Alla scoperta di Cipro
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Un po’ allettati dal prezzo e da varie opinioni raccolte, decidiamo di approfittare del volo Ryanair che per soli 103 euro a/r ci porta da Ciampino a Pafos in 2h e 40m.
La data della partenza è il 28 aprile, l’ora di decollo 9.25 e alle 13.30 circa sbarchiamo, finalmente, a Cipro. Già sbirciando dal finestrino dell’aereo, in fase di atterraggio, facciamo in tempo ad accorgerci dei colori del mare e della costa e ciò accresce la nostra voglia ed interesse nello scoprire al meglio l’isola.
In quattro giorni, da domenica a giovedì mattina, seguiremo l’andamento della costa meridionale toccando le principali località balneari e di importanza archeologico-monumentale, partendo da ovest verso est; l’unica incursione al centro dell’isola è prevista per visitare la capitale Nicosia. Cambieremo quattro hotel, avremo un po’ da fare con valigie, temperature elevate e orientamento nei vari centri che visiteremo, ma siamo sicuri che il bel sole, la selezione di brani musicali, l’energia e tutto il nostro entusiasmo, garantiranno la buona riuscita della vacanza.
28 APRILE – DOMENICA
Pertanto, la prima tappa è Pafos dove arriviamo via aereo. Prelevate le nostre colorate valigie, ci rechiamo al box della Sixt per ritirare l’auto prenotata, un mese prima, tramite il sito Rentalscar.com. Spendiamo 130e per l’intero periodo, compresa la polizza kasko che riteniamo opportuno sottoscrivere, visto che nell’isola la guida è a destra e che il numero di sinistri è piuttosto elevato. Inoltre, ci addebitano sulla carta di credito 105,50e, dati dalla somma del pieno (88e correttamente restituiti dopo la riconsegna dell’auto) più una tassa aeroportuale di 17,50e (questa invece trattenuta… eheh). Il costo rimane, comunque, piuttosto basso, soprattutto se paragonato a quello praticato in Italia.
Il gentile addetto della Sixt, tra l’altro, ci agevola la vita consegnandoci una Skoda Octavia con un grandissimo bagagliaio, dove riusciamo a sistemare comodamente tutte le nostre valigie, zaini e buste.
Prima meta, gli scavi archeologici. Prendo confidenza, quasi subito, con il loro sistema di circolazione, opposto al nostro, ed in circa 15m siamo al parcheggio (gratuito) di fronte alla zona archeologica. Biglietto d’ingresso 3,40e e cominciamo ad addentrarci nei vari ambienti, resti di abitazioni, caratterizzati dalla presenza di innumerevoli meravigliosi mosaici romani ed ellenistici. Avere fra noi una storica dell’arte (Valeria), brava a spiegare e a coinvolgere…. fa sicuramente la differenza!! Si passa da quelli della casa di Dioniso a quelli della villa di Teseo e della casa di Aion. Bellissime le scene che vengono descritte, i colori, lo stato di conservazione ed il sistema di protezione con strutture in legno. La tappa a questo sito, per noi, è obbligatoria per chi visita la città di Pafos, mentre unanimemente scegliamo di bypassare quella alle tombe dei re, visto che la descrizione del sito che avevamo letto sulle guide e su vari racconti di altri turisti, non ci aveva suscitato il necessario interesse.
Preferiamo, piuttosto, una passeggiata in prossimità del porto per conoscere meglio il posto e soprattutto fare un break con un buon gelato. Risaliamo in auto e ci dirigiamo verso Petra Tou Romiou. Usciti dalla città, imbocchiamo la comoda autostrada (gratuita) e dopo appena 15 minuti siamo già arrivati sul luogo dove la nostra “amica” Afrodite trovava refrigerio in mare. Il luogo è veramente bello; dei faraglioni e scogli compongono questo sito che per noi diventa la scena per un indimenticabile tramonto. Ci sistemiamo in riva al mare e dopo esserci reciprocamente immortalati con ogni genere di foto, assistiamo al calare del sole senza che alcuna nuvola, umidità o altro fastidio, influiscano su questo magico rito, oggi contraddistinto da uno speciale rossore.
Percorriamo altri 40 km e giungiamo a Lemesos (Limisso) dove abbiamo prenotato due stanze doppie, tramite booking.com, c/o l’hotel Ajax**** a 69e cadauna. Scopriamo che è un po’ difficile districarsi fra le vie cittadine, senza un navigatore e senza riferimenti delle vie sulle quali transitiamo. Non esistono, infatti, indicazioni degli hotel e nemmeno targhe comprensibili con i nomi delle strade. Per fortuna che lo spirito d’iniziativa e d’ingegno non ci manca e che i ciprioti si dimostrano collaborativi per cui cominciamo a chiedere indicazioni (in inglese) alla gente per strada fino a quando troviamo un signore che molto gentilmente prende la sua auto e ci conduce quasi davanti all’hotel!!!
Fatto il check in, saliamo in camera e dopo una veloce rinfrescata, usciamo per cercare, sul vicino lungomare, il locale giusto per festeggiare il mio compleanno. Scegliamo il Benningan Grell & Tav Agios Athanas; la cucina non è tipicamente locale, anzi! Ma la compagnia ed il contributo dei due bravi e simpatici camerieri Simone (bulgaro) e Andrea (rumena) cambia l’esito delle cose e determinano la buona riuscita della serata.
Un bel compleanno, tanta simpatia, calore ed affetto intorno, per cui sarà difficile da dimenticare.
La giornata affascinante, intensa, romantica, goliardica, con due ore e mezza di volo, un’ora di fuso in avanti, camminate di ogni tipo, è giunta alla fine; distrutti ma contenti, finalmente ci baciamo, salutiamo e auguriamo la buonanotte!
29 APRILE – LUNEDì
Primo impatto con la colazione “cipriota”; più che isolana sembra avere forti caratterizzazioni inglesi e russe… (i fagioli di prima mattina proprio no….) ma ci adattiamo e riempiamo per bene per affrontare la giornata che abbiamo da vivere. Fatto il check out ci dirigiamo con la nostra Skoda a Kolossi, dove visitiamo il bel castello dei templari. E’ una costruzione del XV secolo utilizzata dai cavalieri di San Giovanni di rientro dalla terra santa. Ingresso 1,70e. E’ praticamente “nudo” ma vale la pena addentrarsi nelle varie stanze e arrivare alla terrazza sovrastante per godere dei panorami a 360°. Il caldo aumenta, siamo attorno ai 30 gradi per cui una buona fresca spremuta d’arancia al bar di fronte ci ritempra per bene.
Riprendiamo l’auto e finalmente la prossima destinazione è il mare! Avendo letto i racconti di altri turisti, era doveroso sostare almeno un giorno ad Ayia Napa per la bellezza del mare e della costa e per la notevole offerta commerciale del sito. Arriviamo, pertanto, nel primo pomeriggio al secondo albergo, il Melissi Beach Hotel**** (56e la doppia con colazione!) e dopo aver preso possesso delle nostre belle stanze, ci mettiamo il costume e via a Nissi Beach. Che favola! E’ la spiaggia che si vede in molte cartoline o all’interno di tutte le guide turistiche, con una piccola isola di fronte collegata alla riva da un’esile lingua di sabbia bianca. Essendo fine aprile la gente è poca, bambini quasi zero, calma e mare cristallino con sfumature incredibili! Rimaniamo dieci minuti a contemplarlo, dopodiché un po’ alla volta io e Gabry entriamo, mentre Valeria e Paco si buttano. La temperatura dell’acqua è un po’ bassa, ma data la bellezza della cala è impossibile resistervi e non immergersi. Alla fine restiamo dentro 1,30h ed è stato straordinario. Sicuramente uno dei posti più belli di mare finora visti!!! Una piccola escursione sull’isoletta di fronte per godere di altre prospettive e fare le foto per portare con noi il ricordo di questo magnifico posto. A seguire, relax sul lettino disponibile gratuitamente sulla spiaggia e ci appisoliamo tutti… piuttosto soddisfatti.
Rientro in hotel per il restyling e quindi cena. Scegliamo un “ristorante” che ci affascina molto per lo stile greco-cipriota. Si tratta della taverna Tony’s sita in Nissi Avenue, dove assaggiamo il famoso Meze (di carne) consigliato e descritto in varie parti. In effetti il numero di portate è consistente e ci riempiamo per bene spendendo circa 20 euro a testa, bevande comprese. Breve passeggiata per le vie del centro, ma i negozi stanno per chiudere per cui preferiamo vivere un momento di giovinezza nell’adiacente luna park, salendo sulla ruota panoramica che ci permette di gustare dall’alto tutta la zona di Ayia Napa.
Manca poco alla mezzanotte e le nostre amiche stanno per diventare più grandi…. perciò andiamo ad attendere il fatidico momento in un bel locale moderno che dista poche centinaia di metri dalla taverna precedente. Un primo assaggio di festa e poi a nanna!
30 APRILE – MARTEDì
Il Melissi Beach è una struttura recente e ben attrezzata di confort e servizi per i propri ospiti. Dopo la seconda colazione cipriota, facciamo un giro fra le piscine e puntiamo verso la spiaggia che dista appena 50 metri. Il mare è anche in questo punto di costa meraviglioso con varie tonalità dal celeste all’azzurro senza traccia di rifiuto, alga o altro che ne disturbi la visione. Facciamo qualche foto e a malincuore diamo l’arrivederci. Ci attende Larnaca ed in particolare la moschea Hala Sultan Tekke situata sulle sponde del lago salato, ed il forte medievale sulla costa. Visitiamo la prima (gratuitamente) e restiamo colpiti dall’atmosfera di serenità che si respira all’interno di questo complesso fondato nel V secolo D.C. che contiene le spoglie della venerata zia (o balia) di Maometto. Salutiamo la colonia di gatti che vive all’esterno e raggiungiamo (un po’ a fatica) il vicino castello che vediamo solo da fuori poiché dopo un rapido sguardo all’interno non sembra meriti così tanto, mentre è senz’altro più gradevole la visione esterna. Di fronte c’è anche una interessante moschea, ma non siamo potuti entrare a causa dei lavori di restauro.
Riprendiamo la comoda autostrada e in meno di un’ora siamo a Nicosia. Oggi la temperatura è proprio elevata; 38° senza sconti! Per fortuna il nostro hotel di design Classic**** (tramite Booking 80e la camera doppia con colazione) situato in pieno centro storico, ci da il giusto refrigerio e ci accoglie in camera con un aperitivo di benvenuto. Splendido!
Lasciamo la macchina parcheggiata proprio di fronte alla nostra struttura e via a piedi a scoprire la città. Decidiamo di conoscere subito la parte turca, pertanto arriviamo in 15’ al passaggio pedonale fra le due “nazioni” e sbrigate le formalità di controllo, soprattutto oltre confine dove ci rilasciano un permesso di soggiorno giornaliero, cominciamo ad addentrarci nel labirinto costituito da strade, vicoletti, piazze ecc. alla ricerca delle peculiarità monumentali. Una fresca spremuta d’arancia fatta davanti ai nostri occhi per la modica cifra di 1e in un chiosco posizionato a 200m dalla linea di confine, ci da l’energia per visitare in successione il Buyuk Hammam (bagno turco), il bellissimo Buyuk Han, raro esempio di caravanserraglio di epoca medievale dove su due piani sono posizionati bar, ristoranti e negozi di artigianato vario; la moschea di Selimiye, ex chiesa di S. Sofia, caratterizzata da una struttura gotica e da un maestoso fresco interno, trasformata dagli ottomani in moschea; il Bedesten ex chiesa bizantina restaurata recentemente e restituita all’antico splendore ed infine il Belediye Pazan (mercato municipale) anche questo oggetto di restauro, dove facciamo qualche piccolo acquisto di souvenir. Rientriamo in “occidente” senza problemi e andiamo a scoprire il dedalo di strade pedonali che costituiscono la città vecchia di Nicosia. Sono piene di negozietti per turisti, di ristoranti tradizionali ma anche di tanti locali di ritrovo per giovani. Rimaniamo, infatti, colpiti dalle numerose opportunità di incontro presenti in questa zona, tutte ampiamente sfruttate dalla gioventù locale e non.
Identifichiamo una bella taverna con tavoli all’aperto dove torniamo la sera per cenare e festeggiare le nostre due giovani principesse Valeria e Gabriella. E’ il loro compleanno e la giornata si deve chiudere in maniera indimenticabile; la location, l’atmosfera, la cucina cipriota e il nostro desiderio di rendere brillante questa serata, determinano la riuscita del nostro intento e chiudiamo consegnando loro i vari pensieri che avevamo portato da casa. Ultimo giro notturno per le strade del centro e poi stanchi, ma molto soddisfatti, andiamo a letto.
1 MAGGIO – MERCOLEDì
Anche oggi il tempo è bello; colazione, check out e ripartiamo verso Pafos. Un paio d’ore di autostrada e giungiamo a destinazione. Prima di arrivare alla meta principale della nostra giornata nella penisola di Akamas, facciamo tappa al monastero di San Neofito. Sorge isolato, immerso nel verde, è ben tenuto ed organizzato e riusciamo a vedere anche i luoghi utilizzati inizialmente dal Santo, scavati nella roccia e dipinti con preziosi affreschi.
Pochi km di strada e siamo, finalmente, ai bagni di Afrodite. E’ più la storia mitologica in se che non il luogo a suscitare fascino ed interesse per questo sito raggiungibile a piedi nel mezzo di un boschetto. Una fonte di acque chiare ma non potabili, dove la dea trovava refrigerio dopo gli incontri con l’amato di turno.
In effetti, non desta grandiose sensazioni e bisogna lavorare di fantasia ed immaginazione. Ma ci divertiamo a scattare un po’ di foto, come da rituale, sulla roccia dove tutte le coppie posano e oltre a giurarselo, sperano nell’amore eterno. E noi, ovviamente, non potevamo perdere questa occasione!
Riscendiamo a valle e scegliamo la spiaggia per il pomeriggio. Certo non siamo ai livelli di Ayia Napa, ma il mar della località di Polis è comunque gradevole, tranquillo, poco frequentato, insomma l’ideale per un bel periodo di relax. Bagno e poi siesta su lettini affittati a 2,50e l’uno. Il sole tramonta e dobbiamo salutare anche questo paesaggio. Torniamo a Pafos e cerchiamo il nostro ultimo hotel, il Capital Coast Resort and Spa**** (camera doppia 55e su booking); si trova sulla strada che costeggia il mare, in prossimità delle tombe dei Re ed è una grossa struttura moderna dotata di ogni confort (piscina, ristoranti, spa, ecc.). Dopo il consueto restyling, raggiungiamo il centro città e troviamo la giusta taverna cipriota dove degustiamo un buonissimo Meze (di pesce), vino e musica locale di sottofondo.
Ripercorriamo i quattro giorni vissuti intensamente e tutti i bei ricordi e luoghi che hanno contraddistinto la nostra bella esperienza in quest’isola. Da buoni ottimisti confidavamo nella riuscita della vacanza, ma siamo tornati a casa consapevoli che l’esito, il divertimento, i compleanni, le località, il sole, il mare, l’accoglienza ed il nostro stare assieme è stato tutto sopra ogni attesa. Pertanto sicuramente torneremo alla ricerca di Afrodite, visto che nella sua terra…. non si sta per niente male!
A presto!
Paolo, Valeria, Paco, Gabriella