Alle porte d’Europa c’è un’isola “all inclusive” dove, tra natura e silenzi, si può vivere una vacanza totalmente rigeneranti
Dopo anni di viaggi intensi e tour estenuanti, quest’anno io e mio marito abbiamo deciso di regalarci una vacanza all’insegna del relax. La nostra scelta è caduta su Porto Santo, consigliata dalla nostra amica fidata dell’agenzia, una piccola isola portoghese nell’arcipelago di Madeira, rinomata per la sua bellezza incontaminata e l’atmosfera tranquilla. Un luogo con un perfetto mix di relax e avventura.
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Appena atterrati, da un clima mite che prometteva giorni perfetti.
Dopo una veloce cena in un ristorante del nostro villaggio turistico, unico sull’isola (Villa Baleira), ci siamo ritrovati nel bel mezzo di una festa in spiaggia. Il vero momento che ci ha tolto il fiato è stato quando ci siamo avvicinati alla riva. Il rumore delle onde ci ha catturati. Quel primo incontro con l’oceano, illuminato solo dalla luna un po’ nascosta dietro le perenni nuvole, è stato davvero emozionante. Ci siamo fermati per un attimo, lasciando che l’acqua lambisse i nostri piedi. Era un momento perfetto, di quelli che ti fanno sentire piccolo di fronte all’immensità del mare.
Porto Santo è piccola, quindi ci siamo subito sentiti a casa, lontani dal caos delle città e immersi in un’atmosfera di pace. La nostra prima mattina l’abbiamo vissuta esplorando la spiaggia, la famosa Praia Dourada, con i suoi nove chilometri di sabbia finissima e dorata che abbraccia tutta l’isola, una delle spiagge più belle che abbiamo mai visto. La prima mattina l’abbiamo passata passeggiando lungo la riva, con il suono rilassante delle onde che ci accompagnava e il mare cristallino che ci invitava a fare un tuffo. Il mare a Porto Santo ha una temperatura perfetta, né troppo freddo né troppo caldo. A differenza di altre spiagge dove ci si aspetta di affondare subito, qui si può entrare in acqua tranquillamente senza che il fondale sprofondi improvvisamente.
Nonostante il desiderio di relax che ci aveva spinto a scegliere Porto Santo, sentivo comunque la mancanza dell’energia e dell’adrenalina dei miei tour estenuanti. Infatti mio marito che mi conosce bene e, vedendomi un po’ inquieta, ha proposto di prenotare le varie escursioni e approfittando di tutti i suggerimenti che i nostri amici, che avevano visitato l’isola a luglio, ci avevano dato. Non potevo che essere d’accordo.
Cosa fare e vedere a Porto Santo
Jeep Safari
Uno dei momenti più emozionanti della nostra vacanza è stato il jeep safari con una guida locale esperta e molto simpatica. Abbiamo esplorato la natura selvaggia e incontaminata dell’isola, partendo dalla formazione vulcanica di Morenos, un luogo che ci ha affascinato con le sue rocce laviche e il paesaggio surreale. Da lì, siamo arrivati a Punta da Canavera, un promontorio spettacolare da cui si godeva una vista mozzafiato sull’oceano.
Proseguendo lungo le strade secondarie dell’isola, ci siamo diretti verso la suggestiva terrazza panoramica di Nero d’Auro da Flores. Questo luogo incantevole ci ha regalato una vista unica sulle cosiddette “canne d’argento”, formazioni rocciose che brillavano sotto il sole, creando un effetto davvero magico. Ogni tappa di questo safari ci ha fatto sentire sempre più immersi in un paradiso naturale.
Una delle nostre tappe successive è stata Quinta da Palmeiras, un piccolo giardino botanico. Anche se ho una certa paura dei volatili, mi sono sentita tranquilla poiché gli uccelli, principalmente pappagalli, erano tutti in gabbia. Abbiamo passeggiato tra i sentieri ombreggiati, ammirando la varietà di piante esotiche e godendo della serenità del luogo. Quanto ridere però quando alle spalle di mio marito è comparso un pavone alla ricerca di cibo… io a gambe levate mi sono diretta alla jeep.
Un’altra esperienza che non dimenticheremo è stata la visita al deserto fossile di Porto Santo. La nostra guida ci ha mostrato alcune curiose formazioni di sabbia e ci ha coinvolto in un esperimento interessante che ci ha permesso di comprendere meglio la storia geologica dell’isola. Abbiamo concluso questa escursione con una sosta panoramica sulle piscine naturali di Tassale Ernass, un luogo che sembra uscito da una cartolina, dove abbiamo scattato tantissime foto ricordo e ovviamente selfie.
Gommone e snorkeling
La nostra voglia di esplorare non si è fermata sulla terraferma. Abbiamo preso un gommone per scoprire le isole circostanti a Porto Santo, come l’Isola della Calce e l’Isola del Ferro. Anche se speravamo di avvistare i branchi di delfini, purtroppo non abbiamo avuto fortuna, incontrando invece solo uccelli marini e, scherzosamente, qualche branco di granchi “milanista” per il loro inusuale colore. Durante il giro, ci siamo fermati per un breve rinfresco assaporando una bevanda e un dolce tipico locale, e abbiamo fatto snorkeling nelle acque cristalline, dove mio marito ha potuto osservare da vicino la vita marina dell’isola. Io sono rimasta comodamente in gommone a schernire i tuffatori impavidi e a prendere il sole.
Porto Santo in auto elettrica
Per esplorare in libertà il centro di Porto Santo, abbiamo noleggiato una Renault Twizy Kart, una piccola auto elettrica perfetta per muoversi agilmente nelle stradine dell’isola. È stato un piacere poter visitare i negozietti locali, scoprire angoli nascosti e fermarci nei numerosi punti panoramici che offrono viste spettacolari sull’isola.
Conclusioni
Porto Santo si è rivelata la scelta perfetta, io e Gianni siamo tornati a casa rigenerati, con un bagaglio di ricordi meravigliosi. Non vediamo l’ora di poter tornare a visitare questo piccolo angolo di paradiso.
A volte le vacanze, specialmente in posti dove tutto è incluso, possono trasformarsi in un piccolo “festival del cibo e dei drink” e farci mettere su qualche chilo di troppo. Ma, l’importante è godersi il momento, la tranquillità e il relax. I chili di troppo si possono sempre smaltire una volta tornati alla routine quotidiana. In fondo, la vacanza è anche questo: concedersi qualche sfizio senza troppi sensi di colpa