Alla scoperta di Hong Kong
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Piccola parentesi. Da questo momento ho iniziato a non nutrire una particolare simpatia per questa popolazione. Seppur asiatici sono di una scortesia spaventosa, molto prepotenti, spingono, sputacchiano, ruttano e chi più ne ha più ne metta! Mi sono resa conto che forse un viaggio di tre settimane in Cina non sarei in grado di portarlo a termine!
Il tram impiega meno di 10 minuti per arrivare in cima. Per l’ingresso alla terrazza panoramica vale il biglietto del tram. Siamo a 400 metri d’altezza sopra l’isola di Hong Kong, e sotto ai nostri occhi si apre uno degli scorci più belli della città, una fitta giungla di grattacieli si innalza verso l’alto circondata da verdi boschi! Non ci sono molti giri di parole, lo spettacolo da quassù è garantito! Sul victoria Peak si possono fare tranquille passeggiate che non richiedono grandi sforzi fisici. Ci sono piccoli sentieri immersi nel verde che scendono fino al centro città. Noi ci passiamo qualche oretta prima di riprovare a salire di nuovo in terrazza per scattare qualche foto in notturna. Teoricamente il biglietto vale per un solo ingresso, ma questo pomeriggio non ce l’hanno vidimato, quindi riusciamo a rientrare. Siamo stati contenti di aver visto il Peak sia di giorno che di notte, il luccichio dei grattacieli da quassù è impressionante, ma ricordatevi che non sarete gli unici. La terrazza al calar del sole si riempie di turisti e trovare un posticino in prima fila non è facile!Io però ho preferito di gran lunga la vista diurna. Secondo me la notturna più bella la regala la Walking Street. Se la fila per salire al Peak è massacrante, quella per scendere non è proprio fattibile!! Quindi nonostante avessimo pagato il biglietto anche per la discesa, abbiamo preferito prendere un taxi (6€).
25/08/2014: Hong Kong
Decidiamo di andare a vedere il Tian Tan, il grande buddha che sovrasta l’isola di Lantau e ci affidiamo alle indicazioni della Lonely Planet. Dal molo n. 6 prendiamo un lentissimo traghetto (1€) che in 45 minuti ci porta sull’isola. Da li passiamo sul bus n.3 (1€) che in 40 minuti attraversa tutta l’isola e si addentra in parchi verdissimi. Lantau è infatti ricoperta per il 50% da aree naturali, offre circa 70 km di sentieri tra le montagne, oltre a bellissime e isolate spiagge, e tanti parchi a tema. Direi che è un posto perfetto dove rilassarsi in caso di una lunga permanenza da queste parti.
L’autobus ferma proprio sotto l’ingresso della Tung Chung Cable Car. E’ una spettacolare funivia, lunga quasi 6 km, che sorvola, ad altezze vertiginose, l’isola di Lantau offrendo una vista spettacolare, e in 25 minuti raggiunge il Ngong Ping Village. Si può scegliere la cabina con pavimento trasparente, è una gran figata, ma dondolare sospesi nel vuoto con una visuale a 360° accentua eventuali problemi di vertigini, e li fa venire anche a chi, come me, non li ha! Ho avuto il cuore in gola per tutto il tempo!! Il costo del biglietto è di 24€ a/r , mentre per la cabina normale è di 15€ a/r. Non vi sto a dire che anche qui la fila è spaventosa!! Se proprio non si riesce a salire sulla funivia si può prendere un comodissimo autobus che arriva fino in cima, evitando così 25 minuti di terrore. Infine per i “fuori di testa” c’è un sentiero che arriva fino in cima. Non so esattamente quante ore ci vogliono per arrivare, noi dall’alto della funicolare abbiamo visto un solo temerario compiere l’impresa!
Si arriva al piccolo villaggio commerciale, molto turistico, con aeree ristoranti e negozi di souvenir. Lasciato alle spalle, con una decina di minuti di passeggiata si arriva ai piedi della scalinata (268 gradini) che conduce alla statua di bronzo del grande buddha seduto, alta 34 metri.
La statua del Buddha è rivolta a nord verso la Cina continentale, gli occhi, le labbra, inclinazione della testa e la mano destra, indicano il gesto di benedizione universale. E’ davvero maestoso, gigantesco, imponente, mistico, bellissimo!! Non riusciamo a togliergli gli occhi di dosso! E’ stato un “lungo” viaggio arrivare fin qui, ma è valsa la pena, il Tian Tan, seppur molto turistico, è una fantastica e imperdibile escursione da fare a Hong Kong. Torniamo indietro sempre con la funivia, sono circa le tre del pomeriggio e a quest’ora non c’è praticamente nessuno! Ci accorgiamo che a 10 metri dall’ingresso della funivia c’è la fermata della metro (Tung Chung) e noi ci siamo fatti quasi due ore di viaggio all’andata “grazie” alla Planet , quando invece con circa 20 minuti di metro si arriva a Hong Kong centro.
Ok la colpa è anche un po’ nostra che non sappiamo leggere le cartine! C’è da dire però che grazie a quel lentissimo traghetto abbiamo potuto ammirare nuove angolazioni della città, e vista dall’acqua Hong Kong è ancora più bella!
Avete uno scalo lungo ad Hong Kong e non sapete cosa fare? Potreste lasciare il vostro bagaglio al deposito dell’aeroporto e recarvi in taxi o autobus proprio al Tian Tan, in fondo dista solo pochi km!
Torniamo sulla Avenue of Stars, vogliamo goderci lo spettacolo di luci e musica che si tiene tutte le sere alle 20. Praticamente 44 edifici di Hong Kong Island proiettano giochi di luci e laser a tempo di musica per circa 15 minuti, è il più grande spettacolo permanente al mondo di questo genere. Percorrimao a piedi tutta la Nathan Rd, via dello shopping, perchè abbiamo intenzione di cenare al temple street night market, seguendo le indicazioni della Lonely Planet che lo classifica tra le attrazioni più interessanti della città descrivendono come un vivace mercato notturno, consigliandolo anche per mangiare vista la presenza di numerosi banchi dove gustare tipica cucina di strada. Sinceramente potrei classificarlo trai mercati più brutti visti in asia (al primo posto ricordo ancora quello di Shukhotai, in Thailandia) e per la cronaca non riusciamo neanche a cenarci!
26/08/2014: Hong Kong
Oggi abbiamo l’intera giornata per scoprire il resto della città. Iniziamo con una passeggiata tra gli altissimi grattacieli, saliamo gratuitamente al 43° piano della Bank of China Tower, percorrendo la famosa Hennessy Rd, dove si trovano anche i grandi marchi internazionali, fino ad arrivare all’Hong Kong Park, un’oasi verde artificiale fatta di alberi, un laghetto, una cascata, una torre panoramica e una serra. E’ un posto molto interessante e rilassante dove concerdersi una pausa dalla giungla cittadina. Prendiamo la midlevels escalator, la scala mobile all’aperto più lunga del mondo che sale e scende facendo raggiungere con poca fatica anche i quartieri più alti della città. Da questa scala mobile raggiungiamo, salendo, il quaritere Soho, con i suoi tanti locali è centro del divertimento di Hong Kong Island, mentre riscendendo arriviamo e attraversiamo il Graham St Market.
Ci spostiamo con la metro e raggiungiamo il monastero di Chi Lin Nunnery. Appena si mette piede nei giardini di questo monastero sembra di essere catapultati magicamente in un altro mondo! Non siamo più nella frenetica e rumorosa Hong Kong, qui siamo in un posto silenzioso, armonioso, perfetto. I giardini sono tenuti benissimo, ci sono bonsai bellissimi e c’è la musica di sottofondo che accompagna i fedeli nella loro passeggiata verso il monastero in legno, che si dice sia stato costruito senza l’impiego di un solo chiodo. Usciamo dai giardini rigenerati e pronti ad affrontare nuovamente caos e traffico fino a raggiungere il Sik Sik Yuen Wong Tai Sin Temple, dove ogni desiderio può diventare realtà, o almeno così dicono! Infatti in questo tempio coloratissimo e super affollato i fedeli esprimono i loro desideri agitando i chim, bastoncini della fortuna fatti di bambù, che vengono scossi, fino a quando uno non cade a terra e viene letto da un indivino.
Noi non abbiamo bisogno di esprimere nessun desiderio, ci sentiamo così fortunati di aver potuto visitare un altro pezzettino di mondo e di aver scoperto posti meravigliosi.
E’ ora di tornare a casa. Hong Kong ci saluta regalandoci l’ultima cartolina del nostro viaggio, un fantastico tramonto su uno degli skyline più belli del mondo.
Le foto del mio viaggio le rovate qui: www.appuntidiviaggio.net/asia/item/93-3-giorni-a-hong-kong