Alla scoperta di Tenerife e La Palma
Indice dei contenuti
Domenica 29 dicembre
Ci alziamo quando il sole non è ancora sorto e dopo aver fatto colazione ci dirigiamo verso Santiago del Teide dove, su suggerimento di una giuda locale, lasciamo l’auto e prendiamo il bus per Masca. I 20 minuti di viaggio sono sicuramente suggestivi ed apprezziamo il consiglio ricevuto: la strada è molto stretta ad una sola carreggiata a doppio senso. Consigliamo a nostra volta l’utilizzo del bus rispetto all’auto perché potrete godervi il panorama senza stress e anche il ritorno poi a Santiago è più semplice. Una volta a Masca iniziamo il trekking di 3 ore di cui avevamo tanto sentito parlare. 600 m di discesa, a tratti impegnativa, che si snoda attraverso un paesaggio unico e suggestivo attraverso uno stretto canyon di roccia. Con le ginocchia provate giungiamo alla Playa del Masca dove abbiamo modo di riposare un’oretta prima di prendere l’imbarcazione che ci porterà a Los Gigantes. Facciamo una passeggiata nel grazioso paese invaso dai turisti per poi prendere il bus che ci riporterà a Santiago del Teide dove avevamo lasciato l’auto. Per la sera invece scegliamo di cenare a San Cristobal de la Laguna, in un buon Ristorante, Essenza. Purtroppo siamo troppo stanchi per girare il paese dopo cena, ma visto che sembra molto suggestivo decidiamo di tornarci il giorno successivo.
Lunedì 30 dicembre
Altro giorno altra sveglia presto, destinazione El Teide, la montagna più alta di Spagna, nonché un meraviglioso vulcano. Una volta giunti a destinazione scopriamo con rammarico che la teleferica non è agibile causa forte vento. Peccato perché avevamo anche prenotato via web per evitare code (il costo del biglietto comunque non ci viene addebitato). Passiamo quindi subito al trekking che avevamo previsto per la seconda parte della giornata, Roques de Garcia. 1h 30 min di camminata attorno a dei pinnacoli di lava solidificata. Semplicemente stupendo. Sembra di passeggiare su Marte, per via del colore rossastro delle rocce. Nel primo pomeriggio arriviamo invece a Puerto de la Cruz, altro tipico paese sul mare, paradiso dei turisti. Passeggiamo attraverso le caratteristiche vie del centro, con le belle case colorate e davvero ben tenute. Dopo una birra in uno dei tanti localini di fronte al mare, torniamo in albergo e per cena torniamo a San Cristobal de la Laguna, che si dimostra come da prima impressione un paese assolutamente caratteristico e suggestivo, grazie alle tradizionali casette colorate ed all’illuminazione stradale ad hoc.
Martedì 31 dicembre
Lasciamo l’albergo di buonora e ci avviamo verso Los Cristianos. Abbiamo prenotato il traghetto per La Palma (Fred Olsen) nel tardo pomeriggio, e abbiamo quindi il tempo per un’escursione in barca per l’avviamento di balene e delfini. Scegliamo la Travel Lady segnalata su TripAdvisor e Lonely Planet. Si tratta di un giro di 2h, ma con altre compagnie si possono fare escursioni più lunghe. Abbiamo la possibilità di vedere le Pilots Whales, che in effetti sembrano più dei grossi delfini. Per pranzo ci fermiamo al King of India, buon ristorante indiano. Visto che abbiamo ancora diverse ore prima della partenza, affittiamo ombrellone e sdraio per un po’ di relax in spiaggia. Il traghetto salpa alle 19 e arriva a Santa Cruz de la Palma alle 21:45. Per le 3 notti che passeremo su questa isola abbiamo scelto l’hotel La Palma Romantica a Barlovento. Si tratta a nostro parere di una sistemazione forse un po’ sopravvalutata su booking.com e Lonely Planet: sicuramente caratteristica, ma fuori mano e un po’ datata.
Mercoledì 1 gennaio
La prima tappa di questa giornata sono i vulcani di Fuencaliente ed il vicino faro. Essendo il 1 gennaio l’accesso al vulcano è chiuso, ma seguendo altri turisti riusciamo a entrare lo attraverso stesso da una stradina secondaria e percorrere il breve sentiero lungo il bordo del cratere. Dopo la breve visita riprendiamo la macchina per arrivare, attraverso caratteristiche piantagioni di banane sulle pendici del vulcano, al sottostante faro e le vicine saline. Risalendo la costa ovest ci fermiamo a pranzare al Puerto Naos, in un ottimo ristorante con vista sulla graziosa spiaggia dalla sabbia nera. Passiamo il pomeriggio percorrendo la strada che sale verso la parte nord dell’isola, fermandosi ai vari mirador. Un consiglio: in questa parte dell’isola fate attenzione alla benzina perchè soprattutto nei giorni festivi i pochi distributori presenti possono essere chiusi… noi siamo arrivati giusti giusti al primo aperto dopo svariati chilometri. La sera ceniamo in albergo, visto che, come già detto, è situato in una località un po’ fuori mano.
Giovedi 2 gennaio
Passiamo l’intera giornata all’interno del Parco Nazionale del la Caldera de Taburiente. Dopo aver raccolto informazioni al Centro Visitatori di El Paso e come suggerito dalla Lonely Planet, lasciamo l’auto al parcheggio di Las Hoyas, alla base del Barranco de Las Angustias. Da qui c’è un servizio taxi che in circa 20 minuti ci porta a Los Brecitos dove inizia il sentiero di circa 2h che porta nel cuore della Caldera. Pranziamo al sacco e ci rimettiamo in marcia. Nel pomeriggio ammiriamo la Cascada des Colores, che richiede una piccola deviazione rispetto al sentiero principale. Il sentiero è pianeggiante ma per l’ultimo pezzo è richiesto qualche sforzo per arrampicarsi sulle rocce, il tutto però ricompensato dalle belle cascate che riteniamo essere il punto più significativo di questo trekking . Torniamo in albergo un po’ stanchi dopo i quasi 15 km di camminata ma soddisfatti per gli spettacoli naturali visti.
Venerdì 3 gennaio
Dedichiamo l’ultima giornata alla visita di Santa Cruz de la Palma, graziosa cittadina coloniale, e nel primo pomeriggio ci imbarchiamo sul traghetto Transmediterranea verso Santa Cruz de Tenerife, dove pernottiamo al Colon Rambla Hotel. Il giorno successivo ci resta giusto il tempo per restituire l’auto noleggiata e imbarcarci per il volo di rientro.
Le Canarie si sono rivelate una piacevole sorpresa, non essendo particolarmente amanti della vita da spiaggia, abbiamo trovato grosse occasioni per visitare suggestive località e vivere la natura un po’ selvaggia di queste isole vulcaniche.