Ancora una volta thailandia 2
Resort scelto e pagato via internet, la scelta è stata fatta soprattutto in base alla spiaggia che ritengo tra le più belle di Koh Samet, ma è isolata.
Da lì ci si sposta col taxi(caro per i parametri thai), oppure di giorno per un bel sentiero a sinistra che,costeggiando il mare, vi porta al paesino principale passando per le altre spiagge(la sera se si vuole tornare per cenare è indispensabile servirsi del taxi-autocarro, inutile e costoso il noleggio del motorino).
A destra del resort, sempre costeggiando il mare, si raggiunge un’altra insenatura fantastica, purtroppo –per noi mortali- l’anno scorso stavano costruendo dei sontuosi cottage con annessa piscina privata e suppongo che ben difficilmente ne verrà consentito ancora l’accesso.
Il ns. Resort si chiama Sametvilleresort, offre varie sistemazioni, dalla più spartana (800 con ventilatore) ai 3000, noi abbiamo optato per una decorosa da 1800 (molto, l’isola è cara) Comunque è un bel posto, il ristorante discreto,il personale affabile e se si cerca tranquillità e un bel mare trovo sia una giusta sistemazione, diversamente per avere un po’ di divertimenti bisogna fermarsi ad Hat Sai Kaew e Ao Wong Deuan.
Non ho visto le colonie di cani randagi di cui parla la Lonely, in compenso sono o meglio siamo stati massacrati dai sandfly, sembra(ma l’ho scoperto dopo un mese) che l’unico modo per difendersi sia di ungersi con l’olio di cocco giorno e notte!!! Così abbiamo fatto e siamo sopravvissuti. Niente a che vedere con la malaria, solo un grande , ma grande prurito. Dal resort vengono organizzate varie escursioni alle isole vicine che non abbiamo fatto perché ci saremmo poi trasferiti per un soggiorno più prolungato Non ci è stata fatta pagare la tassa di entrata di 200 bath, (in quanto l’isola è parco nazionale!) come scritto.. Grande delusione ; i pesci sono praticamente inesistenti, abituati come eravamo a Phuket a vederne a centinaia! Questo per quanto riguarda lo snorkelling, per chi si immerge probabilmente il mare è ricco Da Koh Samet siamo poi andati a KOH CHANG Trasferimento in barca sulla terraferma e, per motivi di coincidenza, noleggiamo un taxi che ci porterà a Trat (anzi fino a LaemNgop che è il posto da dove partono i traghetti per Koh Chang).
Dal porto di Koh Chang ci sono i taxi collettivi con fermate già prestabilite(30 bath). Noi avevamo ancora una volta scelto il resort su internet con l’indicazione della fermata.
Panico. Una volta scesi scopriamo che il resort dista 700/800 m da fare sulla spiaggia con le valigie (troppe, a causa dei numerosi acquisti fatti durante la prima parte del viaggio al nord),attraversando anche un paio di speroni di roccia con l’acqua al polpaccio! All’arrivo, stremati, ci viene assegnato un bungalow fatiscente in paglia .Io avevo scelto, prenotato e pagato per uno in muratura di cui avevo foto e numero. Il gestore , credo sia stata l’unica persona maleducata ed arrogante mai incontrata in tre anni di lunghe vacanze in Thailandia, alle ns. Rimostranze insisteva sul fatto che erano tutti uguali. Ancora oggi mi chiedo come abbia potuto convincere mio marito, ma fatto sta che cerchiamo di arrangiarci per la notte All’alba perlustro la zona e trovo il “mio” bungalow come da foto occupato da due tedeschi dai quali imparo che erano arrivati la sera mezz’ora prima di noi!!! Fax alla mano, assalgo letteralmente il gestore e facciamo a chi urla di più e alla fine ottengo un bungalow in muratura sul mare non bello ma sufficientemente confortevole con due grandi letti matrimoniali ,solo acqua fredda ,frigo, a/c e un cambio di lenzuola bianche che ci terremo per tutta la settimana. Per avere il cambio della biancheria da bagno era necessario andare a chiedere(poi te la davano), pulizie mai, in compenso in dotazione ci era stata data una bella scopina…E pensare che a Phuket con 900 bath abbiamo un sogno di camera con cambio quotidiano(eccessivo) di biancheria e orchidee fresche..Aggiungo comunque, per obiettività, che il resort era praticamente al completo, e che quindi per molti avere un bungalow di paglia pieno di fessure ed altro con lenzuola a scacchi(impossibile capire se sono pulite o meno) sarà il massimo e che io e mio marito abbiamo fatto gli albergatori per 25 anni…Vicino a noi, ma più comodo da raggiungere, posso consigliare il KC resort bello(anche il ristorante) ed anche la spiaggia decisamente migliore.
Alla sera sulla spiaggia vengono sistemati i tavolini dei vari ristoranti, c’è musica, atmosfera si mangia a lume di candela con i piedi affondati in una morbidissima sabbia, noi siamo semre andati al Cookie(ha anche i bungalow) mangiato sempre bene e speso veramente poco, in media 300/400 bath in due. Affollatissimo.
L’isola è grande , l’abbiamo girata in macchina, ci sono belle spiagge, ma forse anche a causa del brutto inizio, non mi ha entusiasmato tanto da volerci tornare.Una simpatica gita può essere quella di andare al porticciolo, dove su instabili passerelle di legno, vi sono numerosi ristoranti di pesce(ho mangiato un granchio che ancora me lo sogno) e negozi vari non cari.
Per vedere un po’ di pesci abbiamo fatto una bella escursione che prevede la visita a 4 isole, offerta da tutte le agenzie,in particolare ci ha colpito Koh Wai dove ci saremmo anche fermati un paio di gg, ma non c’era posto.
Koh Chang è un’isola piena di giovani di varie nazionalità (pochi italiani) Per il trasferimento a KOH MAK, abbiamo comprato un pacchetto che comprendeva resort e trasferimento e quindi un pulmino ci è venuto a prendere al resort di Koh Chang, ci ha portato all’imbarcadero e abbiamo preso il traghetto che ci ha depositato al pontile del nuovo resort il Koh Mak resort ubicato su una bella spiaggia (il bagno si può però fare solo la mattina perché la marea scopre una brutta barriera che limita la balneazione).
Non particolarmente belli i bungalow, poca pulizia, acqua fredda( ma costo basso 800 bath). Molto meglio il vicino Cocape resort,la Lonely dovrebbe rivedere il suo giudizio,belli, suggestivi i bungalow(ricavati da vecchie barche o su palafitte) ambientati in un rigoglioso giardino e con un discreto ed economico ristorante dove abbiamo sempre mangiato.
Un po’ di pesci li abbiamo visti intorno all’isolotto di fronte(c’è un servizio di barca più volte al giorno)dove si paga l’ingresso che ti dà diritto anche a una bibita gratis!! Anche qui però bisogna andare la mattina perché poi l’acqua cala e non c’è più passaggio(milioni di ricci acuminati aspettano!!)Vengono organizzate anche qui escursioni alle isole vicine e uscite guidate per snorkelling o immersioni.
Bel posto , ma 3/4 gg possono bastare, Il problema sand fly continua sempre Ci facciamo più prudenti e per l’ultima isola KOH KOOD decidiamo di prenotare solo il trasferimento e una notte. Solito autocarro che ci porta al molo, poi traghetto e infine arrivo all’isola dove in attesa ci sono vari autocarri scoperti dei resort più conosciuti che cercano di accaparrarsi i clienti. A piedi non si va da nessuna parte .Trovato il nostro, dopo un tragitto abbastanza lungo, arriviamo al Bai Kood Sambala. Bello, bei giardini fiori tropicali magnifici, alberi di mango , papaia e anche il bungalow finalmente arredato con gusto, pulito, anche se piuttosto piccolo(lasceremo parte dei bagagli sulla terrazzina) senza armadio(è una costante in queste isole) e solo acqua fredda. All’agenzia avevamo contrattato per 1500 bath al giorno con colazione-mio marito per i giorni seguenti ottiene il prezzo di 1200(scopriremo poi altre belle sistemazioni per 500/600 bath, ma non abbiamo più voglia di spostamenti) Il resort è sul mare ma non c’è spiaggia, noi scopriamo un sentiero che partendo alla dx del resort porta ad un altro resort (abbiamo visto ospiti solo il sabato)ancora in costruzione che dà su una spiaggia fantastica, una mezza luna di sabbia bianca tutta di conchigliette, con un mare trasparente, caldo, immobile su cui si riflette l’ombra delle alte palme da cocco. Un paradiso. Siamo stati sempre soli, abbiamo usufruito delle strutture del resort(docce canoa amache tavolini e sedie) e fatto “merenda” con i cocchi che cadevano(bisogna prestare attenzione prima di sdraiarsi), mio marito è diventato bravissimo ad aprirli!!Se è possibile ancora più sandfly!!! Per fortuna che avevo una buona dose di olio di cocco e, vantaggio, sono rientrata nera come non mai e con una pelle liscia!! (bisogna essere già abbronzati per usarlo altrimenti si rischia l’ustione ) svantaggio praticamente ho unto tutte le magliette ! Sulla sinistra del resort c’è una strada che, in poche centinaia di metri, attraversando un ponte, porta ad un agglomerato di tipiche case in tek tutte affacciate sul fiume. I locali affittano camere e fanno anche da mangiare, noi siamo andati sempre dalla stessa famiglia ogni sera.La luna ci illuminava la strada e si rifletteva sulle placide acque del Klong, dandoci una senzazione di pace e serenità difficilmente spiegabile. Sulla veranda dell’abitazione della “nostra” famiglia, prima ci facevamo fare un rilassante massaggio guardando i bambini che andavano a caccia di granchi sul fiume poi si cenava con quello che aveva preparato la mamma. Che ricordi!!Il solo pensarci mi emoziona ancora.
In una casa di fianco abita un certo BOB accompagnato ad una ragazza thai, dal quale abbiamo noleggiato i motorini e che ci ha fatto da guida per un giorno facendoci vedere le cose più interessanti. Ritengo indispensabile andare con chi conosce le strade perché non ci sono indicazioni e spesso la strada si riduce ad un sentiero dove passano solo le due ruote della moto. Sono possibili escursioni sul fiume per vedere le cascate, fare snorkelling..Per chi fosse interessato ho l’indirizzo e-mail. Per concludere un’isola fantastica (in complesso mi sono piaciute tutte e quattro le isole) Non faccio diari durante il viaggio, questi sono i miei ricordi.