Amsterdam in famiglia

Racconto di viaggio ad Amsterdam di Ruggiero, Francesca e Daria (nove anni)
Scritto da: ruggiero70it
amsterdam in famiglia
Partenza il: 12/07/2015
Ritorno il: 17/07/2015
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
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Domenica 12 Luglio

Partiamo da Torino con la compagnia low cost Transavia (low cost della KLM), in orario con un bel check-in on-line. Non ci sono troppi fiscalismi sui bagagli a mano, l’importante è non esagerare.

1.30h di volo e si atterra a Schipol un aeroporto decisamente grosso rispetto a Torino. Dall’aeroporto raggiungere Amsterdam è semplicissimo, ogni pochi minuti c’è un treno che porta a Amsterdam Central Station o altre stazioni di Amsterdam.

Una volta usciti dalla stazione (non bellissima, come invece è la facciata), c’è una casina bianca con la scritta GVB in cui acquistare i biglietti dei mezzi, o una casina di fianco dove acquistare le tessere Iamsterdam.

Attenzione i biglietti singoli per un’ora costano 2,90€, invece per i bimbi fino a 11 anni 2,5 € costa il biglietto da 24h. Il viaggio inizia subito con emozioni forti, arrivati a casa scopro di aver scordato nella macchinetta dove ho acquistato i biglietti il bancomat. E allora dopo aver posato le valigie a casa, via di corsa verso la stazione. Entriamo con ansia nella casina e l’impiegato mi guarda e già capisce! Bancomat ritrovato e 5 anni di vita persi. Decisiamo quindi di magiare una cosa veloce in zona e accontentiamo la bimba con un classico McDonald. Girelliamo in zona, entriamo in un negozio Old cheese che poi scopriremo essere diffusissimi dappertutto. Vediamo da fuori la Borsa.

Dopodichè inizia a piovere, una costante del viaggio, in Italia 37°, qui tutta la settimana massimo 23 e sempre qualche scroscio di pioggia. Riprendiamo quindi il tram usando le tessere IAmsterdam ritirate prima e rientriamo verso casa.

Note sui mezzi pubblici, l’ingresso è permesso solo in due punti, gli altri hanno le barriere per impedire di entrare, davanti l’autista controlla se timbri e lo stesso il bigliettaio al centro, non si scappa, tutti timbrano o comprano il biglietto senza code o perdite di tempo.

In uscita non so per quale motivo ma si deve lo stesso timbrare il biglietto.

Arriviamo a casa e ne prendiamo possesso, l’abbiamo affittata con il circuito Airbnb, il proprietario è in vacanza e dentro c’è tutto… compreso il frigo pieno. La casa è rispetto agli standard italiani meno curata, ma spaziosa e moderna, non la tipica casina olandese, ma un palazzo moderno, naturalmente senza persiane, ma solo con le tende…

Lunedì 13 Luglio

Sveglia presto, Daria arriva nel lettone alle 6.15! Ha fame! Quindi cominciamo a prepararci verso le 7.00. In casa c’è una caffettiera! E pure il caffe lavazza quindi si riesce a fare colazione coi biscotti presi ieri sera al minuscolo negozio aperto 24h vicino alla fermata del tram 17. Usciamo e alla stessa fermata prendiamo il 7, destinazione Museumplein. Per prima cosa ci dirigiamo al Rijksmuseum per vedere soprattutto la Ronda di notte (Daria aveva letto un libro che ne parlava e quindi ci teneva tantissimo a vederla).

Prendiamo le audioguide (5€ l’una ma scopriamo solo dopo che è possibile usare il wifi del museo e scaricare la stessa audioguida in modo gratuito su Itunes o Google play e usare il proprio Smartphone).

Il museo è enorme, entriamo alle 9.00 e usciamo non prima di mezzogiorno. Ci sono mille cose da vedere, tra arte olandese e arte proveniente dalle colonie, si spazia dal 900 ai giorni nostri.

Le opere più rappresentative sono esposte nella galleria d’onore, dove trova giusta enfasi la Ronda di Notte.

Usciamo dal museo e mangiamo lì di fronte un semplice toast al caffè Cobra, accanto alla famosa scritta in 3d IAmsterdam, la grande fame di Daria non ci ha permesso di allontanarci di più. Dopo le foto di rito alla scritta andiamo a visitare il “Museo dei diamanti” li di fronte, ingresso gratuito per tutti, ovvero la sede della Coster Diamond.

Usciti da li ci dirigiamo al museo Van Gogh, ma la coda (almeno due ore) ci dissuade dal tentare l’ingresso, riproveremo una mattina presto. Ci spostiamo quindi sempre in zona allo Stedelijk Museum, museo comunale, dove oltre alla collezione permanente troviamo una bella monografia di Matisse. Visitiamo anche l’esposizione degli artisti del movimento “Zero”, ma questa arte troppo astratta non fa per noi.

Usciti dal museo verso le 15,30, ci dirigiamo verso la ex fabbrica della Heineken, per la “heniken experience”.

Prima Daria vuole mangiare un gelato e fare un giro al parchetto pubblico li accanto. Tutti i bambini giocano scalzi nella sabbia, e le mamme li lasciano tranquillamente fare… come da noi direi ;-).

Entriamo quindi alla Heineken verso le 16.00 e fino alle 18.00 siamo immersi nel mondo della birra. Se è il vostro compleanno ditelo all’ingresso, vi daranno due assaggi di birra in più. Molto divertente è il filmato che ti fa sentire come se fossi una bottiglia nella catena di montaggio, con tanto di pedana mobile per un effetto più realistico, spruzzi d’acqua e bolle di sapone. La parte migliore sono gli assaggi finali con tanto di spiegazione, su come spillare la birra, sulla schiuma e sulla temperatura giusta. Usciamo ripieni di birra!!! Peccato che non c’era nulla da sgranocchiare se non bere bere bere.

Usciti dall’Heineken abbiamo fatto una passeggiata senza meta su Ferd.Bolstr. una via pedonale con negozi nel quartiere de Pijg.

Mentre camminiamo cerchiamo una panetteria, perché Daria ha fame e anche noi dopo le birre è meglio se mettiamo qualcosa nello stomaco.

Torniamo a casa con il 3 + il 17 piuttosto provati dalla giornata intensa.

Proviamo ad andare a mangiare nel pub sotto casa ma scopriamo che il Lunedì è la serata clou, tutto pieno, Ci consigliano quindi di andare all’Edel li vicino, subito dopo aver attraversato il ponte su uno dei mille canali. Ponte levatoio per permettere il passaggio delle barche più alte.

Mangiamo senza infamia e senza lode due insalate una cesar salad e una salmone e finocchi, bicchiere di vino bianco. Daria prende il pollo, arriva mezzo pollo a un prezzo un po’ salato (18,5€).

Mentre mangiamo… comincia a diluviare, ma visto che Daria sta crollando dal sonno usciamo lo stesso e corriamo a casa riuscendo a non bagnarci troppo.

Martedì 14/07/2015

Stamani Daria si è svegliata verso le 8, quindi siamo usciti un po’ più tardi. Microspesa al supermercato vicino a casa per prendere beni di sopravvivenza evitando di finire sul lastico causa le crisi di fame di Daria.

Destinazione principale della giornata il museo Nemo, museo della scienza e della tecnica, allestito in un edificio a forma di nave, progettato dal nostro Renzo Piano. Il museo è nella zona della stazione raggiungibile a piedi con una piccola passeggiata in una zona ristrutturata e moderna.

Il museo è un vero paradiso dei bambini che giocano sperimentando le leggi della fisica. Al terzo piano c’è pure il settore dedicato all’adolescenza con tutta una zona riservata al sesso e alle varie posizioni, si vede proprio che non siamo in Italia ma in Olanda.

Dopo il Nemo, la destinazione è il museo Navale Olandese (ps se avete panini dietro è molto bello mangiare sul tetto del Nemo, fatto a gradoni con Piante e panchine). La strada che porta al museo passa attraverso un anonimo museo a cielo aperto del porto di Amsterdam, dove si possono ammirare imbarcazioni del passato perfettamente funzionanti.

Prima di entrare nel museo navale, ci fermiamo a pranzo in un caffè dove noi prendiamo delle tapas e Daria una sorta di involtini di formaggio fritti.

A pancia piena ci dirigiamo al museo, allestito all’interno di un ex magazzino navale. Il museo è molto interessante anche per i bambini, presenta tutto ciò che c’è da sapere sulla storia delle vicende marinaresche d’Olanda. Unica pecca la parte multimediale è solo in olandese, ma per il resto l’audioguida (gratuita) è stata utile e interessante, anche se non è subito chiaro dove poterla usare, lo scopriamo solo dopo un po’, è mappata solo la sezione dei dipinti. La parte più divertente per Daria, oltre alla visita ad un vero galeone olandese è stata la visione del filmato e la zona dove c’erano i quiz multimediali (solo in olandese e inglese) che alla fine rilasciano un attestato da inviare via e-mail alla propria casella.

Dopo essere saliti sul galeone usciamo e decidiamo di approfittare della crociera compresa nella IAmsterdam card, facciamo un giro di 1h e mezza per i canali con il comandante che ci racconta delle curiosità su case e ponti. Parlava solo in inglese ma l’essenziale si capiva. Daria ne ha approfittato per farsi una bella dormita.

Scesi dalla nave decidiamo di andare verso una tipica trattoria olandese (introvabili!) “het Zwaantje” . Bello il locale e buono il cibo, Ruggiero ha preso uno stufato veramente buono, Francesca un pollo in umido e Daria una mega cotoletta impanata, non contenti prendiamo anche il dolce, una apple Pie e un dolce di panna e crema, due birre artigianali, e acqua il tutto per 20€ a testa.

Usciti da lì Daria prende un ghiacciolo e andiamo verso la fermata del 7 per rientrare a casa.

Mercoledì 15 Luglio

Sveglia con calma, il programma di oggi prevede la visita alla Oude Kerk, Piove e fa freddo. Prendiamo il tram 17 e scendiamo subito prima della Central Station. Ci avventuriamo per le vie dell’Oude Rijde, un po’ preoccupati di trovarci di fronte alle famose “vetrine” con Daria, dato che siamo in piena Red light zone, ma essendo mattina ne vediamo solo un paio “abitate” e Daria non le nota neppure… inoltre non erano nemmeno così carine… La chiesa non ha certo la ricchezza delle nostre… è bianca senza alcuna icona come vuole la tradizione protestante, in più la stanno ristrutturando e l’organo è coperto. Ci sarebbe da vedere una installazione di un’artista giapponese sulla guglia, ma la pioggia e il tempo grigio ci fanno desistere dal salire.

Terminata la visita continuiamo la passeggiata nel quartiere universitario, passando davanti a numerosi coffee shop dall’odore inconfondibile. Meta del pomeriggio il museo Van Gogh, abbiamo comprato i biglietti on-line la sera prima, memori della coda. Lungo la strada in una sorta di panetteria compriamo dei panini e risolviamo il pranzo in modo quasi salutare. Arriviamo al museo con il tram con una pioggia fastidiosa, mangiamo i panini mentre arriviamo in zonae raggiungiamo l’ingresso con le nostre belle prenotazioni, saltiamo così più di due ore di coda entrando immediatamente…ma le IAmsterdam card non sono classificate mueumKart e quindi ci dicono che dobbiam fare i biglietti…PANICO, la risolviamo dicendo alla hostess (ce ne sono molte con la casacca gialla per dare informazioni) che avevamo sbagliato la prenotazione e quindi ci fa subito entrare facendo il biglietto, per fortuna perdiamo solo 10 minuti.

Posiamo lo zaino (in tutti i musei è vietato portarlo dietro ma i guardaroba è sempre gratuito!) e prendiamo le audioguide immancabili, 5€ gli adulti e bimbi gratis. Il museo è molto bello e si gira velocemente, anche perché Daria corre da un quadro all’altro per ascoltare la guida. Saliamo fino al 3° Piano seguendo il percosro dei quadri più importanti e poi riscendiamo ascoltando approfondimenti su altri quadri che ci piacevano.

Usciti dal museo ci dirigiamo verso il centro della città passando da Rembrantplein, ci sediamo un po’ ascoltando dei suonatori di strada e due artisti che fanno le bolle di sapone. Nella piazza sotto la statua di Rembrant c’è la riproduzione delle statue della Ronda di Notte, dove naturalmente si scattano decine di foto e immancabili selfie.

Continuiamo quindi passeggiando verso piazza Dam, dove ci sediamo a bere un caffe accanto a nieuwe kerk, a quest’ora già chiusa (16.45). Daria si addormenta per almeno un’oretta, quindi facciam una bella pausa. Al risveglio ci dirigiamo verso l’Amstel (il fiume che attraversa la città), passando per Kalverstraat; la meta finale è il ristorante Thai Norling, consigliato da amici, ma abbiamo segnato male la via e non lo troviamo subito, inoltre Daria ha un gran mal di pancia, quindi decidiamo di tornare a casa e mangiare nell’ormai famoso pub sotto casa, (dove tra l’altro abbiam ritirato le chiavi dell’appartamento) il café kostverloren.

Daria mangia una tipica crocchetta olandese (non troppo buona direi) con insalata condita con senape che naturalmente non mangia e patate fritte, noi due burger un po’ particolari, il mio era con manzo, mozzarella di bufala e pesto, quello di Francesca totalmente vegetariano.

Giovedì 16 Luglio 2015

Francesca si sveglia per prima, la luce che filtra dalle tende e il rumore per la costruzione della vicina moschea le fanno aprire gli occhi alle 7,15. Verso le 8 ci alziamo tutti pronti per la nuova giornata di visite, oggi ci prepariamo con molta calma, usciamo che sono quasi le 10.00 e con il tram 14 ci dirigiamo verso il museo Microbia, il museo dei microbi, curiosi per le belle recensioni lette entriamo ed effettivamente è molto interessante e interattivo per grandi e bambini, merita decisamente una visita. Usciti da lì visto la splendida e unica giornata di sole entriamo nello zoo che è li accanto, dove mangiamo un boccone e facciamo un giro all’interno, naturalmente tutto incluso e gratis nella tessera Iamsterdam card. Lo zoo è evitabile se non avete bambini, ci sono cose decisamente più belle fuori.

Il pomeriggio lo passiamo in centro, il nostro obiettivo è piazza Dam e la Niewe Kerk, anche questa gratis con la card. La chiesa è molto bella, più della Oude Kerk, e soprattutto ha la mitica audiogiuda e il wifi. C’è anche il percorso per i bambini con domande e quiz per tenere viva l’attenzione.

Dopo la chiesa gironzoliamo per le strade di Amsterdam fino al Singel, passando attraverso il mercato dei fiori, dove siamo tentati di prendere qualche bulbo di tulipano ma le nostre valigie sono già al limite consentito, prendiamo quindi un’aperitivo seduti al tavolino sul ponte.

Per cena vogliamo provare ad andare al ristorante Norling, ma una volta raggiunto ci rendiamo conto che non avremmo saputo cosa far mangiare a Daria, optiamo allora per un ristorante indiano li vicino “Shiva” prendiamo due menù noi e Daria sbocconcella da tutti e due saziandosi e non svenandoci con menù suoi che poi non mangia.

Usciamo e a piedi raggiungiamo la stazione girando un po’ per varie strade, visto che sarà la nostra ultima sera. Prima di arrivare alla stazione ci fermiamo in un negozio di souvenir per qualche acquisto, compriamo una maglietta con le tipiche case storte di Amsterdam, e guardatevi in giro le case sono davvero storte, molto storte, si notano molto nel canale di fronte alla stazione, ma dappertutto le vedrete.

Come sempre l’unica con i souvenir è Daria, che torna a casa con maglietta, vestitino comprato al centro commerciale Magna Plaza (non imperdibile), portachiavi e boule de neige (che compreremo all’ultimo in aeroporto)

Torniamo a casa soddisfatti sotto qualche immancabile goccia di pioggia. Dato che in Italia fa caldissimo da domani rimpiangeremo questo clima quasi autunnale, sempre ventilato. Nonostante questo migliaia di persone sono sempre costantemente in bici con ogni tempo, a qualunque ora. State sempre molto attenti ad attraversare le strade, non si fermano mai, e vanno sempre velocissimi. Sono tutti alti e anche le bici mi sembravano più grosse delle nostre, altro che scatto fisso o modaiole come da noi, sono un vero e proprio stile di vita.

Tra le cose da vedere non siamo andati alla casa di Anna frank , assolutamente da prenotare con settimane di anticipo se non volete fare ore di coda a qualunque ora, e tutta la zona ebraica. Non siamo andati all’orto botanico che dicono sia molto bello, ma abbiamo già visto molto.

Sicuramente i migliori sono stati il Rijskmuseum e il Van Gogh, molto divertenti per i bimbi il Nemo e il Microbia. Fantastiche per portarvi dietro i bimbi tutte le audioguide, soldi sempre ben spesi, in italiano e a volte come nella Neiwe kerk con quiz per i bambini, grazie alle audioguide Daria è sempre stata contenta di visitare i musei anzi a volte eravamo noi quelli stanchi.

Venerdì 17 Luglio 2015

Decidiamo che ormai la città l’abbiamo vista, ci alziamo con calma, mettiamo a posto casa e andiamo in stazione direzione Schipol, nota di demerito non dichiarano che i treni fermano all’aeroporto quindi potreste rimanere un po’ spaesati, ma quasi tutti i treni passano e fermano li, per cui nessuna paura ogni 10 minuti c’è un treno che in 15/20minuti vi porta all’aeroporto.

Occhio ai tempi potrebbero volerci diversi minuti per arrivare al gate, l’aeroporto è molto grande, dentro ci sono mille ristoranti e negozi sia prima della dogana che dopo.

Saliamo quindi sul nostro volo, dopo aver fatto un bel check-in on-line e torniamo a Torino dove ci attendono subito 37° e rimpiangiamo subito il fresco viaggio appena concluso.

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