Alonissos, perla delle Sporadi
Quasi tutte le spiagge di Alonissos sono sassose quindi è importantissimo portarsi i sandaletti / scarpe di gomma per andare in mare. Ad inizio Giugno la muta (anche di quelle “ridotte”) è stata indispensabile per lo snorkeling in quanto l’acqua è freschina.
Dopo i primi due giorni di adattamento abbiamo passato i successivi tre giorni scorazzando in coppia su un 125 noleggiato presso l’albergo (45 euro per tre giorni). Soprattutto se siete in due non considerate l’80cc in quanto vi potreste trovare in difficoltà nelle ripide salite sulle strade sterrate dell’isola. Ricordate di farvi dare la mappa dell’isola in Hotel. Il paese principale dell’isola, nonché il porto da cui partono tutti i traghetti, è Patitiri che si trova a circa 3 Km dal villaggio. La strada principale di Alonissos è asfaltata e corre da sud a nord per tutta l’isola fino ad arrivare a Gerakas. Dalla strada principale si dipartono diverse strade laterali (molte delle quali non asfaltate ed in condizioni a volte piuttosto critiche) che permettono di raggiungere gran parte delle spiagge dell’isola. In moto fate attenzione che il pericolo principale non sono le auto, praticamente inesistenti, quanto le capre che potrebbero sbucarvi improvvisamente dal lato della strada. Ricordate inoltre che gli unici distributori sono a Patitiri per cui conviene sempre muoversi verso nord con il serbatoio pieno.
Il primo giorno in moto passiamo da Patitiri e guardiamo la spiaggetta di Rsoum Yalos su cui si affacciano alcune trattorie. Proseguendo verso Nord passiamo dalla spiaggia di Milia Yalos e poi Chrissi Milia. La spiaggia era molto decantata per essere tra le più belle di Alonissos e per essere sabbiosa ma noi abbiamo trovato solo sassi e la spiaggia non ci è parsa meritevole di una sosta. Abbiamo così continuato il nostro tour arrivando alla baia di Kokkinokastro. La spiaggia è bellissima grazie anche alle belle pareti rossa porpora di origine vulcanica che si trovano alle sue spalle ed all’isolotto omonino che si trova di fronte alla baia. Purtroppo non è parso possibile raggiungere via terra due belle spiagge che si trovano dietro Kokkinokastro nella baia adiacente di Tzortzi Gialo: le case in costruzione (probabilmente di qualche assessore dell’isola… mi chiedo come abbiano potuto dare il permesso a costruire in quel posto) paiono impedire qualsiasi passaggio.
Al pomeriggio visitiamo Tzortzi Gialo e poi Lefto Gialo. La strada bianca che permette di raggiungere quest’ultima ha una vista panoramica stupenda sulla baia di Tzortzi e Kokkinokastro. La spiaggia è molto bella ed il mare ha un colore turchese magnifico. Lefto (a nostro avviso) è tra le più belle spiagge dell’isola e deve essere sicuramente visitata anche perché è facilmente raggiungibile poiché la strada è in buone condizioni. Sulla spiaggia si trova anche una piccola trattoria tra gli olivi in cui è possibile mangiare.
Verso sera quando il sole inizia a scomparire decidiamo di andare in avanscoperta sul lato ovest dell’isola. Dalla strada principale quasi all’altezza dell’indicazione di Milia Gialo prendiamo una strada bianca e seguiamo l’indicazione per Agii Anargiri. Si prosegue su un sentiero in condizioni piuttosto precarie fino a quando all’altezza di una casa abbandonata occorre lasciare il motorino e proseguire a piedi. Dopo circa cinque minuti su un sentiero panoramico si arriva ad una piccola cappella da cui si gode una vista mozzafiato soprattutto se arriverete come nel nostro caso al tramonto.
E’ ormai sera e raggiungiamo la vecchia città di Alonissos che si trova in posizione strategica su un monte nella parte sud dell’isola. E’ un villaggio molto bello le cui case sono state parzialmente ristrutturate (nel 1950 un terremoto ha semidistrutto il paese) per essere adibite a ristorantini, pub o negozi di artigianato e souvenir. Se si amano i gatti, qui non si rimane delusi… sono presenti in gran numero in ogni stradina del villaggio. Rientriamo tardissimo al villaggio dopo aver visto alcuni dei luoghi più incantevoli dell’isola.
Il secondo giorno in moto ci muoviamo verso nord con l’obiettivo di visitare la spiaggia di Agios Dimitros. Dal villaggio dopo una decina di Km la strada si biforca: andando a sinistra si prosegue verso nord in direzione Gerakas, andando a destra si scende verso il paesino di Steni Valia (grazioso il porticciolo) e quindi Agios Dimitrios. Qui ci troviamo praticamente soli in una spiaggia a forma di V lunga non meno di un chilometro. Dal basso probabilmente il luogo potrebbe non apparire particolarmente suggestivo ma visto dall’alto sembra una spiaggia caraibica ed i colori sono incredibili.
Nel pomeriggio ripartiamo alla volta di Gerakas, la punta più a nord dell’isola. Il viaggio merita soprattutto per il panorama che si gode durante il tragitto. A Gerakas in realtà non c’è praticamente niente (salvo un centro per lo studio della Foca Monaca che tra l’altro abbiamo avuto la fortuna di vedere per pochi secondi nella spiaggia del villaggio). Ritornando verso sud all’altezza di un trivio (Dhiasselo) prendiamo la deviazione che porta verso est. Si percorre una strada a tratti molto accidentata che permette di scendere verso Agios Dimitrios godendo di panorami stupendi di Peristera (l’isola che si trova ad est di Alonissos) e della stessa spiaggia di Agios.
Il terzo ed ultimo giorno in moto visitiamo prima la baia di Votsi (vicino Patitiri) e poi la graziosa caletta di Megali Amos che si trova nella zona ovest dell’isola e che si raggiunge dopo una ventina di minuti di strada bianca ed una breve discesa a piedi. Anche qui la piccola spiaggia è quasi deserta ed alla nostra sinistra vediamo altre due piccole calette che probabilmente si possono raggiungere da qualche bivio precedente oppure scendendo a piedi dalla cappella di Agii Anargiri che si intravede in lontananza. Il pomeriggio lo passiamo per tratturi nella zona della vecchia Alonissos: vediamo il mulino che si trova nella spiaggia di Hora Vrisitsa a la spiaggia di Mikros Mourtias. Sinceramente, a meno che non siate amanti dell’enduro, ci sentiremmo di sconsigliarle.
Conclusioni: Alonissos è un isola ancora fuori dai classici circuiti turistici e comunque la sua scarsa ricettività alberghiera la rende una vera perla per chi vuole un posto di relax in cui sia possibile essere dinamici. Il modo più conveniente per visitare l’isola è sicuramente la moto (oppure una piccola jeep se non amate le due ruote) ma vi sono altre alternative come ad esempio il trekking (fare attenzione a bisce e vipere) – in porto a Patitiri potrete trovare vari programmi. Oppure è possibile fare alcune escursioni in nave nelle isole vicine. Quella organizzata da Ventaglio (che troverete identica anche offerta in porto a Patitiri) a sentire chi ci è stato è parsa poco interessante rapportata al prezzo. Probabilmente le escursioni più interessanti vengono fatte partendo dalla più mondana Skiathos od ancor meglio accordandosi con qualche barcarolo del posto.
Per chi vuole un’idea visiva di quanto non siamo riusciti a descrivere a parole… Davide & Amanda