Amsterdam, la città ideale
L’occasione è arrivata e con una mia collega di lavoro abbiamo deciso di organizzare 4 giorni a metà aprile per poter vedere anche la fioritura dei tulipani!
Prenotando per tempo abbiamo trovato un’ottima soluzione volo: andata da Venezia a Schiphol giovedì ore 6,30-8,30; ritorno Schiphol-Venezia domenica ore 20,30-22,20 a euro 150 circa. Orari perfetti per godersi a pieno la città.
Abbiamo poi cercato un hotel tramite booking.com, una garanzia se si va all’estero. Memore dell’Ibis di Londra dove mi sono trovata molto bene, abbiamo prenotato all’Ibis City West di Amsterdam, non in centro ma comodo ai mezzi pubblici e molto economico rispetto alla media della città: 150 euro a testa senza colazione per tre notti… la maggior parte delle offerte erano intorno alle 250/300 euro a testa (minimo!!!).
Il tempo è stato nostro amico. Giovedì, venerdì e domenica giornate grigie ma senza pioggia con sprazzi di sole e serate (giovedì e venerdì) stupende con cielo limpido. Sabato giornata soleggiata da quasi estate.
In generale la città mi è piaciuta. Architettonicamente così lontana dai nostri standard. Non mi sono mai sentita così sicura in nessun altra città del mondo. La cortesia e la gentilezza degli abitanti poi è davvero tanta, al pari di quella dei lisbonesi. Altra cosa che ho invidiato agli abitanti di questa città è l’assenza assoluta di frenesia. Sembra tutto sempre tranquillo. A parte la velocità dei ciclisti ho avuto la percezione di una città a misura d’uomo che rispetta i ritmi umani!
Dopo una levataccia (sveglia alle ore 4,20) e un volo regolare atterriamo ad Amesterdam. In aeroporto facciamo un po’ di fatica a capire che possiamo prendere un bus con I Amsterdam Card in quanto è “urbano” (la carta è certamente utile e pratica. Costa abbastanza quindi il mio consiglio e di fare bene i conti in base a cosa volete visitare). Insieme alla Card abbiamo acquistato Amsterdam & Region ticket al prezzo di 10 euro valido per un giorno sui mezzi di trasporto “extra urbani”, lo useremo per visitare i dintorni. Se acquistato separatamente ad I Amsterdam Card costa circa 2 euro in più se non sbaglio.
Questo autobus porta alla stazione di Sloterdijk proprio vicino al nostro Ibis Hotel.
Scendiamo alla stazione e cerchiamo di capire come dirigerci verso l’hotel guardando la cartina stampata da google maps, ci stiamo dirigendo dalla parte sbagliata e per fortuna si ferma una ragazza che stava facendo joggins “can I hepl you?”… che bello essere accolti dalla cortesia degli abitanti di Amsterdam. Non riuscendoci ad aiutare ha fermato il suo compagno di corsa e insieme ci hanno aiutato, solo dopo ci siamo accorti tutti che l’ibis era dietro la ferrovia e si scorgeva al di là dei binari. Ci incamminiamo e subito un ragazzo in bicicletta ci chiede “can I help you?”…. avendo risolto i nostri problemi rispondiamo “no grazie” ma poi Lara si pente visto l’avvenenza del giovane olandese.
Arriviamo in albergo e ci fanno entrare in stanza nonostante siano solo le 10. Possiamo così rinfrescarci e sistemarci.
Partiamo alla scoperta della città prendendo l’unico bus che passa in quella zona. Per fortuna frequente e rapido. Scendiamo alla stazione centrale e Lara si accorge di essersi dimenticata il cellulare in stanza. Pazienza.
Ci dirigiamo verso Piazza Dam prendendo la via principale, vivace e turistica. Ci fermiamo in un negozio di formaggio in cui offrono degli assaggi. Arriviamo in Piazza e scopriamo che ci sono le giostre! Non vedremo quindi la piazza nella sua “normalità”. Proviamo a visitare la Nieuwe kerk ma è chiusa per l’installazione di una mostra. Da lì andiamo verso il Bijenkonf. Un oasi di pace ad un passo dalla frenesia della capitale. Una tappa obbligata. Bellissimo e ben conservato. Si ammira l’architetura olandese.
Proseguiamo la nostra passeggiata e arriviamo in piazza Spui dove faccio una foto vicino alla statua del ragazzino.
Mangiamo una zuppa e un’insalata di quinoa in un piccolo locale quasi vegetariano.
Visitiamo la sinagoga portoghese, un luogo importante per la storia della città e un posto interessante per (ri)scoprire la cultura ebraica.
Il mercato dei fiori Bloemenmarkt è tripudio di colori e prezzi stracciati per i tulipani recisi: peccato non poterli acquistare. E arriviamo alla piazza dedicata a Rembrandt con la statua del pittore che troneggia e sotto altre statue raffiguranti i personaggi della Ronda di Notte.
Proseguiamo e visitiamo la casa di Rembrandt. Interessante grazie ad un’ottima audioguida. Nella casa non ci sono opere del grande pittore ma potrete vedere il suo studio.
Passiamo per la Oude Kerk e la visitiamo. Non riusciamo a capire se la mostra interna sia già completa o sia in fase di installazione. In più ci meravigliamo che la chiesa sia utilizzata per le funzioni religiose in quanto sembra quasi sconsacrata visto l’utilizzo profano.
Faccio una foto alla piccola statua raffigurante una prostituta e che nella targa recita “rispetto per tutte le lavoratrici del sesso” a pochi passi dalla chiesa.
Velocemente passiamo per le strade della zona a luci rosse che a quell’ora sono “tranquille” e vedono la presenza di signorine non proprio giovani e piacenti…
Vogliamo riuscire a prendere il traghetto per l’ultimo giro dei canali.
Ce la facciamo. E’ compreso nella I Amsterdam card. Abbiamo fatto la scelta giusta. Il primo giorno avere una spiegazione di alcune caratteristiche della città e vederla da un punto di vista diverso è l’ideale. E ci permette anche di riposare le nostre gambe. I 45 minuti volano e terminato il giro dei canali non ricordo in che zona ci siamo dirette per cenare. Alla fine scegliamo un posto che sembra simpatico.
In effetti il clima è amichevole anche se non è un vero ristorante e ci sono poche persone. Io mangio un panino con hambugher e patate fritte. Lara un’insalatona.
Distrutte ci dirigiamo in albergo.
Venerdì ci svegliamo di buon’ora e prendiamo il bus per il centro. Il primo programma avrebbe previsto le visite fuori Amsterdam ma il tempo grigio ci ha fatto cambiare idea. Quindi dedicheremo la giornata ai musei!
Prima però visitamo piazza Leidsplein, caotica e rumorosa e ci fermiamo per la colazione in una creperia in cui troviamo un cameriere italiano e in cui assaggiamo i poffertjes dolci tipici gustosi e calorici (mini crepes panciute da abbinare ad una marmellata o salsa a scelta).
Andiamo a vedere una piccola chicca. In Roemervisscherstraat si trovano le 7 case europee. Una vicina all’altra sono costruite 7 case che rappresentano 7 stili architettonici diversi: tedesco, inglese, francese, spagnolo, italiano, russo e naturalmente olandese. Molto simpatico! Camminando arriviamo al Museo Stedelijk di arte moderna e contemporanea. Gratis con la card. Non capisco nulla di arte moderna e quindi la visita si rivela rilassante e divertente visto anche le installazioni “viventi” presenti nel museo!!! Se avete tempo vi consiglio questo museo!!!
Ci siamo quindi dirette al Rijksmuseum dove abbiamo fatto coda per circa un’ora per poter entrare. In piena ora pranzo abbiamo deciso di non fermarci ma di visitare il museo (abbiamo mangiato degli snack che avevamo nello zaino). Ci sono opere importantissime quindi questa è una visita da non perdere. Abbiamo pagato 15 euro (sconto di 2,50 con l Amsterdam Card).
Uscite dal Museo dopo circa 2 ore e mezza abbiamo riflettuto sul monumento dedicato alla Shoah (memoriale Ravensbruck) presente dell’area verde antistante il museo e ci siamo recate a fare una passggiata al Vondelpark. Mentre scatto qualche foto si ferma una simpatica signora che ci fa una foto e ci consiglia di cenare in un locale economico poco lontano. Ci facciamo spiegare dov’è e ringraziamo la signora. Decidiamo allora che la visita al Museo di Van Gogh è meglio farla ora per non rischiare più tardi di non riuscire ad entrare (il venerdì è aperta fino alle 22).
Facciamo anche qui un bel po’ di coda pur avendo chiesto se la Card ci dia una priorità. Ci dicono di no…ma in realtà sì! Ormai la coda l’avevamo fatta. L’entrata è gratis. Prendiamo l’audioguida a 5 euro. Indispensabile per capire al meglio questo meraviglioso e geniale pittore.
Dal piano terra proveniva musica, infatti si stava preparando un concertino. Il museo naturalmente merita. Si ripercorre la vita artistica di Vincent e il suo stretto rapporto con il fratello Theo.
Uscite ci siamo recate nel locale suggeritoci dalla signora al parco.
Un posto carino e intimo con camerieri simpatici e molto pazienti. Il cibo però non ci ha entusiasmato. Uscite siamo tornate nella red light discrict e sono rimasta esterefatta: credevo avrei trovato una zona squallida con gente su di giri. Invece l’atmosfera è più da sagra di paese. Tantissime persone in giro, anche allegre ma mai ho percepito di essere in pericolo o che ci fosse qualcuno troppo brillo. Inoltre le vetrine illuminate e colorate regalano un fascino ai canali decisamente particolare.
Sabato il sole ci saluta già da prima mattina. Ottimiste ci dirigiamo in stazione centrale per prendere un bus che ci porterà fino a Zaanse Schans (utilizzando la Amsterdam & Region Ticket). Non ho parole per descrivere quanto questo posto sia bello! E’ affollato di turisti ma questo non riesce a togliergli fascino. Avevo letto alcuni commenti sul fatto che sembra tutto finto. Niente di più falso. Se si osserva si noterà che alcune case sono davvero abitate. Siamo andate anche dall’altra parte del Amstel e abbiamo visto delle casette semplicemente deliziose!!! Una tranquillità e una pace invidiabili.
Abbiamo visitato l’interno di un mulino e il museo (gratis con la Card).
Siamo tornati alla stazione centrale di Amsterdam (il tragitto è di circa 35 minuti in cui si possono ammirare le zone residenziali della città con le grandi finestre e il tanto verde pubblico) e abbiamo preso il bus per Volendam. Lì abbiamo visitato il museo con simpatiche ricostruzioni dei costumi e degli usi degli abitanti della zona (sempre gratis con la Card) e con dei mosaici probabilmente unici al mondo (ricostruzioni di edifici famosi di tutto il mondo fatte con fascette di carta dei sigari!). Passeggiamo per il corso principale e io non perdo l’occasione per farmi una foto vestita con abiti tipici. Un ricordo che mi rimarrà per sempre. Vorremmo sedere a bere qualcosa ma è sabato, c’è il sole e sembra che tutti gli olandesi si siano dati appuntamento qui. Quindi prendiamo il traghetto per Marken (sempre gratis con la Card)… il tragitto è molto lento ma raggiungiamo un altro posto incantevole. Pace, silenzio, verde e casette piccole e belle. Un villaggio in cui verrebbe voglia di trasferirsi subito!
Prendiamo una tisana da passeggio e prendiamo il bus per Amsterdam. La mia collega doveva andare all’Hard Rock Cafè e così lo cerchiamo. Poi via in hotel per sistemarci un po’ per la sera. Prendiamo nuovamente il bus e dalla stazione il tram per andare in zona casa di Anna Frank, volevamo passeggiare un po’ per quella zona e cenare in un locale che ci sembrava interessante. Purtroppo arriviamo che sono le 21,30 e ci dicono che la cucina è già chiusa. Disperate ci accontentiamo di un locale che è poco più di un bar e anche stasera mangiamo patatine e poco altro.
Dobbiamo assolutamente entrare in un coffee shop e così andiamo al Green House in Haarlemmerstraat 64. Decidiamo di prendere una torta normale e una space cake. Due gaffe avranno fatto pensare ai nostri vicini che siamo già fumate ma in realtà è solo frutto della nostra stanchezza. Ben presto ci dirigiamo verso l’hotel.
Ultimo giorno non possiamo perdere la visita al parco Keukenhof. Usciamo dall’hotel e andiamo in Sloterdijk. Da sciocche non abbiamo acquistato il giorno prima un biglietto valido per oggi in cui ci scade la card….dopo aver perso un po’ di tempo prendiamo il bus per la stazione acquistando i biglietti sul bus. Lara si accorge di aver perso lo zaino. Probabilmente lasciato nel primo bus per la stazione. Per fortuna non c’era nulla di valore. Arrivati in aeroporto decidiamo di acquistare il biglietto per il parco con l’entrata già compresa. Costa sicuramente un po’ di più del Amsterdam & Region ticket (che ci avrebbe garantito anche gli spostamenti dall’aeroporto all’hotel) ma avremmo dovuto pensarci prima.
In 40 minuti circa arriviamo al parco. Tantissima gente ma considerando che questo parco è aperto per soli 2 mesi l’anno ce lo aspettavamo.
La meraviglia dei colori e delle forme di questi fiori, principalmente tulipani ma non solo, ci incanta. Nel parco sono presenti dei padiglioni dove sono allestite esposizioni particolari. In una zona hanno creato con i fiori la faccia di Van Gogh. In un’altra zona è possibile vedere alcuni campi di tulipani. Uno spettacolo davvero emozionante. Abbiamo mangiato in un self service presente all’interno di uno dei padiglioni.
Prendiamo il bus e arrivate in stazione centrale decidiamo di fare un’ultima passeggiata per il centro.
Acquisto un regalo per il mio ragazzo rimasto a Venezia e andiamo in Hotel a prendere i nostri bagagli. Poi via verso l’aeroporto. Lì compro dei bulbi di tulipano.
Avendo trascorso un giorno e mezzo fuori Amsterdam dico che una altra mezza giornata almeno la città l’avrebbe meritata ampiamente. Ma anche le escursioni fuori porta meritavano nettamente!! Difficile fare una scelta. La prossima volta…si starà di più!
Aereo in orario…si torna a casa sperando che la serenità che ci ha regalato Amsterdam ci accompagni per un po’ di giorni.