Amsterdam under dieci

Cinque giorni in città con i bambini. Un viaggio fatto di storia, scienza e giochi
Scritto da: Sara0307
amsterdam under dieci
Partenza il: 30/04/2012
Ritorno il: 04/05/2012
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €

30 aprile 2012 Queen’s Day

Siamo partiti in 4, noi due adulti e i nostri due bambini di 5 e 8 anni. Per loro il primo viaggio alla scoperta di una grande città europea e il primo volo in aereo Amsterdam sembrava una buona scelta: volo da Pisa con Transavia ad un prezzo economico e arrivo in un ora e tre quarti a Schiphol, l’aeroporto che si trova a soli circa venti minuti dal centro della città.

Ma il 30 aprile è il giorno in cui l’Olanda festeggia il compleanno della Regina: poteva essere un grosso problema arrivare in albergo perchè i trasporti pubblici nell’area del centro di Amsterdam sono fermi. Così dopo un pò di ricerca su internet e qualche mail abbiamo prenotato un taxi privato con l’agenzia Schiphol Travel Taxi che, anche in quella data particolare, ci garantiva il trasporto dall’aeroporto all’albergo. Il problema si è trasfermato così in una bella occasione: alle 14.00 eravamo già in albergo e abbiamo potuto vivere quella che, in terra olandese, è la giornata più festosa dell’anno. Pensando ai bambini abbiamo scelto di non portarli nelle strade troppo affollate ma di vedere la festa nel Vondelpark, il parco dove in quel giorno ogni famiglia può inventare qualcosa (musica, giochi, mercatino..) da proporre a tutti quelli che passano. Andarci con qualcosa di arancione da indossare è quasi un obbligo e noi avevamo un foulard dalla tinta perfetta! Ci siamo così immersi nel clima di vacanza e di allegria che regna in quel particolare giorno, tra l’altro pieno di sole, e ne abbiamo ottenuto in cambio tanto divertimento.

La sera i festeggiamenti iniziati già da 24 ore finiscono e la zona del nostro albergo, chiamata Oud Zuid, torna tranquilla anche se vediamo Amsterdam un pò più sporca di quanto potessimo aspettarci.

ESPERIENZE DI VIAGGIO E DI SCIENZA

Il giorno dopo il nostro programma già definito prima della partenza prevede la visita al Museo Nemo. Prendiamo così per la prima volta il tram che ci porta velocemente alla Stazione Centrale e da questa proseguiamo a piedi fino all’entrata del Museo. Nella breve passeggiata ci troviamo finalmente circondati da ciò che fa conoscere amsterdam nel mondo cioè da canali e da migliaia di biciclette!

Uno sguardo, durante l’avvicinamento al Museo, va dato anche all’architettura dell’edificio il cui progetto è opera di Renzo Piano.

Il Nemo è un’esperienza incredibile per i bambini: un minimo di conoscenza della lingua inglese ci aiuta a spiegare loro quello che incontrano. Tutto è “sperimentabile”; al piano terra trascorriamo un pò di tempo a costruire barchette con il materiale messo a disposizione degli operatori del museo (sughero, bastoncini in legno, fogli di plastica colorata per costruire le vele, etc). Le barchette poi vanno provate: la sfida è vedere se restano a galla nella vasca dove soffia il vento. Ad un altro piano facciamo prendere a ciscun bambino un secchio da riepire di acqua sotto una nuvola da cui cade la pioggia. L’acqua raccolta viene lasciata e ripresa più volte con lo stesso secchio; alla fine di tutti i passaggi l’acqua della nuvola è diventata acqua potabile e tutto questo è naturalmente per spiegare ai piccoli il “ciclo dell’acqua”. Le possibilità di sperimentare e di conoscere sono così tante che riempirebbero una giornata intera.

Molto bello è anche l’accesso alla terrazza da cui si gode uno splendido panorama sulla città.

All’uscita dal Museo, sulla banchina, c’è la fermata di una delle numerose compagnie che propongono crociere lungo i canali. Chiediamo se possiamo salire, godere di mezz’ora di crociera e poi scendere nella zona dove alloggiare e ci viene concesso pagando una quota ad hoc. La crociera sui canali non ci emoziona un gran chè forse perchè ha un taglio estrememente turistico; tuttavia ci fa notare come alcune famiglie olandesi decidono di avere le loro casette direttamente nell’acqua dei canali. Si può sbirciare un pò dentro e immaginare come vi si possa vivere.

Trascorriamo la seconda parte della città nel quartiere dell’albergo dove ceniamo in un ristorante che ci propone pizza, insalate e spaghetti: poco olandese ma utilissimo per soddisfare la fame dei bambini.

Ci concediamo una passeggiata in zona e scopriamo la bellissima Museumplein, la piazza davanti al Rijksmuseum dove l’ideale è far correre i piccoli per dare l’ultimo sfogo alle loro energie. La piazza è una lunga distesa di prato che fa quasi dimenticare di essere in città.

GITA FUORI CITTA’

Per il terzo giorno il nostro programma dice: “Gita ai Mulini di Zaanse Schans”, Diamo un’occhiata al tempo..c’è il sole e quindi si parte! Dalla stazione centrale prendiamo il treno locale per Alkmaar , dopo 20 minuti scendiamo alla stazione di Koog-Zaandijk e da qui sono solo 10 minuti a piedi. Si cammina al fianco di una famosa industria che lavora il cacao e che riempie l’aria di questo aroma.

I bambini sono entusiasti di andare a vedere i mulini di cui tanto gli abbiamo parlato ed ognuno di loro prende una mappa gratuita dal distributore automatico fuori dalla stazione: divertente ed anche utile!

Entriamo nel paese di Zaanse Schans e cominciamo la visita dei mulini. Ciascuno è destinato ad una attività: il mulino oleificio, il mulino delle spezie, il mulino tintoria, il mulino segheria. In questo paese che propone l’Olanda di un tempo è piacevole anche solo passeggiare o sostare in uno dei bar a prendere un caffè. I bambini si fermano a giocare e a fotografei gli animali sul prato che hanno poco di tipito olandese (le capre, le anatre e le galline ce l’abbiamo anche noi) ma che su di loro riscuotono sempre un grande successo.

E’ tempo anche di mangiare e di comprare qualche regalino così ci avviciniamo alla piazza dove sono concentrati i negozietti e i locali che offrono toast, sandwiches, crepes. Con nostra sorpresa sono a disposizione di tutti i giochi di una volta: il cerchio, i trampoli, i barattoli. Fantastico …ho trovato il modo di intrattenere i bambini mentre io faccio tranquillamente un giro per l’acquisto dei regali.

Poi però andiamo tutti nel negozio degli zoccoli perchè ne vale la pena: centinaia di zoccoli di ogni colori sono davvero suggestivi e inoltre c’è un ragazzo che mostra come viene ottenuto il prodotto a partire da un pezzo di legno.

E’ l’ora di rientrare così riprendiamo la passeggiata verso la stazione e nel giro di poco grazie agli efficienti trasporti pubblici olandesi siamo di nuovo in albergo.

La serata è dedicata ad un giro al Vondelpark. Lo vediamo senza la folla che c’era il primo giorno: è davvero un bel parco dove gli olandesi vanno in bici e vengono a correre e a passare un pò di tempo nel verde. Non mancano i giochi per i piccoli (con la sabbia!) e così, nonostante la lunga giornata, alle 21 siamo ancora lì e la luce in maggio c’è ancora.

STORIA D’OLANDA

E’ il quarto giorno, l’ultimo, e ci rendiamo conto che non abbiamo ancora fatto un giro nelle vie più centrali quelle della Amsterdam medioevale e dei canali più caratteristici e suggestivi.

Il giro tra Piazza Dam, la Westerkerk, Casa di Anna Frank è perfetto per scattare qualche foto alla Amsterdam più tipica.

Ci aspetta però l’ultima meta prevista dal nostro viaggio: Het Scheepvaartmuseum, cioè il Museo Nazionale del Mare e della Navigazione scelto perchè i temi del mare, dell’oceano e delle navi suscitano sempre la curiosità anche dei piccoli e perchè avevamo la certezza che sicuramente la visita al veliero ormeggiato nelle acque davanti al museo sarebbe stata divertente per tutti.

La visita al veliero è infatti curiosa e interessante; si tratta di una fedele ricostruzione della nave Amsterdam, appartenuta alla flotta della Voc, la Compagnia delle Indie Orientali, che ha portato negli oceani lontani i navigatori olandesi nella loro Golden Age (età dell’oro). Nelle stive si ritrovano le merci che gli olandesi andavano ad acquistare circumnavigando il Capo di Buona Speranza, si può dare un’occhiata curiosa alla cabina del capitano e si può far finta di lottare contro i pirati con le decine di cannoni della nave.

Ma il veliero può essere l’ultimo luogo del museo da visitare creando un pò di attesa nei bambini; anche le altre proposte sono interessanti e pure innovative. La storia del periodo d’oro della navigazione olandese è proposta in modo interattivo e da non perdere sono anche le aree dedicate alla Storia della Balena e alla vita nel mare. La prima è il racconto di come è cambiata nell’uomo la percezione di questo grande mammifero, dal mostro all’animale cacciato per fare affari fino alla balena come animale che l’uomo ha il dovere di proteggere. L’area del museo dedicata alla vita del mare e chiamata “Sal & Lori and Circus at Sea” offre ai più piccoli .. ma anche ai grandi… la sensazione di fare un tuffo nelle profondità del mare; il particolare effetto è dato dalle pareti e dal soffitto della stanza. Mentre gli adulti studiano le pareti per capire come sono fatte, i bambini si impossessano subito dei costumi da pesce lasciati a loro disposizione e in un attimo non sono più bambini ma mante, cavallucci marini o tartarughe.

Anche questa esperienza volge al termine e rientriamo con il tram al nostro albergo. La tentazione di stare ancora un pò fuori e godere dell’atmosfera di questa città che riesce così bene ad integrare l’efficienza e il senso di libertà è però troppo forte.

Così torniamo sul prato di Museumplein per acquistare qualche ricordo e prendere un ultimo gelato olandese …vaniglia o cioccolata sul cono, come quello italiano, ma con tanti zuccherini colorati sparsi sopra che hanno fatto la felicità dei nostri piccoli… così come hanno fatto anche i luoghi e le esperienze di questo bel viaggio in famiglia.

Guarda la gallery
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Il museo Nemo

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Il museo navale e il veliero "amsterdam"

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la piazza come un prato

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Modello di tendenza

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Come antichi navigatori

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in gita ai mulini a vento

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Riposo al sole



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