American dream 2
Il mio sogno e quello di Fabio è sempre stata l’America, così, quando ci siamo sposati abbiamo coronato, oltre al nostro sogno d’amore, anche quello di volare negli Usa. Il viaggio è iniziato da Fiumicino diretti a New York, all’aeroporto JFK, alle h 11.45, il costo è di circa 962 euro a/r (compresi i voli interni interni), il...
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Il mio sogno e quello di Fabio è sempre stata l’America, così, quando ci siamo sposati abbiamo coronato, oltre al nostro sogno d’amore, anche quello di volare negli Usa. Il viaggio è iniziato da Fiumicino diretti a New York, all’aeroporto JFK, alle h 11.45, il costo è di circa 962 euro a/r (compresi i voli interni interni), il viaggio è durato più o meno 9 ore, infinite, vista la nostra impazienza e curiosità di metter piede nella “Grande Mela”. Finalmente arriviamo all’aeroporto, sbrigate tutte le formalità doganali (tra le quali il calco delle impronte digitali), impazienti usciamo dall’aeroporto, il caldo è veramente incredibile, cerchiamo subito un taxi per raggiungere Manhattan, sono circa le 15.30, ora locale. Approfittiamo della gentilezza dell’autista, che ci da qualche “dritta” sulla città e durante il tragitto rimaniamo incantati, iniziando ad ammirare le classiche abitazioni americane del Queens. Superato il Queensboro Bridge ,si apre a noi uno spettacolo che toglie il fiato, i primi grattaceli e le prime file interminabili di taxi gialli in coda nel traffico. Tutto è talmente magico che sembra irreale. Arrivati in albergo, lasciamo le valige e ci “buttiamo” alla scoperta della città. Siamo stati a New York 4 giorni, una città ricca di posti da visitare, Battery Park, da dove è possibile prendere il battello per la Liberty Island , l’isola che ospita la celebre Statua della Libertà (costo $25), la mitica Wall Street, il maggior centro finanziario del mondo, Chinatown, che ospita la grande comunità cinese, Little Italy, che invece ospita la grande comunità italiana. E ancora, il ponte di Brooklyn, che più che un ponte è un vero è proprio simbolo, percorribile, sia dalle auto che dai pedoni, la City Hall, il municipio di New York, il Grand Zero, la gigantesca area che ospitava le Twin Towers, le torri gemelle abbattute dagli attentati terroristici del 11 settembre 2001. Times Square, la piazza compresa fra la W 42nd street e la W 46th Street, l’Empire Building che adesso, suo malgrado è l’edificio più alto della città, da cui si vede, ovviamente, tutta New York (costo $ 19), il Central Park, lunga striscia di verde che occupa una cinquantina di isolati in lunghezza e circa tre in larghezza. Ect ect. Ovviamente non si può non visitare almeno uno dei tantissimi musei che la città offre, noi abbiamo optato per il Metropolitan Museum of Art, l’entrata è “gratis” con un’offerta volontaria; in realtà l’offerta suggerita per un adulto è di 20$. Il primo giorno abbiamo fatto un piccolo tour, con il classico pullman aperto, per iniziare a prender confidenza con la città (ma non ricordo con precisione il prezzo, circa $15), in seguito abbiamo girato soprattutto a piedi e con i taxi,che sono tutto sommato molto economici e soprattutto caratteristici. La cosa più entusiasmante della “Grande Mela” sono i mille profumi che si sentono per strada, i rumori delle macchine e il fatto che la città sembra che “respiri”. Le mille luci dei grattaceli nella notte e la fila infinita, della gente che attraversa non appena i semafori diventano verdi. Alla mattina del quinto giorno, fatti i bagagli partiamo, con un pullman con guida locale, prenotato dall’Italia, costo del tour circa 600 euro(compresi i pernottamenti), alla volta di Niagara, circa 595 km, attraversando lo stato di New York e le leggendarie montagne “Catskill”. Arriviamo a Niagara Falls nel tardo pomeriggio, una visita veloce alle cascate dall’alto e poi subito in albergo per riprenderci. La sera ceniamo sulla Skylon Tower, che offre una veduta mozzafiato delle cascate ($ 43). L’indomani partiamo alla volta di Toronto, circa 339 km, la città più popolata del Canada, superiamo il confine statunitense , sbrigando le solite formalità doganali. La città è molto caratteristica, famosa per i suoi grattaceli di vetro, una città sotterranea, con ristoranti, bar, negozi ecc., indispensabili per affrontare il freddo glaciale dell’inverno (anche se già in estate si nota la brusco calo della temperatura, rispetto agli Usa). Non manca una visita alla CN Tower, che offre una meravigliosa veduta panoramica di Toronto dai suoi osservatori coperti e all’aperto ( $ 25). Così riusciamo a vedere anche acclamato Eaton Centre. Ritorniamo poi verso Niagara, dove finalmente facciamo una breve crociera sul mitico battello “Maid of the Mist”. Le cascate, che segnano il confine tra gli Stati Uniti e il Canada, sono formate dall’omonimo fiume che, congiungendosi con il lago Ontario e il lago Eire, da vita a un fronte d’acqua lunga ben 950 metri e alta 55. Sono uno scenario che lascia senza fiato, dall’alto, come le avevamo viste il giorno prima, non rendono giustizia alla loro imponenza. Oltretutto, un ragazzo del posto, ci ha detto che porta molta fortuna alla vita di coppia, visitare le cascate in viaggio di nozze. Torniamo in albergo, stanchissimi ma entusiasti, un panino veloce e poi a nanna, l’indomani dobbiamo partire alla volta della capitale degli Stati Uniti, Washington D.C., solo 691 km! Nonostante la grande distanza, il viaggio è stato molto piacevole , passando per lo stato della Pennsylvania, abbiamo l’occasione di vedere una piccola comunità Amish. Ovviamente arriviamo a Washington in tarda serata, ma facciamo in tempo, dopo una doccia rigenerante, a fare un giro per la città per ammirare i tanti monumenti illuminati. La capitale federale degli USA è molto affascinate, a differenza delle altre città, è sviluppata in larghezza invece che in altezza e ha un non so che di europeo. L’indomani, non manca la visita (ovviamente dall’esterno) alla Casa Bianca, il Campidoglio, La Corte Suprema , il monumento a Washington, il cimitero di Arlington. La città è piena di scoiattoli, che si avvicinano sfacciatamente agli uomini e attraversano la strada come niente fosse, inoltre è possibile visitare tutti i musei che la città offre (e sono tanti) gratis. Noi abbiamo optato per il Museo dello Spazio e il National Zoo che ospita anche i panda! Giornata super intensa, in serata non abbiamo la forza di uscire, l’indomani ci aspettano 6 ore di volo, partiamo alla volta della costa Ovest! Infatti, alle h 9.15 prendiamo il volo per Los Angeles, arriviamo li alle h 11.39, ora locale (tre ore in meno rispetto la costa est) . Troviamo subito un pullmino gratuito per l’albergo, in pochi minuti ci troviamo nella nostra stanza, giusto il tempo di lasciare le valige e cerchiamo un bus che ci porti a Santa Monica (non ricordo il costo ma veramente poco). Ci rendiamo subito conto che la città è mastodontica, e che se è molto facile spostarsi, è altrettanto lungo raggiungere le mete. Arrivati a Santa Monica, lo spettacolo dell’Oceano Pacifico ci incanta, km e km di spiagge e pontili e un’infinità di torrette di avvistamento stile Baywatch. Proseguiamo con una lunga passeggiata per i negozi di Manhattan Beach e poi optiamo per una cena in un ristorante tipico di Venice . La mattina seguente, affittiamo un fuoristrada con autista, insieme ad altre due coppie conosciute in albergo ($39) e inizia il nostro tour alla volta del mondo del cinema e del lusso. Prima una lunga passeggiata per Beverly Hills e Bel Air, poi per Hollywood Boulevard, nella via stellata, Walk of Fame, lunga oltre tre km, con capatina al Teatro Cinese, il Grauman’s Chinese Teater, famoso per la notte degli Oscar, poi dritti agli Universal Studios ($90), dove tra giochi, attrazioni e set di film e serie tv ci sentiamo noi stessi dentro un film. La mattina dell’undicesimo giorno, con un tour prenotato dall’Italia, circa 800 euro(compresi i pernottamenti), partiamo alla volta dei grandi parchi. Attraversiamo il deserto della California, 644 km, bellissimi e suggestivi per via delle ore passate ad ammirare solo ed esclusivamente Cactus e rocce. Arriviamo a Phoenix, capitale dell’Arizona, dove abbiamo l’albergo, e anche qui lo stupore: una mega città creata dal nulla, nel pieno del deserto. La notte, con degli altri ragazzi conosciuti sul pullman, affittiamo un suv per raggiungere Scottsdale ( $30), uno dei tanti sobborghi cittadini, molto lussuoso e costoso, che offre decine di bar, pub, pizzerie ecc. L’indomani mattina partenza in direzione nord (altri 381 km) ,attraversando l’Arizona per ammirare il Grand Canyon, visitando lungo il percorso, il Castello di Montezuma, con antiche abitazioni indiane scavate nella roccia. Proseguiamo per Sedona ed il pittoresco Oak Creek Canyon, scenario di molti film western. Poi arriviamo al Gran Canyon, immancabile il giro in elicottero per ammirare una delle sette meraviglie naturali del mondo ($ 135), che non può che lasciare a bocca aperta, forse la cosa più bella che io abbia mai visto! Il tredicesimo giorno ci dirigiamo lungo il versante sud del Grand Canyon (612 km), fino a raggiungere il Painted Desert e la Monument Valley, posta nell’angolo nord-orientale dell’Arizona, al confine con lo Utah, la zona fa parte di un territorio amministrato dai Navajo, dove ammiriamo la riserva con un fuoristrada un pò datato ($35), guidato da un’immancabile indiano. Dopo la gita, pranziamo con i nativi, assaggiamo una Mutton Cly, un piatto tipico Navajo. In serata raggiungiamo il lago Powell, con breve sosta alla cittadina di Page e poi arriviamo a Kanab, dove alloggiamo in un tipico motel. La sera facciamo un giro per la città e mangiamo una bella bistecca in un locale stile far west. La mattina seguente, visita allo spettacolare Brice Canyon e poi alla volta del parco nazionale Zion, dalle imponenti formazioni rocciose. Lasciando le montagne, scendiamo verso il deserto del Nevada ( 519 km), direzione Las Vegas, la capitale mondiale del divertimento, dove ci attende una notte brava, all’insegna del gioco d’azzardo, in giro per i casino degli hotel più famosi!Non mancano gli incontri con diversi novelli sposi! Il quindicesimo giorno quando ci svegliamo sembra tutto un sogno, la città dalle mille luci sembra scomparsa, la nostalgia è tanta, anche perché dobbiamo ripartire per Los Angeles dove ci attende il nostro volo, con scalo a Cincinnati, per tornare in Italia.