Alla scoperta di Malta e Gozo

A zonzo nella terra dei Templari
Scritto da: kytuya
alla scoperta di malta e gozo
Partenza il: 20/04/2014
Ritorno il: 27/04/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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20-27 aprile 2014

DIARIO DI VIAGGIO

MALTA

“A zonzo nella terra dei Templari”

Solitamente il viaggio non è solo occasione di conoscenza e svago ma anche un modo per sfuggire dallo stress di tutti i giorni… ecco, il nostro viaggio a Malta ci ha invece stressato già prima della partenza! E ha pure continuato al ritorno!

Mi piace progettare tutto con precisione: volo, hotel, trasporti… Sull’aspetto logistico sono molto fiscale. Dieci giorni prima della partenza Air Malta mi telefona per comunicare un overbooking sul viaggio di ritorno e qualche giorno dopo scopro che è in overbooking pure la guesthouse prenotata nell’agosto scorso!!! Decidiamo dunque di presentarci al check in del rientro con un buon anticipo e prenotiamo un nuovo hotel (booking in questo è stato di grande aiuto). Al ritorno dal viaggio due nuove sorprese dall’estratto conto della carta di credito: triplo addebito dei biglietti di Heritage Malta (abbiamo comprato i multisite pass) e doppio da parte dell’hotel! Così nuove mail e telefonate per risolvere anche queste altre due grane. Non mi è mai successo niente di simile! Se poi penso che tutte e quattro le cose sono capitate per un solo viaggio rimango ancora oggi senza parole…

Forse anche a causa di questi inconvenienti Malta non ci ha entusiasmato (il brutto tempo ha fatto il resto) ma diciamo che è comunque una meta che merita di essere visitata almeno una volta nella vita se si è amanti dell’arte e dell’archeologia.

20/04/2014

Il nostro viaggio ha inizio con un volo serale in partenza da Linate. Una volta arrivati a Luqa non c’è il bus transfer che avevamo prenotato dall’Italia (ennesimo disagio!!!) e prendiamo un taxi che in una mezz’oretta ci porta al Park hotel. La posizione della struttura è buona: è vicino al lungomare di Sliema e alla fermata del bus. E’ un quattro stelle ma è proprio vero che a Malta gli hotel non sono alla pari con gli italiani di uguale categoria, né per comfort né per servizi.

Ci facciamo una bella dormita perché il giorno successivo si parte alla scoperta dell’isola!

21/04/2014

Decidiamo di passare la mattinata a visitare La Valletta e salendo sul bus facciamo due abbonamenti settimanali. Il costo è davvero contenuto (13 euro in due) e si può girare su ogni rotta dell’isola. A fine vacanza ci siamo detti che abbiamo passato una settimana sul bus, ripensando alla lentezza e a tutte le fermate, e abbiamo per un attimo rimpianto l’auto che normalmente noleggiamo quando siamo in vacanza. E’ però anche vero che a Malta c’è tanto traffico per cui qualunque sia il mezzo di trasporto si rimane ugualmente imbottigliati nel traffico. Benvenga dunque l’economico bus!

A Valletta vediamo:

– National Museum of Archaeology: non è molto grande ma contiene tanti pezzi provenienti dai siti megalitici. In una sala è stato allestito un bel percorso che ripercorre la storia di Malta dall’antichità a oggi. In sintesi: collezione archeologica non particolarmente ricca ma buona valorizzazione museale degli oggetti.

– Concattedrale di San Giovanni: è un capolavoro dell’arte barocca e non c’è una superficie che non sia decorata. All’ingresso prendete l’audio-guida che è utilissima e vi spiega punto per punto tutto quello che è all’interno della Chiesa, nell’oratorio e nel museo. Nell’oratorio vedrete la decollazione di San Giovanni: un quadro bellissimo in cui si vede tutto il genio di Caravaggio!

– Palace State Room e Palace Armoury: niente di eccezionale, abbiamo fatto un giro veloce giusto perché era compreso nell’Heritage Malta multisite pass che avevamo acquistato on line prima della partenza per risparmiare qualcosa sugli ingressi ai musei e ai siti archeologici.

– Upper Baracca Garden: si gode un’ottima vista e sono perfetti per fare una sosta.

– Forte S. Elmo: abbiamo dato un’occhiata da fuori la recinzione. Stavano facendo dei lavori e non era possibile accedervi.

Nel pomeriggio andiamo a Mosta a vedere la cosiddetta Rotonda: una chiesa con una cupola grandissima. Nel negozio di souvenir adiacente c’è un monumento che commemora un fatto accaduto durante la seconda guerra mondiale: mentre era in corso una funzione religiosa, una bomba bucò la cupola e cadde tra i fedeli. Non esplose e la folla inneggiò al miracolo.

Mentre torniamo verso Valletta ci fermiamo a Lija, un paesino tipico. Facciamo due passi, non ci convince e risaliamo in fretta sul bus.

Prima di tornare in hotel andiamo ancora a San Gwann per vedere alcuni dei misteriosi Cart Ruts, dei solchi profondi scavati nella roccia la cui origine è a tutt’oggi incerta. Dobbiamo chiedere la strada a un paio di persone ma finalmente li troviamo! L’area è recintata con una rete ma riusciamo comunque a vederli e a fare qualche foto. Il sito migliore per vedere i Cart Ruts è vicino alle Dingli Cliffs ma senza l’auto è troppo complicato da raggiungere e così ci accontentiamo di questo in miniatura…

22/04/2014

Al mattino ci dirigiamo verso Cottonera e scendiamo dal bus a Vittoriosa. Visitiamo il palazzo dell’Inquisitore con i suoi ambienti di rappresentanza e le sue anguste celle e a seguire facciamo una passeggiata nel quartiere del Collacchio dove si trovano gli Auberges dei Cavalieri. La Chiesa di S. Lorenzo purtroppo è chiusa e scendiamo verso il porto. Lì troviamo il museo marittimo e anche se non era in programma decidiamo di vederlo. E’ interessante anche per noi che non siamo appassionati del genere e perdiamo un’oretta a vedere le varie imbarcazioni e gli strumenti di bordo.

Torniamo a Valletta e finalmente assaggiamo i pastizzi: pasta fillo ripiena di formaggio. Tanto unti quanto buoni! Saliamo sul bus per Medina, l’antica capitale dell’isola. E’ un’isola pedonale e percorrendo le sue vie sembra di rivivere l’atmosfera di un tempo. Facciamo qualche fotografia e quando si mette a piovere ci fermiamo a visitare il museo nazionale di storia naturale. Ci sono tanti animali impagliati di tutte le fogge e ci soffermiamo a guardarli affascinati; certo è che per lo più non hanno niente a che fare con Malta e il suo territorio!

A un certo punto ci accorgiamo che è venuto tardi e che rischiamo di non arrivare in tempo a Rabat dove vogliamo visitare le catacombe di San Paolo. Chiediamo indicazioni e a passo svelto raggiungiamo la nostra destinazione (Medina e Rabat distano quindici minuti a piedi). Prendiamo l’audio-guida e scendiamo una scala ripida che ci porta nel buio e nell’umidità: seguiamo le indicazioni e visitiamo i vari cunicoli. E’ un piccolo labirinto e fa impressione pensare che si tratta solo di una parte del complesso che non è completamente visitabile per problemi di sicurezza. Si racconta che già nei tempi antichi chi faceva visita ai defunti veniva accompagnato da un addetto alle tombe (e poi riportato all’uscita) perché era facile perdersi e confondersi nel buio nella catacomba.

23/04/2014

Prendiamo il bus di buon’ora: oggi si visita la zona sud dell’isola!

La prima tappa è la Blue Grotto: il bus ci lascia in un posto disperso, scendiamo una discesa e raggiungiamo il punto di attracco delle imbarcazioni. Il tempo anche oggi non è bellissimo; speriamo che non si metta a piovere proprio adesso! Quando arrivano altri tre turisti ci fanno salire su una luzzu, l’imbarcazione tipica maltese, e un simpatico signore ci porta a tutta birra fino al punto in cui le scogliere si aprono formando una serie di grotte dove in estate si può anche fare il bagno. Il colore dell’acqua in alcuni punti è di un turchese fantastico e decine di meduse ondeggiano a pochi centimetri dalla superficie dell’acqua.

Tornati a riva aspettiamo al freddo e al vento il bus per una buona mezz’ora. Quando ci siamo decisi a prendere il taxi finalmente arriva il pullman e in pochi minuti siamo ai templi megalitici di Hagar Qim e Mnajdra. Si visita prima l’uno e poi l’altro e distano qualche centinaio di metri. Si può entrare all’interno dei templi, pur restando all’interno dei percorsi di visita, e dare sfogo alla fantasia: chissà com’erano quand’erano in piedi? Cosa avranno fatto in questa stanza? Che fatica spostare dei massi così grandi!

Abbandonata la preistoria risaliamo sul bus e seguiamo ancora la linea di costa fino ad arrivare alle Dingli Cliffs. E’ l’ora di pranzo e ci rintaniamo nel ristorante sperando che il vento si attenui. Dopo un’ora e mezza usciamo e…fa freddissimo! Ci facciamo coraggio e intraprendiamo una passeggiata per vedere le scogliere ma appena riusciamo a fare una foto torniamo di corsa indietro. Il vento ci porta via e l’aria è gelida. E noi che pensavamo di riuscire anche a fare un bagno a Malta!

Con la coda fra le gambe torniamo alla fermata dell’autobus e seguiamo la linea per Sliema. Nel pomeriggio facciamo una passeggiata fino a St. Julian’s sul bel lungomare affollato di maltesi e turisti.

24/04/2014

E’ venuto il momento di fare la gita fuori porta: oggi si va a Gozo. Raggiungiamo il terminal del traghetto e insieme a poche altre persone ci accomodiamo nella sala d’attesa grandissima e deserta. Nell’arco di mezz’ora arrivano alcune comitive che formano diverse file e l’ambiente si affolla. Noi turisti fai-da-te ci guardiamo intorno sempre più confusi: ci chiediamo tutti dove sia l’imbarco. A un certo punto io e mio marito proviamo a fare un giro per capire dove bisogna andare e non appena superiamo una fila di sedie una guida ci sgrida in un italiano perfetto accusandoci di voler passare davanti alla sua comitiva. Ci scusiamo per l’inconveniente e le spieghiamo che stavamo soltanto cercando le indicazioni per capire dove avviene l’imbarco ma la signora non molla, continua a aggredirci verbalmente (tra l’altro con una cattiveria davvero inaudita…odierà gli italiani?) e alla fine ci intima di salire sul traghetto dopo tutte le altre persone che sono nella sala. Impartisce lo stesso comando a altre due coppie che fanno il nostro sciagurato errore di superare la fila delle sedie. Forse ci ha scambiato per scolaretti… Morale della favola: se arrivate in anticipo sull’apertura dell’imbarco mettetevi vicino all’uscita perché non tutti sono cordiali (diciamo così) e rischiate di fare delle parole inutili con delle persone che vi rovinano la giornata ogni volta che vi tornano in mente.

Torniamo al viaggio… arrivati a Gozo facciamo subito due abbonamenti giornalieri per i bus dell’isola e andiamo alla Ramla Bay. Davvero bella con suo mare blu e la sabbia rossa. Viene proprio voglia di fare un bagno ma tira vento e fa freddo… Decidiamo di non avventurarci fino alla grotta di Calipso e ci limitiamo a guardarla dal basso e a favoleggiare sul fantasma di Ulisse che, secondo la tradizione, ancora abita l’anfratto.

Torniamo alla fermata e saliamo sul bus per Victoria. Lì visitiamo la chiesa di San Giorgio e quella di Santa Maria che è dentro alla cittadella.

Nel pomeriggio andiamo ai templi di Ggantja che lasciano senza parole per quanto sono conservati in elevato. Le pareti sono puntellate ma sono 5000 anni che sono lì! Sembra incredibile che l’uomo sia riuscito a costruire qualcosa di simile! Dal sito si gode anche uno splendido panorama sull’isola che fa capire come il luogo fosse stato scelto anche per la sua preminenza sull’interno di Gozo.

25/04/2014

La mattina del nostro penultimo giorno è dedicata a due siti molto vicini fra loro: i templi di Tarxien e l’hypogeum di Hal Saflieni. Sono entrambi all’interno dell’abitato e conviene chiedere qualche indicazione sulla strada da seguire per evitare di perdere tempo a cercarli dietro a ogni angolo.

I Templi di Tarxien sono sicuramente interessanti perché aiutano a capire com’era la tipica pianta dei templi megalitici maltesi e su una parete si possono vedere anche due bassorilievi raffiguranti due tori che per forma e sinuosità ricordano le pitture minoiche anche se non penso esista una correlazione tra le due raffigurazioni.

Veniamo ora all’hypogeum. Innanzitutto ricordatevi di comprare on line il biglietto con largo anticipo; non è rimborsabile e costa ben 30 euro a testa. Il sito vale la visita ma il prezzo è oggettivamente eccessivo. All’interno non si possono assolutamente fare foto e bisogna lasciare zaini e borse alla biglietteria. Muniti di un’audio-guida si visita prima un piccolo spazio museale e poi l’ipogeo vero e proprio. E’ a dir poco bellissimo! Durante la visita le luci si accendono per illuminare quanto è spiegato dall’audio-guida; oltre alle decorazioni architettoniche dei diversi vani si può ammirare anche un soffitto ancora decorato con spirali rosse che miracolosamente sono arrivate intatte fino a noi.

Nel pomeriggio andiamo in direzione della costa meridionale e lungo il viaggio ci fermiamo a Ghar Dalam, una grotta dove sono state ritrovate ossa di animali preistorici ormai estinti.

Non è niente di che ma ci fermiamo per il solito ragionamento: “intanto è compreso nel multisite pass…”

Riprendiamo il bus per Marsaxlokk e raggiungiamo questo bellissimo paesino che si affaccia su un mare turchese costellato di luzzu, le tipiche imbarcazioni maltesi ornate con l’occhio di Osiride. Che pace! Questo posto tranquillo stona con la Malta caotica e affollata della zona Valletta-Birkirkara.

26/04/2014

Ahimè anche oggi è nuvolo e ci rendiamo conto di aver messo in valigia i costumi per niente. Non abbiamo potuto andare in spiaggia neppure un giorno! Anche oggi poi tira un’aria…ce ne torneremo a casa senza aver fatto neanche un bagno a Malta! Peccato!

Scegliamo allora di andare a Ta Qali, vicino a Medina, dove al Crafts Village facciamo un po’ di shopping. Vendono, a parte i soliti souvenirs, i prodotti tipici maltesi: filigrana d’argento, ceramica, vetro. C’è una bella scelta e ci sono anche prodotti di elevata qualità.

Nel pomeriggio facciamo ancora una passeggiata a Valletta e sfruttiamo per l’ennesima volta il multisite pass andando al Museum of Fine Arts. Dopo mezz’ora stiamo già uscendo…deludente davvero.

27/04/2014

Sapendo dell’overbooking sul volo andiamo con un buon anticipo in aeroporto e…il viaggio è finito, si torna a casa!

Spero di avervi dato qualche spunto utile per il vostro viaggio… se volete scrivermi il mio indirizzo è kytuya@yahoo.it



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