Alpenstrasse. Tra arte e natura

Venditti cantava “ partirono in due ed erano abbastanza…” ed aveva ragione: è due il numero perfetto per viaggiare. Con la mia fidanzata Daniela abbiamo viaggiato moltissimo da quando ci siamo conosciuti e quello che vi racconto è stato uno degli itinerari più belli ed emozionanti. Una settimana esatta. Air Malta da Catania su Monaco di...
Scritto da: sentenz@
alpenstrasse. tra arte e natura
Partenza il: 30/07/2008
Ritorno il: 06/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Venditti cantava “ partirono in due ed erano abbastanza…” ed aveva ragione: è due il numero perfetto per viaggiare. Con la mia fidanzata Daniela abbiamo viaggiato moltissimo da quando ci siamo conosciuti e quello che vi racconto è stato uno degli itinerari più belli ed emozionanti.

Una settimana esatta. Air Malta da Catania su Monaco di Baviera dove abbiamo noleggiato l’auto. Piccola deviazione di mezza giornata (più che sufficiente direi…) per visitare Augusta: il Duomo per le antiche vetrate e le tavole di Holbein (il vecchio), St. Anna (la storia del luteranesimo è passata da qui…) ed il Fuggerei, quartiere di edilizia popolare dei primi del ‘500 voluto dal Jakob Fugger per garantirsi un posto nelle preghiere dei residenti beneficiari del diritto di abitazione al prezzo meramente simbolico di un gulden. Eccezionale, poi, la birra Alligator prodotta e bevuta nella König von Flandern in Karolinenstr. 12… Quindi, direzione Alpi tirolesi – non senza essere passati (ne vale la pena…) da Ottobeuren per vedere la chiesa benedettina ribattezzata “Escorial svevo” per la maestosità e l’eleganza dei decori interni, specie degli stalli del coro – raggiungiamo la nostra base per tre notti: Reutte, oltre il confine, in Austria, Hotel Moserhof (4 stelle – mezza pensione con cene luculliane e camera immensa… € 150,00 a testa per l’intero soggiorno).

Neppure 20 km e siamo a Steingaden da dove seguiamo le indicazioni tra lussureggianti prati fino ad arrivare al Santuario in der Wies (nel prato, appunto), capolavoro rococò della Baviera, nel cui interno si affollano affreschi e stucchi a contorno della statua del Cristo flagellato, che la tradizione vuole piangente e miracolosa.

Proseguendo per Oberammergau, graziosa cittadina dalle case dipinte, una bella strada ci porta direttamente a Linderhof, il primo dei castelli di Ludwig II che visitiamo.

All’interno di un parco arricchito di istallazioni e soluzioni sceniche di vario stile (una visita merita sicuramente la cd. Grotta di Venere, che rievoca una scena del Tannhauser di wagneriana memoria ed in cui il folle sovrano amava ritirarsi in solitudine, tra giochi di luce ed il suono di una piccola cascata) sorge il palazzo dagli interni sfarzosi (forse troppo…). Per la visita si acquista all’ingresso del parco il biglietto che prevede ingressi differenziati a seconda della lingua.

Ancor più belli i giardini circostanti: curatissimi ed eleganti su più livelli adornati di statue, fontane e tempietti.

Lasciamo Linderhof e proseguiamo per Ettal, dominata dalla vasta abbazia benedettina (bella la chiesa con notevoli affreschi tardobarocchi) e facciamo rientro a Reutte, in hotel, dove prenotiamo (pressoché obbligatorio visto il numero dei visitatori) la visita al secondo (per noi, in ordine di itinerario) castello di Ludwig II, Neuschwanstein che ammiriamo il giorno dopo.

Già dal vicino Marie Brucke si ha una bella vista del fiabesco maniero, emblema delle carattere visionario del sovrano di Baviera, che, come si dice dalle mie parti, “venne suicidato” all’età di 41 anni, in circostanze misteriose.

Gli interni, poi, confermano le manie (tante…) di Ludwig II. Fantasie di marmi, stucchi, intagli si sovrappongono senza soluzione di continuità in diversi ambienti, richiamando scuole diverse e sfoggiando materiali e suppellettili preziosi di varia provenienza; una fusione di stili estremamente eterogenei che, comunque, colpisce ed affascina… Il vicino castello di Hohenschwangau, dove Ludwig II trascorse la giovinezza, completa, quindi, il giro dei castelli presso Fussen, bella cittadina di assetto medioevale, dove pranziamo, stavolta in una specie di bazar all’interno del quale si prepara e serve di tutto, dal pesce alla birra… Digeriamo stesi in riva al vicino Hopfen am See e trascorriamo il pomeriggio al complesso termale regale Konig Kristall Therme, con bella vista sulle montagne ed il castello di Neuschwanstein.

La sera a Reutte ci aspetta, dopo la solita abbuffata di piatti tipici bavaresi, la festa della città, appena inaugurata, con diversi concerti, a seconda dei gusti e dell’età.

Lasciato l’hotel ci dirigiamo verso est dopo esserci fermati a contemplare il Plansee, delizioso lago alpino, prima di seguire la Deutsche Alpenstrasse fino a Berchtesgaden, nell’omonimo parco nazionale, ultimo lembo di Germania a sud di Salisburgo, dove, dopo aver lasciato i bagagli in hotel (Alpenhotel Hundsreitlehen in Bischofswiesen, grazioso tre stelle sup., immerso nel verde ma vicino ai collegamenti che ci servivano: complessivi € 230,00 a coppia per tre pernottamenti con colazione e centro benessere), trascorriamo il pomeriggio e la sera.

Ovviamente, è stato necessario lasciare l’auto per raggiungere il centro storico in navetta (park and drive Salisburgo Sud).

Raccolto ed elegante il centro della città di Mozart, si visita comodamente in un paio d’ore, ma ad essere sinceri, non stupisce più di tanto. Belle la Franziskanerkirche, gotico e barocco insieme, e la vista dalla fortezza Hohensalzburg, che si raggiunge tramite funicolare.

Il giorno dopo ci aspettano i laghi del NationalPark Berchtesgaden. Il Konigsee è servito da un servizio di navigazione elettrico, nel rispetto della rigorosa normativa antinquinamento in vigore. È davvero difficile rendere a parole la bellezza del lago alpino per eccellenza: acque cristalline di colori intensi circondate da un anfiteatro di monti dai ghiacci perenni, natura selvaggia ed incontaminata, cascate…Insomma, un vero idillio.

Il battello improvvisamente (per noi italiani che non parliamo tedesco, nessun preavviso in tal senso) si ferma in mezzo al lago. L’addetto lascia il timone, prende una tromba e, sporgendosi fuori dall’imbarcazione, inizia a scandire alcune note, restituite dall’eco delle montagne di fronte, in quello che – Pooh a parte… – è stato uno dei concerti più belli mai sentiti… Dopo l’imprevisto intermezzo musicale, la navigazione prosegue fiancheggiando le rosse cupole della chiesetta di St. Bartholomä che visiteremo facendo rientro dalla meta finale del giro: l’Obersee.

Altro lago alpino, di più ridotte dimensioni, dagli spettacolari effetti di luce e riflessi, che si raggiunge, appena sbarcati, dopo un panoramico sentiero tra i boschi. Vi si specchiano cime altissime solcate dalla cascata del Rothbach in un’atmosfera al contempo raccolta e di ampio respiro. Davvero spettacolare… Al rientro, dopo una sosta per visitare la chiesetta di St. Bartholomä ed un pranzo bavarese nell’annesso biergarten, appena raggiunta l’auto, un temporale ci suggerisce la visita alle miniere di sale del Salzbergwerk, illuminante esperienza sottoterra tra condotti e scivoli di legno utilizzati dai minatori sin dal 1500 per l’estrazione del sale raffinato nella vicina Bad Reichenhall (condotto di 18 km servito da macchinario del 1800), nella raffineria tuttora in funzione.

A sera, ci fermiamo all’Hofbaruhaus di Berchtesgaden, famosa birreria annessa alla fabbrica, per bere l’ottima jubilaumbier e cenare.

L’indomani il clima è ancora incerto, ma noi siamo diretti ancora una volta sottoterra, nella grotta di ghiaccio più grande del mondo: Eisriesenwelt.

La strada verso Hallein taglia la catena montuosa a sud di Salisburgo e ci consente di raggiungere dall’hotel direttamente Werfen in Austria, in meno di un’ora.

Dal paese, dominato da un bel castello, si inerpica una strada di circa 6 km con pendenze da fondere il motore (tutta prima e seconda, per dare l’idea…). Si parcheggia ed un sentiero in salita porta in venti minuti alla base della funivia. Tre quarti d’ora di fila, tre minuti di cabina e siamo alla stazione a monte.

Di lì un sentiero in altri venti minuti conduce all’ingresso della grotta.

La visita è organizzata ed il biglietto d’ingresso si acquista alla partenza della funivia (biglietto cumulativo trasporto a/r e tour guidato della grotta € 19,00 a persona).

La temperatura nella grotta è sempre sottozero ed è circostanza da non sottovalutare perché la visita in questo santuario di ghiaccio dura oltre un’ora e mezza.

Tra stalattiti, stalagmiti, colate di ghiaccio, laghi (ghiacciati) e bianche montagne fitte di strati ora azzurri ora trasparenti il percorso è un affascinante viaggio al centro della terra tra freddi strati millenari… tutti in fila con torce a gas in silenzio ad ammirare l’imponenza della natura e le sue meraviglie. Si dimenticano la precedente scarpinata e la stanchezza e si rimane affascinati per oltre 1 km scavato nel ghiaccio.

Un’esperienza unica… Ultima notte di viaggio, ancora una birra e l’indomani si riparte, via autostrada, verso Monaco, non senza prima trascorrere un paio d’ore sulle rive e tra le isole del Chiemsee, il “mare di Baviera”.

Visitiamo le due isole, quella degli uomini e quella delle donne. Sulla prima Ludwig II costruì la sua Versailles, lo Schloss Herremchiemsee, con reggia e parco emuli delle meraviglie appartenute all’invidiato Re Sole.

Sulla Fraueninsell, infine, per ammirare i preziosi quanto rari affreschi nella chiesa romanica di St. Maria e nella Torhalle di epoca carolingia.

A Monaco la nostra vacanza finisce.

Un itinerario tra arte e natura quello appena concluso che consigliamo a tutti. E se è pur vero che i suggerimenti sui castelli di Ludwig II sono già molti all’interno del sito, speriamo di essere stati utili per le bellezze che vi si trovano più o meno vicino. Un saluti a tutti.

Sergio e Daniela.



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