Alla scoperta di Minorca

Cale, sentieri e piccoli paesi di un'isola speciale
Scritto da: LucaRisi
alla scoperta di minorca

Viaggio di una settimana alla scoperta di Minorca

Giorno 1: venerdì 5 agosto 2022

Arriviamo all’aeroporto di Mahon alle 8, prendiamo il bus 10 per la stazione degli autobus (20 minuti) e da qui il bus 1 per Ciutadella (1 ora). A Ciutadella soggiorniamo all’hotel Alfons, a 5 minuti (a piedi) dal centro storico e dalla fermata dei bus di via Perimetral.

Dopo una rapida colazione con tostada e zumo in un bar della zona, prendiamo il bus 65 per cala en Bosc. A differenza dei bus per le altre spiagge, il 65 fa diverse fermate e ci porta a destinazione in un’ora circa.

È una spiaggia attrezzata in una zona urbana con ristoranti e alberghi. È un po’ affollata, ma l’acqua non è male e considerato che è il primo giorno (e che la sveglia è suonata alle 4) può andare. Un’alternativa meno turistica in zona può essere Son Xoriguer.

Al rientro prendiamo, alla fermata di via Perimetral, i biglietti del bus per Macarella per il giorno dopo. Questa spiaggia è raggiungibile solo in bus, perciò in alta stagione è consigliabile acquistarli con uno o due giorni di anticipo.

Prima di andare a cena prenotiamo anche un’escursione in barca per la domenica. Ci siamo mossi un po’ tardi, perciò abbiamo prenotato con Menorca Blava, l’unica compagnia disponibile. Costo 66 euro, con paella a pranzo compresa. Alternative su barche più piccole, e meno affollate, possono essere OceanCat e Mar Sin Barreras.
Ceniamo al Cafè Aurora con varie tapas come chipirones, zamburiñas, bravas e croquetas. Buon rapporto qualità-prezzo, locale consigliato.

Giorno 2: sabato 6 agosto

Per colazione torniamo al Cafè Aurora. La tipica pasta da colazione di Minorca è l’ensaimada farcita (con cioccolato o crema) e non.

Prima di prendere il bus per Macarella passiamo al supermercato per panini, empanadas, frutta e acqua (almeno una bottiglia grande a testa è indispensabile).
Partiamo alle 10 e in circa mezz’ora arriviamo a destinazione. Per raggiungere la spiaggia c’è una camminata di circa 20/25 minuti. Per camminare più comodi noi avevamo quasi sempre le scarpe da tennis, tuttavia la maggior parte dei sentieri sono fattibili anche in infradito.

Macarella è sicuramente una delle spiagge più belle, ed essendo raggiungile solo in bus, non è troppo piena di gente. Proseguendo con altri 15 minuti di camminata si può arrivare alla sorella minore Macarelleta, che noi abbiamo deciso di raggiungere a nuoto (una ventina di minuti, nuotando con calma).
Accanto alla spiaggia è presente un bar-ristorante abbastanza grande, con ampia scelta e prezzi tutto sommato onesti.

Rientriamo a Ciutadella con il bus delle 18,30 e per cena optiamo per il ristorante Molí des Comte Asador. Bunuelos de queso menorquin con figat, croquetas de foie y manzana, solomillo de ternera (!) al foie con puerro, ciruelas y salsa, cochinillo asado e una bottiglia di vino rosso della Rioja. 48 euro a testa ben spesi, qualità alta.

Giorno 3: domenica 7 agosto

Ci imbarchiamo con Menorca Blava alle 9,30. La nave è molto grande e molto piena di gente. La rotta è verso sud e i principali punti di interesse sono il faro d’Artrutx, Son Saura, Talaier, Macarella, Macarelleta e Turqueta. Le soste per i bagni durano circa un paio d’ore e sono a Son Saura-Talaier e Turqueta (!), spiagge molto belle e adatte allo snorkeling, soprattutto la seconda.

Rientriamo in porto per le 17. Pur essendoci mossi all’ultimo l’escursione è stata una buona scelta, probabilmente su una barca più piccola sarebbe stata ancora meglio.
Per cena scegliamo El Hogar del Pollo. Ci mettiamo in lista (non si prenota) e facciamo un giro per la città. Dopo circa un’ora e mezza, e un paio di birre alla barra, riusciamo a sederci. Il posto è decisamente local, ensaladilla, tortilla, chipirones e pulpo alla gallega non sono male, ma il conto di 30 euro a testa è un po’ troppo alto. Il locale merita comunque una visita, ma probabilmente la soluzione migliore è bere qualche birra direttamente alla barra (evitando l’attesa), accompagnata con delle tapas non di pesce.

Giorno 4: lunedì 8 agosto

Per colazione andiamo da S’Àvia Rita, le paste sono nella media, mentre la rosticceria è molto varia, di buona qualità e ha un prezzo conveniente. Acquisteremo qui il nostro pranzo da asporto anche nei prossimi giorni.

Alle 9 ritiriamo l’auto a noleggio da Autos Ciutadella. Spenderemo 240 euro per 3 giorni, ma dalle nostre ricerche è l’agenzia più conveniente. Per la prima volta ci dirigiamo verso le spiagge del nord. Alle 10 circa arriviamo a Cavalleria, il parcheggio è grande (il che permette di arrivarci senza la necessità di una levataccia), la camminata per scendere è breve e la spiaggia merita sicuramente la visita. Dopo qualche ora di snorkeling ci avviamo verso la seconda tappa, cala Pregonda. Arriviamo verso le 14, fortunatamente è un buon orario che ci permette di trovare parcheggio all’ingresso della camminata che in circa 25 minuti porta alla spiaggia. Nonostante sia fra le cale più consigliate, in alcuni punti l’acqua è un po’ torbida e anche fare snorkeling non è il massimo. Forse la mattina oppure con un altro vento questa spiaggia si apprezza di più.

La cittadina di Fornells è la terza tappa di giornata. È un caratteristico paesino di pescatori che si gira comodamente in una mezz’oretta. È famoso anche i suoi ristoranti di pesce e per la caldereta de langosta (stufato di aragosta). Prima di rientrare in hotel ci fermiamo a Es Mercadal, la città principale al centro dell’isola. Facciamo aperitivo alla Cafeteria Ca’n Bep. Albondigas, queso, crocchette e salse molto valide, posto consigliato.

Giorno 5: martedì 9 agosto

Sveglia ore 7, colazione e pranzo da asporto da S’Àvia Rita e partenza in direzione cala Pilar.

Arriviamo alle 8,30 e siamo fra i primi. Qui la camminata da fare per scendere in spiaggia è di circa 45 minuti, ma per fortuna buona parte del percorso è all’ombra.
All’arrivo la cala fa il suo effetto e il panorama è sicuramente fra i belli dell’isola. Purtroppo la giornata è un po’ ventosa, il mare leggermente mosso e quindi non è il giorno migliore per fare snorkeling. È comunque una spiaggia da visitare, magari dando un’occhiata a windfinder la sera prima o la mattina stessa.

Verso le 18 passiamo in hotel a cambiarci, dopodiché ci muoviamo verso Eolo Chillout Sunset Bar. Il locale, in zona cala en Blanes, si affaccia verso ovest ed è probabilmente uno dei posti migliori per godersi il tramonto. Il bar non accetta prenotazioni e vende solo da bere, arrivando un’ora prima del tramonto si trova posto tranquillamente.

Chiudiamo la serata nel ristorante messicano Nopales. Scegliamo il taco de pastor e il taco de pollo con mole. Sono sfiziosi, ma non enormi, meglio prenderne 2 a testa. Decido di provare la michelada, bevanda tipica messicana, fatta con birra, succo di lime, spezie, tabasco, peperoncino e succo di pomodoro. La consiglio solo a veri amanti della sperimentazione che non temono la combinazione birra-tabasco. Nopales accetta prenotazioni, caso non frequente a Ciutadella.

Giorno 6: mercoledì 10 agosto

Anche oggi la sveglia è alle 7 e dopo un passaggio da S’Àvia Rita la meta è cala Turqueta. Arriviamo alle 8,10, ma per il nostro stupore il parcheggio (da 120 posti) è già pieno e gli addetti ci rimandano indietro.

Con un po’ di amarezza andiamo a cala Mitjana, qui il parcheggio è grande e fino a tarda mattinata problemi di ingresso non ce ne sono. Dopo una ventina di minuti di camminata arriviamo in spiaggia. C’è ancora poca gente e l’acqua è trasparente e quasi fresca. Dopo la nuotata da Macarella a Macarelleta, proviamo a replicare la nuotata da Mitjana a Mitjaneta. In questo caso però la distanza è troppa e dobbiamo abbandonare l’impresa.

Com’era prevedibile, vista la comodità di parcheggio e accesso, pian piano la cala si riempie diventando decisamente quella più affollata che abbiamo visto nei nostri giorni a Minorca.

Verso mezzogiorno decidiamo di riprovarci con Turqueta. Arriviamo per le 12,25, ma anche questa volta i parcheggiatori ci rimpallano. Mentre stiamo valutando il da farsi, a sorpresa la strada per il parcheggio viene riaperta e finalmente riusciamo a entrare. Dopo un po’ di snorkeling e gli ultimi bagni, rientriamo a Ciutadella per l’ultima cena sull’isola.

Scegliamo il tapas bar Maramao che diventerà, un po’ a sorpresa, uno dei locali migliori dove abbia mai mangiato (in assoluto).

  • Tacos de parmigiano, pollo al horno y verduras
  • Tataki de atun, taralli napoletani y salsa tonnata (!)
  • Zeppole de bacalao, chips de boniato y salsa tartara
  • Perla de gorgonzola con mermelada de cebolla (!)
  • Sangria blanca
  • Tarta Gianni, chocolate brosat y amarena
  • Cheesecake al pistacchio

34 euro a testa, spesi benissimo. Da Maramao è possibile prenotare solo per il turno delle 20. Chi arriva senza prenotazione si può mettere in fila (è più scorrevole di quel si può pensare).

Sazi e contenti rientriamo in hotel. La vacanza è finita ed è stata anche meglio delle pur alte aspettative che avevamo.
Buena Menorca a todos 🙂

Consigli utili

Ranking delle spiagge visitate:

  1. Macarella e Macarelleta (solo in bus, c’è un bar)
  2. Turqueta (prima delle 7,30, oppure dopo le 12,30, c’è un bar)
  3. Cavalleria (ampio parcheggio, non è obbligatorio arrivare prestissimo)
  4. Talaier
  5. Pregonda (visto il parcheggio è consigliato arrivare entro le 8,30/9 oppure dopo le 13, c’è un bar)
  6. Pilar (parcheggio piccolo, è consigliato arrivare entro le 8,30/9, camminata di 45 minuti)
  7. Mitijana (ampio parcheggio, superaffollata)
  8. Cala en Bosc (spiaggia urbana, attrezzata, non indimenticabile)
  • Indispensabili: ombrellone o tenda parasole, acqua, scarpe per le spiagge con le camminate più lunghe (almeno per Pilar).
  • Cene a Ciutadella: dove si può (es. Nopales e Maramao) è consigliabile prenotare, altrimenti il tempo di attesa potrebbe non essere breve.
  • Windfinder: sito per controllare l’intensità e la direzione del vento.
  • Escursioni in barca: per avere più scelta è consigliabile ricercarle e prenotarle prima di partire.
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