Andalucia tra sole e pioggia
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13-20 novembre
Siviglia
Partenza da Venezia alle ore 7,00 con volo diretto a Siviglia, in perfetto orario. Preleviamo da Hertz l’auto prenotata tramite booking.it (non ci consegnano quella prenotata ma una più piccola) e partiamo… Non avevo programmato “ufficialmente” se andare subito a Granada, nostra prima tappa, oppure fermarci in qualche località alternativa prima di dirigerci li.
Decidiamo sul momento di visitare Carmona, cittadina a pochi chilometri da Siviglia. Case bianche, piastrelle dipinte dietro ai portoncini aperti, inferriate alle finestre, un concentrato di quello che vedremo nei prossimi giorni! Ben conservato il centro storico, vediamo le mura con le porte di accesso e la Cattedrale.
Pranzo con un bocadillo da 100 Montaditas e riprendiamo l’auto. Ci aspettano 2 ore di viaggio circa in paesaggi bucolici. Parte dei chilometri sono su strade a una sola corsia per senso di marcia, ma non incontriamo molte altre autovetture e così giungiamo a Granada tranquillamente. Lasciamo l’auto al Park Alsina vicino al centro e ci dirigiamo a piedi al Hostal prenotato tramite booking: Rodri. Avrebbe un parcheggio interno ma non fidandoci delle strette strade del centro abbiamo deciso di non approfittarne. Il personale dell’hostal si rivela molto gentile e si prodiga nel darci consigli utili anche su dove cenare. Noi ci sistemiamo un attimo e usciamo subito perché alle 17,30 avevo prenotato da casa via web la visita gratuita alla Capilla Real. Ci andiamo di corsa e la visitiamo. In occasione dell’entrata gratuita non è possibile avvalersi dell’audioguida pertanto leggiamo quanto scritto nella guida che abbiamo portato con noi, gentilmente prestatami da un’amica (Erica).
Torniamo in camera dopo una visita intorno alla cattedrale e un salto veloce all’Alcaiceria, ci cambiamo e usciamo per la cena. Seguendo il consiglio del proprietario dell’hostal ci rechiamo da Entrabrases un tipico tapas bar affollato, ordiniamo una birra e un bicchiere di vino e chiediamo un piattino di carne che vediamo dare agli altri avventori, il cameriere ce lo porta dicendoci che è gratis, si conferma quindi quanto ho letto: a Granada persiste la tradizione di dare gratuitamente una tapa con quanto viene ordinato da bere. Decidiamo di restare per la cena e quando si libera un tavolo, ce ne sono 4 in tutto, ci accomodiamo…su quegli alti sgabelli che detesto… Fortunatamente ciò che ordiniamo ci soddisfa molto e usciamo contenti. Facciamo una breve passeggiata e poi andiamo a dormire.
Visitiamo la città: Albaycin, Plaza Nueva, Mirador de Sant Nicolas e tanto altro
Giovedì 14 novembre ci svegliamo presto, il tempo non promette nulla di buono ma noi abbiamo tante cose da vedere così usciamo e dopo una colazione in un elegante bar andiamo verso l’Albaycin passando per Plaza Nueva. Camminiamo prima lungo il Duoro, ammirando alcuni scorci, poi ci inoltriamo nello storico quartiere arabo, raggiungendo il Mirador de Sant Nicolas dove alcuni gitani stanno suonando musica tipica. Facciamo alcune foto al panorama sull’Alhambra che apre il cuore e riprendiamo la nostra passeggiata. Mentre stiamo per tornare verso il Dauro inizia a cadere qualche goccia di pioggia. Ci fermiamo a bere una cioccolata calda e, dopo, raggiungiamo il centro dove andiamo a visitare la Cattedrale, prendiamo l’audio guida. Sicuramente una bella chiesa anche se non è il genere di quelle che piacciono di più a me. Ha però al suo interno tante bellissima opere d’arte.
Dietro la Cattedrale prendiamo un bus che ci porta all’Alhambra, intanto la pioggia è aumentata. Arrivati li sbagliamo clamorosamente strada e ci bagniamo sempre più. Arrivati alla biglietteria, presentiamo i nostri biglietti acquistati un mese prima via web e compriamo le audio guide e iniziamo con la visita del Generalife.
Cosa dire? Si può davvero giudicare un posto così bello visitato sotto la pioggia, con i piedi bagnati? Beh sì… se è piaciuto a me non potrà non piacere a chi lo visiterà con il sole. Una serie di giardini lussureggianti, ricchi di giochi d’acqua e un palazzo decorato splendidamente. Ci spostiamo ai Palazzi Nasridi. l’orario di entrata qui è da prenotare e la nostra entrata è prevista per le 15,30. Fa freddo e piove sempre più forte, mancano ancora 30 minuti al nostro orario di ingresso pertanto decidiamo di provare a scaldarci presso la sala dedicata alle toilette e alle macchinette automatiche di bevande e cibo. Poi ci dirigiamo verso i palazzi. La pioggia finalmente si ferma.
I Palazzi sono uno splendore, più di quanto potessi aspettarmi. Purtroppo i piedi ancora bagnati e il freddo preso prima non ci permettono di goderci il momento quanto sarebbe giusto. Infine visitiamo l’Alcazar, la fortificazione. Tira vento ma ormai il peggio è passato e riusciamo a fare anche qualche bella foto. Torniamo con il bus in hostal e dopo una doccia calda usciamo per cena. Stavolta sbagliamo e andiamo alla Bodega de Antonio dove mangiamo sufficientemente ma veniamo serviti con tutte le portate in contemporanea obbligandoci a mangiare freddo.
Dopo andiamo a passeggiare nella zona caratteristica anche se estremamente turistica delle teterie (Caldereria Nueva) dove entriamo in una e fumiamo un narghilè che qui chiamano shisha. Io bevo un té alla menta e prendiamo una crepe che dividiamo.
Triana
Venerdì 15
Usciamo per colazione e prendiamo caffè e brioche ad 1 euro che consumiamo in camera. Chiudiamo i bagagli e recuperiamo l’auto lasciata in parcheggio. Tra le varie ipotesi pensate per la giornata decidiamo infine di andare a Ronda, una scelta dovuta principalmente al chiometraggio e al tempo previsto per raggiungerla e per poi andare a Siviglia. La cittadina è affascinante e credo meriti la sua fama. Impressionante la vista della gola sotto il ponte. Belli i panorami sulla vallata. Piacevole passeggiare sia nella zona nuova che in quella vecchia. Pranziamo da 100 montaditos e poi riprendiamo l’auto per consegnarla in aeroporto a Siviglia. Da li prendiamo il bus che ci porta in circa 30 minuti in centro. Scendiamo in Paseo de Colon e passando per il Ponte di San Telmo e raggiungiamo l’appartamento di Triana prenotato tramite Airbnb.
Dopo qualche parola scambiata con la proprietaria ci sistemiamo e usciamo per la nostra prima passeggiata in città. Percorriamo il lungo fiume che con le luci della sera mi affascina subito, camminiamo per San Jacinto che pullula di locali. Ci fermiamo in uno di questi e prendiamo da bere con una tapa a testa, che qui paghiamo. Attraversiamo il bel ponte di Triana (Isabel II) e in zona Arenal ceniamo discretamente a Casa Pepe Hillo da li andiamo verso il centro. La cattedrale e la Giralda attirano subito il nostro sguardo. Ero incantata.
Ci fermiamo malauguratamente in una pasticceria nei pressi della cattedrale dove mangiamo due dolci di dubbio valore. Andiamo a casa.
Sabato 16
Oggi è prevista una bella giornata e visto che per domani non sarà lo stesso la dedichiamo tutta a girare la città a piedi: facciamo colazione da Dunkin Donut e poi torniamo verso la Torre dell’Oro che mi risultava aprisse alle 9,30 ma così non è, quindi dopo qualche foto ce ne andiamo per tornare nel pomeriggio, andiamo quindi verso Plaza de Espana, vediamo l’hotel Alfonso XIII, ammiriamo l’ex Fabbrica di Tabacchi, ora Università e giungiamo nella Piazza sicuramente più fotografata di Siviglia. Non trovo le parole per descrivere questa espressione architettonica di grande valore estetico ma anche “didattico-culturale”. Abbiamo fatto tante foto e poi ci siamo dedicati al Parco Maria Luisa, una bella oasi verde. Siamo tornati verso il centro e ci siamo addentrati nel quartiere di Santa Cruz dove abbiamo mangiato, nella piazzetta di Santa Maria la Blanca. La zona di Santa Cruz è molto carina in quanto abbastanza tranquilla e comunque molto caratteristica, per fare un esempio la piazza che dal il nome al Barrio era deserta.
Nel pomeriggio passeggiamo per il centro, all’Alcazar c’è una coda infinita, passiamo per piazza San Salvador, strapiena di gente, calle Sierpes e raggiungiamo anche il Mirador Parasol, ma c’è coda per salirci. Pertanto desistiamo. Visitiamo il piccolo museo navale dentro alla Torre dell’Oro e andiamo a fare un po’ di spesa in un supermercato vicino all’appartamento.
Dopo una doccia usciamo per cena e andiamo in zona Macarena dove dopo un paio di dubbi decidiamo di cenare da Leon Manolo, un locale elegante, stile inizio 900 dove vedremo solo spagnoli e usciremo soddisfatt: 80 euro per un antipasto che abbiamo diviso, due secondi di carne, due dolci, due sherry e dell’acqua. Rientriamo in appartamento dopo aver visto il parlamento andaluso, la porta macarena, il ponte El Cachorro.
Domenica 17
Come da previsioni meteo piove, facciamo colazione a casa e andiamo, come da programma, a visitare il Museo Belle Arti, ingresso gratuito per i cittadini europei, Arriviamo a pochi minuti dall’apertura, sotto una pioggia che sta aumentando, dopo aver visitato la chiesa di Santa Maria Magdalena, non ben tenuta.
Il Museo è carino, con alcune opere di indubbio valore. Finita la visita andiamo verso altri due musei gratuiti, che purtroppo sono lontani: Museo Archeologico e Museo Costumi Popolari che si riveleranno di poco spessore. Diciamo che se il tempo è bello potete dedicarvi ad altro, prima di andarci abbiamo visitato anche la Capilla Santa Maria De Jesus.
Usciamo dai musei verso le 14,40 e andiamo a pranzo in un baretto in Calle San Fernando, sbagliando anche oggi la scelta. La pioggia si è fermata del tutto così pensiamo di fare un giro e vedere se è possibile entrare in Cattedrale o all’Alcazar, ma c’è coda in cattedrale mentre l’Alcazar sta per chiudere. Andiamo allora al Mirador Parasol, il cui vero nome è Setas de Sevilla. Ovviamente il panorama non è dei migliori viste le nuvole scure ma ci accontentiamo. Questa sera decidiamo di restare nel barrio che ci ospita e dopo una passeggiata andiamo a cena Triana in un locale semplice La Comidilla dove mangiamo abbastanza bene ad un prezzo onesto.
Lunedì 18
Oggi c’è il sole, dopo colazione andiamo all’Alcazar 30 minuti prima dell’apertura, e troviamo già qualche persona in coda. Fa freddo ma fortunatamente dopo qualche minuto dall’apertura entriamo, e dopo aver acquistato il biglietto, compriamo l’audioguide. La visita è molto interessante, la guida fatta bene. Mi piacciono moltissimo sia le sale visitate che i giardini.
Pranziamo in centro, scegliendo probabilmente il posto peggiore in cui abbiamo mangiato in tutta la vacanza, la mia bruschetta con jamon costa 8 euro per non avere nemmeno idea del pane. Andiamo in Cattedrale (avevo prenotato l’entrata il giorno precedente) e acquistiamo anche qui le audioguide. Vediamo la monumentale tomba dedicata Cristoforo Colombo, che davvero poi siano sue le spoglie custodite non è così sicuro come sembrano far credere. Andiamo fino al semplice monumento dedicato a Colombo all’interno dei giardini Murillo e andiamo a bere un aperitivo in riva al Guadalqivir dalla parte di Triana. Dopo una doccia usciamo a fare una passeggiata per Triana, prendiamo due dolci per la nostra colazione del giorno dopo e decidiamo di cenare al El Sella, ristorante dalle buone recensioni, di cucina principalmente austuriana.
L’interno è carino e semplice, con pochi commensali. Il personale si rivela cortese e il menu è ricco di proposte interessanti sia in formato tapa che in formato da portata completa. Ordiniamo patate fritte, formaggio con marmellata, e un piatto di carne. Mangiamo bene ad un buon prezzo, e concludiamo con una specie di crepe al cioccolato. Andiamo poi in un locale li vicino a bere un té e fumare la shisha. Il locale è molto frequentato e, a differenza di quello di Granada, non sembra proprio turistico.
Martedì 19
Con il bus andiamo alla stazione dei treni di S. Justa, oggi la meta è Cordoba che raggiungiamo in treno. Facciamo i biglietti anche per il ritorno e partiamo con l’alta velocità, treno comodo e pulito, in perfetto orario. Per accedere al binario dobbiamo prima mostrare il biglietto ad un’addetta delle ferrovie, poi passare all’ispezione con metal detector prima di salire sul treno…siamo stupiti la livello di controlli!
Arrivati a Cordoba percorriamo quello che sembra il viale principale, con presenza di spazi verdi. Ci fermiamo in una pasticceria e poi arriviamo nella zona della Juderia che a me piace subito tanto, visitiamo, gratuitamente, la sinagoga (è piccola quindi la visita richiede poco tempo ma penso ne valga la pena) poi andiamo alla Mezquita, che visitiamo con audioguida. Non penso vi siano altre costruzioni architettoniche di questo tipo al mondo. All’interno non è semplice capire dove ci si trova e cosa potesse esserci una volta. Nel complesso mi è piaciuto moltissimo il mehar e il coro della basilica cattolica.
Usciamo e ci dirigiamo verso il ponte Romano, lo attraversiamo e facciamo qualche foto, troviamo un po trasandato lo stato della vegetazione sotto il ponte. Girovaghiamo per Cordoba passando per la Posada del Potro e decidiamo di pranzare in un buon bar con 2 panini caldi, poi io mi prendo anche una bruchetta con pomodoro. Saliamo sulla Torre Campanaria e poi andiamo verso l’Alcazar. Dopo una mattinata grigia esce un sole splendente e inizia a far caldo, visitiamo subito i giardini, davvero molto belli e ben curati, per poi visitare le poche stanze del castello aperte al pubblico. Prima di arrivare in stazione ci fermiamo in una pasticceria per una cioccolata calda, davvero buona, e un dolcetto. Qui incontriamo una signora spagnola sposata con un calabrese.
Il treno del ritorno è quello “normale” ed effettuerà delle fermate, pertanto arriviamo a Siviglia quasi alle 20.00. Non siamo mai andati di sera in Plaza de Espana, così facciamo un ultimo sforzo e preso il bus ci fermiamo vicino alla piazza. Facciamo tante foto a questa piazza che regala nuove emozioni con l’illuminazione serale. Andiamo a Triana e decidiamo di cenare di nuovo a El Sella. Stasera mangiamo ancora meglio perché scegliamo ben 5 tapas diverse che ci permettono di provare vari piatti davvero golosi. Ottima la salsa di formaggio di capra. Andiamo a casa sfiniti.
Mercoledì 20
Usciamo prima delle 8.00 da casa e andiamo in Paseo de Colon per attendere il bus che ci porterà in aeroporto. Arriva qualche minuto in ritardo ma facciamo il check in del bagaglio da stiva velocemente e siamo in perfetto orario per l’imbarco. Dobbiamo salutare questa regione della Spagna che ci ha regalato tante diverse emozioni.