Alla scoperta di Kos e della Turchia

Estate 2009: io e Stefano quest’anno abbiamo deciso di spingerci ad Est, toccando Atene, l’isola di Kos e la Turchia. Viaggio itinerante di 12 giorni, con traghetto da Bari e ritorno ad Ancona. Per il tragitto abbiamo scelto, all’andata, la Bluestar ferries mentre per il ritorno la Superfast. Qualitativamente non esiste paragone poiché la...
Scritto da: Dreamer76
alla scoperta di kos e della turchia
Partenza il: 17/08/2009
Ritorno il: 29/08/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Estate 2009: io e Stefano quest’anno abbiamo deciso di spingerci ad Est, toccando Atene, l’isola di Kos e la Turchia. Viaggio itinerante di 12 giorni, con traghetto da Bari e ritorno ad Ancona. Per il tragitto abbiamo scelto, all’andata, la Bluestar ferries mentre per il ritorno la Superfast. Qualitativamente non esiste paragone poiché la Superfast è più lussuosa e per noi che avevamo posto in passaggio ponte è stato meraviglioso poter dormire comodamente sui morbidi divani. I costi al bar ed al self service sono normali (unica eccezione il caffè al prezzo di 2 euro); le toilette sono impeccabili. Dopo due giorni ad Atene, in cui abbiamo visitato l’Agorà, l’Acropoli, il nuovo Museo dell’Acropoli, il tempio di Zeus e passeggiato di notte tra le rovine nei quartieri Plaka e Monastiraki, siamo partiti alla volta di Kos. Il viaggio in nave dal Pireo è durato circa 9 ore. Siamo giunti sull’isola all’alba, in tempo per poter scattare delle meravigliose fotografie; dopodichè ci siamo diretti alla volta dell’hotel Anneta (Kos town), albergo senza pretese ma con un ottimo rapporto qualità-prezzo ed ideale per chi, come noi, sceglie di sostare una notte a Kos town prima di imbarcarsi per Bodrum. Kos offre tutte le comodità di una città moderna e l’ideale per girare l’isola è lo scooter (il noleggio costa di media 15 euro al giorno) in quanto il servizio autobus è un po’ limitato. In un’intera giornata è possibile recarsi nella vicina spiaggia di Tigaki e visitare le maggiori attrattive archeologiche, come l’antica agorà, l’odeion, l’Asklepion, il platano di Ippocrate, ed il Castello dei cavalieri. L’indomani ci imbarchiamo per Bodrum e con un’ora di nave attracchiamo in Turchia. Qui abbiamo deciso di noleggiare un’auto per poterci muovere liberamente e visitare anche Efeso. Per il pernottamento scegliamo l’Hotel Gulec, una pensione in posizione strategica, centrale (10 minuti a piedi dal porto e dalla movida), ma quanto basta fuori dai rumori. Qui potrete godere di ricche colazioni ‘alla turca’ e soprattutto degli utilissimi consigli di Memet. Il tutto per 40 euro, con la camera dotata di bagno privato, frigo e condizionatore. L’auto ci da la possibilità di visitare alcune tra le spiagge più belle dell’intera penisola (Bitez e Camel beach), nonché le numerose attrattive, come il famoso Mausoleo ed i mulini a vento sulla piccola collina che domina il porto. La cittadina turca è in forte espansione, ma la mano dell’uomo non ha ancora deturpato l’allure selvaggia del territorio. Prima di partire avevo letto che Bodrum è paragonata a Saint-Tropez, soggiornandovi ne ho compreso il motivo. Mare trasparente e lidi poco affollati; pochi stabilimenti, la maggiorparte dei quali mette a disposizione gratuita lettini ed ombrelloni!!! La vecchia Alicarnasso, inoltre, è ricca di ristoranti e locali molto carini. Consigliamo una cena al The Garden, lungo la via conosciuta come ‘bar street’; ottimo pesce e splendida location on the beach. Buono anche il prezzo, paragonabile a quanto spendiamo in Italia per una pizza il sabato sera. Per chi, invece, vuole provare il vero kebab turco c’è l’imbarazzo della scelta, noi consigliamo un piccolo ristorante a gestione familiare nel piazzale antistante l’Hotel Gulec dove, con 6 euro, è possibile cenare. Dopo 4 notti a Bodrum, inizia la strada del ritorno. Torniamo a Kos per sostare qualche giorno, prima di reimbarcarci per l’Italia. Questo secondo soggiorno decidiamo di passarlo nella parte sud dell’isola: a Kardamena, presso il Sunny view village, un resort a gestione familiare, molto accogliente, dotato di condizionatore, bagno e frigo in camera e di piscina all’esterno. Ricca la colazione a buffet, dove, a richiesta, è possibile avere il meraviglioso yogurt greco con il miele. Il prezzo della stanza è 40 euro a notte. Le spiagge più belle, secondo me, si trovano proprio in questa zona. La spiaggia qui è di sabbia (a Kos town invece è di ciottoli), ci sono lettini ed ombrelloni a pagamento (6 euro per l’intera giornata!) e mini bar per uno spuntino; nonché metri e metri di spiaggia di libera. La parte sud di Kos è caratterizzata dalla presenza di piccole baie con un mare limpidissimo, che non ha nulla da invidiare a quello delle Maldive. Posti molto belli e suggestivi sono Kefalos e Agios Stefanos; qui la spiaggia, che si stende fino ai piedi delle rovine di una basilica paleocristiana, consente di raggiungere a nuoto l’isoletta di Agios Stefanos e di arrampicarsi fino alla chiesetta bianca ed azzurra. Molto blasonata è anche la spiaggia Paradise beach, ma io la sconsiglio a chi non ama la confusione. Infine, vale la pena fare una capatina sulla spiaggia di Limionias per godere di uno splendido paesaggio. L’unico neo consiste nel fatto che l’isola è piuttosto ventosa.

La sera Kardamena offre la possibilità di passeggiare tra locali e negozietti, anche se visti uno visti tutti. Il lungomare è dotato di numerosi ristorantini; noi siamo stati all’Anemos, dove abbiamo mangiato dell’ottimo pesce. Per gustare, invece, un buonissimo souvlaki l’ideale è Lyakon (posizionato sempre sul lungomare ma nella parte opposta all’Anemos). Infine, non dimenticate di provare in qualsiasi ristorante la deliziosa insalata greca e lo yogurt accompagnato dal miele… Buon viaggio a tutti!



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