Ancora alle Maldive?

Vacanza sull'isola dei pescatori
Scritto da: mokina
ancora alle maldive?
Partenza il: 10/03/2016
Ritorno il: 19/03/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Ancora alle Maldive? Questa la frase di amici e parenti quando io e la mia amica Anna abbiamo deciso di tornare per la terza volta di seguito (e la 5° di tutti i miei viaggi) in un atollo delle Maldive: Dharavandhooo, per la precisione.

In realtà a chi mi dice che il mondo è grande (ed è vero) rispondo sempre che le isole Maldive sono tante e diverse fra loro e, il primo bagno in quelle acque meravigliose, rafforza la mia teoria che potrei tornarci tutti gli anni per sempre!

Se amate il Mare con la M maiuscola non potete perdervi questa destinazione, soprattutto ora che il governo ha dato la possibilità ai maldiviani di costruire le loro guest house e le isole non sono più appannaggio dei lussuosi resort; il mondo è pieno di spiagge belle, ma in nessun posto troverete la ricetta meravigliosa di mare dalle mille sfumature+spiagge borotalco+ palme ombrose+ snorkelling in mezzo a migliaia di pesci+ gente gentile e premurosa, un cocktail che rende davvero unico questo posto.

Una vacanza qui genera un relax a 360 gradi che difficilmente si trova altrove ed è la meta ideale per scappare dal nostro inverno e godersi 32 C di temperatura dell’aria e 28 C d quella dell’acqua.

Questi i motivi che ogni anno mi spingono a tornare e, se anche per un attimo provo a pensare ad un’altra meta, mi basta un’offerta per Male’ ed eccomi di nuovo qui a raccontare la mia nuova isola.

Ecco che la promozione ottobre 2015 di Ethiad a 520 euro fa sì che compriamo i biglietti per marzo e contattiamo Claudia di Maldivealternative per la nuova isola di quest’anno, Dharavandhoo nell’atollo di Baa, a circa 4 ore di barca dalla capitale che però vanta un piccolo aeroporto (solo da tre anni) e la si raggiunge con meno di 20 minuti di comodo volo.

La formula è quella classica: pacchetto tutto compreso con bibite ai pasti ed escursioni alle isole deserte.

Partiamo giovedì sera 10/3 con un volo Alitalia praticamente deserto (su 400 posti i passeggeri ne occupano 80 circa) e questo ci permette di dormire sdraiate sui quattro sedili centrali; vuota anche la coincidenza Ethiad (dopo meno di due ore) per arrivare alla capitale.

Arriviamo alle 14 circa e troviamo un ragazzo ad attenderci con un cartello con i nostri nomi che ci accompagna al transfer per i voli interni: il nostro FLYME (200 posti circa) partirà alle 16,30.

Il volo interno è davvero emozionante perché, volando a bassa quota, ti permette di vedere le isole e gli atolli deserti dall’alto e scattare un sacco di foto.

Sull’isola ci aspetta Visham (il titolare del Blancura) con il minivan (circolano 3 o 4 auto) per accompagnarci alla guest house (in realtà non è molto lontano, ma con le valige ed il caldo sarebbe faticoso) e, una volta arrivati ci offre un bel cocco caldo (le bevande non sono mai molto fresche, ma va beh….).

La guest house è affacciata sul mare (ora di sassi, la sabbia arriverà con i monsoni), ha un piccolo giardino ombroso di palme con sdraio e lettini e belle vetrate aperte per fare circolare aria e luce; le camere sono sette, tutte affacciate su un corridoio (in perfetto stile maldiviano) dotate di aria condizionata, televisore a schermo piatto con canali satellitari, cassaforte, ferro da stiro e asse, phon ed un bagno a vetrate chiuso da una veneziana in legno (con splendida doccia sensoriale, con tanto di led blu e soffioni laterali).

La guest house ha anche una zona per stendere ed una doccia esterna per sciacquare le attrezzature ed un cortiletto di sabbia con grande tavolo all’aperto dove si cena a lume di candela il venerdì sera con le specialità maldiviane; la spiaggia per i turisti (ne esiste un’altra piccola sull’altro versante per la popolazione locale) è a soli 5 minuti a piedi ed è veramente carina (imperdibile arrivare dopo le 6 per vedere il tramonto!).

Tranne il venerdì che è giorno di preghiera per i musulmani e quindi non si esce in escursione tutti gli altri giorni hanno il ritmo tranquillo della colazione dalle 8 (a base di pane burro e marmellata, succo di frutta, frutta fresca e qualcosa di salato), partenza con il dhoni alle 9,45 (il cuoco deve avere il tempo di prepararci i pranzo), prima sosta per lo snorkelling in barriera, sbarco sull’isola, pranzo sotto la tenda alle 13 (pasta, sandwiches a base di pomodoro/tonno e formaggio, pesce alla griglia, verdure, frutta e caffè) poi ancora relax fino alle 15,30 quando si torna al villaggio (merenda a base di cocco e biscotti al cioccolato).

La cena è servita alle 20, pertanto rimane tutto il tempo di raggiungere la spiaggia dell’isola per un ultimo bagno o rilassarsi sui lettini del giardino davanti alla guest house (pasta, riso, pesce in umido, fritto, al forno, noodles verdure e frutta o dolce sono le specialità che ogni sera gustavamo).

Questa formula che vi ho descritto permette di muoversi sempre in escursione, ma avere tempi dilatati a proprio uso; rispetto all’altra isola che tanto mi era piaciuta (Keyodhoo, ugualmente bella ma più faticosa in quanto si partiva con la barca alle 9 e si tornava alle 17) questa è decisamente più rilassante, direi una via di mezzo fra un resort ed una vacanza in movimento.

L’atollo di Baa è famoso per la baia di Hanifaru, dove da maggio a fine ottobre si può fare il bagno con le mante: purtroppo questa non è stagione e ci siamo limitati a nuotare con tartarughe e navigare con i delfini.

Lo snorkelling in barriera è stato bello per limpidezza e quantità di pesci, meno per i coralli, in questa zona davvero poco colorati.

Le isole deserte sono state quattro: le belle HIRYDHOO e AIDHOO e le meravigliose SAND BANK (un doppio atollo di sabbia collegato da una striscia di sabbia bianca) e HURA FARU, la mia preferita in assoluto, dall’immensa laguna di acqua bassa e smeraldo.

Una sera siamo usciti a pesca con tanto di aperitivo al tramonto: escursione davvero divertente, anche se poco proficua dal punto di vista “bottino” (ne abbiamo presi solo una decina, fra dentici e cernie e nemmeno troppo grossi!).

Il tempo è sempre stato bello: breve acquazzone una notte di 10 minuti con temperatura 32 C e acqua almeno 28C; sull’isola sono presenti due negozi per lo shopping (parei, magliette, conchiglie e bigiotteria) ed un paio per gli alimentari (dove si può comprare il gelato o i biscottini per la colazione).

Comodissima la WIFI dove si chiama gratis con WHATHSAPP: in alternativa si può chiedere in prestito la scheda maldiviana (con 10 $ si chiama per circa 20 min.di conversazione) a Visham.

Per coloro che non hanno mai fatto questo tipo di vacanza, ricordo che l’isola abitata non è un resort, pertanto può succedere che manchi la corrente e l’acqua (a noi è successo un paio di volte, tra le 16 e le 18) e che le spiagge non siano perfettamente pulite (il mare restituisce tutto!): ma, anche questo, non è un problema!

Maldives, I love you……aspettatemi, un anno passa in fretta!

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ANCORA ALLE MALDIVE????!

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