Aloha, siamo alle Hawaii

Arcipelago da sogno nel mezzo dell'Oceano Pacifico. Un viaggio itinerante, immersi nella natura primordiale circondati da vulcani attivi, foreste pluviali e spiagge paradisiache
Scritto da: Elena Innocenti
aloha, siamo alle hawaii
Partenza il: 22/08/2012
Ritorno il: 04/09/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Dopo un lungo on the road sulla West Coast americana decidiamo di terminare il nostro viaggio di nozze alle Hawaii. Questo meraviglioso arcipelago, sicuramente non è una destinazione low cost, ma organizzandosi per tempo e in maniera autonoma siamo riusciti a visitare luoghi bellissimi senza spendere una fortuna. Abbiamo soggiornato alle Hawaii per 14 giorni, visitando 3 delle principali isole: Oahu, Big Island e Kauai.

Per quanto riguarda gli hotel ed il noleggio delle auto sulle varie isole, abbiamo prenotato tutto in anticipo, prima di partire da casa. Il nostro aereo decolla da Los Angeles alle 7 a.m e dopo circa 6 ore arriviamo finalmente a Honolulu. Waikiki Beach, e il sogno diventa realtà. L’aeroporto di Honolulu pur essendo il più grande di tutto l’arcipelago hawaiano,è comunque molto piccolo rispetto agli altri aeroporti americani, così in breve tempo ritiriamo i nostri bagagli e ci dirigiamo verso il noleggio della Alamo per ritirare l’auto. Ci viene assegnata una Chevrolet Aveo completa di navigatore. Ci dirigiamo subito verso l’hotel Aqua Palms di Waikiki, dove pernotteremo per i prossimi 4 giorni. Questa struttura è situata in ottima posizione, vicinissima alla famosa Waikiki Beach e al centro del paese. Lasciati i bagagli ci facciamo un giro a piedi, prima tappa la spettacolare Waikiki Beach. Con nostro stupore ci accorgiamo subito che non ci sono molti turisti in spiaggia, anzi ci sono ampi spazzi vuoti dove è possibile sdraiarsi al sole in santa pace. La spiaggia di sabbia finissima e chiara degrada dolcemente verso l’oceano, che quì è molto calmo perché riparato dalla barriera corallina. Rimaniamo subito molto soddisfatti, il primo impatto con quest’isola è molto piacevole. Dopo un po di relax in spiaggia, ci concediamo un sandwich, per poi fare due passi nel centro di Waikiki dove ci sono moltissimi negozi. Verso le 14, decidiamo di andare in hotel, dove ci viene assegnata la nostra stanza, così ne approfittiamo per riposarci un po’ e fare una doccia rigenerante. Nel tardo pomeriggio, raggiungiamo nuovamente Waikiki Beach, e dopo una breve passeggiata ci sediamo sotto le palme vicino alla statua di Duke Kahanamoku per ammirare il nostro primo tramonto hawaiiano.

Oahu: sole, mare e spiagge tropicali

Questa mattina il fuso orario si fa sentire (alle Hawaii ci sono 4 ore in meno rispetto a Los Angeles, e 12 in meno rispetto all’Italia) e alle 5.30 siamo già in piedi. Ci prepariamo un caffè e decidiamo l’itinerario della giornata. Verso le otto partiamo dall’hotel e decidiamo di visitare la parte est di Oahu. Percorriamo la strada costiera che ci porta verso Kailua, e decidiamo di fermarci a Lanikai Beach dove ci dedichiamo al totale relax in spiaggia. Raggiungere Lanikai Beach, però non è semplice in quanto la spiaggia non è segnalata. Giunti nel paese di Lanikai ci sono moltissime villette affacciate sull’oceano tra le quali bisogna trovare gli accessi pubblici alla spiaggia. Armati di un po di pazienza dopo aver parcheggiato l’auto lungo strada, riusciamo a raggiungere la spiaggia e veniamo ripagati con un paesaggio tropicale fantastico. Lanikai Beach è meravigliosa, forse tra le più belle di tutte le Hawaii. La sabbia finissima è di un bianco accecante e il mare turchese è straordinario. In questa zona ci sono molte altre spiagge, tra le migliori è da segnalare quella di Kailua Beach, una lunga distesa di sabbia chiara con mare cristallino adatta anche alle famiglie. Passiamo quasi tutta la giornata in spiaggia, visto che oggi ci vogliamo riposare approfittando della splendida giornata di sole. Purtroppo verso le 16 iniziano ad arrivare le nuvole, alzandosi anche un bel po di vento, quindi decidiamo di rientrare in hotel. Più tardi, dopo esserci preparati per la sera, andiamo a Waikiki per fare l’aperitivo in riva al mare. Il locale che scegliamo è l’House Whithout a Key, che si trova direttamente sulla spiaggia: qui ci viene servito un’ottimo Mai Tai, un must alle Hawaii. E mentre ci godiamo il tramonto, assistiamo anche ad uno spettacolo dal vivo di musica e danze hawaiiane.

Hanauma Bay, il paradiso dello snorkeling

Il giorno seguente lo dedichiamo alla riserva naturale di Hanauma Bay. Raggiungiamo la baia di buonora, perché il parcheggio è aperto fino ad esaurimento posti e già a metà mattina solitamente è “full”. L’ingresso costa 8$ a testa ed è chiuso il martedì. Hanauma Bay è un luogo molto affascinante, è ciò che rimane di un’antica caldera di un vulcano inattivo che è stata erosa dal mare, venendosi così a creare una bellissima baia dove una sottile striscia di sabbia si estende riparata sotto una lunga scogliera verdeggiante. Hanauma Bay è considerata da tempo una delle zone migliori per fare snorkeling. Prima di avere accesso alla spiaggia, che è situata all’interno di un parco marino protetto, veniamo invitati dai ranger a visionare un filmato che illustra la fauna e la flora marina della baia. Inoltre, ci vengono spiegate le cose da non fare per non disturbare i pesci e le tartarughe. Appena arrivati in spiaggia prendiamo la maschera e allontanandoci un pò dalla riva iniziamo la nostra esplorazione dei fondali. Qua è un pò come essere immersi in un acquario, vediamo banchi di pesci tropicali coloratissimi che nuotano indisturbati intorno a noi. La cosa più sorprendente di tutta la giornata è l’incontro con una tartaruga marina gigante, che ci ha gentilmente concesso di nuotare in sua compagnia. Nel pomeriggio, rientrando a Waikiki diamo un’occhiata alle spiagge limitrofe. Facciamo una sosta a Sandy Beach, molto cara al presidente Obama, e al belvedere di Halona Blowhole, che consiste in una scalinata a strapiombo sul mare formata da lava solidificata dove si ritrovano gli amanti del surf.

Nella capitale del surf, alla ricerca dell’onda perfetta

Questa mattina decidiamo di fare il giro dell’isola di Oahu, percorrendo la strada litoranea che ci porta verso la costa nord. Ci spostiamo verso Kailua per visitare il Tempio Buddhista di Byodo-in. Il tempio è circondato da verdissimi giardini e laghetti collegati tra loro da piccoli ponti molto caratteristici in stile giapponese. Negli stagni vi sono numerose carpe colorate. All’interno del tempio nella stanza principale vi è un enorme statua dorata del Buddha, che viene venerata dai fedeli. Proseguendo verso nord ci godiamo il fantastico panorama. Da un lato ci sono le verdissime montagne ancora avvolte nella nebbia mattutina, e dall’altra parte invece c’è l’oceano con le sue mille sfumature di blu. Per pranzo ci fermiamo da Shrimp Shack, un’ambulante organizzatissimo situato lungo strada che prepara piatti a base di gamberi freschissimi. Noi optiamo per un piatto di riso all’aglio con gamberetti al burro, davvero molto buoni. In questa zona vi sono molti allevamenti di gamberi e non è difficile incontrare lungo la strada bancarelle che cucinano il pesce. Percorriamo la Kamehameha Highway arrivando fino alla punta settentrionale del promontorio di Kuilima Point, un belvedere da dove ammiriamo tutta la costa circostante. In questa parte dell’isola ci sono molte spiagge; una delle più frequentate è sicuramente Sunset Beach, dove ci fermiamo a fare il bagno. Qua intorno c’è anche un pò di barriera corallina e noi ne approfittiamo subito per fotografare i pesci che nuotano tranquilli tra gli scogli. L’obiettivo di oggi è quello di visitare la capitale mondiale del surf, e cioè Hale’iwa. In inverno le persone arrivano da tutte le parti del mondo per surfare qui. Noi non sapendo fare surf ci accontentiamo di mangiare una granita di Matsumoto’s guardando l’oceano. Prima di rientrare a Waikiki ci fermiamo a visitare la Dole Plantation, una famosa piantagione di ananas che esporta il suo prodotto in tutto il mondo.

Alla scoperta di Big Island

Questa mattina alle 11 abbiamo il volo per Big Island, l’isola più grande e più a sud dell’arcipelago delle Hawaii. Lasciamo Honolulu e dopo circa trenta minuti di volo atterriamo a Kailua. Ritiriamo l’auto al noleggio della Alamo e appena lasciato l’aeroporto ci accorgiamo subito di essere su di un’isola vulcanica, perchè siamo circondati da fiumi di lava solidificata, un vero spettacolo per i nostri occhi. Ci dirigiamo all’hotel che si trova nei dintorni di Kailua Beach, e dopo aver lasciato i bagagli in camera, torniamo in paese per pranzare e dare un’occhiata al centro. Kailua è una cittadina molto piacevole che si affaccia direttamente sul mare, nel centro ci sono numerosi negozi, bar, ristoranti dove è possibile fare un’aperitivo guardando l’oceano. Purtroppo nel pomeriggio inizia a piovere, quindi decidiamo di rientrare in hotel per riposare un po’.

Pu’uhonua o Honaunau N.P una piacevolissima sorpresa

Lasciamo di buonora l’hotel per spostarci verso sud in direzione dell’Hawaii Volcanoes National Park dove trascorreremo i prossimi due giorni. Percorrendo la Hwy-11 detta anche Belt Road, attraversiamo la valle di Kona famosa per la coltivazione del caffè. In questa zona la strada si allontana dal mare per inerpicarsi in una regione montuosa ricca di vegetazione rigogliosa. Intorno a noi vi sono piantagioni di caffè alternate a fitti tratti di foresta dalla quale spuntano alberi carichi di mango, avocado e banane. Ci fermiamo alla Kona Pacific Farmers Cooperative, dove ci viene offerto di assaggiare le diverse qualità di caffè che vengono coltivate dai vari produttori locali. Riprendiamo poi la strada verso sud seguendo la costa, fino ad arrivare al Parco Nazionale di Pu’uhonua o Honaunau. Questo parco merita sicuramente una visita perchè è molto particolare e ben conservato. Il Pu’uhonua o Honaunau N.P si trova su di una penisola di lava nera che si protrae nell’oceano Pacifico ed è il luogo dove si trovano le rovine preservate di un palazzo reale dell’antica monarchia hawaiiana. Qua vi sono delle capanne con il tetto in paglia, ricostruite alla perfezione, che in antichità venivano usate come abitazione. Ancora riconoscibile vi è la spiaggia privata dei regnanti e il vecchio approdo per le canoe. Inoltre, vi sono anche delle effigi scolpite nel legno che raffigurano le divinità a protezione della reggia. Dopo la visita al parco decidiamo di fare un po’ di snorkeling nella vicinissima Honaunau Bay. Ci caliamo in acqua da una bassa scogliera vulcanica, dove vi è un facile accesso al mare. In questa zona, occorre però fare molta attenzione alle onde e indossare sempre le scarpette da scoglio, perchè il fondale è ricco di ricci di mare e di coralli. Appena entrati in acqua veniamo subito circondati da numerosissimi pesci colorati, e nuotando tra gli scogli, riusciamo anche ad avvistare una murena, oltre alle solite immancabili tartarughe marine. Oggi pranzo al sacco, e dopo un po’ di relax proseguiamo sulla litoranea verso sud. Nel frattempo il tempo è cambiato molto velocemente, ed è iniziato a piovere. La tappa successiva è la spettacolare spiaggia di Punalu, detta anche Black Sand Beach, a causa della sabbia nerissima che la caratterizza. L’ultima parte di strada prima di arrivare a Volcano attraversa il deserto di Ka’u, formato da una distesa di rocce laviche sulle quali crescono piccoli cespugli spinosi. Nelle prossime due sere, pernottiamo a Volcano, presso l’Hale Ohia Cottages, dove ci viene assegnata una bella camera, all’interno di un graziosissimo cottage immerso nella foresta tropicale.

Passeggiando sulla caldera del Kilauea

Oggi abbiamo deciso di dedicare l’intera giornata alla visita dell’Hawaii Volcanoes N.P. Appena entrati nel parco, ci rechiamo al visitor center, per chiedere ai ranger se vi è un’eruzione in corso, loro prontamente ci dicono di sì, e ci mostrano un punto sulla cartina dal quale possiamo avere una buona visuale sul vulcano. Il Kilauea è un vulcano tutt’ora attivo, quindi le aree che possiamo visitare, pur essendo molte, sono comunque circoscritte a seconda dell’agibilità della zona. Iniziamo la nostra visita percorrendo in auto la Crater Rim Drive, la strada che corre intorno alla caldera del Kilauea; purtroppo però la strada si interrompe al traffico all’altezza dell’osservatorio e museo di vulcanologia Jagger, a causa delle recenti fuoriuscite di lava e fumi tossici. Visitiamo il museo, dove viene dettagliatamente illustrata l’attività del vulcano. Restiamo per un pò ad osservare le enormi colonne di fumo bianco che emergono dalla caldera, rimanendo estasiati: ancora una volta la natura ci sorprende con i suoi effetti speciali. Riprendiamo l’auto e andiamo a percorrere le Chain of Craters Road, una strada che scende dalle pendici del vulcano fino a raggiungere l’oceano (80 km tra l’andata e il ritorno). Lungo la strada possiamo osservare le varie colate laviche che si sono formate nel tempo dalle diverse eruzioni. È impressionante vedere come il magma si sia portato via tutto, anche la strada che ad un certo punto si interrompe bruscamente perchè inondata di lava. Facciamo un piccolo trail sulle rocce laviche fino ad arrivare a ridosso della scogliera, da qua possiamo vedere la lava ormai solidificata che incontra l’oceano, è uno spettacolo davvero entusiasmante ed unico nel suo genere. Pranziamo al sacco seduti sulle rocce vulcaniche, poi purtroppo inizia a piovere, quindi decidiamo di tornare in paese e fermarci a bere qualcosa al Cafè Ono, un localino molto caratteristico dove vi è anche una piccola galleria d’arte, dove espone un’artista locale.

Akaka Falls: il paradiso all’improvviso

Il giorno seguente partiamo di buonora da Volcano in direzione di Hilo, ma non ci fermiamo in città, proseguiamo verso nord sulla Hwy-19, fino ad arrivare all’Hawaii Tropical Botanical Garden. Questo giardino occupa quasi tutta la Onomea Bay ospitando molte varietà di alberi tropicali, orchidee colorate e tantissime piante in fiore, che grazie a particolari condizioni climatiche qui trovano l’habitat perfetto per la loro sopravvivenza. Il biglietto d’ingresso è un pò caro (15$ a persona) ma ne vale assolutamente la pena, visto che ci si immerge completamente nella natura, ammirando una vera giungla tropicale accompagnati dal canto degli uccelli che svolazzano indisturbati. Dopo questa piacevolissima escursione riprendiamo la strada costiera e andiamo a visitare le Akaka Falls. Queste meravigliose cascate sono visibili percorrendo a piedi un facile sentiero di circa 1 km che si insinua attraverso una fitta giungla fino a raggiungere un belvedere che si affaccia direttamente sulle cascate. Finito il trail completiamo il giro dell’isola andando verso nord. Costeggiando sempre l’oceano arriviamo fino a Honoka’a un piccolo paese sul mare che probabilmente ha visto tempi migliori. Ci fermiamo ad un Fast Food affacciato sulla strada, dove mangiamo dell’ottimo pesce fritto e patate. Dopo pranzo ci dirigiamo verso Waimea, una piccola cittadina posta tra due vulcani dell’entroterra di Big Island. Qua il paesaggio è surreale, non ci sono alberi, ma solo colline ricoperte di erba molto alta e incolta di colore grigio; sembra di essere sulla luna, probabilmente è un’effetto creato dalle emissioni di ceneri che fuoriescano dal vulcano. Arriviamo a Kailua, dove poco distante, in posizione splendida affacciato sull’oceano si trova il nostro hotel il Keauhou Beach Resort, dove finalmente ci godiamo il meritato riposo.

Hapuna Beach, la spiaggia più bella degli Stati Uniti

Facciamo un’abbondante colazione in hotel, poi decidiamo di visitare la costa a nord di Kailua per scoprire le sue famose spiagge candide. La prima tappa della giornate è Hapuna Beach, una bellissima distesa di sabbia bianca incorniciata tra il mare color turchese e altissime palme ondeggianti. Hapuna Beach è stata definita da molti siti di viaggio tra le spiagge più belle degli Stati Uniti; effettivamente non possiamo dargli torto, perchè è davvero spettacolare. La mattinata si svolge all’insegna del più totale relax alternando il bagno alla tintarella. Dopo pranzo, visto che siamo già abbastanza abbruciacchiati torniamo in hotel, dove approfittando dei campi da tennis per fare due scambi.

Kauai, l’isola giardino

Lasciamo l’isola di Big Island per spostarci a Kauai detta anche l’isola giardino. Ritirata l’auto al noleggio, ci dirigiamo verso l’hotel il Courtyard Kauai at Coconut che si trova in splendida posizione, affacciato direttamente sulla Coconut Beach. Qua, visto che siamo in viaggio di nozze, veniamo accolti con una ghirlanda di bellissime orchidee in perfetto stile hawaiiano e relativa bottiglia di champagne gentilmente offerta dall’hotel. Lasciamo i bagagli ed iniziamo la visita dell’isola. Come prima tappa visitiamo la pittoresca cittadina di Kapa’a, formata da tante casine di legno colorate dove vi sono numerosi cafè e negozi, poi facciamo due passi sulla lunghissima spiaggia di Donkey Beach. Qua ci sono molti ragazzi a fare surf, ma tira molto vento, quindi visto che siamo anche un pò stanchi rientriamo in hotel.

I panorami mozzafiati dell’Waimea Canyon

Quest’oggi andiamo a visitare la zona a sud di Kauai, quindi seguendo la Hwy-50 arriviamo fino a Po’ipù qui ci sono due fantastiche insenature di sabbia bianca riparate dalle correnti oceaniche grazie alla barriera corallina che si trova al largo. Ci sistemiamo sulla spiaggia, quando notiamo qualcosa di insolito a pochi metri da noi, ci avviciniamo per vedere di cosa si tratta e con grande stupore ci accorgiamo che è una foca monaca, intenta a prendere il sole, una vera meraviglia. Anche i fondali ci regalano intense emozioni, perchè anche qua facendo semplicemente snorkeling a pochi metri dalla riva, ci ritroviamo circondati da banchi di pesci tropicali coloratissimi. Rimaniamo in spiaggia tutta la mattina, dopo di che decidiamo di visitare due dei luoghi più spettacolari delle Hawaii: la gola del Waimea Canyon e il Koke’e State Park.

Percorriamo la Waimea Canyon Drive, questa è una strada imperdibile che percorre tutta la valle passando da vari punti panoramici dove è possibile fermarsi per fare le foto e ammirare il paesaggio circostante. Il canyon a nord, confina con il Koke’e State Park, questo è il set naturale dove è stato girato il famoso film Jurassic Park. Il paesaggio è così primordiale che in effetti si ha la sensazione che da un momento all’altro si possa incontrare un dinosauro. Addentrandoci nel Koke’e S.P. arriviamo fino all’ultimo view point il Kalalau Lookout a oltre 1200 metri sul livello del mare. Da qui vediamo per la prima volta uno scorcio fantastico sulle scogliere della Napali Coast. I colori sono impareggiabili: il blu cobalto del mare si unisce al verde smeraldo della foresta che si mescola al rosso delle rocce che la circondano, creando un caleidoscopio di colori che ci lascia a bocca aperta. Riprendendo la strada del ritorno, ci fermiamo al Mana Receway Park dove in questi giorni si tiene una competizione di Drag Race. Essendo appassionati di auto, ci divertiamo molto a vedere le gare di accelerazione di queste stravaganti vetture.

Verso la Nà Pali Coast

Il giorno seguente andiamo a visitare la parte nord-est dell’isola. Prendiamo la strada litoranea attraversando la cittadina di Anahola, per poi proseguire verso Anini Beach, spiaggia rinomata per lo snorkeling e il mare turchese. Qua facciamo qualche bagno, la spiaggia è bella, ma non ci entusiasma troppo, forse perchè il mare è un po mosso e non riusciamo ad avere una buona visibilità sott’acqua. Ripartiamo, prossima tappa Pali Ke Kua Beach. Questa splendida insenatura si trova in una piccola baia riparata tra le scogliere vicino al quartiere residenziale di Princeville. Lasciata l’auto ci incamminiamo su di un sentiero molto accidentato, che seguendo la scogliera si inerpica nella fitta vegetazione a ridosso dell’oceano. Camminiamo ancora un po’ fino a raggiungere due spiaggette meravigliose semi deserte. Siamo elettrizzati, qua fare snorkeling è veramente un’esperienza unica, perchè oltre ad essere immersi nella barriera corallina e vedere decine e decine di pesci, nuotiamo tutta la mattina insieme ad una tartaruga, intenta a mangiare le alghette delle rocce. Pranzo al sacco, godendoci la solitudine di questo paradiso. Nel primo pomeriggio ripartiamo continuando il nostro itinerario verso il nord di Kauai. Percorriamo tutta la strada costiera fino ad arrivare a Ke’e Beach dove vi è una splendida spiaggia di sabbia chiara; da qui si vedono le maestose scogliere della Nà Pali Coast. Oggi è domenica, ed anche i locali si recano al mare, questa spiaggia risulta un pò troppo affollata per i nostri gusti, quindi dopo una passeggiata sulla riva decidiamo di riprendere l’auto ed andare a visitare il paese di Hanalei e le sue spiagge. Il villaggio di Hanalei è piccolo ma molto pittoresco, è formato da tante casette colorate che hanno come sfondo numerose piantagioni di taro. Facciamo un giretto in centro dando un’occhiata ai vari negozietti di souvenir e di articoli sportivi, che si susseguano. Ci fermiamo anche a prendere un gelato prima di tornare in spiaggia per goderci l’ultimo sole della giornata.

Mahalo Hawaii!

Oggi è l’ultimo giorno che passiamo in questo splendido arcipelago, ma sfortunatamente questa mattina il tempo non è dei migliori e seppur a malincuore dobbiamo rinunciare alla gita in barca alla Nà Pali Coast. Piove, ma non abbiamo voglia di stare in hotel. Armati di costume e teli da spiaggia ci avventuriamo ugualmente verso una delle nostre spiagge preferite, Po’ipù Beach, dove meraviglia delle meraviglie c’è un timido spiraglio di sole. Nel giro di un’ora il forte vento riesce a spazzare via le nuvole, e noi ci godiamo il resto della giornata grogiolandoci al sole in spiaggia. Nel pomeriggio, prima di rientrare in hotel ci fermiamo a Donkey Beach, dove ci sono molti ragazzi a fare surf, noi ci sediamo sulla riva per goderci l’ultimo tramonto hawaiiano, domani abbiamo il volo di rientro in Italia. Aloha Hawaii, sperando che questo non sia un’addio ma un arrivederci.

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