Alla scoperta di Istanbul 2
Indice dei contenuti
1° giorno
Visita al Topkapi 20lt, l’ingresso all’harem 15lt, bellissime stanze con piastrelle colorate, se poi avete letto qualche libro di avventure con il sultano l’immaginazione vola. Il complesso del Topkapi è grande. Si gira da un padiglione all’altro attraversando un giardino con alberi e panchine. Vicinissima all’entrata del Topkapi c’è la moschea di Santa Sofia (20 lt), molto grande; impressionante entrare e vedere le tante luci dei lampadari. Si sale al 1° piano attraverso una rampa di ciottoli lucidi per i tanti passaggi e sopra, a parte la visione d’insieme, si possono ammirare i resti di alcuni mosaici bizantini e attraverso le finestre si possono fare foto ai minareti vicini. Il nostro giro continua alla moschea blu, entrata gratis; bisogna togliersi le scarpe (come in tutte le moschee) e infilarle in un sacchetto di plastica che si trova all’ingresso. E’ veramente bellissima! Ci sono piastrelle blu bianche rosse, tante finestre e il muezin che recita cantando con voce amplificata le preghiere, tutto molto suggestivo. A destra della porta d’ingresso al Topkapi si trova una stradina con acciottolato e tipiche case ottomane in legno, molto eleganti. Molto bello girare per le viuzze intorno alla stazione centrale, in fondo è tutto vicino, l’unica nota un po’ fastidiosa è il continuo richiamo dei camerieri dai mille ristoranti che ci sono. Sera cena da “Fasuli” piccolo locale vicino alla stazione, passato di lenticchie, fagioli in umido, tegamino di formaggio fuso e burro, riso al burro, acqua e caffè per 28 lt (circa 12 €), non male! Lo abbiamo scelto leggendo delle recensioni su Tripadvisor, ma forse qualcuno ha esagerato un po’.
2° giorno
Stamattina visitiamo la moschea Nuova, anche questa ha le pareti ricoperte da piastrelle colorate, si entra scalzi e costa 3 lt. Prendiamo il tram per Kabatas 2lt alla macchinetta e poi al capolinea l’autobus 25E (al chiosco vendono biglietti) per Ortokoy. Purtroppo la moschea che si trova direttamente sul Bosforo è chiusa per restauri. Allora torniamo indietro con altro bus per Taskim e da questa grande piazza scendiamo per la pedonale via di shopping Isketal… in mezzo ai passanti viaggia un tram d’epoca. Vicino a Piazza Galata c’è un mercato di pesce e verdure e tanti ristoranti (molti turistici altri un po’ meno). Conviene fare questa strada da Taskim verso il ponte di Galata perchè è in discesa. Arrivati alla torre di Galata siamo saliti (11 lt andata e ritorno a testa) con l’ascensore e poi abbiamo continuato con una settantina di gradini fino al punto panoramico. Vista magnifica a 360° sulla città. Continuiamo la passeggiata verso il basso e attraversiamo il Ponte di Galata: è uno spettacolo vedere i tantissimi pescatori da entrambe le parti che continuano a lanciare gli ami e tirare su pesciolini argentei. Alla fine del ponte sulla destra ci sono barconi che cucinano il pesce ai ferri e lo servono dentro al pane. Vicino alla Moschea Nuova c’è il mercato coperto delle spezie. Vendono un po’ di tutto non solo spezie e tutti chiamano i turisti, è un vociare continuo. La sera ceniamo al ristorante Sirteci, per mangiare pesce. Ovviamente è più caro di altri (sempre molto meno che in Italia). Ci sono antipasti freddi o caldi, pesce del giorno cucinato alla griglia o fritto (lo fanno vedere e scegliere) e dolci. Oggi decidiamo di andare a visitare San Salvatore in Chora (Kariye Muzesi), prendiamo il tram T1 fino alla fermata Topkapi (non c’entra con il palazzo) e da qui il tram T4 (linea arancione) fino a Edinerkapi. Dalla fermata si oltrepassano le mura e si gira verso sinistra, poi ci sono le indicazioni. L’ingresso costa 15 lt. Ci sono bellissimi mosaici… merita senza dubbio la visita anche se è fuori dai soliti circuiti turistici. Poi è bello scendere verso il mare attraverso le stradine ripide del quartiere Balat. Tornando verso il centro si attraversano i quartieri Fener e Fatih. Nella zona di Zeyrek ci sono vecchie case in legno (caratteristiche). Questi quartieri sono un po’ degradati, ma si respira un’aria genuina e non turistica. Vicino all’acquedotto romano di Valente ci sono molti locali dove si può mangiare kebab e altre specialità turche. Neanche qui ci sono turisti (pochissimi); noi ci siamo fermati da Sur Ocakbasi, ottimo. Ci hanno consigliato, poi, un dolce squisito: sur tatlisi (una crema di latte gelato impanato con semolino caldo. C’è tempo ancora per andare alla Moschea di Solimano, entrata gratis, molto grande e ben conservata con i soffitti dipinti e i grandi lampadari. Prima di rientrare in albergo passiamo dal Gran Bazar, molto grande, con stradine che si intersecano e che straripano di merci colorate dei vari negozietti. L’ambiente e l’architettura sono belle, ma la merce è la solita che si trova dappertutto, solo che qui non sono segnati i prezzi e si deve trattare. La sera ceniamo da Balkan lokantasi, piccolo self service in Hocapasa; si trova in una stradina con tanti ristoranti. Il locale è modesto, ma il cibo è vario e cucinato molto bene, si spende pochissimo! Dopo cena un salto in pasticceria Hafiz Mustafà, davanti alla stazione di Sirkeci, a gustare un budino e bere un caffè… e dopo una lunga passeggiate in riva al Bosforo.
3° giorno
Gita ad Urskadi con traghetto di linea (2lt) passeggiata sul Bosforo fino alla Torre di Leandro (ora è un ristorante). Poi riattraversiamo lo stretto fino a Kabatas e andiamo a visitare il palazzo Dolmabahce. Per visitare il Selamlik 30 lt, per l’harem 20 (insieme 40lt). Il palazzo è veramente grandioso e ha un bel giardino. Noi visitiamo il Selmik. La visita è guidata (inglese) e dura un’oretta e per entrare bisogna mettersi dei copriscarpe. Ci sono sale con mobili pregiati, tappeti grandissimi e lampadari di cristallo; la grande sala, poi, ha dimensioni “esagerate”.
4° giorno
L’ultimo giorno lo dedichiamo al passeggio, ma dopo aver visitato la moschea Rustem Pasha, piccola ma graziosa con tutte le pareti rivestite di piastrelle azzurre. E’ vicina al ponte di Galata, dopo il mercato delle spezie; si entra da una porticina e salite le scale si sbuca in un cortiletto. E’ veramente piacevole girare per il mercato che si trova fuori a quello delle spezie. Tutto intorno ci sono negozietti che vendono di tutto ed è un mercato non turistico. Dopo aver fatto acquisti e riposino in hotel, con il tram T1 arriviamo al capolinea (Kabatas), prendiamo la funicolare per Taskim (gettone da prendere alle macchinette 2lt, ma di colore diverso da quello del tram), e poi facciamo una passeggiata per la Istikal caddesi, piena di gente. Andiamo al ristorante (segnalato da un sito su Istanbul) “Mercan”, specializzato in piatti di cucina turca alla griglia. Vicino c’è una galleria con negozietti di souvenir.
Consigli
– Conviene pagare in lire turche e non in euro, ma non cambiate all’aeroporto perché fanno pagare il 4% di commissione. In centro si trovano tanti cambi… meglio cercare quelli un po’ defilati rispetto alle attrazioni.
– Per mangiare ci sono tantissimi ristorantini dove si mangia bene e si spende poco, frequentati da turchi (molto meglio che grandi ristoranti dove vanno in genere i turisti).
– Per degli spuntini ci sono bancarelle che servono castagne, ciambelle, spremute, ecc.
– Per comprare spezie, frutta secca, sciarpe, occhi portafortuna, altri oggetti da regalare convengono le bancarelle fuori dal mercato spezie. Il gran bazar è troppo turistico.
– Assaggiare l’ayaran (bevanda a base di yogurt molto dissetante), che vendono nei chioschi, nei ristoranti e anche nei supermercati, e il boza, bevanda fermentata di grano o mais, che si trova in alcuni chioschi nei mercati o nel locale Vefa Bozacisi che lo produce.
– Per gli spostamenti è comodissimo il tram (2lt a corsa). Ci sono macchinette per i gettoni alle fermate, ovviamente se si deve cambiare tram ci vuole un altro gettone. I traghetti costato sempre 2 lt, e ce ne sono moltissimi. Hanno stazioni diverse a seconda della destinazione. Autobus ce ne sono, ma alle fermate non è segnato il percorso, quindi, non si sa quale prendere
– Se volete fare una crociera sul Bosforo è più conveniente farla con un traghetto municipale il Sehir Hatlari (ne fa di diversi tipi e durate a seconda della stagione)
– Ci sono tanti lustrascarpe che, con molti espedienti, cercano di lucidarvi le scarpe… ad esempio vi sorpassano e lasciano cadere una spazzola, così voi la raccogliete e loro per gratitudine si offrono, insistendo, di pulirvi le scarpe… ovviamente poi si fanno pagare!
Istanbul è una città piena di colori, di profumi, di richiami dei venditori e dei muezin, di tante moschee, di pescatori e di mercati. E’ piacevole perdersi nelle sue stradine del centro, e poi ci sono tanti e tanti gatti. Buona visita a Istanbul!