Amsterdam e dintorni 8

Scritto da: Simosmile
amsterdam e dintorni 8
Partenza il: 13/08/2011
Ritorno il: 16/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Aereo atterrato in perfetto orario, valigie consegnate in tempo senza effrazioni o danni visibili, aeroporto ottimamente collegato alla città grazie ad una stazione dei treni posta un piano più in basso. In 20 minuti, con un regionale, arriviamo nella maestosa stazione centrale di Amsterdam. Siamo nella capitale del Quartiere a Luci Rosse e dei Coffee shop, eppure udite udite: niente depravazione, ma tanto ordine e tranquillità!! E’ sabato mattina presto ma la città è già sveglia, lì pronta ad accoglierci, vispa e tutta in fermento.

Per prendere subito dimestichezza con la città lasciamo le valige al deposito bagagli che si trova in stazione (7.40 euro tariffa giornaliera) ed effettuiamo il giro in battello alla scoperta dei canali, scenari suggestivi che ricordano a tratti la lagunare Venezia a cui questa città viene spesso paragonata. Canali dall’acqua verde-marrone dove si incontrano non solo battelli turistici ma anche pattini, barchette, canoe, gommoni, insomma tutto ciò che di galleggiante ci può essere.

La “crociera” dura un’ora ed è utilissima ad immergersi nell’atmosfera della città e a comprendere anche la topografia del posto: nonostante l’incrocio dei canali, Amsterdam è una città fatta ad anelli.

Finito il giretto, si comincia a gironzolare un po’ per la città, partendo dalla stazione si arriva fino alla Chiesa Nuova (Nieuwe Kerk) passando ovviamente per l’affollatissima Piazza Dam dove si concentrano gli artisti di strada della città, sarà anche perché proprio lì si affaccia il museo delle cere Madame Tussaud!!!

Per ripararci dall’acquazzone che ci ha investito facciamo una capatina al Magna Plaza, centro commerciale sito in un bellissimo palazzo proprio alle spalle della chiesa nuova, in pieno centro, fa stupore l’armonia con cui si può fondere un passato architettonico importante con un presente consumista e vacuo.

Finito il temporale decidiamo di visitare la Chiesa Nuova (Nieuwe Kerk) (euro 5) famosa per il pulpito in mogano, le vetrate colorate, gli interni calvinisti spogli e la splendida inferriata del coro. C’è da dire che questa chiesa viene definita “nuova” non perché di recente costruzione (è del 1400!!) ma semplicemente per il fatto che si contrappone alla Chiesa Vecchia (Oude Kerk) ormai troppo piccola per accogliere i fedeli.

La Chiesa Nuova custodisce i monumenti funerari di personalità importanti per gli olandesi, è qui che secondo la tradizione sono stati incoronati tutti i sovrani e è sempre qui che riposano i marinai del Secolo D’oro e il poeta neerlandese Joost Van Den Vondel, di cui però non sono riuscita a trovare nemmeno una targa commemorativa. Oggi la chiesa viene utilizzata principalmente come sede per mostre, concerti ed eventi culturali.

Continuando a vagabondare per la città tra ponti e viuzze, siamo giunti a Leidplein, il quartiere della movida dove abbiamo trovato il ns hotel (Quentin Hotel). La posizione è strategica perché è a due passi dal museo di Van Googh, dal Houseboat Musem, dalla Casa di Anna Frank, dalla Westerkerk e 10 minuti di cammino da Rembrandplein (altra movida), dal mercato dei fiori (Bloemenmarkt), da Piazza Dam, dal Palazzo Reale, dal Historisch Museum. C’è da dire che la città è molto a misura d’uomo quindi tutto è abbastanza a portata di mano, se vi piace camminare potrete tranquillamente girarla a piedi oppure potrete optare per noleggiare una bicicletta (la città ne è invasa!!).

Prima di tornare in albergo percorriamo il viale Kalverstaat che ospita le firme più famose e ci dirigiamo in uno dei tanti ristorantini sulla Leidsestraat per una cenetta argentina. Esausti, ci appropinquiamo a rincasare per recuperare le energie ed essere pronti all’indomani.

La domenica inizia prestissimo, alle 9.00 siamo già in coda per visitare il Museo di Van Gogh che aprirà solo alle 10.00, la giornata è uggiosa, siamo senza ombrello ma armati di k-way, per fortuna non c’è molta gente dinanzi a noi (mentre alle ns spalle la coda continua ad allungarsi a dismisura) così riusciamo ad entrare abbastanza velocemente. Il museo (14 euro a persona) si sviluppa su 3 piani più un piano interrato e devo ammettere che è stato ben strutturato. Muniti di audio guida (pagata a parte) iniziamo il ns giro che finirà solamente 4 ore dopo.

Esausti ci fermiamo in un chioschetto per un pasto frugale e, recuperate le energie, ci dirigiamo al Heineken Experience (16 euro). Il giro nella vecchia fabbrica della birra è abbastanza piacevole, durante il percorso c’è anche la proiezione di un cortometraggio in 3D su come si fa la birra devo dire però che il prezzo del biglietto è comunque troppo alto considerando che alla fine il turista andandoci fa anche pubblicità gratuita.

Tornando verso il quartiere Leidplein dov’è il ns albergo ci imbattiamo nell’immancabile Hard Rock Café che abbiamo naturalmente evitato (avevamo già dato i ns eurini al Heineken Experience!) e ci siamo fermati ad assaporare i famosi Pannekoeken alla Dutch in Weteringshans, un carinissimo chioschetto a gestione famigliare dove abbiamo assaporato praticamente una buona omelette!

Torniamo in albergo a riposare un po’ per recuperare la notte insonne (l’allarme antincendio continuava a suonare, per fortuna tutti falsi allarmi). Rinfrancati, siamo pronti per visitare il famoso Quartiere a luci Rosse, una passeggiata tra le viuzze fortemente affollate non solo di uomini come si potrebbe facilmente immaginare, ma soprattutto di famigliole, coppie giovani e anziane del tutto indifferenti alle avvenenti ragazze in vetrina che sembrano essere le protagoniste di Miss Bikini. Superata questa breve parentesi, ci dirigiamo verso Rembrantplein piena di vita e di locali, ma non ci fermiamo e proseguiamo ancora verso Waterlooplein. Scoperta anche questa parte della città, torniamo indietro e ci fermiamo ad un invitante Mc Donald con l’illusione di risparmiare qualche eurino.

Il lunedì mattina, di buon ora, tentiamo di visitare la casa di Anna Frank, ma niente da fare, alle 9 la coda è già talmente lunga da arrivare fino a Keizergracht!! Così torniamo indietro e andiamo a visitare il Campanile della Westerkerk che si trova lì vicino. La visita dura un’ora (7 euro) e devo dire che ne vale la pena!

Optiamo per una gita fuori porta alla scoperta dei mulini a vento e con un tour organizzato ci dirigiamo alla conquista di Marken, il paese degli zoccoli olandesi, di Volendam, villaggio di pescatori, e infine di Zaanse Schans, il villaggio dei Mulini a Vento, davvero uno spettacolo meraviglioso!! Il mulino a vento è sicuramente uno dei simboli dell’Olanda e per questo è stata istituita la festività nazionale ad essi dedicata l’11 maggio.

Rientrati ad Amsterdam facciamo una capatina al Mercato dei fiori (Bloemenmarkt), compriamo dei bulbi di tulipano nero e ci avviamo verso l’Ice World 4D (14.50 euro) per una nuova avventura. Al di là del primo impatto gelido (-10 gradi) ed emozionante, l’esperienza si è rivelata una vera delusione!!

Facciamo un nuovo tentativo alla casa di Anna Frank che chiude alle 22.00, ma niente da fare, ancora troppa coda. Così ci fermiamo a cenare in un altro posto da gourmet: Burger King! Abbiamo optato per questa soluzione per cercare di mangiare spendendo poco visto che abbiamo constatato che ad Amsterdam non si riesce a mangiar bene a prezzi contenuti. Finita la cena, passeggiatina serale e poi a nanna.

Il martedì è il giorno della partenza ma abbiamo ancora tanto da fare!! Ci alziamo di buon ora, parcheggiamo i bagagli nel deposito della stazione e ci dirigiamo verso la casa Anna Frank, questa volta siamo in ottima posizione e riusciamo ad entrare di lì a poco. Finito il giro ci dirigiamo verso la Casa Galleggiante (Houseboat Musem) tramutata in museo, davvero molto originale!!

Alle 13 torniamo in stazione, ritiriamo i bagagli e prendiamo il treno direzione aeroporto. Avremmo voluto dedicare qualche giorno in più alla città e ai dintorni ma il tempo è tiranno, si sa!!



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