AMSTERDAM, passeggiano lungo i canali
PRIMO GIORNO In compagnia dell’amico Riccardo,parto da Verona con il volo della Transavia che arriva puntuale ad Amsterdam alle 18,30. Dall’aeroporto, sotto la Schiphol Plaza, partono ogni 10 minuti i treni che arrivano alla stazione centrale (biglietto 3,60 €). All’esterno della stazione c’è il terminal con decine di tram e bus che portano in ogni punto della città e dei paesi vicini. Il biglietto (1,60€ con validità 1 ora) si può fare anche sul mezzo o negli uffici GVT davanti alla stazione, dove troverete anche la conveniente Strippenkaart da 15 strisce per 6,80€ e che vale per 14 corse su tram, bus e metro (in vendita anche presso gli uffici del Turismo VVV).
Arriviamo con il tram all’hotel AJAX, al nr 104 del grande viale Rokyn. Prenotato su internet per la posizione centrale rispetto i luoghi d’interesse della città e per la comodità della fermata del tram di fronte, è un 2 stelle che non ne meriterebbe nemmeno una e, anche se non ci aspettavamo granché, visto il costo di 85,00€ per 3 notti e 115,00€ per le altre 4 (a camera con modesta colazione) potrebbe offrire molto più! Ma questi sono gli standard e i prezzi (che nel fine settimana aumentano) di Amsterdam. L’unica cosa positiva e la posizione: dall’hotel possiamo girare la città comodamente a piedi scoprendo anche le vie meno turistiche e spesso più caratteristiche; raramente abbiamo preso il tram per muoverci. Presto arriva l’ora di cena e senza diventar matti a fianco dell’hotel troviamo un ristorante argentino, “El Rancho”, e con il menù a prezzo fisso offre dell’ottima carne con contorni vari ad un modico costo, ma attenzione all’acqua…La fan pagare più del vino. Dopocena giro alla Rembrand Plain (“plain” significa piazza), una delle 2 principali piazze con la maggior concentrazione di pub, bar e coffee shop, per molti il vero motivo di visita ad Amsterdam, ma non per noi che non fumiamo.
SECONDO GIORNO Partiamo subito con le visite culturali, sotto una pioggia battente che ci accompagnerà costantemente anche per i prossimi giorni. Ci rechiamo ad uno dei maggiori musei europei e il più grande d’Olanda, il Rijksmuseum. Aperto dal 1885 è in stile neogotico e raccoglie le collezioni dall’arte olandese; da qualche anno è sottoposto ad un totale restauro, dunque le decine di stanze che vidi nel1999 sono per la maggior parte chiuse. Però tutte le opere più importanti, tra cui “La Ronda di notte” di Rembrandt, sono racchiuse nell’ala Philips, sotto il nome “I Capolavori”. Il biglietto d’entrata è costato 10,00€ e la visita è durata 1 ora. Proseguiamo le visite al vicino Museo Van Gogh dove con 12,50€ si possono ammirare tutte le più famose opere di Vincent, come “I girasoli”, “Iris”, “La camera da letto di Arles” e quelle meno note, suddivise in tre piani in base agli anni di produzione. Dopo tanta cultura ci lasciamo andare tra le vie del quartiere dei musei, ricco di boutique di lusso e alta moda, attraversiamo il Singelgracht (“gracht” significa canale) e arriviamo a Leidsplein, la principale zona di ritrovo e divertimento per i giovani ed i turisti. Nella piazza e nelle vie attigue notevole è la scelta di bar, pub, coffee shop e soprattutto ristoranti di ogni nazionalità. Non diventate matti a cercare di mangiare cibi tipici olandesi perché non se ne trovano (o forse non esistono!). Troverete invece in gran quantità ristoranti italiani, argentini e indonesiani. In questa zona vi consiglio “Da Antonio” in Lange Leidsedwastraat, risto-pizzeria eccezionale nella qualità, nel prezzo dei menù fissi e nel gusto dell’arredamento elegante.
La Leidstraat, che taglia i principali e più caratteristici canali della città, ci porta nella Nieuwezijde (parte nuova) dietro il nostro hotel e nella Kalverstraat, le 2 aree commerciali dello shopping, dove centinaia di negozi (di cui buona parte di abbigliamento e scarpe) vengono ogni giorno presi d’assalto da una marea di turisti e olandesi, grazie anche ai prezzi più vantaggiosi che in Italia. Vicino a Spuiplain c’è il fiabesco Begijnhof, un cortile-quartiere costruito nel 1346 come residenza per le Beghine, laiche cattoliche che vivevano nella preghiera e nella castità. Al nr 34 potete ammirare la casa più antica datata 1420, le altre sono state costruite dal 1600 in poi. Usciti dalla tranquillità di questo luogo, ci ritroviamo nella caotica shopping-straat, che ci porta fino all’ombelico di Amsterdam, DAM plain. Su di essa si affaccia l’imponente Koninklijk Paleis, il palazzo reale, usato però solo per le cerimonie ufficiali. Purtroppo è chiuso per restauro. Giunta sera, andiamo nel quartiere universitario dell’Oude Zijde (parte vecchia), più famoso e frequentato per la Red Light Zone (il quartiere a luci rosse), che per la Waag, l’unica porta medioevale rimasta (nella piazza del Nieuwmarkt) o per la Zuiderkerk (“kerk” significa chiesa), che con la sua torre è l’emblema della città. In quest’area per mangiare ci sono quasi esclusivamente fast-food o take a way. Qui è tutto un peregrinare di turisti curiosi e goliardiche compagnie tra le vie e i canali su cui si affacciano decine di vetrine dietro le quali donne più o meno giovani offrono (a pagamento) il proprio corpo. Non è difficile incontrare coppie di genitori degenerati che portano in questo tour anche i figli di pochi anni per ammirare le “case aperte” e i numerosi sexy shop con tanto di mercanzia in bella vista. Nonostante la zona sia ben pattugliata dalla Polizia, numerosi sono i pericoli, specie sul tardi, rappresentati da borseggiatori, ubriachi e spacciatori. Fatte attenzione, se fumare marijuana nei coffee shop è consentito, assumere qualsiasi tipo di droga al di fuori di essi è severamente punito! Meglio non accettare niente da nessuno, specie se vi vogliono offrire “cioccolata”. Ricordatevi che in questa zona è vietato fare foto e bere alcolici fuori dai locali. Inoltre evitate di fare pipì per strada perché la multa è salatissima e non pensate di fare una “pisciata” gratuita al Mc Donalds perché qui, come in ogni altro locale o grande magazzino della città, vi faranno pagare 30-35 cent, anche se siete clienti. Una cosa positiva che ha invece fatto il governo olandese è di vietare, dal luglio 2008, di fumare nei locali pubblici.
TERZO GIORNO Ombrello alla mano decidiamo di dedicare la giornata alla visita della grande area attorno alle zone nuova e vecchia, detta “Cerchia dei canali”. Si tratta di fare una gran bella passeggiata da una parte all’altra della città storica lungo i tre canali principali, da Waterlooplain (sede del mercato delle pulci, che no è bello come descritto dalle guide), passando da Remblantplain,per finire tra i violetti dell’antico quartiere Joordan. Quest’ultimo è il più caratteristico e ben conservato, con molti bei negozietti. E’ poco menzionato nelle guide e dunque fortunatamente meno battuto dai turisti, si può cosi apprezzare ogni suo angolo, ogni sua casa tipica (che spesso riportano l’antico stemma dell’artigiano che vi praticava). Il pomeriggio, per fuggire alla pioggia, facciamo il classico tour dei canali in battello che dura 1 ora e costa 8-10,00€. In pratica abbiamo fatto lo stesso giro percorso a piedi in mattinata.
Cena nella Leidesplain e dopocena andiamo a bere qualcosa nei paraggi al Soho, pub stile inglese su tre livelli, molto elegante e con vivaci dj che fan ballare i clienti: con l’happy houer ci servono 2 bibite pagandone una e a prezzi modici! QUARTO GIORNO Mattinata passata dentro il grande magazzino che si affaccia su piazza Dam, preso d’assalto da migliaia di persone per i 3 giorni di super offerte. Al quinto piano c’è il ristorante con cucina a vista e varie specialità, dove si può mangiare a prezzi contenuti, in un ambiente molto elegante e trandy.
Dopo pranzo facciamo il tour organizzato in bus della durata di 5 ore e mezza, acquistato presso una delle tante agenzie, al costo di 36,00€. Visitiamo l’isola dei pescatori di Marken, con le caratteristiche case in legno bianche e verdi ed i ponticelli, poi Volendam, un altro bel villaggio di pescatori, a cui fanno seguito le visite di un mulino a vento, di una fabbrica dei tipici zoccoli (con tanto di dimostrazione) e di un caseificio del formaggio Edam. Tutto questo accompagnati da una guida in italiano e dalla pioggia. Per chi desidera fare queste gite con tempi propri in piena libertà, può prendere i bus che partono dal terminal a destra (guardandola) della stazione dei treni. Dopo tutta la pioggia e il vento presi, decidiamo di passare una serata tranquilla.
QUINTO GIORNO Oggi il sole, accompagnato da un fresco venticello, ci mette di buon umore e così decidiamo di prendere il treno che in soli 15 minuti ci porta alla città di HAARLEM (biglietto a/r 6,40€). Dalla stazione si raggiunge il centro con una passeggiata di 10-15 minuti, oppure con il bus. Nella piazza principale, la Grote Markt, si erge maestosa la chiesa protestante Grote Kerk, in stile gotico. All’interno troverete uno dei più grandi organi ornamentali al mondo, con cui suonò anche il Mozart bambino. Nella stessa piazza piacevoli sono anche il Vleeshal, l’antico macello, e lo Stadhuis, il municipio.
Dalla grande piazza si diramano tutto intorno una serie di vie con graziosi palazzi signorili, raffinati negozi, molti antiquari e negozi di arredo casa di design, che meritano una visita. Ad Harem si può godere della sua tranquillità, rispetto ad Amsterdam, della sua eleganza e, per i più golosi, del suo famoso cioccolato Droste! Ritornati ad Amsterdam, ceniamo nuovamente “Da Antonio” nei pressi della Leidsplein e ritorniamo all’hotel passeggiando tra i canali, perché di sera hanno un fascino particolare. Una certa attenzione serve quando si gira a piedi per la città: i pedoni sono la categoria meno considerata e con gli spazi dedicati più ridotti, priorità ai numerosi ciclisti e tram, i quali non si fermano davanti a nulla quando sono nelle corsie a loro riservate.
SESTO GIORNO Fino che il tempo meteorologico regge, ci rechiamo al Noorder Markt, nel quartiere Joordan, dove ogni sabato mattina si tiene uno dei più bei mercati di prodotti agricoli, floreali e biologici e vi si possono ammirare coloratissime bancharelle con un’infinità di specialità gastronomiche fresche, concentrate soprattutto nella piazza. Dal mercato ci trasferiamo a Waterlooplein al mercato delle pulci (deludente) e alla vicina Rembrand House. Per pranzare entriamo nel grande magazzino V&D, vicino all’Hotel, dove c’è l’organizzatissimo e vasto self-service “La Place” con specialità di ogni genere a prezzi contenuti, infatti è preso d’assalto da lavoratori, studenti, turisti.
Pomeriggio dedicato allo shopping e all’acquisto dei bulbi di tulipani nel caratteristico mercato dei fiori galleggiante, il Bloemenmarkt, lungo il canale Singee,a sinistra della bella Muntorren. Con circa 7,50€ si porta a casa un sacchetto con 50 bulbi misti.
Cena nel risto-pizzeria 100% italiano “Sette Bello”, quello più economico finora. Simpatici i gestori e buone le pietanze, si trova a metà della Korte Leidsedwarsstratte (nome impronunciabile). Usciti dal ristorante entriamo nel disco-bar di fronte, il “Royalty”, dove una talentuosa band suona musica live anni 70-80, pop e disco. Fino alle 23,00 l’ingresso è gratuito, dopo costa 5,00€ con una consumazione. Live music il venerdì e sabato sera. Nei paraggi numerosi sono i locali dove ascoltare musica dal vivo e ballare.
SETTIMO GIORNO Pioggia, tanta inarrestabile pioggia che ci costringe a fare il tour dei centri commerciali. Andiamo subito in quello più noto, il “Magna Plaza”, dietro piazza Dam. E’ all’interno di un magnifico palazzo antico, che meritava usi migliori, ma qui non è raro che si destinino palazzi storici (chiese incluse) ad usi commerciali. Ma almeno una buona parte degli edifici d’epoca riporta l’anno di costruzione, è così più semplice capire l’epoca dell’area urbana che si sta visitando, per la maggior parte risalente al 1600-1700. E’ l’ultima sera ad Amsterdam e ci aspetta il triste compito della preparazione delle valige. Domattina breve giro nell’area commerciale attorno all’hotel e poi trasferimento in aeroporto per il volo che ci riporterà a Verona, dove spero ci sia il sole ad accoglierci, dopo tanta pioggia! Amsterdam comunque è come Venezia, sempre bella con qualsiasi condizione metereologica ci sia. Visitatela.
Burato Marco