Ancona, Highlands scozzesi: 7200 Km di passione

...Piu' che un semplice itinerario di una vacanza estiva, questo vuol e vorrebbe essere il racconto- o meglio il sunto- di un favoloso viaggio fatto in quest'estate 2005 nella lontana Scozia. Il termine "lontana" me lo coccolo gelosamente in quante trattasi di viaggio on the road: Ancona-Isola di Skye e ritorno a bordo della mia auto per circa...
Scritto da: fabrizioperucci
ancona, highlands scozzesi: 7200 km di passione
Partenza il: 07/08/2005
Ritorno il: 21/08/2005
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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…Piu’ che un semplice itinerario di una vacanza estiva, questo vuol e vorrebbe essere il racconto- o meglio il sunto- di un favoloso viaggio fatto in quest’estate 2005 nella lontana Scozia. Il termine “lontana” me lo coccolo gelosamente in quante trattasi di viaggio on the road: Ancona-Isola di Skye e ritorno a bordo della mia auto per circa 7200 km di grande passione! Il viaggio in Scozia e’ stato pensato, sognato e preparato sin dall’inverno precedente: niente aereo ovviamente, la mia ottica prevede esclusivamente viaggiare con l’auto, camper o moto che sia. Ho sempre creduto, o meglio, mi e’ sempre piaciuto credere, che intraprendere un viaggio on the road, sia la maniera migliore per vivere davvero a 360 gradi tutta la magia, tutta l’atmosfera che un viaggio possa offrire: ovviamente nei limiti del possibile(leggasi assenza di oceani!! 😉 ..) Dopo un minimo di organizzazione iniziale, la scelta e’ caduta sulla mia auto. Circa il reperimento di notizie, informazioni basilari e meno sul futuro viaggio, mi/ci siamo appoggiati al sempre utile internet, e di grande utilita’ c’e’ stata la contemplazione di due volumi sulla Scozia, vedi “Scozia” delle guide Mondadori e “Scozia” delle guide del Touring Club Italiano.

La componentistica umana di questo viaggio e’ alquanto particolare: siamo tre ragazzi, io -Fabrizio- partito con l’auto da Ancona. Pilota e “colpevole” principale di quest’idea di viaggio in auto.

Poi, Alessandro, di Rovigo. Navigatore ufficiale e imprescindibile appoggio umano del gruppo nei momenti – grazie a Dio rari ma presenti- di sconforto e/o tensione!! Quindi, ultima in questa lista di presentazione, ma prima circa la reale utilita’ la terza compagna del gruppo Chiara -Birmingham-, britannica per adozione: traduttrice ufficiale del viaggio.., piu’ che utile direi fondamentale nella ottima riuscita del viaggio scozzese.

Partiamo.

Alle ore 6.00 di domenica 07 agosto 2005 salgo pieno di speranza ed adrenalina sul mio Ford C-Max 1600 110 Cv; km attuali alla partenza 13.300 . Auto ad alimentazione a gasolio. Raggiungo da Ancona Rovigo, dove mi attende Alessandro. Caricati anche i suoi bagagli, partiamo alla volta di Strasburgo-Alsazia francese- dove pernotteremo. Percorso tramite il traforo del San Gottardo, quindi Lucerna e Basilea. Prima di giungere nel pomeriggio in territorio francese nei pressi di Moulhouse. Eccoci a Colmar e quindi in serata a Strasburgo; citta’ sede dell’Europarlamento.., incantevole davvero con i suoi canali caratteristici.., il cuore della citta’ La Petit France, una vera incantevole bomboniera di casette in legno caratteristiche nel cuore della citta’…Dopo aver divorato per cena un paio di Tarte Flambèe a testa, una tipica focaccia calda della regione, ci siamo apprestati alla notte. Il giorno appresso -lunedi 08 agosto- abbiam ripreso la marcia lungo le belle e sconfinate autostrade francesi, addentrandoci nel cuore delle campagne francesi. Da Strasburgo per Nancy e Metz; quindi direzione Parigi per un centinaio di km e quindi a soli 200 km dalla capitale abbiamo svoltato definitivamente verso il grande nord, direzione della Manica, seguendo per Reims.

Poiche’ avevamo l’imbarco nell’Eurotunnel a Calais solo la mattina presto di martedi’ 09 agosto, abbiam deciso di sostare qualche ora prima a Lilla, bellissima citta’ della Francia nordica, molto piu’ fiamminga che francese come stile. Non a caso li’ a 20 km c’e’ il confine con il Belgio. Poi a Calais.

Trascorriamo la nostra ultima notte continentale a Calais nei pressi della cittadella dell’Eurotunnel. La mattina alle cinque imbarchiamo la nostra automobile dentro il treno che in soli 30 minuti ci condurra’ oltremanica. Consiglio a chiunque voglia arrivare in Gran Bretagna con il proprio mezzo di scegliere la via dell’Eurotunnel per oltrepassare il Canale della Manica: e’ un po’ piu’ salato il prezzo del traghetto normale (prezzo andata e ritorno ca 190 euro) ma vuoi mettere !! E poi non si sprecano quattro ore per le operazioni di routine del traghetto ed in soli 30 min. Si e’ sull’autostrada inglese.

Preparata la nuova moneta, aggiustato il nostro orologio da polso, la cara enigmatica e subito altamente fascinosa Inghilterra ci da il suo perticolare Welcome tramite una nebbiolina che di estivo ha ben poco davvero: siamo a 14 gradi alle otto di mattina di un 09 di agosto! Superata un poco a fatica la grande empasse per la guida a sinistra britannica raggiungiamo l’Orbital di Londra, una grandissima serie di tangenziali che ruota tutt’atorno la grande capitale inglese. Tesi come corde di violino riusciamo “indenni” a superare l’Orbital londinese ed a meta’ mattina ci dirigiamo oramai piu’ rilassati alla volta di Birmingham (indicata con un piu’ semplice B’gham in molte indicazioni stradali.) Quindi alle undici di martedi’ 09 agosto raggiungiamo felici la nostra prima vera tappa del viaggio on the road: Birmingham, per la precisione Harborne, un piccolo sobborgo della grande citta’ britannica. (B’gham e’ la seconda citta’ per abitanti della Gran Bretagna dopo Londra!) L’unica cosa che comincia un poco a darci un poco di sano fastidio.., e’ la maniera piu’ che curiosa con cui TUTTI in strada ci guardano, causa la nostra targa con la ” I ” ed il volante sulla sinistra, anziche’ come loro usano a destra. Fatto sta che una volta abbiam tranquillizzato una signora, che, sbigottita per il volante al contrario, guardava incredula la nostra auto.., rassicurandola che camminava e si comportava come una macchina normale!! Ne piu’ e ne meno!! ..Ma non so se l’abbiamo convinta.., o meglio s’e’ ancora piu’ convinta la vecchina di aver visto degli ufo…

Nel pomeriggio, lasciata per mezza giornata di meritato riposo la mia auto (Ancona-Birmingham km percorsi 2100) abbiamo incontrato in centro citta’ la nostra terza componente del viaggio, Chiara.., trasferitasi in Inghilterra da un anno per lavoro: lavora come medico al Quenn Elizabeth di B’gham! Piu’ tranquilli io ed Alessandro: abbiamo finalmente chi aiuta davvero i nostri cervelli ad intendere quello che la gente che ci attornia ci dice …!! L’indomani mercoledi’ 10 agosto prendiamo la via della tanto agognata Scozia: chi alla giuda.., chi alla cartina stradale e chi al finestrino per le informazioni partiamo carichi di pasione: passiamo Lancaster, Manchester ed altre piu’ piccole cittadine inglesi che si stagliano sulla famigerata “M6” la principale arteria autostradale – davvero funzionale e ben messa- ( anche e soprattutto perche’ gratis!!) che taglia da sud a nord l’intera isola, sino alla Scozia. Raggiungiamo in serata la Scozia del sud e dormiamo in un classico B&B scozzese, dopo aver visitato uno dei primi splendidi e caratteristici castelli (Caerlaverock Castle) in zona. Ceniamo nel paesino, quattro case davvero di numero, un pub, una chiesina ed un campo da rugby che come vederemo per tutta la Scozia funge anche da pascolo per le innumerevoli greggi di pecore del cachemire…

L’indomani, giovedi’ 10 agosto, messi in sesto da una luculiare colazione stile britannico, vedi bacon ed uova, formaggi salsicce e pane tostato !! , partiamo, o meglio proseguiamo imperterriti a macinare chilometri.., opps, miglia stradali!: visitiamo la Scozia del sud che offre a chi la visita stupendi paesaggi e residenze storiche imponenti.., viste davvero da sempre solo nei film o ..Cartoni animati!! Varieta’ di castelli ed innumerevoli abbazie. Purtroppo parte di questi antichi edifici sono ridotti in rovina, a causa delle famigerate guerre di frontiera risalenti al tardo tredicesimo secolo. Le dolci e sconfinate grandi colline dei Borders scozzesi ed i picchi molto piu’ scoscesi della regione dei Dumfries e Galloway furono quindi i itestimoni della grande ferocia dei conflitti tra scozzesi ed inglesi.

Dopo aver visitato il Culzean Castle, cinquecentesco castello costruito ad arte su un dirupo roccioso, ci dirigiamo verso Glasgow, una delle due capitali che caratterizzano la Scozia assieme alla piu’ tradizionele e storica Edinburgo. Glasgow e’ una citta’ molto all’avanguardia, forse anche troppo per quello che i nostri occhi si aspettavano: troveranno conforto, circa le aspettative con la visita straordinardia che da li’ a qualche giorno faremo ad Edinburgo. Lasciamo in serata la caotica Glasgow per “rintanarci” in piu’ accomodanti B&B della cara campagna scozzese…

Passiamo cosi’ la notte tra giovedi e venerdi 11 agosto in un fin troppo particolare b&b in riva ad un bellissimo lago che nulla a da invidiare all’oramai troppo turistico e commercializzato Lochness! : cioe’ Loch Lomond, nell’immediato nord di Glasgow direzione di Fort William. Da non perdere la visita a questo lago.., stupefacente la sua tranquillita’ ed i piccoli bei dettagli dei paesini che si rispecchiano nella sue acque…

E’ proprio vero.., come d’altronde avevamo letto nelle guide, che queste zone, della Scozia Centrale, sono un vero confine di transizione tra le Lowlands scozzesi ancora di lingua inglese e le gaeliche Highlands, molto piu’ antiche e selvaggie.

Ancora rapiti da innumerevoli immagini fin qui visti nella zone della Scozia piu’ meridionale, dunque quellla piu’ urbanizzata, la nostra auto raggiunge dopo 3000 km da Ancona la porta di ingresso delle Highlands vere e proprie: ovvero la zona a nord di Stirling.

La maggior parte dedlle immagini tradizionali della Scozia, clan e tartan, whisky e porridge, cornamuse ed erica ha origine nelle Highlands; qui in queste terre uniche e straordinarie agli occhi urbanizzati di noi continentali, si trovano a piacere e dismisura magnifiche montagne e piccole valli, coste frastagliate ed isole solitarie. Se volgliamo proprio cercare un piccollo rammarico del viaggio, e’ stato quelllo del non aver potuto apprezzare delle bellezze dell’Isola di Skye con una giornata di sole all’altezza! Ma la pioggia non ha certo scalfito in noi la bellezza smisurata dei suoi paesaggi da favola.., montagne, laghi marini, praterie di verde sconfinato che muoiono a precipizio sui mari turbolenti dell’isola… Silenzi assordanti che ancora riecheggiano nellle nostre orecchie e nei nostri cuori di poveri turisti continentali…

Porto ancora dentro di me, e per parecchio spero di portarmele dentro, tutte le sensezioni visive che ho avuto la fortuna di riuscire a catturare a Skye. Auguro davvero a tutti di passare, almeno una volta nella vita, delle giornate immersi – assieme ad altri o da soli- nelle attrattive di questi luoghi; davvero favolosi ed unici.. Lasciata a malincuore l’isola di Skye proseguiamo il nostro cammino verso Inverness che e’ la vera capitale delle Highlands: un detto di qua, dice che nelle Highland tutte le strade portano ad Inverness. Nonostante sia l’unica vera citta’ del nord, circa 55.000 abitanti, presenta un’atmosfera alquanto “paesana” con un centro citta’ piccolo, compatto e facilmente accessibile sia a piedi che in macchina! Giunti a lunedi’ 15 agosto, salutiamo emozionati la Scozia piu’ settentrionale e portiamo il muso della nostra auto verso sud: Ancona – Inverness km percorsi ca 3900 km! Salutiamo il turistico Lochness e ci dirigiamo curiosi verso l’oggetto della nostra giornata di martedi 16: la strada caratteristica del whisky! Il whisky e’ per gli scozzesi cio’ che lo champagne e’ per i francesi ed il vino per noi italiani: ed una visita in Scozia non puo’ dirsi completa senza averne gustato almeno un sorso all’interno delle sue innumerevoli distillerie.. E oltre la meta’ di esse e – dicono quassu’- le migliori- si trovano nella regione dello Speyside dove tutt’attorno esistono solo e sconfinati campi di orzo dorato…Abbiamo avuto quindi la fortuna di visitare distillerie come Glen Grant, Maccallan e Glenlivet!! Se qualcuno capitasse in zona, consigliamo di cuore di alloggiare in un B&B del posto, ad un miglio dalla distilleria di Maccallan che si chiama l’ aold mulin! Come ultima tappa del tour scozzese abbiamo scelto Stirling, nella scozia centrale dove risiede il piu’ grande monumento nazionale dedicato all’eroe nazionale William Wallace! Da non perdere..

Di qui visita giornaliera alla vicina Edinburgo, capitale della Scozia, che in agosto e’ centro mondiale di richiamo per il suo Festival: ad agosto Edinburgo significa essenzialmente il Festival Internazionale, ed e’ riconosciuto come uno degli eventi artistici piu’ importanti del mondo, con spettacoli teatrali, opera, danza e tanta musica. Il piu’ moderno Fringe Festival si e’ sviluppato negli anni a fianco dell’evento prinipale suddetto: entrambi riscuotono un notevole successo da piu’ di 50 anni, come pure il Military Tattoo, spettacolo organizzato dall esercito britannico con migliaia di spettatori..Uno spettacolo di costume scozzese talmente emozionante e particolare nel suo svolgimento che i biglietti (28 euro) vanno prenotati con almeno 5 o 6 mesi d’anticipo su internet!! Lasciamo quindi Edinburgo ubriaca dei suoi festival ed abbracciata dall centinaia di migliaia di turisti provenienti da tutto il globo( abbiamo visto la presenza di tanti tantissimi italiani soprattutto qui ad Edinburgo)! Il countdown verso la fine del viaggio e’ gia’ praticamente avviato. Raggiungiamo i 5000 km percorsi quando la mattina di giovedi’ 17 agosto raggiungiamo di nuovo Birmingham per concludere il nostro “anello” in Gran Bretagna. Ci fermiamo per una giornata di riposo a casa di Chiara per ben prepararci agli ultimi duemila km che ci separano ancora da casa…

Abbiamo appuntamento ancora con Eurotunnel il pomeriggio di venerdi’ a Dover (Inghilterra) per raggiungere nuovamente Calais in Francia e da li’, con la tanto sospirata guida di nuovo alla destra, rituffarci verso Strasburgo, Basilea la Svizzera col traforo del San Gottardo e la dogana di Chiasso – Como- per ritrovarci nostro malgrado a casa, alla routine di tutti i giorni.

Ancona – Isola di Skye – Ancona km percorsi 7200.

Persone partecipanti alviaggio 3: Alessandro, Chiara e Fabrizio.

Soldi cadauno per l’intero viaggio: ca 1200 euro tutto compreso.

Giorni di viaggio: 15.

In Gran Bretagna occhio particolare ai limiti di velocita’: 120 km orari in autostrada, 90 sulle strade extraurbane! Presenti autovelox.

Ricordarsi che per mangiare nei pub e’ consigliabile presentarsi entro e non oltre le 19, altrimenti la cucina alle 20 e’ irrimediabilmente closed e si resta a bocca asciutta.

Clima ed abbigliamento: partito con infradito e pantalone corto, ben presto mi son accorto che non era l’equipaggiamento piu’ adatto..!! La tmperatura si e” tenuta sempre attorno ai 16-17 gradi nelle highland, per arivare a 19 o max 20 gradi nella scozia del sud! quindi un bel jeans, scarpe da tennis ed un maglioncino in lana non e’ sconsigliabile! Se avete una certa buona confidenza con la lingua britannica e voglia di viaggiare in posti da favola.. Allora non so propriocosa fate ancora fermi li’ davanti a quella tastiera invece che tuffarvi sopra un atlante e preparare il vostro prossimo Grande Viaggio nelle Highlands scozzesi! Ahh.., ricordatevi gli antipioggia..!!



  • Farfallina66 Farfallina66
    Ciao! ma come avete fatto a spendere così poco? Hai qualche posto da suggerire come b&b? Cosa mangiavate di solito? In posti tipici? Un panino? Grazie e saluti Cinzia"
  • Farfallina66 Farfallina66
    Ciao! ma come avete fatto a spendere così poco? Hai qualche posto da suggerire come b&b? Cosa mangiavate di solito? In posti tipici? Un panino? Grazie e saluti Cinzia"
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    Ciao! ma come avete fatto a spendere così poco? Hai qualche posto da suggerire come b&b? Cosa mangiavate di solito? In posti tipici? Un panino? Grazie e saluti Cinzia"
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