia, per ritirare l’auto prenotata attraverso il sito Do you Spain, al costo di 268,71 €, che è salito a 465,76 €, con assicurazione full-optional e un pieno di benzina (avevamo prenotato una Clio o simile a 5 porte e ci è stata consegnata una Ford Fiesta dalla carrozzeria un po’ “ammaccata” in più parti, mio marito ha contestato subito il fatto e l’impiegata, molto tranquilla, ha firmato la presa visione del fatto).

Caricate le due valigie nel bagagliaio, ci siamo messi in viaggio alla volta di Càdiz, distante circa 135 km da Siviglia e, seguendo le indicazioni stradali che avevo precedentemente scaricato e stampato dal sito di Booking.com, siamo arrivati a Cadice dopo circa un’ora e mezza, percorrendo l’A4, costeggiando campagne ora arse, ora ricche di vegetazione mediterranea, con mucche al pascolo. Abbiamo cercato l’hotel prenotato, sempre attraverso Booking.com: Las Cortes de Cadiz, abbiamo percorso ampie Avenide, fino ad entrare nella città vecchia ricca di strette calli e il nostro hotel era proprio in calle San Francisco, non raggiungibile in auto. Subito si è posto il problema del parcheggio, ne abbiamo trovato uno, sotterraneo, nelle vicinanze, e abbiamo pensato di lasciarvi l’auto per un po’: il tempo di scaricare i bagagli e sistemarci in hotel (visto l’alto costo: 0,34€ al minuto). L’hotel ci è piaciuto: ospitato in un elegante edificio ottocentesco nel centro storico di Cadice, la nostra stanza era al 2° piano, un po’ strettina, pulitissima (come il bagno, privo di bidet, l’unico degli 8 hotels del nostro tour ad esserne privo) e arredata in stile, con vista sulla calle sottostante. La posizione centrale ci ha permesso di raggiungere facilmente a piedi i luoghi di maggior interesse culturale e paesaggistico, oltre al dedalo di calli, ricche di negozi. Nel pomeriggio, dopo aver spostato l’auto in un parcheggio, righe blu, vicino a Plaza de Espana (sosta massima 2 ore:1,80 €, dalle 9,30 alle 14,00 e dalle 17,00 alle 21,30, all’inizio siamo stati attenti per cambiarlo,poi abbiamo visto che nessuno cambiava lo scontrino e anche noi siamo stati un po’ meno fiscali), abbiamo passeggiato lungo piccole vie e vicoli che collegano numerose e bellissime piazze, verdi e con alberi secolari (Plaza de Mina, Plaza deS.Antonio…) e lungo la costa, concedendoci una suggestiva passeggiata al tramonto sull’oceano, senza mai sudare, per la presenza di una piacevole brezza, passando attraverso il ParqueGenovès (giardini genovesi) fino al Castilo de Santa Catilina. dopo aver fatto una tappa in hotel siamo ritornati a camminare fino alla plaza de la Catedral e lì di fronte abbiamo cenato, alle 21,30 circa (ci avevano detto che in Andalusia non si cena prima delle 22, ma non è proprio così…): tortillas di calamarones,anelli di totano fritti e verdure (buono! E il tutto, compresi due calici di vino e acqua,perun totale di 25,00€).

Martedì 8 Luglio 2014

Dopo un’abbondante colazione a buffet, raggiungiamo Playa de la Caleta, in 20/25 minuti, è dotata di servizi e doccia, non è ancora affollata e ci stendiamo al sole sui nostri teli; più tardi visitiamo il Castillo de San Sebastian, percorrendo una stradina, su un muro merlato,che si inoltra in mezzo all’oceano. Il castello ci delude, è in rovina, ma la vista è molto bella. Fatto un riposino in hotel, passiamo ancora un’oretta in spiaggia, ma è affollatissima! Torniamo a passeggiare per le calli e la sera ceniamo in Barrìo de la Vina: paella di pescado e sangria!

Mercoledì 9 Luglio 2014

Abbondante colazione a buffet nell’hotel di Cadice (+ panini e frutta) per il viaggio che in poco più di un’ora ci condurrà a Tarifa (Cadiz-Tarifa: 105 km). Lungo la strada vediamo l’uscita per la Playa de Bolonia (famosa per la sua duna alta più di 30 metri e dichiarata patrimonio naturale nel 2001: arrivare in cima, sconfiggendo il vento, è un po’ come affrontare il deserto fino alle rovine romane del Baelo Claudia) e usciamo dalla strada principale, entrando in una strada stretta, in salita, con terreni arsi e brulli da tutte le parti. Poi cominciamo a vedere del verde, una lunga distesa e il blu dell’oceano con alte e spumeggianti onde, parcheggiamo (1,50€, tutto il giorno) vicino ad un chiringuito, scendiamo e… la distesa di sabbia bianca è enorme: c’ è posto per tutti e c’è tanto vento. Non riusciamo a stendere i teli e chi si è portato i piccoli ombrelloni, che utilizzano qui, non li apre. Si sta proprio bene al sole, non sudiamo, ma il vento solleva la sabbia; l’acqua dell’oceano è piuttosto fredda. Stiamo un po’ lì, godendocii il sole e il suono delle onde dell’oceano (le onde sono altissime, ma nessuno fa surf, wind-surf, li vedremo verso Tarifa). Le recensioni indicavano queste spiagge della costa della Luz, piene di giovani, ma c’è gente di tutte le età e anche noi non ci sentiamo vecchi, pur avendo passato da pocoi 50! Poichè abbiamo sete andiamo su al chiringuito e, seduti ad un tavolo, sotto un ombrellone di paglia, con i piedi scalzi sull’erba, beviamo: una cereza (lui) e un vino tinto (io); cucinano anche pesce!

Lasciamo questa meravigliosa playa e andiamo a Tarifa. Troviamo subito l’hotel Tarik (2 stelle), il parcheggio è “sotto casa” e gratuito. La stanza e il bagno interno sono puliti, ma l’arredamento è piuttosto spartano e la vista del mare è parziale, ostruita da edifici fatiscenti. Usciamo e a piedi, in pochi minuti raggiungiamo il centro storico, circondato da una muraglia medievale e intersecato da strette stradine, piccole piazzole con alberi di arancio; esso si anima di notte: le taverne sono piene di giovani. Verso il tramonto raggiungiamo Punta de Tarifa, il punto più a sud della città, circa a 14 km dal Marocco: il vento è fortissimo! Vediamo due giovani che fanno kite-surf: uno si esibisce in spettacolari acrobazie. Più a nord incontriamo i giardini Miramar e di qui ammiriamo uno spledido panorama. La sera ceniamo a La Pescaderia (Paseo de la Alameda): calamarones e bacalao (più buono il baccalà cottoin un modo particolare). Molti negozi si trovano anche fuori dal centro storico e vendono capi di abbigliamento, bigiotteria ed oggettistica particolari.

Giovedì 10 Luglio 2014

Colazione in una pasticceria a Tarifa e poi partenza in direzione Gibilterra (Tarifa-Gibilterra: 43 km circa). L’Asur hotel Campo De Gibraltar, prenotato tramite Booking, si trova a La Linea della Concepcion, a circa mezz’ora a piedi dalla frontiera. Lo troviamo subito e vediamo la Rocca di Gibilterra avvolta da una fitta nebbia (mio marito dice che è la nebbia inglese…); poichè è presto entrare in hotel, parcheggiamo lì vicino (5,00€ al giorno) e a piedi raggiungiamo Gibilterra. Oltrepassati i controlli dei documenti, prendiamo un autobus fino a Casemates Square, percorriamo quindi Main Street, zona pedonale, ricca di negozi (qui accettano sia euro, sia sterline) e valutiamo cosa fare: salire alla Rocca in funicolare? Proprio in quel momento un taxista di pulmino ci propone una visita guidata, costo 28,00€ (stesso costo della funicolare) fino alla Rocca, comprensiva di soste alle Colonne di Ercole, alla St Michael’s Cave (grande grotta naturale,con stalattiti e stalagmiti, usata come rifugio dagli abitanti neolitici e oggi utilizzata per spettacoli teatrali e concerti), alle Great Siege Tunnels (oltre 70 km di gallerie scavate dai soldati britannici come deposito di munizioni durante gli assedi), alla Upper Rock Nature Reserve, dove vivono i noti macachi, che si incontrano soprattutto intorno alla Ape’s Den. La proposta ci piace accettiamo e poi arrivano altri 6 Italiani, così il pulmino può partire e s’inerpica su per le strette vie in salita, fatte di tornanti, dove passa un solo veicolo per volta. Il Signor Lionel ci fa anche da guida,parlando un po’ in inglese e un po’ in spagnolo (Loris, mio marito comprende meglio lo spagnolo, io l’inglese) e ci porta al covo delle scimmie, dove ci dice come prenderle in braccio, per una foto da turista!

Soddisfatti di questo tour torniamo lungo Main Street e, dopo lo shopping, pranziamo (fish and chips or King burger?). Ritorniamo al nostro hotel: è un 4 stelle! La nostra stanza è al settimo piano, con grande balcone e vista mare (avevo chiesto vista Rocca, ma non c’era per una notte!): assomiglia a una suite (4 ambienti,compreso il bagno,2 TV), il tutto a 70,00€ +colazione a buffet, ricchissima! Lo consiglio, anche se è situato in una brutta zona. A La Linea c’è una spiaggia, ma non è il massimo e la cittadina non ci è proprio piaciuta, ma vicino c’è Gibilterra!

Venerdì 11 Luglio 2014 – Da Gibilterra a Ronda: 110 km circa

Arriviamo a Ronda alle 12.00 circa,all’hotel Royal (2 stelle), situato in centro di fronte al parco Alameda, a soli pochi passi dalle attrazioni storiche, quali la gola de El Tajo, l’arena della corrida e la città vecchia. Fortunatamente c’è l’aria condizionata che qui, a differenza degli altri hotels, accendiamo, perchè la finestra si affaccia su un vicoletto dal quale proviene un forte odore di cucina. Il personale è molto disponibile e ci dà indicazioni su che cosa vedere. La stanza e il bagno sono molto puliti. Dopo aver mangiato i nostri panini ben farciti (v. colazione a buffet hotel Asur…) andiamo a visitare la città. Passiamo davanti a Plaza de toros, ma non entriamo, perchè non amiamo le corride, arriviamo a Plaza de Espana e quindi ecco il Puente Nuevo, che sovrasta la spettacolare gola di El Tajo,profonda un centinaiodi metri, attraversando il Rio Guadalevìn; è un vero e proprio spettacolo a cielo aperto! Scendiamo verso il fiume lungouna via lastricata, fa molto caldo e ad un certo punto torniamo indietro, come fanno tutti, perchè non si raggiunge il fiume, ma la vallata sottostante. Raggiungeremo il fiume dopo essere entrati nella Casa del Rey Moro, (4,00€a persona), una residenza settecentesca ora in rovina, ma con giardini a precipizio sulla gola. Seguendo La Mina, una scalinata scavata nella roccia, scendiamo i circa 200 scalini fino alla fine della gola e al fiume, che vediamo però da una specie di terrazzo. Alcuni ritengono la scalinata difficile e pericolosa, ma io l’ho percorsa senza difficoltà, e non sono giovanissima! Dopo essere risaliti continuiamo il nostro cammino per la Ciudad, vediamo antichi monasteri e chiese,percorrendo caratteristici vicoli di case bianche e inferriate alle finestre. Oltrepassiamo il ponte arabo e i Bagni Arabi, arriviamo all’Alameda del Tajo, un bel parco dal quale si ha una suggestiva visione della gola e della sua profondità. Ritorniamo in hotel per una doccia e un riposino, poi usciamo alla ricerca di un posto in cui cenare (ristorante o taperia?): in Plaza del Soccorro mangiamo tapas calde e fredde (5 a testa di ogni tipo)+ 2 bicchieri di sangria , totale 20.00€.

Sabato 12 Luglio – Da Ronda a Malaga: 100 km circa

Arriviamo a Malaga alle 12 circa, l’hotel Las Vegas non è ancora disponibile, parcheggiamo nel parcheggio gratuito dell’hotel (che ha solo pochi posti) e a piedi raggiungiamo in mezz’ora il centro città. qui visitiamo subito l’Alcazaba (antica fortezza di epoca musulmana, con bellissimi giardini e resti dei palazzi Nasdiri) e il sottostante teatro romano. Ammiriamo dall’esterno la Basilica e la casa natale di Picasso, ove ora c’è il museo. Alle 16,00 ritorniamo in hotel. Il Las Vegas è un po’ datato, ma è ben curato, la stanza è molto luminosa e pulita, al 5° piano, con balcone e vista mare (per andare in spiaggia basta attraversare l’Avenida). Alle 18,00 andiamo in spiaggia: non è molto diversa dalle nostre spiagge libere romagnole. Ora siamo sul Mediterraneo, abbiamo lascato la Costa della Luz e siamo sulla Costa del Sol. Quando torniamo dalla spiaggia, verso le 20,00, facciamo un tuffo nella piscina dell’hotel. Ceniamo in centro (altra mezz’oradi cammino) alla taberna del Siglo: tapas e sangria (queste tapas sono diverse da quelle di Ronda, assomigliano a dei crostini…). Stupendo ed elegante calle Larios, lastricato di marmo bianco, con vasi di fiori appesi ai lampioni. Non può mancare il gelato gusto malaga!

Domenica 13 Luglio 2014 – Da Malaga a Granada: circa 130 km

Entrati a Granada incontriamo difficoltà nel trovare l’hotel Best Western Dauro II (3 stelle) giriamo, giriamo, attivando anche il navigatore del telefono, che ci indica strade pedonali. Poi, fermi a un semaforo, un omino in vespa ci chiede che cosa cerchiamo e si offre per accompagnarci. Dice di seguirlo. Non percorre che pochi metri e ci dice che possiamo parcheggiare in un posto di carico/scarico, momentaneamente… naturalmente aspetta una piccola ricompensa. Raggiungiamo l’hotel al di là della strada e di una scaletta (è il retro dell’Hotel!). Alla reception, chiedono le chiavi dell’auto e ci informano che porteranno l’auto nel loro garage a 15 ,00€ al giorno. Dopo aver raggiunto la stanza al 3° piano, pulita e con doppio affaccio su Calle Navas (una delle calli del centro, pedonale, e con molti ristorantini e bar), usciamo, fa molto caldo, 38° alle 15 del pomeriggio, e andiamo a visitare la Cappella dei re Cattolici (Isabella di Castiglia e Ferdinando, Giovanna e Filippo il bello). Siamo affascinati da tanta bellezza e grandiosità. Andiamo poi verso l’Albaycin, l’antico quartiere arabo, tutto in salita, dalle caratteristiche case bianche, con cortili interni, con un po’ di fatica arriviamo al Mirador de San Nicolar, da cui si ha una spettacolare vista dell’Alhambra. Al ritorno ci fermiamo a bere qualcosa in un localino arabeggiante, dove fumano narghilè, noi beviamo due mojito. Dopo la doccia ceniamo nella zona BibRambla (consigliata da TripAdvisor), ma è molto spenta, mangiamo tapas.

Lunedì 14 Luglio 2014

“Que no ha visto Granada, no ha visto nada” recita un proverbio andaluso ed effettivamente è vero, perchè l’Alhambra è “qualcosa” di indescrivibile a parole. Consiglio a tutti di documentarsi, di affidarsi poi ad una guida e di lasciarsi poi trasportare dall’immaginazione mentre si osserva attentamente questa costruzione. Avevo già prenotato la visita all’Alhambra, in maggio, via internet con l’agenzia Granavisiòn e quando ci siamo presentati allo sportello di accoglienza, con i biglietti stampati, ci è stato consegnato l’auricolare per la visita guidata e ci è stato detto di aspettare, perchè saremmo entrati alle 10 (noi ci eravamo alzati di buon’ora e, dopo aver fatto un’ottima colazione a buffet , alle 8 circa, con l’autobus c3 da piazza Isabella avevamo raggiunto l’ingresso della fortezza), forse con una guida in italiano e siamo stati fortunati: sono riusciti a formare un gruppo composto da 5 italiani e 8 francesi, così Consuelo, la nostra guida, ha condotto una doppia spiegazione (in lingua italiana e francese), è stata bravissima! La visita, che comprendeva anche il palazzo di Carlo V e i giardini del Generalife è durata circa 3 ore e non è stata affatto faticosa, come tanti raccontano, il caldo era sopportabile. Ci sono tante zone d’ombra e molti interni… basta una bottiglietta d’acqua. Il costo è stato di 39.00€ a persona (pagati in anticipo via internet). Dopo questa meravigliosa, indescrivibile bellezza, siamo tornati in hotel; dopo esserci rifocillati ,nel tardo pomeriggio siamo tornati all’Albaicin e con 42 °, abbiamo seguito il rito del tè, in una caratteristica teteria araba,sinceramente avrei preferito qualcosa di fresco…. L’ALBAYCIN è patrimonio mondiale dell’Unesco. Passeggiare per le strade dell’Albayzin vuol dire non solo fare un viaggio nelle radici culturali dei Mori, ma anche risvegliare i propri sensi con gli odori dei fiori e i sapori dei dolci arabi. Attraversate con curiosità il suo labirinto di vicoli dove le fragranze intense dei bouganville e la bellezza dei giardini delle càrmenes (tipiche case di Albayzin) ci ha sorpreso. Poi siamo andati al mercato dell’Alcaicerìa,a che qui l’atmosfera è araba ed ebraica e si possono acquistare souvenirs. La sera abbiamo cenato in Calle Navas, proprio sotto il nostro hotel: Paella e Sangria (la paella di Cadice mi era piaciuta di più).

Martedì 15 Luglio 2014 – Da Granada a CORDOBA: poco più di 200 km

Dopo alcune difficoltà nel trovare l’hotel, situato nel centro storico, decidiamo di lasciare l’auto prima del ponte romano; lo attraversiamo e il nostro hotel è proprio lì di fianco alla Mezquita .Ubicato vicino alla famosa cattedrale Mezquita di Cordova, l’Hacienda Posada de Vallina sorge in una casa tradizionale andalusa, e propone unaconfortevole sistemazione. Caratteristico e suggestivo il cortile interno.La nostra stanza si affaccia proprio su di un muro laterale della Mezquita. Dalle 14 alle 16 visitiamo la Mezquita, con audioguide, poi ritorniamo in hotel, perchè qui il clima è torrido (46°). Alle 18 usciamo per visitare il quartiere ebraico, la Juderia, (42° all’ombra)poi siamo scesi vicino al Guadalquivir. Cena: gazpacho (buonino), tapas, sangria ,vin tinto, cereza e per finire un bicchierino di vino dolce (il PedroJimerez). La mattina del 16 luglio visitiamo i Bagni Arabi e l’Alcazar dei re cattolici, entrambi molto belli!

16-17-18 (mattino) Luglio: Da Cordoba a Siviglia:140 km circa

Il nostro hotel si trova nel centro storico: nel Barrìo de La Crùz: hotel Murillo (un 2 stelle molto ben tenuto, compresa la terrazza panoramica sulla Giralda, con il welcome serale di benvenuto). Parcheggiamo in un parcheggio pubblico (2 giorni 3€), sembra distante, ma ci basta attraversare i Jardines de Murillo ed entriamo in Lope De Rueda, dov’é situato l’hotel Murillo.La stanza è buona, al 3° piano, ma la vista no… è sulla viuzza con un edificio vecchio e disabitato di fronte.Verso le 17.00 andiamo a visitare i REALES ALCAZARES, con l’aiuto di un’audioguida restiamo fino alle 19,00. Segue sangria, doccia e poi cena in Plaza Dona Elvira: gazpacho (non mi piace, c’ è anche il gelato…) e pesce spada (buono) per me, mentre Loris: insalata con Jamòn iberico e formaggio, seguito da solomillo.

Giovedì 17

Dopo la colazione a buffet, un po’ meno ricca delle precedenti, ma abbondante, usciamo diretti verso la Cattedrale e la Giralda. Non si entra per la visita culturale, ma solo per pregare, quindi gratuitamente; assistiamo così a parte di una messa cantata in latino ed ammiriamo la grandezza e la bellezza di questa Cattedrale e Loris può guardare la tomba di Cristoforo Colombo. Visitiamo poi l’Archivio delle Indie, molto interessante. Facciamo un giro in centro per lo shopping. Pranziamo con panini. Rientriamo in hotel alle 14,caldo afoso! Usciamo alle 17,30 e arriviamo fino a Plaza de Espana: bellissima! Ma il palazzo è un po’ in rovina. Passeggiamopoi lungo il Guadalquivir. Cena: Tapas (in barrìo de La Cruz) ottime.

Venerdì 18 Luglio

Dopo la colazione ci prepariamo per il ritorno. Non c’è il sole, ma qualche goccia di pioggia ci fa lasciare con minor malinconia questa splendida terra! E pensare che io ho sempre detto di preferire il Nord Europa al Sud… Comunque, è ora di ritornare ai nostri affetti! Alle 17,30: aereo da Siviglia a Bologna!



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