Alla scoperta di Tenerife

L'isola che offre molto di più oltre alla vita da spiaggia
Scritto da: dolceclod
alla scoperta di tenerife
Partenza il: 07/03/2016
Ritorno il: 15/03/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Per una inaspettata coincidenza di fatti io e il mio compagno ci siamo trovati ad avere una settimana libera dal lavoro a metà Marzo… rimanere a casa a rilassarsi sul divano? Ma neanche per sogno! Si parte, deciso! Ma per dove, considerando che era il 29 Febbraio e avevamo deciso di partire il 7 Marzo? Stabilito che volevamo scappare dai giorni freddi e piovosi del Nord Italia ci siamo messi davanti al mappamondo e abbiamo cominciato a discutere le varie alternative: visto i pochi giorni a disposizione per organizzare il tutto e non disponendo comunque di tanti giorni poi, abbiamo scartato subito le mete impegnative (che richiedono qualche tipo di preparazione culturale, organizzativa e sanitaria) e quelle lontane, tenendole da parte per il prossimo viaggio ben studiato! Abbiamo poi deciso di fare al massimo 5-6 ore di volo, per non erodere troppo la settimana a disposizione, e qui arriva il bello: dove si può trovare il caldo a non più di 6 ore di aereo da Venezia? Considerando che in Egitto, negli altri paesi del Nord Africa, Israele ecc.. non ce la sentivamo di andare, negli Emirati ci siamo stati, le Maldive prenotando con così poco anticipo erano troppo costose… per caso, abbiamo messo gli occhi sulle Canarie. Sinceramente non le abbiamo mai calcolate molto perchè ci sembravano un po’ noiose per noi, non abituati alle vacanze statiche e con poca avventura (Maldive a parte); non avevamo però altre valide alternative così, spinti anche dall’aver trovato un volo A/R diretto ed economico, abbiamo deciso di partire per Tenerife.

Il volo in questione era un volo Ryanair che partiva da Treviso nel primo pomeriggio e arrivava diretto dopo 5 ore scarse a Tenerife Sud. Arrivati in aeroporto la prima cosa fatta è stata quella di tirare un’ora indietro le lancette dell’orologio in quanto da noi era in vigore ancora l’ora solare e così abbiamo guadagnato un’ora di luce in più utile ad ambientarci. Prima di partire avevamo prenotato tramite il sito della Goldcar una Renault Capture con GPS e kasko inclusi per la quale abbiamo speso circa €200,00 di 7 giorni; in internet avevamo letto che la compagnia di noleggio più conveniente a Tenerife era solitamente la Cicar, ma nel nostro caso non si è rivelata tale. Abbiamo visto però che lo è con le macchine più piccoline che vanno benissimo per girare l’isola, non è necessario avere un suv o una macchina potente, solo che a noi piace viaggiare comodi.

Erano circa le 18.00 locali quando abbiamo ritirato la macchina e ci siamo diretti verso El Médano per andare a trovare un amico che vive nell’isola da anni e con lui abbiamo visitato un po’ la zona: non è molto turistica e personalmente l’ho trovata anche un po’ trasandata, è frequentata soprattutto da ragazzi che praticano surf in quanto è una zona molto ventosa e da ragazzi con uno stile di vita un po’ alternativo. Abbiamo cenato in un ristorante indiano e, salutato il nostro amico, abbiamo ripreso la macchina e ci siamo diretti al nostro albergo, prenotato tramite Booking, che ci sentiamo vivamente di consigliare! L’hotel si chiama Regency Country Club: su Booking viene indicato che si trova a Las Americas ma in realtà si trova a Chayofa che dista 4 km dalla precedente; anche se non è in centro noi lo consigliamo comunque in quanto si trova in una posizione comodissima per raggiungere i siti di maggior interesse e la struttura è davvero bella, le camere sono grandi, pulite e dotate di tutti in comfort, vi è inoltre una grande piscina, un ristorante discreto e un piccolo market. L’unica pecca è il wi-fi in camera che è molto debole, ma abbiamo constatato che è così in quasi tutta l’isola!

Piccola nota: nella parte sud dell’isola l’acqua non è potabile in quanto ci hanno detto che essendo il Teide ancora un vulcano attivo, non possono far arrivare dal nord le condutture dell’acqua! Quindi portatevi in camera delle bottigliette d’acqua.

1° GIORNO INTERO SULL’ISOLA

Giorno di esplorazione anche se la giornata è nuvolosa, c’è molto vento e non fa caldissimo: siamo saliti in macchina in tarda mattinata e ci siamo diretti a Los Gigantes per ammirare le bellissime scogliere, davvero imponenti. Da qui, passando per Santiago del Teide, ci siamo diretti a Icod de los Vinos curiosi di vedere il grande esemplare di albero del drago, bellissimo e maestoso! Abbiamo visitato anche il giardino delle farfalle che si trova vicino l’albero e che merita una visita. Per arrivare ad Icod ci siamo fermati a visitare El Tanque e Garachico con le loro splendide scogliere belle quanto quelle di Los Gigantes. Da Icod, passando per Buenavista del Norte, siamo arrivati a Punta de Teno dove la vista del mare dalla scogliera è spettacolare! Il mare era molto mosso quel pomeriggio e rendeva l’atmosfera ancora più magica! Anche la strada per arrivarci è davvero suggestiva!

Nel tardo pomeriggio siamo ripartiti per tornare in albergo, ci siamo dati una rinfrescata e siamo risaliti in macchina verso Las Americas per mangiare qualcosa e ci siamo fermati all’Hard Rock Cafè. Las Americas è una delle zone più turistiche dell’isola, con moltissimi ed enormi alberghi, bar e ristoranti di tutti i tipi, negozi a volontà ed una quantità enorme di turisti, soprattutto di una certa età. Parlando un po’ con un cameriere italiano ci ha confermato che l’isola è così piena di turisti quasi tutto l’anno, c’è un po’ meno gente nei mesi estivi centrali quando fa veramente tanto caldo, e ci ha confermato quello che avevamo notato e cioè che la maggior parte dei vacanzieri ha un’età avanzata. Il clima mite per quasi tutto l’anno infatti, attira flotte di meno giovani (soprattutto da Regno Unito, Germania e paesi del Nord Europa) che vengono a svernare nell’isola per diversi mesi e che ci sono anche molti italiani che hanno scelto di passare qui gli anni della pensione. L’isola infatti è davvero a misura d’anziano e persone con disabilità, in quanto si trovano ovunque rampe, ascensori, tricicli elettrici a noleggio, farmacie, dottori e cliniche mediche…mai visto una cosa del genere! Perfino gli alberghi e l’aeroporto sono all’avanguardia per i servizi a persone con ridotta mobilità. Esattamente l’opposto che da noi!

Passeggiata finale nella lunga via dei negozi e poi dritti in albergo a riposare.

2°GIORNO

Oggi si va a vedere il Teide! Partenza sempre in tarda mattinata (siamo in vacanza e assolutamente non ci svegliamo presto!) e impostiamo il navigatore per Vilaflor e poi da qui ci lasciamo guidare dai numerosi cartelli stradali che indirizzano verso il Pico del Teide.

Piccolo appunto: le strade dell’isola sono davvero belle, larghe e ben tenute e ce ne sono molte di nuove. Ci sono inoltre tanti cartelli stradali che vi aiutano a raggiungere la varie località ma noi comunque siamo stati ben contenti di avere il navigatore. Il traffico, anche grazie alla presenza di tanti turisti automuniti, c’è anche qui, soprattutto dalle 16.30 alle 18.00, orario in cui si registrano code nelle zone più turistiche.

Dal nostro albergo alla funivia del Teide ci abbiamo messo un’oretta ma abbiamo fatto molte soste per ammirare il paesaggio incredibile e fare una marea di foto. La strada ha molti tornanti ma non è per niente impegnativa e non richiede né una guida esperta né una macchina grande. Arrivati alla funivia non abbiamo avuto difficoltà a trovare parcheggio ma abbiamo fatto un bel po’ di coda per prendere i biglietti e poi un altro bel po’ di coda per salire nella teleferica (ci avremo messo un’oretta da quando ci siamo messi in coda per il biglietto a quando siamo saliti sulla teleferica!). Il costo del biglietto era di € 27,00 a testa, non poco, ma il panorama che si vede dalla cima ne vale sicuramente la pena.

Altro piccolo appunto: se volete visitare la cima del vulcano, che arriva a quasi 4.000 metri, vestitevi da alta montagna mi raccomando! Portatevi guanti, sciarpa, cappello e un giubbotto pesante perchè fa davvero freddo e c’è moltissimo vento. Il 9 di Marzo noi abbiamo trovato mezzo metro di neve in cima e una temperatura di -7 gradi… muniti di piumino leggero e sciarpina siamo riusciti a stare in cima 10 minuti, poi avevamo cominciato ad avere un principio di congelamento a mani, naso e orecchie. Peccato perchè ci sono diversi sentieri che valeva la pena di fare anche solo per un piccolo tratto. Ci siamo goduti comunque lo stupendo panorama!

Tornati alla macchina abbiamo deciso di non proseguire oggi verso La Orotava ma di tornare indietro e andare a Masca. Arrivati al bivio di Boca de Tauce invece di svoltare verso Vilaflor e rifare la strada dell’andata abbiamo preso quella in direzione Los Gigantes così abbiamo potuto ammirare altri splendidi paesaggi che caratterizzano la caldera del vulcano. Dalla funicolare a Masca ci abbiamo messo un’oretta perchè la strada, a differenza di quella per salire al Teide, è davvero da infarto! La strada è strettissima, piena di tornanti a picco sulla scogliera e come se non bastasse è anche molto trafficata soprattutto da pullman turistici che preghi di non incontrare perchè quando succede sudi sette camicie per trovare il modo di riuscire a passarci di fianco indenne, senza cadere dalla scogliera o senza strisciare la macchina (anche se hai la kasko). Ecco, se non siete molto sicuri/e alla guida meglio che andiate a Masca con qualche gita organizzata, così non dovete pensare alla strada e vi godete il magnifico paesaggio.

Masca è davvero stupenda!! Assieme al Teide è la cosa che mi è piaciuta di più di questo viaggio! Questa è una tappa che non potete non fare!

Trovato un parcheggio con molta fortuna in paese, in quanto ce ne sono davvero pochi, ci siamo fermati a mangiucchiare qualcosa a Casa Riquelme (la trovate sulla strada principale che scende in paese sulla sinistra, poco prima di arrivare in centro paese ed è segnalata da una piccola insegna in legno). Questo posticino ce lo aveva consigliato il nostro amico di El Médano e noi lo consigliamo a voi. Trovata l’insegna si segue a piedi una stradina di pietra e si arriva ad una casa privata, Casa Riquelme appunto, dove vive un signore sulla 50 molto hippie con il suo figlioletto e qualche gatto, la casa è piccolissima e sembra uscire direttamente da un mondo antico ma ha un piccolo giardinetto con dei tavoli con vista direttamente su Masca e sul mare…stupendo. Qui non si mangia veramente, si fa solo uno spuntino abbondante con vino della casa, succhi di frutta fatti dal signore e affettati e formaggi artigianali. L’atmosfera è incerdibile. Il padrone di casa ci dice che affitta anche delle camere a 35€ a notte, noi non le abbiamo viste ma crediamo siano adatte a gente di poche pretese visto lui e il salottino dove accoglie i turisti. Rinfocillati siamo ridiscesi verso il paese e lo abbiamo visitato…meraviglioso! Abbiamo camminato in lungo e in largo e fatto una marea di foto e alle 18.00 siamo ripartiti lungo la strada da infarto, per tornare in albergo, dove siamo arrivati dopo un’oretta. Doccia e fuori di nuovo a cena a Las Americas in un ristorante italiano di cui non ricordo il nome ma che non ci aveva soddisfatto. Camminata nel lungo mare e poi in albergo,stanchi.

3° GIORNO

Per oggi abbiamo in programma di visitare principalmente il Loro Parque e Puerto de la Cruz e poi in base al tempo che ci rimane decideremo cosa includere nel programma della giornata. Partiamo un po’ più presto del solito, sulle 9.30 e impostiamo nel navigatore come destinazione Puerto de la Cruz sperando poi una volta lì di trovare le indicazioni per il parco. Ci mettiamo un’oretta per arrivare e come pensvamo, troviamo le indicazioni per il parco già lungo l’autostrada, molto prima di arrivare in città. Parcheggiamo la macchina nel parcheggio interno del parco per 4€ e andiamo a prendere i biglietti, per fortuna non c’è per niente coda. L’ingresso costa € 27,00 a testa e nel biglietto sono compresi anche i vari spettacoli. Il parco è davvero bello e grande il giusto, noi ci siamo stati più o meno 5 ore tenendo conto che abbiamo visto quasi tutti gli spettacoli che fanno. Come detto prima, il parco è davvero bello e ben organizzato ma a noi ogni volta che visitiamo uno zoo ci assale un senso di colpa enorme per il fatto che stiamo andando a vedere degli animali chiusi in degli ambienti che non centrano niente con il loro habitat naturale, in questo caso soprattutto quando assistiamo allo spettacolo delle orche, ci assale una tristezza infinita….Usciamo verso 16.00 e ci dirigiamo al giardino botanico che è davvero molto bello e grande, abbiamo girato per un’oretta e mezza quasi, approfittando ovviamente anche delle panchine sotto alberi bellissimi per riposare un po’ gambe e piedi. Abbiamo fatto un giretto del centro città, mangiato una pizza abbastanza decente e alle 21.00 siamo ripartiti per tornare in albergo, da dove non ci siamo più mossi fino alla mattina seguente.

4° GIORNO

Ci siamo svegliati con una giornata stupenda, un sole limpido, un vento non fastidioso e caldo da costume da bagno, così abbiamo deciso di fare il primo giorno di spiaggia. Siamo andati a quella di Las Americas che sinceramente non è un granchè. Ci siamo rimasti tutta la mattina e poi siamo andati a pranzo in un ristorante poco distante dalla spiaggia che si chiama Meson de las Lanzas dove si gusta la cucina tipica delle canarie, ci siamo trovati bene, il pesce era fresco, l’ambiente semplice ma carino e i prezzi ragionevoli, ci siamo tornati più volte.

Nel pomeriggio ci siamo spostati a Playa del Duque, tutta un’altra storia rispetto alla spiaggia del mattino, molto più curata ed organizzata anche se non molto grande e nel tardo pomeriggio ci siamo dedicati allo shopping al centro commerciale Mirador del Duque. Siamo tornati in albergo per sistemarci e siamo usciti a cena sempre a Las Americas, al Papagayo Beach Club, un club sulla spiaggia che di sera diventa discoteca all’aperto e dove si può anche cenare molto bene, lo consigliamo decisamente. Ci siamo trattenuti qui un po’ anche dopo cena e poi ce ne siamo andati a letto.

5° GIORNO

Ieri mattina a Las Americas abbiamo prenotato in uno degli tanti stand che si trovano lungo le vie principali l’escursione per vedere delfini e balene, incuriositi soprattutto da queste ultime visto che i delfini li abbiamo già visti in più di un’occasione. L’escursione ci è costata €40,00 a testa e prevedeva un’uscita di 3 ore.

L’incontro con il capitano della barca è previsto per le 10.00 al porto di Las Galletas e in tutto siamo una decina di persone. Si parte dopo poco, la barca è bella e sarà lunga 14 mt e per fortuna il mare è abbastanza calmo; abbiamo fortuna e vediamo sia parecchi delfini sia un piccolo gruppo di balene. Ora, non aspettatevi di vedere la balena che potete avvistare in Sud Africa per esempio, qui si avvistano le balene pilota che sono poco più grandi di un delfino. Comunque l’uscita è stata una bella esperienza che ci ha dato l’occasione di vedere la costa e le scogliere di Los Gigantes dal mare.

Siamo rientrati in porto all’una e siamo andati diretti a pranzo al ristorante Las Rocas situato all’interno dell’Hotel Jardin Tropical, il ristorante è situato sopra la scogliera con una grande terrazza dalla quale si gode di una vista magnifica su Gomera. Il conto del pranzo è un po’ salato ma abbiamo mangiato bene e la vista è impagabile.

Nel pomeriggio siamo andati al centro commerciale Siam Mall che ci aveva incuriosito nei giorni precedenti e ci siamo persi un po’ nello shopping. Solita tappa in albergo per rendersi di nuovo presentabili e cena al ristorante Il Giardinetto a La Caleta raccomandatoci oggi a pranzo da uno dei camerieri al quale avevamo chiesto dove potevamo mangiare una buona paella. Ne siamo rimasti entusiasti, la paella di mare era ottima, come il vino, l’ambiente e lo staff, ristorante da provare. Siamo stanchi così decidiamo di tornare in albergo.

6° GIORNO

È domenica, è una splendida giornata e decidiamo di rimanere in albergo e sfruttare la piscina e i lettini così oziamo tutta la mattina, pranziamo nel ristorante dell’albergo e oziamo in piscina anche il pomeriggio; usciamo solo per cena e torniamo nello stesso ristorante della sera precedente. Ordiniamo due secondi di pesce e ne rimaniamo soddisfatti anche questa volta. Dopo cena torniamo a Las Americas per la solita passeggiata prima del rientro in hotel.

7° GIORNO

Oggi è il penultimo giorno e abbiamo deciso di tornare al Teide, senza fermarci però di nuovo alla teleferica ma proseguendo lungo la strada che arriva a La Orotava. La strada ed i suoi paesaggi ci stupiscono di nuovo per la loro bellezza e siamo contenti di esserci tornati. Arriviamo a La Orotava in un’oretta ed esploriamo a piedi il centro storico che merita una visita. Mangiamo qui un primo di pesce e partiamo in direzione El Sauzal per visitare la Casa del Vino, luogo che merita un passaggio ma senza troppo aspettative secondo noi. Ripartiamo alla volta della Candelaria per vistare la famosa Basilica meta di importanti pellegrinaggi, che devo dire è davvero bella. Ci rimettiamo in marcia verso l’aeroporto perchè alle 19.00 dobbiamo riconsegnare l’auto.

Da qui prendiamo un taxi per tornare in albergo che ci costa €20,00. Senza macchina, ceniamo in albergo e ci rimaniamo.

ULTIMO GIORNO

Abbiamo l’aereo alle 14.30 quindi ci svegliamo con calma, facciamo le valigie con calma e alle 11.30 andiamo in aeroporto in taxi per la stessa tariffa di ieri. Facciamo subito il check-in così ci liberiamo delle valigie e passiamo subito anche i controlli di sicurezza così possiamo pranzare con calma e fare un giretto nei negozietti dell’aeroporto. Constatiamo di nuovo come l’aeroporto sia organizzato benissimo per i viaggiatori con ridotte capacità motorie, soprattutto perchè ce ne sono davvero tanti. L’aereo parte puntuale e dopo 5 ore scarse siamo atterriamo a Treviso dove piove e fa freddo. Bel rientro.

Siamo rimasti positivamente stupiti da quest’isola che avevamo ingiustamente sottovalutato. È un’isola adatta anche per chi non è amante delle vacanze solo sole e mare in quanto ci sono moltissime cose da fare e da vedere. È facilissima da girare, le strade sono tenute benissimo e ci sono indicazioni ovunque. La benzina costa la metà rispetto l’Italia e il costo della vita è leggermente più basso, cose che non guastano anche in vacanza.

Il clima dell’isola è piacevole tutto l’anno, anche se cambia molto da zona a zona, il nord è più piovoso e fresco del sud. Noi abbiamo trovato i primi 3-4 giorni un po’ così così, senza sole, con molto vento e con una temperatura di 18-19°; per il resto dei giorni invece c’è stato quasi sempre il sole, un po’ meno vento e una temperatura di 22-23°. Il bagno in mare non lo abbiamo mai fatto, l’acqua era troppo fredda e il vento rendeva la cosa ancora più difficile per noi, così ci siamo accontentati di fare il bagno in piscina. Diciamo che Marzo non è il mese ideale per chi volesse fare una vacanza di sole e mare.

Cara isola di Tenerife, non escludiamo un arrivederci.

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Pico del Teide

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Masca

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Tenerife dall'alto

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L'isola vista dal mare

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Masca

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Las Americas



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