Alpi Orobie – Rifugio Gemelli
Un bel the corretto grappa (specialità della casa!), due risate e ci addormentiamo tranquillamente nel nostro sacco a pelo cullati dal fresco della montagna.
Durante la notte sentiamo il temporale e la mattina ci svegliamo con il cielo coperto di nuvole. Dopo pochissimo le nuvole lasciano spazio a uno stupendo arcobaleno e anche la nostra energia si sprigiona, come quei raggi di sole tra le nuvole.
Dopo colazione si parte in auto per la Val Canale, dove seguiamo le indicazioni per il “Rifugio Alpe corte” e lasciamo la macchina in fondo alla strada.
Pronti? via…Il sentiero (numero 220) è un po’ ripido ma in 45 minuti raggiungiamo il Rifugio Alpecorte dove ci fermiamo per un caffè. Il sole è di nuovo nascosto e il cielo è coperto, ma non sembra promettere pioggia. La nostra camminata prosegue (sentiero numero 216) per circa quattro ore (soste comprese): prima in una parte con la vegetazione un po’ più alta, poi in una “simil-pietraia” e poi su finalmente al passo. Psicologicamente è pesante…Ti sembra sempre che manca poco e sei su e invece c’è un altro pezzo da fare proprio dietro quel sasso… Ma alla fine vinciamo noi. Anzi, no…In realtà sembra vinca il vento. Siamo partiti con la maglietta a maniche corte e ora abbiamo tutti il pile. Il vento soffia forte ed è freddo…Ma dietro il passo finalmente si vede il rifugio e la salita è finalmente terminata. Ci attende un’oretta di cammino quasi in piano, come se fosse un defaticamento…Ci fermiamo a mangiare un panino e due frutti, ma con il freddo non è stato tanto piacevole e anche il panorama non è un granchè. Proseguiamo con la mantella per la pioggia (che speriamo ci ripari dal vento!) e finalmente eccoci al rifugio!! Abbiamo prenotato una stanza da 4 per avere un po’ più di confort, cosi nessuno ci disturberà il sonno e prima di dormire possiamo fare due chiacchiere senza infastidire nessuno… Nel pomeriggio non riusciamo a goderci appieno il paesaggio che ci circonda: il sole fa qualche capatina tra le nuvole, ma il vento e il freddo la fanno da padroni. L’idea di fare la doccia alle 17 circa non è stata male: abbiamo anticipato gli altri e poi con calma e con un pantalone lungo siamo riusciti a bere un aperitivo all’aperto prima della cena. Una cena indimenticabile!! E’ questo che ci ha dato la forza di arrivare fino a qui e non siamo rimasti delusi!! Complimenti al cuoco!!! La mattina dopo, il rifugio si risveglia piano piano alle prime luci dell’alba… Quando ci svegliamo, oltre a vedere i primi avventurosi che sono già pronti a incamminarsi verso altre vette (mica han puntato la sveglia alle otto, loro!!), vediamo un paesaggio che toglie il fiato: un azzurro molto intenso che avvolge tutte le montagne circostanti! Una meraviglia!! La colazione ci da la carica giusta per riniziare il cammino e la discesa verso il primo rifugio, dove abbiamo “programmato” il pranzo. Spesso la discesa è più impegnativa della salita…E poi in salita eravamo in ombra (grazie alle nuvole)… ora è proprio tutta sotto il sole!! Il pranzo ci ha un po’ deluso: abbiamo avuto più la sensazione di una trattoria (strapiena di gente! ..Ma dov’è la tranquillità che c’era ieri? ) che di un buon rifugio di montagna; il tempo di un riposino al sole per rigenerarci e poi via verso la macchina che ci riporterà a casa. Abbiamo apprezzato molto il sabato nuvoloso e molto tranquillo, in cui la natura se pur non illuminata dal sole, ci ha saputo accogliere e accompagnare a destinazione…Con il sole della domenica abbiamo potuto apprezzare il panorama stupendo, i mille colori della natura e le sue mille espressioni, ma abbiamo dovuto “spartirla” con i tanti (più o meno) turisti (per caso?) che abbiamo incrociato lungo il cammino.
Grazie al cuoco, grazie al rifugio e soprattutto grazie alla splendida compagnia dei nostri amici che si sono dimostrati dei meravigliosi compagni di viaggio e di lunghe chiacchierate.
Un week-end davvero da rifare!! Vale & Ale.