Andalusia: di sconsigli di viaggio low cost

Viaggio low cost in Andalusia? Si può. Tanti consigli, ma soprattutto tanti sconsigli di viaggio per vedere Malaga, Marbella e Gibilterra senza fregature
andalusia: di sconsigli di viaggio low cost
Partenza il: 01/08/2017
Ritorno il: 09/08/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Finalmente dopo 2 anni, causa qualche imprevisto dell’ultimo momento e laurea da ultimare, torno a regalarmi una vacanza estiva al mare e soprattutto… al caldo! Quale posto migliore allora se non la ridente Andalusia? Ad accompagnarmi, Danilo, il mio ragazzo.

È stato un viaggio organizzato un po’ alla meglio, ma il risultato è stato comunque quello di una vacanza piena di cose da vedere, ma volutamente rilassante.

Giorno N°1 (Marbella)

Lasciamo la macchina al parcheggio custodito AltaQuota2, comodissimo e conveniente per qualsiasi tratta (anche se la navetta fino all’areoporto impiega c.a. 15min) Tot. € 30,00. Partenza alle ore 06:40 da Fiumicino, volo Ryanair (e’ una rottura di orario, ma è il più conveniente e ti permette di guadagnare un giorno intero di vacanza). Tot. volo a-r € 130,00. Al gate becchiamo un’orda di 14enni e da lì già capiamo che non avremmo mai chiuso occhio durante il volo… (Danilo non avrebbe chiuso occhio a prescindere perchè è un fifone da aereo). 😛 Finalmente, 2 rumorosissime ore e 45min. più tardi atterriamo a Malaga e cerchiamo la coincidenza del bus per Marbella.

Appena preso il bagaglio (non gingillatevi come noi in aeroporto), correte fuori dagli arrivi e comprate il ticket del bus (non si fa a bordo). Nel nostro caso prendiamo il biglietto del bus Avanzibus (Tot. € 8,50) direzione Marbella. Bus nuovissimi, comodi, dotati di aria condizionata e soprattutto di presa USB per ricaricare i cellulari ed avvertire le madri che siamo atterrati e non siamo caduti vittime di qualche improbabile cataclisma.

In 40min. arriviamo alla stazione bus di Marbella, il nostro alloggio dista solo 1km e scegliamo di andare a piedi (tanto le valigie le porta lui). 😛 Essendo il primo viaggio fatto dopo l’abolizione del roaming in Europa, è stata una vera pacchia muoversi con Google Maps!

Per questa meta abbiamo scelto Hotel Finlandia (Tot. € 213,00), e ve lo straconsiglio per la pulizia, gentilezza del gestore Josè e per la posizione (è comodissimo perchè si trova esattamente sulla via centrale dei ristoranti, ad 1 isolato dal mare e dalla città vecchia). Tutte le foto qui! Ci buttiamo subito a gustarci qualche tapas a “Mas Que Tapas” sul lungomare, ma ve lo sconsiglio. BOCCIATO. (Tot. € 15,00). Per la restante mezza giornata rimasta ci buttiamo distrutti su Playa de Venus a ronfare fino al tramonto. Per dormire va più che bene (:P), ma in quanto alla bellezza del mare e spiaggia è… sconsigliata. Premetto che le acque in queste zone del Sud della Spagna sono davvero fredde e non eccellono in bellezza (durante la giornata affiora spesso della mucillagine). Aperitivo con sembianze da zombie a “Bar Cafeteria La Estrellita” dove gustiamo ottimi Mojito e Sangria sul movimentato Paseo Maritimo in compagnia dello chef del locale, Massimo (scopriamo che è un simpaticissimo torinese e ci da un sacco di ottimi consigli sulle cose da fare anche a Malaga). Cena a Los Mellizos (Tot. € 25,00) che stramerita, soprattutto al tramonto. Ottima la paella, la frittura di calamari e il vino della casa!

Giorno N°2

Unico bar gluten-free nelle vicinanze è il “Green Bar” in Av. Ricardo Soriano 36 (Tot. € 4,00), un po’ lontano a piedi ma meglio di niente. La zona è abbastanza sfornita sulla cucina per celiaci. Per la giornata scegliamo lo stabilimento La Pesquera (Tot. € 6,00 – lettino e ombrellone), dotato di bar, doccia e dei caratteristici chiringuitos dove poter pranzare. In alternativa, nelle vicinanze c’è il supermercato locale SuperSol (Tot. € 10,00). Per il consueto aperitivo serale scegliamo semplicemente una bella palma, stendiamo il telo e ci gustiamo patatine e sangria aspettando il sole che si immerga in acqua. Per cena optiamo stavolta per “Marbella Patio” alla Città Vecchia (o Casco Antiguo). Marbella è la città dei vasi, tutti colorati e fanno da arredo a gran parte dei vicoli bianchi che troverete passeggiando.

Giorno N°3

La giornata inzia alla grande con il primo caffè espresso decente trovato in zona a la Panaderia Troyano (Tot. € 5,00). Oggi decidiamo di esplorare le spiaggie sulla costa Ovest e per farlo prendiamo il bus 210 proprio li fuori (Tot. €1,18 direttamente a bordo). La lunghissima ora ad aspettare il bus passa prima del previsto grazie ad un nonnino che inizia a chiaccherare con Danilo raccontandogli tutta la sua vita dall’anteguerra ad oggi… Sembra anche molto interessato alla lunghezza dei piedi di Danilo, quindi ne approfitto e li lascio chiaccherare mentre fingo di cercare cose inesistenti su Internet, evitando così le chiacchere di prima mattina… Arriva finalmente il 210 ed in 30 minuti siamo allo stabilimento Arenal Beach in Playa Arena, (qui il costo scende ancora di più:solo 5,00€ per lettino e ombrellone!). Neanche il tempo di stendere il telo che lo convinco a fare una passeggiata, direzione Parasailing! Un’esperienza divertentissima che consiglio a tutti: volare alti in coppia con un paracadute trainato da un motoscafo <3 (ha superato le vertigini addirittura “Danilo-Padre-Coraggio”, quindi andate tranquilli e divertitevi!) (Tot. €35,00). Il mare? Anche qui niente di che (forse anche peggio di Playa de Venus). Lo spostamento non vale la pena della durata del tragitto e soprattutto il caldo insopportabile dell’aspettare il bus di rientro sulla statale. :/ Per cena scegliamo il ristorante sulla spiaggia “La Red” (Tot. €21,00) e al terzo giorno di astinenza da carboidrati mi ordino un mega-piatto di spaghetti alle vongole buonissimi (o forse era la fame…?).

Giorno N°4

Ci alziamo prestissimo con l’idea di fare un salto a Gibilterra, quindi colazione da asporto sempre da Troyano (e chi lo molla più?!) e corriamo alla stazione centrale dei bus di linea. “Due ticket per Gibilterra, destinazione La Linea, grazie” ….. La cassiera ci guarda, ride di cuore e ci dice “Avete prenotato vero? Perchè, se così non fosse, ovviamente è già tutto pieno”. E vabbè… li prenotiamo per il giorno dopo (Tot. €12,00) mentre io e la mia delusione decidiamo a quel punto di approfittare dei saldi spagnoli in cerca di Mango, Zara e Bershka (portando Danilo ad un livello di depressione ancora più alto) XD PS. I negozi sono TUTTI chiusi fino alle 10, alcuni anche fino alle 11,30 quindi occhio a non fare alzatacce inutili.

Per riprendersi dalla mattinata di shopping sotto i 40° ci fermiamo a provare i famosissimi Churros in Plaza Africa da “Churreria Marbella”. Saggiamente optiamo per la porzione più piccola ed una cioccolata calda (giuro!) da dividere in due (Tot. €9,00). Premesso che solitamente mangio anche i sassi, vi assicuro che non è stata la migliore delle scelte come 2^colazione giornaliera. Magari sarebbero più indicati nei periodi invernali, al contrario di quello che pensano gli spagnoli. Il pomeriggio è tutto mare e, stavolta, becchiamo pure la giornata e spiaggia ideali. Versante est, una 30ina di minuti a piedi lungo il paseo fino a Playa Trocadero. Qui il mare è limpido e le spiagge libere e stabilimenti poco affollati. Davvero bello! Camminando abbiamo incontrato anche un simpatico tizio che con 2 tonnellate di sabbia in 2 mesi è riuscito a realizzare dei castelli da favola con tanto di personaggi Disney.

Per cena ci lasciamo consigliare da Josè e proviamo l’arroz caldoso a Los Tres Pepe a bordo spiaggia, sotto il Paseo. Ora, buonissimo sicuramente e servito in un’anfora di coccio tipica, ma… forse avevamo sottovalutato la parola “caldoso” e ci siamo ritrovati a mangiare un brodo bollente con frutti di mare nel bel mezzo di agosto (a mezzanotte, perchè tra servizio lento e la nostra abitudine di cenare quando le persone normali fanno la colazione del giorno dopo è andata così). Ottime le tortillas de camarones che sono diventate la mia droga durante tutto il soggiorno.

Giorno N°5 (Gibilterra)

Finalmente oggi riusciamo a prendere il bus per la Rocca di Gibilterra (e visti i precedenti decidiamo di comprare anche i ticket di domani per il ritorno su Malaga). Il viaggio dura circa 1h e 30. L’autista ci suggerisce di comprare subito i ticket di rientro lì in stazione per non rischiare di rimanere senza passaggio. Il ticket office apre alle 10 (troviamo già la fila fuori), assurdo. Per arrivare alla Rocca seguiamo il flusso di persone che dalla stazione si spostano fino al controllo passaporti (ricordatevi di portarvi dietro il documento!) per circa 10min a piedi. I controlli sono velocissimi, al contrario della dogana per bus e auto che invece vanta una fila lunghissima di attesa per passare. Perdiamo altri 15min in attesa sotto al sole perchè il percorso pedonale passa nel bel mezzo della pista di atterraggio e quindi dobbiamo aspettare l’aereo in transito prima di proseguire. Dopo qualche altro metro giungiamo alle porte della città e da sopra le mura spunta subito una delle tantissime scimmiette presenti nella zona <3 Gibilterra è un mondo a parte: dominio inglese dal 1704, al suo interno potrete respirare a pieni polmoni l’aria britannica a cominciare dalle tipiche cabine telefoniche rosse, alla casella postale fino all’utilizzo della sterlina (ma accettano quasi ovunque anche l’Euro).

Appena entrati vi ritroverete sulla Main Street, piena di negozi e ristoranti. Percorretela fino in fondo seguendo le indicazioni per la funicolare (“Cablecar”). Qui potete optare per la salita con funicolare a 28,00€ a cui aggiungere il costo di entrata dei vari siti di interesse (e la sudata sotto il sole per percorrere i 3km a piedi per raggiungere i punti di interesse) oppure, come abbiamo fatto noi, scegliere il mini bus da 8 passeggeri con guida privata (Tot. €30,00), aria condizionata e ingressi aggiuntivi compresi. Io vi consiglio questa scelta, soprattutto se avete poche ore a disposizione. 1° Stop “Upper Rock”: il punto più alto da cui osservare lo stretto di Gibilterra, dove l’Africa (Marocco) sfiora la Spagna. 2° Stop “Saint Michael’s Cave”: una splendida grotta naturale con stalattiti di cui abbiamo apprezzato tantissimo la freschezza! 😀 Ma inutile girarci attorno, il 3° Stop è quello per cui fremevamo dal 1°giorno di vacanza: l'”Ape’s Den/Charles V Wall! XD Tantissime scimmiette (bertucce) ad aspettare il nostro passaggio in cerca di cibo e foto. Occhio a non stressarle, mordono (vedere il braccio insanguinato di una bimba cinese, dopo un morso di scimmia, non è stato il massimo). Il nostro autista ha fatto entrare 2 scimmie nel nostro minibus per dargli qualche nocciolina e permetterci di fare qualche foto ricordo.

Per pranzo ci affidiamo al caso e all’aria condizionata potente, così scegliamo “Plaza Cafè Restaurant” (Tot. €15,00) per gustare i famosi fish & chips locali. Breve shopping e si ritorna in direzione Marbella.

(S)consiglio?: muovetevi a piedi, non in auto, le vie sono strettissime e difficili da percorrere se non sei del posto. E non date da mangiare alle scimmie, resistete, sono abbastanza fameliche (e sporche). Per cena scegliamo “La Lonjia”, un locale molto tipico di tapas, ma la lunga fila all’esterno non è adeguata ai piatti… (Tot. €22,00). Distrutti dalla giornata, torniamo in hotel a preparare le valigie: il giorno dopo è la volta di Malaga!

Giorno N°6 (Malaga)

Lasciamo questa rilassante cittadina di mare a malincuore, ma ci aspetta la movimentatissima Malaga! Ovviamente caffè da Troyano (anche perchè la scelta è forzata dato che il resto dei bar sono ancora chiusi alle 9) e in assenza di taxi, il buon vecchio Danilo si ricarica nuovamente tutte le valigie… (in salita, con il caldo e appesantite da souvenirs e teli mare ancora bagnati XD ). Già dalle persone incontrate tra i primi vicoli capiamo una cosa: sono TUTTI italiani. Che palle!

La scelta del pernottamento è ricaduta su Hostal Vidamia (Tot. €60,00)…un po’ azzardato e non ha divertito molto Danilo (visto che, senza avvertirlo, ho cancellato la sua prenotazione optando democraticamente per la mia). Posizione centralissima e gestore simpaticissimo, unica pecca che dovevi praticamente lavarti i denti in doccia perchè il lavandino era inesistente XD. Almeno, però, il bagno era in camera. Comunque, qualche improperio di Danilo dopo, usciamo e andiamo a visitare la maestosa Cattedrale di Malaga (“La Manquita”, per via de campanile non terminato). La visita è gratis durante la messa della mattina, altrimenti l’entrata costa 5,00€. Qualche metro più in là incontriamo il Teatro Romano (vale la pena vederlo solo da fuori, soprattutto se vieni da Roma) e l’Alcazaba de Malaga. Entriamo in quest’ultima, facendo anche il ticket per il Gibralfaro. Un’antica fortezza dei governanti musulmani nel XI secolo. Il costo è di soli 0,66cent per lui con il libretto universitario e 3,55€ per m. Ora, se avete visitato in precedenza l’Alcazaba di Granada (Alhambra), questa non ha nulla a che fare, è molto più spoglia e monotona. Per chi invece è al 1°incontro, risulta una visita piacevole. Il lunedì è chiuso mentre gli altri giorni l’apertura è 9/20. Consiglio? Scarpe basse comode, la strada è tutta in salita e con molti dissesti. L’accesso al Gibralfaro è esterno all’Alcazaba e parecchio più su, quasi 20min in salita quindi, sconfitti dal caldo torrido, molliamo.

Per pranzo andiamo a La Canasta Panaderia, tipica catena spagnola che vende empanadas, tortillas ecc. (Tot. €5,00) in Plaza de la Constituciòn (da cui si snoda la via principale della città), poi relax negli incantevoli Jardines de Pedro Luis Alonso, un parco molto grande e curato in cui godersi attimi di passeggiate silenziose sotto palmizi e pappagalli colorati. Il pomeriggio è dedicato a Picasso, dalle 18,00 tutti possono entrare gratis. Ma prima tappa gelato a Casa Mira su Calle Marquès de Larios, artigianale e super gettonato da turisti e locali (Tot. €2,50). Tornando al Palacio de Buenavista… mettetevi in fila almeno per le 17,30: per vedere le opere di Picasso gratis, la fila è lunghissima. Ora, premesso che non sono assolutamente amante della corrente artistica di Picasso, c’è pure da dire che sono stata contenta di non aver pagato 9€ per vedere davvero poche opere di quest’artista in confronto alla moltitudine di quelle esposte a nome di Bacon, Freud e La Scuola di Londra in generale. Al piano sotterraneo le antiche fondamenta fenice: Danilo è riuscito a farsi riconoscere anche qui. Ha fatto cadere all’interno del sito archeologico, davanti i sensori di allarme tutti i suoi depliant e abbiamo dovuto chiamare la sorveglianza… (shame). Quando il sole inizia a calare, andiamo ad esplorare la zona del porto. Passeggiare lungo la banchina è un piacere, le strade curate e accessoriate da mille sculture, bar e servizi. Proseguendo lungo Palmeral de las Sorpresas incontriamo il coloratissimo cubo, il Centre Pompidou. Sotto, un bar contemporaneo dove ragazzi e mamme con figlie si sfidano simpaticamente a colpi di balli e rap. A seguire, fino alla fine del porto si snodano tantissime bancarelle con prodotti tipici, aperte fino a tarda notte. Per cena andiamo a El Tapeo De Cervantes, una taperìa molto piccola con camerieri quasi tutti italiani, con dei piatti tipici eccezionali! (Tot. €35,00).

Giorno N°7

Ci svegliamo con molta calma (tanto troveremmo i bar tutti chiusi prima delle 10) e scendiamo sotto a Framil Cafeterìa. Lasciate stare, servizio lentissimo, caffè bruciato e locale sporco (Tot. €3,50). Oggi sole e spiaggia, ma scegliamo un posto battuto solamente dai cittadini di Malaga (niente italiani per oggi!). Con il bus n.11 o il n.3 (Ticket €1,30) si arriva in mezz’ora a Playa El Palo. La differenza si vede già dai tantissimi chiringuitos a basso costo (2€ per le sardine contro i 10/12€ abituali). Lettino e ombrellone ancora meno, solo 4€. Il luogo migliore dove pranzare a Malaga? Sicuramente da El Tintero! A 10min. a piedi da El Palo, troviamo questo ristorante davvero originale. Tavoli sul lungomare e camerieri che escono continuamente dalla cucina urlando il nome del piatto che hanno in mano (un po’ come se stessero vendendo al mercato generale) e chi alza la mano se lo aggiudica. Oltre all’idea magnifica e divertente del gestore, c’è da dire che pur non sapendo i nomi dei piatti hai così la possibilità di vedere di cosa si tratta, il tipo di cottura e soprattutto sentire l’odore del pesce appena pescato (Tot. €15,00). Se poi vi capita ed avete ancora spazio nello stomaco, per l’aperitivo in spiaggia, fate rifornimento da panaderia Pastel-Pan lì davanti e scegliete i biscotti tipici di pasta frolla con mandorle (orgasmici 😀 ). Dopo una lunga giornata di ozio, torniamo fieri in hotel. Tempo di cambiarci e ci immergiamo di nuovo nella movida di Malaga. Incuriositi dalla lunghissima fila fuori, ci fermiamo a cena a Casa Lola. Premetto solo che ci mettiamo in fila, in piedi, alle 22 e ci chiamano alle 23. Forse era meglio prenotare 🙁 Ubriaca da sonno e stanchezza del locale non ricordo molto se non delle tapas con jamon iberico molto saporite. (Tot. €8,00). Comunque la scelta dei prodotti tipici era molto ampia e il locale in perfetto stile Old-Andalucia.

Consiglio: prenotate assolutamente l’escursione al Caminito del Rey, un percorso mozzafiato scavato nelle rocce a strapiombo. Non purtroppo non siamo riusciti ad andare perchè i biglietti vengono prenotati mesi in anticipo.

Giorno N°8

La vacanza è finita, il caldo e Malaga ci hanno uccisi e siamo consapevoli che torneremo a casa più stanchi di quando siamo entrati in ferie. Ma sicuramente felici di aver scoperto nuovi posti e di aver fatto le solite nostre figure barbine in giro per il mondo che da anni stiamo ormai collezionando in un memoriale da lasciare ai posteri o da raccontare agli amici al rientro XD Ma prima… tappa a Primark (tanto l’aereo è dopo pranzo) 😛 Alle 15 ci rechiamo sull’Alameda Principal e puntualissimo arriva la Linea A con cui in soli 20min raggiungiamo l’aeroporto (il bus costa 3€ e vi lascia direttamente davanti al terminal, più comodo di così?!). Volo di rientro con Norwegian Air (Tot. €153,00).

Totale spese: €890,00.

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