Andalusia e costa de la Luz
la costa de la luz è quella parte di costa che si estende da Tarifa a Cadice ; una zona selvaggia dove il turismo di massa pare fino ad oggi non abbia ancora attecchito, piuttosto collinare con zone molto verdi e non è raro incontrare mucche libere di pascolare che arrivano fin sul ciglio della strada; l’area risulta essere anche sottoposta a forti raffiche di vento per cui sono installati molti mulini a vento e le spiagge sono mete di surfisti da tutto il mondo.
Per arrivare alla costa de la luz consiglio di prendere l’aereo . Gli aeroporti più vicini sono quello di Malaga , Siviglia e Faro ci sono anche gli aeroporti di Jerez de la Frontera e Gibilterra ma effettuano pochi voli e i biglietti sono più cari. Ciascuno dei tre aeroporti va bene , dipende sempre da che itinerario si vuol fare e dalle offerte delle compagnie low-cost che in quel momento trovate.
Io per esempio , avendo deciso di farmi prima due giorni sulla costa del sol decisi di volare con easyjet MilanoMalp-Malaga con arrivo nel primo pomeriggio.
1/7/2008 – arrivo a Malaga arrivo nel primo pomeriggio, avevo con me una lista di numeri di telefono di Hostales raccolti da internet da chiamare una volta in loco scegliendo cosi quello che più mi avrebbe garbato tenendo conto che , forte dello spagnolo che conoscevo molto bene avendo avuto un’esperienza erasmus a Valencia qualche anno addietro e della non alta stagione , ero sicuro di non aver avuto problemi di alloggio.
Decido per l’ Hostal El Nogal nella zona di calle Sebastin Elcano per 60 euro (niente incluso) a dieci minuti dal centro storico e a due soli dal mare. Sinceramente l’Hostal non era niente di speciale, mentre il posto era molto carino specialmente per chi preferisce il lungo mare al centro.
Posato le valige vado subito sulla spiaggia dove mi aspettava una mia amica , Rita ,che si trovava da quelle parti e decidemmo di passare un paio di giorni insieme.
La sera abbiamo cenato in uno dei tanti ristorantini carini e tipici che si incontrano lungo la spiaggia .
2/7/2008-in giro per la città.
Malaga a mio avviso è una città meravigliosa, tipica cittadina andalusa dove l’impronta dei Mori la puoi respirare in ogni angolo e dove il bianco degli edifici stile Liberty è regnante ed è anche , non dimentichiamolo , la città che ha dato i natali a Picasso .
Le cose da non perdere assolutamente sono : la casa natale di Picasso per appunto e il museo dello stesso , l’Alcazaba una meravigliosa roccaforte mora sulla cima di una collinetta davvero suggestiva , la cattedrale de la Encarnacion di tipico stile rinascimentale spagnolo , calle Larios che è il corso principale dove è vietato l’acceso alle vetture e dove è possibile fare shopping o sedersi in un cafè e sorseggiare un birrà su un tavolino lungo la strada respirando tipica aria Andalusa.
3//7/2008-verso Tarifa mattina presto , saluto Rita che decise di rimanere a Malaga e non proseguire , vado alla stazione dei treni noleggio un’auto e via per l’autostrada che porta dritti a Tarifa.
La strada per Tarifa è abbastanza agevole, l’autostrada è scorrevole e ogni tanto offre dei paesaggi mozzafiato specie, quando si è nelle vicinanze di san Roque o negli intorni di Gibilterra , il paesaggio muta notevolmente da brullo e secco a un verde che mi sembrava di non essere più in Andalusia ma sulle coste della Bretagna Tariffa è davvero una città di confine, basti pensare che le stazioni radio trasmettono molta musica araba e perfino alcune indicazioni stradali hanno la doppia lingua , spagnolo e arabo. Sono rimasto molto colpito da questo luogo, incrocio tra varie culture.
Un posto davvero speciale è un pontile che collega la città ad un isolotto (isola de las palomas , punto più a sud d’Europa!) sguardo a sinistra e si vede il mar mediterraneo , sguardo a destra e c’è l’oceano atlantico , sguardo di fronte il Marocco. Trovo anche qui un Hostal per passare la notte, Hostal Asturia 40 euro ambientazione hippy , carino. La cittadina è piccola e si nota , ancor piu di Malaga , l’invasione dei Mori con i resti di una roccaforte e dalle mura di cinta che racchiudono il piccolo centro storico .
I due mari seppur vicinissimi , separati dallo stretto di Gibilterra che è esattamente di fronte la porto di Tarifa , sono ben distinti .
Il mediterraneo è calmo e piatto mentre invece l’atlantico risulta mosso e con dei colori sulla riva tendenti al celeste. Uno spettacolo di diversità sotto i miei occhi. Non ci potevo credere. A tariffa è inoltre possibile fare whale watching , ci sono delle compagnie che organizzano tour nell’oceano e assicurano che a volte è possibile incontrare anche delle orche oppure ci sono dei viaggi organizzati per la vicinissima Tangeri . Comunque la città mi sembra un posto di passaggio e un paio di giorni sono più che sufficienti . La consiglio a tutti di farci una visita 4/7/2008 – a zonzo per la costa de la luz.
Ero emozionato , finalmente stavo andando a scoprire l’attesa costa de la Luz che tanti miei amici spagnoli avevano proclamato come uno dei posti più belli dell’intera costa spagnola e sicuramente più selvaggi al contrario della strafamosa costa del sol che nient’altro è che un cumulo di cemento dove perfino il mare ne ha ricalcato il colore , grigio.
Prima tappa playa Bolonia solo questa vale il prezzo del viaggio .
Dico solo che a far da scenario ,dietro la spiaggia , sorge una sorta di museo di architettura romana all’aperto, sono le rovine di Baelo Claudia,antico insediamento romano ,che si trova in uno stato di conservazione davvero notevole . È stato bellissimo camminare per i resti con lo fondo dell’oceano dai suoi colori bellissimi e intorno mucche al pascolo.
Nel resto della giornata ho avuto il tempo i visitare anche Canos de Meca luogo famoso per avere il faro di Trafalguar che ha dato nome ad una importante battaglia tra inglesi e francesi nel ‘800 .
Questo luogo è altresì famoso per essere meta preferita degli hippy che rende le spiagge movimentate e trasgressive . Altri posti da segnalare sono Zahara de los Atunes Conil de la Frontiera e Vejer de la Frontera , cittadina molto graziosa con case tutte bianche.
La cosa che colpisce maggiormente di questi luoghi e l’assoluta tranquillità che si può respirare anche dal punto di vista turistico : a zone dichiaratamente turistiche si alternano altre dove è possibile fare il bagno anche da soli , basta camminare un pò e andare alla ricerca di qualche posticino isolato magari passando in mezzo a sterpaglie o a stradine scoscese .
Alla sera arrivo a Cadice, ho il tempo solo per mangiare qualcosa al volo e trovare un posto per dormire,questa volta un bel hotel a 3 stelle lungo la via principale hotel Regio 2 molto bel ammobiliato a 50euro con colazione inclusa e con parcheggio auto custodito. Lo consiglio vivamente .
5/7/2008-alla scoperta di Cadice e dintorni Cadice è una striscia di terra dove c’è posto per un grande stradone e alla punta una zona leggermente più estesa tutta circondata dal mare che rappresenta il centro storico. Nell’entrare nel centro storico non si può fare a meno di notare le grandi mura che proteggevano un tempo la cittadina.
Il porto è molto grande , si può notare come tutto il golfo racchiuso tra Cadice e l’altra cittadina non molto distante chiamata Puerto de SantaMaria, sia un porto naturale.
Tipica città di pescatori , con un forte odore di pesce per le stradine e decisamente umida. Lo stile architettonico non è molto diverso dalle altre città andaluse che se ci fai un po’ l’occhio riesci a distinguere con estrema chiarezza con le solite piazze e cattedrali meravigliose. Nel pomeriggio ho fatto una capatina nella spiaggia del paesino di Rota anche qui carino ma l’atmosfera di costa de la luz stava già sfumando per lasciar posto a quella di classiche zone turistiche con hotel e case il più vicino possibile alla spiaggia e soprattutto a un’invasione turistica esasperata.
6/7/2008-Siviglia , the best one.
È mattina presto e decido di lasciare Cadice e il mare per andare a scoprire la perla dell’Andalusia : Siviglia. Alloggio in pieno centro all’Hostal Los Naranjos per 30 euro tipico Hostal giovanile stile B&B , niente male.
Siviglia è una città tutta da scoprire e se mi mettessi ad elencare tutto quello che ho visto o che c’è da vedere non finirei più, dico solo che è una delle più belle città d’Europa da visitare con una guida alla mano come di solito si fa per città come Parigi , Praga o Amsterdam. Io vorrei soffermarmi di più sulle emozioni che mi ha suscitato questo luogo.
È ritenuta la capitale dell’Andalusia e a giusta ragione a mio parere .Tutto quello che nell’immaginario collettivo rappresenta per noi l’Andalusia è racchiuso in questa città.
Qui tutti ascoltano il flamenco e lo cantano ,non di rado si sente qualcuno che per strada intona una canzone o i tassisti che sono più concentrati ad ascoltare musica che a guidare. Qui si vede che il flamenco non è solo un fenomeno culturale, ma è diventato anche una forte attrazione turistica : sono pieni i locali o teatri che mettono in scena spettacoli di flamenco oppure negozietti che vendono i tipici vestiti che indossano le ballerine di Sevillana oppure l’amore che nutre la gente per la Corrida ,ci sono perfino statue erette in onore a famosi toreri del passato e l’arena , probabilmente la più importante di Spagna, non è un semplice stadio ma è considerato un tempio sacro.
La città è famosa anche per le sue tapas di dimensioni più grandi rispetto a quelle di altre città come per esempio Madrid . Ogni tapas costa tra uno e due euro , chiaramente se vai nei posti frequentati dai turisti il prezzo sale ma non di molto , quindi mangiati un paio o tre al massimo ti sentirai già sazio e il tuo portafoglio ti ringrazierà a vita , ah dimenticavo , non ordinate birra ma sangria! 7/7/2008-de vuelta.
Neanche in tempo per farmi l’ultimo giro perché ho l’aereo alle dieci del mattino, volo ryanair Siviglia-Milano Orio al Serio. Conclusioni.
La Spagna è un paese allegro e accogliente .
È in forte crescita economica e sicuramente ci ha già superato, ma sembra che non se ne siano accorti , un paese educato e in generale non approfittatore col turista , i tassisti non tendono a fregarti e anche i posti più turistici mantengono un loro contegno con i prezzi.
La costa de la luz è più di quanto immaginavo, un posto dove perdere se stessi e lasciarsi trascinare da quello che è intorno : cento chilometri di costa lasciata a giovani e a chiunque avesse voglia di divertirsi senza la pressione delle strutture turistiche insomma un posto da vivere in prima persona . Ciao a tutti e se volete qualche maggior dettaglio o consiglio contattatemi via mail .
Nicola.