Amsterdam e non solo

In Olanda tra coffee shop, tulipani, campi di lavanda, ceramiche e formaggi
Scritto da: Charlotte87
amsterdam e non solo
Partenza il: 25/04/2017
Ritorno il: 06/05/2017
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
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Avevamo da tempo il desiderio di visitare Amsterdam… così un giorno di dicembre, mentre gugolavo qua e là, sul sito di easyJet trovo il volo andata e ritorno per Amsterdam a soli 38 euro da Olbia per aprile 2017. Penso wooooooow… e così… carta di credito alla mano, ne prendo 4.

25 aprile: Olbia – Amsterdam

Il 25 aprile alle 15:30 partiamo da Olbia con arrivo ad Amsterdam Schipol alle h 19:00. Dato che il nostro albergo si trova vicino all’aeroporto, optiamo per il taxi, che per 15 minuti di viaggio ci costa 36 euro ma tanto, siamo in 4 a dividere, per cui anche in termini di tempo ci conviene. Il nostro hotel ad Amsterdam si chiama Dutch Artemis Hotel e per 3 notti ci costa 298 euro a coppia, esclusa la tassa di soggiorno che è di 15 euro totali per tre notti. L’hotel è periferico ma abbiamo comunque la fermata di tram e bus a 10 minuti di camminata per cui non ci peserà più di tanto durante la nostra permanenza in città. Sistemiamo i bagagli e usciamo. Il freddo è tagliente… aiutoooooo! Veniamo dalla Sardegna con 25 gradi all’ombra e qui ci sono 3 gradi. Ma non disperiamo, ci attrezziamo per bene con cuffia e sciarpa e andiamo alla fermata. Con il bus 18 arriviamo alla central station in 20 minuti. Da lì gironzoliamo per il centro fino a Piazza Dam, con sosta obbligata in un chiosco che vende patatine fritte perché siamo super affamati. Ottime direi! Continuiamo il nostro percorso fino alla greenhouse, un coffeeshop molto famoso ad Amsterdam insieme al Bulldog dove ci fermeremo più tardi. Che dire dei coffeeshop… sono dei bar dove ci sono due banconi, uno dedicato alle bevande (nei coffeeshop vendono di tutto tranne gli alcolici!) uno dedicato alla vendita della marjuana. Puoi scegliere quella che vuoi, ma massimo puoi comprare 5 grammi a testa, sia sfusa che sotto forma di ‘Joint’. È veramente singolare la filosofia dei coffeeshop. Con tutta tranquillità, compri e fumi e poi vai via, come se stessi entrando a bere un caffè in un bar qui in Italia… badate bene… In Olanda puoi fumare anche per strada ma occhio a dove lo fate… non davanti ai bambini e non davanti agli anziani. Altra cosa da dire… in Olanda è vietato bere alcolici per strada. Lo si può fare solo nei bar o nei ristoranti. Dopo essere entrati al Bulldog, camminando finiamo nel quartiere a luci rosse… una vetrina dopo l’altra che si affacciano sui canali, con all’interno donne più o meno giovani seminude che ammiccano. Il quartiere non ci piace molto. Più volte tentano di mettere la mano nello zaino del mio fidanzato, per cui decidiamo di tornare in albergo, tanto domani faremo un tour con la guida anche in questo quartiere. Cosa molto importante: guai a fare foto alle vetrine. Potrete rischiare di vedere il vostro cellulare o la vostra reflex lanciati nel canale.

26 aprile: Amsterdam

Abbiamo prenotato dall’Italia un tour con guida in italiano, a piedi. Vi consiglio se andrete ad Amsterdam di visitare il sito dell’ agenzia che si chiama Insolitamsterdam…per 30 euro ci hanno portato a passeggio per tre ore. L’ incontro è in piazza Dam di fronte al grand hotel krasnalpolsky alle 10. Breve colazione in un localino dietro piazza Dam, di fronte al Magna Plaza, e siamo dalla nostra guida che si chiama Camilla. Abbiamo camminato per tre ore con il naso in su, tra case storte, chiese nascoste, canali, mercato dei fiori, quartiere ebraico e tappa finale nel quartiere a luci rosse, che ovviamente lavora anche durante il giorno…ci sembra un po’ più tranquillo durante il giorno anche se la nostra guida ci informa che è super controllato anche di notte, con poliziotti che girano in borghese oltre che in divisa. La prostituzione in Olanda è un lavoro vero e proprio, le prostitute pagano le tasse come tutti, con una tariffa di 50 euro ogni 10 minuti. Rimaniamo a bocca aperta del fatto che per gli olandesi è tutto normale. Passeggiano di fronte alle vetrine con i loro bambini, ci sono addirittura asili nido in mezzo alle vetrine.. Mah. Noi forse siamo ancora troppo conservatori. Chissà. Salutiamo Camilla che è stata bravissima e continuiamo il giro per la città da soli prima di tornare in albergo.

27 aprile: Amsterdam

Oggi è la Giornata del Re. Tutta la città si è tinta di arancione! Affittiamo la bicicletta nell’albergo (16 euro per 24h, uno sproposito, ma Amsterdam sapevamo sarebbe stata così) e ci dirigiamo verso Vondelpark, il parco della città. Parcheggiamo le biciclette all’ingresso perché, la folla di gente a stento ci consentiva di passare a piedi. Tutto è arancione! In questa giornata la popolazione può liberamente allestire delle bancarelle dove vendere ciò che vuole senza pagare tasse. E, infatti, il Vondelpark era un mercatino a cielo aperto: genitori con i figli che proponevano ai passanti merce di ogni genere, giochi come tirare la torta in faccia per pochi euro… davvero carina come cosa. Attraversiamo il vondelpark e arriviamo nell’area dei musei, che si trova nella parte est del parco. Facciamo la foto di rito con la scritta I AMSTERDAM. Poco distante si trova L’hard Rock, e anche qui tappa obbligata per due regalini e una bella birra con onion rings. Prendiamo le bici e ci dirigiamo verso il centro, impossibile attraversarlo data la moltitudine di gente, e continuiamo a piedi. Lungo i canali navigano barche che sembrano discoteche a cielo aperto… gente che balla e canta… belloooooo! Finalmente riprendiamo le bici e sotto una pioggia incessante, non con poche difficoltà, riusciamo a tornare in albergo.

28 aprile: Amsterdam – Rotterdam

Lasciamo l’albergo e andiamo alla stazione centrale per prendere il treno per Rotterdam… i mezzi di trasporto in Olanda sono fenomenali, con prezzi che sono più o meno come i nostri se non di meno, a km. Ricordatevi di obliterare il biglietto prima di salire in treno e quando scendete, altrimenti poi è un vero casino per entrare o uscire dalla stazione… per altro se il controllore scannerizzando il biglietto si accorge che non lo avete obliterato, vi beccate una bella multa. Arriviamo a Rotterdam in 30 minuti circa e ci dirigiamo all’albergo Bildeberg park hotel. Questo albergo è più centrale, ci è costato 167 euro per tre notti esclusa tassa di soggiorno che è stata di 11 euro per due giorni. In questo albergo ci hanno chiesto 50 euro a notte per camera di cauzione. Occhio alle consumazioni del bar, che sono salate… un caffè 3 euro. Sistemiamo i bagagli e andiamo a farci un bel giretto per la città, tra case cubiche (straordinarie), porto industriale, erasmusbrug (una versione in miniatura del ponte di brooklyn!) è vista sullo skyline. Ritorniamo verso l’albergo, fermandoci in un pub della witte de wittstraat, una via piena di locali e ristoranti. Birretta con aperitivo olandese a base di formaggio e salumi, e torniamo in albergo.

29 aprile: Rotterdam – kinderdijk

Oggi visita al parco dei mulini a vento. Facciamo il biglietto giornaliero della metropolitana che ci costa 7 euro e andiamo alla stazione di Zuidplein, da dove partono i bus 90 e 93 per il paese di Kinderdijk. Il viaggio dura 50 minuti. Ah, vi ricordò che nei bus e nei treni in Olanda c’ è il Wi-Fi per cui, il tempo passa più velocemente… arriviamo a Kinderdijk. Wow.. I mulini sono uno spettacolo. Paghiamo il biglietto di ingresso che ci costa 13 euro per giro in battello con due soste ai due mulini principali con ingresso incluso. Sembra di stare dentro ad un quadro. Scatto quante più foto possibili. E’ bellissimo. Anche entrare dentro il mulino e vedere come si viveva prima che venissero chiusi, ne vale la pena. Il sito può essere visitato anche in bici che possono essere noleggiate in loco. Finiamo il nostro giro alle 15 e torniamo a Rotterdam. Alla stazione di zuidplein è carina, c’ è un centro commerciale con catene come HeM e Primark… purtroppo stavano tutti chiudendo. Peccato. Mangiamo un panino al volo e prendiamo la metro per andare nel quartiere di Delfsheaven… all’inizio. L’ambiente non ci sembrava molto bello… all’uscita dalla metro abbiamo trovato dei poliziotti che perquisivano una macchina con una folla di gente intorno e altri facevano il posto di blocco più avanti.. Però, girato l’angolo è un altro mondo. Un porticciolo così caratteristico che ci ha lasciato incantati. Ci siamo fermati al birrificio Stadsbrouwerij de Peregrin, tanto decantato nella guida lonely pallet. Andateci se non avete fretta, perché abbiamo aspettato un botto per ordinare, per bere e per pagare! Comunque molto caratteristico. Prendiamo di nuovo la metro e torniamo in albergo dopo aver mangiato un bel pollo allo spiedo da Alan &pim’s.

30 aprile: Rotterdam – Delft

Direzione Delft dove arriviamo alle 15. Il viaggio da Rotterdam dura 15 minuti. Delft è carinissima. Un paesino medievale, si gira solo in bicicletta nel centro! Il nostro albergo è il De Emauspoort, che ci costa 230 euro per due notti colazione inclusa (buonissima!) con 10 euro di tassa di soggiorno per due notti a stanza. L’albergo è proprio dietro il Markt, per cui sistemati i bagagli (la nostra stanza era una mansardina con il tetto in legno, carinissima) andiamo a fare un giretto. Il paese è famoso per le sue ceramiche che costano moltissimo. Prendiamo due regalini e andiamo a mangiare nel locale proprio di fronte all’albergo. È un po’ caro (37 euro a testa) ma siamo andati via rotolando! Altra staffa con birra e poi di nuovo in albergo.

1 maggio: Delft – Keukenhof

Dalla stazione di Delft ci dirigiamo a Leiden, da dove partono i pullman per il parco dei tulipani. Usciti dalla stazione andate al punto informazioni che è proprio dietro la fermata dei bus, e comprate il pacchetto bus andata e ritorno + biglietto di ingresso che viene 24 euro. Arriviamo a keukhenof che si trova nella città di lisa dopo 40 minuti di viaggio. Andate a vedere questo parco perché è qualcosa di meraviglioso, di straordinario. Non trovo le parole. Colori, colori, colori… tulipani, tulipani, tulipani. Il mio telefono chiedeva pietà per le tante foto che ho fatto. Rimane aperto due mesi all’anno da marzo a maggio, e vale veramente la pena di andare in Olanda in concomitanza della sua apertura quando i tulipani fioriscono. Si vista in circa 3 4 h. Noi abbiamo mangiato dentro il parco con pranzo al sacco. Non si può girare in bici. Torniamo a Leiden e ci fermiamo per girare anche questa cittadina…mangiamo qui e poi torniamo a Delft.

2 maggio: Delft – den helder – texel

Oggi partenza per l’isola di Texel. Treno per Den helder da Delft, con scalo ad alkmaar. Arrivati a Den Helder all’uscita della stazione ci sono i pullman che portano alla stazione marittima TESO, da dove partono i traghetti per l’isola. I traghetti partono ogni ora, e ci vogliono circa 20 minuti di navigazione per 2.50 di biglietto. Arrivati sul’isola (che freeeeeddo… d’altronde siamo sul mare del Nord!) prendiamo il bus che ci porta a de Koog, dove si trova il nostro albergo, il Fletcher Hotel. Ci è costato 167 euro per due notti colazione inclusa con 9 euro di tassa di soggiorno per camera in più. Sono quasi le sette, mangiamo in una steakhouse (qui alle nove è tutto chiuso e non ci sono mc donald di salvataggio quando hai fame che fanno h 24!) e andiamo a letto.

3 maggio: Texel

Sveglia presto perché vogliamo girare l’isola in bici. Anche il nostro albergo noleggia bici, ma dietro l’angolo c’è un noleggio che ne fitta di elettriche per 18 euro contro i 20 euro dell’ albergo. Ci la dà per 24 h… e partiamo. Che dire. Girare Texel in bici è stata un’esperienza che non potrò mai dimenticare, tra campi di lavanda, tulipani, fattorie, distese verdi immense e dune che a Texel sono un vero e proprio parco. Non pensate alle due e del deserto, sono dune di terreno erboso, a spettacolari. L’isola di gira in un giorno. Noi abbiamo fatto tappa al Juttermuseum che è un museo dove sono state raccolte tutte le cose che sono arrivate a Texel dal mare ( bottiglie con messaggi all’interno, guanti, scarpe…ecc ); Ecomare, che è un centro di recupero di animali marini, soprattutto foche e uccelli che devono essere riabilitati; Den Burg, paesino molto carino dove abbiamo preso un po’ di regalini con le cose che questa isola produce (tipo creme a base di lavanda, saponi ecc..) e dove abbiamo mangiato i migliori mini pancakes di tutta L’ Olanda…la panna era straordinaria… Poi siamo arrivati alla punta nord dell’isola, De Cocksdorp, dove seguendo il faro rosso, siamo arrivati alla spiaggia, immensa! Alle nove siamo tornati in albergo, e l’unico locale aperto era quello greco, per cui due moussake e un’insalata greca e via a letto… stremati!

4 maggio: Texel – Den Helder – alkmaar

Andiamo via a malincuore da questa bellissima isola. Per inciso… il ritorno in traghetto non si paga, perché per gli olandesi è scontato che se uno abita in un’isola debba ritornare per forza sulla terra ferma… gratis! Sbalorditivo! Da Den Helder arriviamo ad alkmaar, la città del formaggio. Prendiamo il bus che dalla stazione ci porta al centro dove si trova il nostro albergo che per due notti ci è costato 136 euro compreso di tassa di soggiorno. L’hotel è il King’s hotel and hostel. Noi siamo nella parte dell’hotel e nonostante la prenotazione si rendono conto di non avere la camera che avevamo prenotato disponibile. Ma risolvono il problema dandoci una suite per due giorni allo stesso prezzo. Che dire, benissimo! Usciamo per fare un giro per la città. Negozi di formaggio ovunque. Mangiamo delle patatine fritte meravigliose, altro giretto con birra e via a letto.

5 maggio: Alkmaar

Oggi c’è la pesa pubblica con il mercato del formaggio. Consiste in una sorta di rappresentazione di quello che avveniva secoli addietro, quando il formaggio veniva portato ad alkmaar proprio nella piazza. Veniva assaggiato per valutarne le caratteristiche e pesarlo prima di comprarlo. È molto caratteristico vedere la piazza della città completamente invasa da forme giganti di formaggio, con le persone vestite con il costume tipico del paese. Poi, per le vie del centro allestiscono un mercato più moderno dove vendo ovviamente il formaggio, e tant’è altra cose tipiche (calamite, zoccoli e chi più ne ha più ne metta). Facciamo una bella colazione per cui me approfittiamo per girare la città e non ci fermiamo per pranzo. Shopping finale e alla sette mezza iniziamo il nostro aperitivo per poi concluderlo con cena in un locale di fronte alla chiesa nuova… non ricordo il nome ma li è pieno di locali e mangerete sicuramente bene. Torniamo in albergo. Domani si ritorna in Italia.

6 maggio: alkmaar – Schipol – Amsterdam

Arriviamo in aeroporto da alkmaar con il treno e alle 17 prendiamo il volo che ci riporta in Sardegna. Finalmente caldo nella mia amata terra!

Qualche info

L’Olanda è cara e si sa. Per darvi un’idea, un caffè 2.30 euro e una bottiglietta di acqua al supermercato non costa meno di 1.50 euro. Una birra alla spina da 0.50 costa dalle 3.50 euro alle 5.50 euro. Per assurdo, per mangiare si risparmia perché una confezione di patatine bella grande costa 3.00 euro. Anche al ristorante la media è di 25 euro a testa compreso di antipasto per 4 più otto birre e 4 piatti composti.

I biglietti per tram e gli autobus costano da 1 euro a tre euro e sono validi per un’ora . A volte conviene fare il giornaliero… dipende da voi se volete girare molto ma considerare che il centro è sempre molto concentratone si gira benissimo a piedi o in bici. Le bici costano molto di più ad Amsterdam che in altri posti. Si risparmiano quasi 10 euro per 24 h. I mezzi di trasporto sono fenomenali. Che dire altro? E’ un paese super super tranquillo e gli olandesi sono super friendly! Visitate tutta l’Olanda.



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