And the Oscar goes to…
Lunedì in mattinata lasciamo L.A per dirigerci verso i parchi naturali sulla 15 North dopo una breve sosta al Tanger Outlet di Barlstow arriviamo in serata a Cedar City (Utah), dove pernotteremo al Quality Inn in una spaziosissima camera ad un ottimo prezzo e mangiamo al solito da Denny’s.
La mattina successiva ci addentriamo verso il Bryce Canyon, dove arriviamo dopo circa 3 ore contornato da una cornice di neve che rende il paesaggio ancora più suggestivo. Il pomeriggio percorriamo la 89 South verso Page dove arriveremo dopo 3 ore, pernottiamo al Quality Inn (ottima ed abbondante colazione servita in sala con vista direttamente sul canyon) mentre per la cena scegliamo il ristorante Fiesta Mexicana. Rimaniamo 2 notti a Page, dove ci godremo il tramonto sul Lake Powell, visitiamo la diga Glenn Damm, Hourse Bend ed il fantastico Antelope Canyon, noi ci siamo affidati all’Antilope Canyon Tours, riconoscibile dalla jeep celesti sulla via principale di Page. A nostro malincuore scopriamo che il North Rim del Grand Canyon è chiuso in inverno, quindi passiamo per Kayenta per attraversare la Monument Valley dove arriveremo in circa 2 ore. Trascorriamo la mattinata tra i pinnacoli e scattiamo molte fotografie, continuiamo sulla 163 North e 191 North, attraversando degli splendidi paesini : Bluff , Blanding e Monticello lungo la via dei primi pionieri e dopo 3 ore arriviamo nella caratteristica cittadina di Moab, qui pernottiamo 2 notti al Rodeway Inn, appena riaperto sulla Main Street. Per cena raccomandiamo il Moab Dinner prezzi bassi e ottima carne. Moab è situato in posizione strategica per visitare i parchi naturali dello Utah, noi cominciamo da The Arches a dieci minuti dal paese. Il parco è enorme e si può entrare con la propria auto con un biglietto di appena 10 dollari.
Il giorno seguente visitiamo Canyonlands e Dead Horse Point (il mio preferito), qui sono stati girati Mission Impossible 2 e Thelma & Louise (conviene informarsi bene per il Pass di ingresso, visto che in certi giorni dell’ anno gli ingressi ai parchi sono liberi). Proseguiamo sulla 191 North per raggiungere la Freeway 70 che attraversa lo stato dello Utah e a Grand Junction la imbocchiamo verso West. La strada ed il paesaggio sono fantastici… praticamente nel nulla incontreremo la 15 South e dopo 5 ore abbondanti arriviamo nuovamente a Cedar City dove pernotteremo al Super 8 e ceniamo sempre da Denny’s.
La mattina seguente con un breve spostamento raggiungiamo un altro parco in programma, lo Zion, che abbiamo visitato comodamente a bordo della nostra macchina. Dopo questa piccola deviazione giungiamo alla Fabolus Las Vegas, entrando in città da grande appassionato decido di fermarmi a Las Vegas Motor Speedway per vedere dove si svolge il campionato Nascar. A Las Vegas abbiamo prenotato su www.booking.com per 3 notti al fantastico Hard Rock Hotel, l’ hotel non è sulla Strip, ma in 10 min. a piedi la raggiungiamo comodamente. Las Vegas è un parco giochi per grandi. Il giorno trascorriamo il tempo nelle piscine del nostro hotel approfittando delle bellissime e calde giornate che ci accompagnano e la sera visitiamo i mega alberghi della Strip, dalle fontane del Bellagio ai canali del Venetian, dai vialetti del Paris allo sfarzo del Cosmopolitan. Qui non manca niente sia per mangiare che per divertirsi: noi preferiamo il Cabo Wabo Cantina direttamente sulla Strip e per la musica dal vivo il Carnival Bar, vicino al Linq Hotel, comunque in ogni angolo è festa.
Lasciamo a malincuore Las Vegas per raggiungere Baker, e da qui deviazione per l’ultimo dei parchi naturali in programma: la Death Valley, che raggiungeremo in circa 3 ore lasciata la 15 South. La strada è bellissima ed isolata, purtroppo Zabriskie Point è chiuso per lavori, quindi ci dirigiamo verso Dante’s View, dove arriviamo al tramonto e lo scenario è ancora più emozionante. Ritornati sulla 15 South vista l’ora tarda ci fermiamo per la notte a Barstow e pernottiamo al Days Inn (cittadina conosciuta solo per l’outlet e perche’ si incrocia la mitica ROUTE 66).
La mattina seguente partenza per San Diego dove arriveremo, percorrendo un tratto di costa (Laguna beach, Dana point, Mission beach e la Jolla) dopo 5 ore. A San Diego abbiamo pernottato per 2 notti al Confort Inn e 1 notte al Premier Inn, entrambi nella zona hotel circle -Taylor street – Freeway 8. Sistemati in hotel scegliamo di visitare prima la Old San Diego, un quartiere stile Old West. Per la cena abbiamo optato per l’ Old Town Messican Cafè, con ottima cucina messicana a buon prezzo. Trascorriamo il resto della serata in un piccolo bar di fronte al ristorante bevendo Margaritas e Tequila con un gruppo di americani appena conosciuti.
La mattina seguente dato le buone temperature facciamo un giro a Mission Beach e a La Jolla, dove passeggiando incontriamo una colonia di leoni marini. E’ fine settimana ed in giro ci sono molte persone, specialmente nel famoso Gaslamp Quarter e per cena andiamo al TGI Fridays e ci perdiamo nei locali notturni della città. Scegliamo l’Herny’s Pub sulla 5th Avenue. Nella baia di San Diego, oltre le imbarcazioni private, ci sono ancorate anche le vecchie portaerei americane ormai in disuso adibite a bar e ristoranti.
L’ultimo giorno visitiamo Coronado Island, una bella isoletta collegata dal Coronado Bridge: ci è piaciuta molto e trascorriamo la giornata tra la spiaggia e i negozi Summer Style, ricordiamo inoltre che parte dell’ isola è occupata da una della basi dei Navy Seals ed è in gran parte abitata dai veterani di guerra. Non a caso in molte villette è sempre ben visibile ed esposta la bandiera a stelle e strisce. Ricordiamo inoltre che la Old Town è collegata alla città moderna da un caratteristico trenino rosso.
Dopo 4 giorni lasciamo la città. Nel rientro verso L.A. consiglio di fermarsi per la tipica colazione americana, al Pipe’s Cafè di San Clemente (uscita El Camino Real sulla Freeway 5 North), bar in stile “UN MERCOLEDI’ DA LEONI“ molto californiano, da non perdere assolutamente. Continuando la strada sulla costa (California 1) incontriamo: Newport Beach, Huntington Beach, Long Beach, Redondo Beach, Manhattan Beach e Marina del Rey dove facciamo una breve sosta da Bartel’s famosa concessionaria Harley Davidson e giungiamo così a L.A. per trascorrere la nostra ultima notte negli Usa. Dormiamo al solito Hollywood Downtowner Inn e dato che è il 23 sera corriamo ad assistere alla notte degli Oscar.
La mattina seguente colazione dal simpatico amico della House of Tacos e via verso l’aeroporto, con breve sosta per scattare delle foto al mitico Randy’s Donuts… il volo per il ritorno ci attende… è come sempre un arrivederci e non un addio… altri luoghi e mete ci attendono negli States.
CONCLUDENDO IN BREVE
Le distanze in questa zona sono sempre importanti. Noi abbiamo percorso 2.946 miglia in 18 giorni, quindi da considerare che gli spostamenti sono sempre molto lunghi. Le città/paese sono tranquillissimi mai avuto problemi per la sicurezza. Ci teniamo a ringraziare: il personale KLM di Roma Fiumicino per il “dirottamento“ su Parigi ed il titolare della House of Tacos, Maikah Yeung, in Hollywood BLVD che ci ha fatto sentire come a casa nostra. Comunque per qualsiasi altra informazione contattateci pure ai seguenti indirizzi: a.maff@virgilio.it e teresa.paolini@alice.it