Alla scoperta di Bangkok

Quattro giorni in giro per la città
Scritto da: mayla77
alla scoperta di bangkok
Partenza il: 24/11/2011
Ritorno il: 08/12/2011
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
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Si torna a scrivere un diario ed e’ un buon segno perche’ vuol dire che siamo in vacanza… e che diversamente dagli anni precedenti caratterizzati da lunghe e fortunate e crociere intorno al mondo quest’anno abbiamo deciso di lanciarci in un succulento viaggio fai da te verso l’affascinante terra del sorriso: la Thailandia.

Decidere di abbandonare il lusso e le comodita’ della crociera ha necessariamente cambiato il nostro approccio alla vacanza dovendo per cui abbandonare i comfort e i servizi all inclusive della crociera per una tipologia di viaggio maggiormente improntato verso il fai da te..

La preparazione alla vacanza di quest’anno e’ stata se possibile piu’ accurata e certosina.

Si parte in 3 (il sottoscritto con fidanzata e fratello della fidanzata) da Roma destinazione Bangkok (con scalo tecnico a kuwait city), il viaggio in aereo e’ andato benissimo, siamo arrivati in perfetto orario e adesso non vediamo l ora di riposarci per il volo per Bangkok di domani previsto a fine mattinata intorno alle 12 e 30. Scalo tecnico (kuwait city)… ce ne parlavano come di un posto abbastanza anonimo, quasi tetro e sostanzialmente non possiamo che confermare… Impossibile uscire dall’edificio per motivi di sicurezza e non ci sono tanti negozi per fare “orario”. La moneta locale consentirebbe anche dei piccoli acquisti ma non c’e’ tempo e soprattutto voglia di fare grosse cose. La compagnia aerea ci consegna un buono pasto(pasto orribile,non si salva neanche il succo d arancia)..passano le ore e finalmente e’ il momento di prendere il volo per la thailandia

L’aereo e’ per fortuna comodo e funzionale… il volo dura 7 ore circa e stavolta lo sentiamo maggiormente, sara’ che abbiamo accumulato sonno arretrato e non vediamo l’ora di arrivare… atterriamo intorno alle 11 ore locali, temperature over 35 gradi con tasso d’umidita’ elevatissimo ma ne eravamo coscienti.tutto alla perfezione,recuperiamo i bagagli e cambiamo qualche centinaio di euro nella moneta locale(bath 1/40mo dell’ euro circa). Ci mettiamo subito alla ricerca di un taxi e dopo 45 minuti di viaggio ci porta al nostro hotel di riferimento portandoci via circa 500 bath(12 euro circa)… l’albergo, in un punto relativamente centrale della citta’ e’ spartano e di poche pretese ma cmq pulito. Ottima la piscina e la presenza di palestra e sauna.

Ci diamo quindi una rinfrescata e piu’ riposati andiamo all’avventura verso i mercatini di patpong. Bangkok e’ cosi come ce l avevano descritta..citta’ caotica e trafficatissima,piena di vita e decisamente affascinante… camminiamo per ore a contatto con gente che cucina per strada e vende magliette o propone massaggi per pochi bath. I prezzi son abbastanza convenienti e io e monica ne aprofittiamo strappando qualche affare concedendoci un ottimi massaggio ai piedi.

Ritroviamo massimo che intanto ha fatto ottimi acquisti trattando nei mercatini, ne voglio aprofittare anche io… riusciamo entrambi a comprare bene un tot di magliette per costi risibili per l’ italia… probabilmente le stesse magliette verranno rivendute da noi a prezzi superiori a 9-10 volte quello pagato alla fonte. Il cotone e’ ottimo, il costo giustifica l acquisto.per quanto la location sia surreale, ci puo’ capitare di trattare l acquisto di una maglietta mentre dietro di noi qualcuno cerca di attirare la nostra attenzione per entrare in bar e locali di vario tipo….anche questa e’ la thailandia…

E’ il momento di tornare all’albergo, non prima di aver preso un boccone e di aver preso la metropolitana che ci riporta a 500 metri dall’ albergo, si va a dormire. Domani alle 8 e 30 abbiamo appuntamento con lakis, il ragazzo che ci fara’ da guida per 2 giorni a Bangkok spiegandoci la storia di questa citta’ favolosa e mostrandocene le meraviglie. Domani infatti visiteremo i templi piu’ importanti e caratteristici.

La giornata e’ iniziata presto intorno alle 7 e 30, colazione veloce per non arrivare tardi all’appuntamento con lakis, il nostro referente in loco (indicatoci da tutta una serie di persone e commenti lusinghieri su internet) che per 2 giorni ci fara’ da cicerone per la città. Era questa una delle preoccupazioni piu’ grandi, andare cioe’ in un posto cosi’ lontano con una conoscenza di fatto molto approssimativa dell’ inglese(per non parlare ovviamente del thailandese). Per fortuna le cose sono andate tutte per il verso giusto ma andiamo con ordine… come detto colazione abbondante, succo d’arancia a go go, riso, carne che non mi deve mai mancare e fette biscottate in quantita’. Si fanno le 8 e 30 e in orario arriva lakis portato in motorino dal tassista del luogo. Qui a Bangkok di norma il traffico e’ molto caotico (anche se noi arrivando dopo l’alluvione troviamo paradossalmente una situazione piu’ tranquilla rispetto agli standard della città) per cui un opzione piu’ costosa (ma al contempo anche comoda) per chi ha fretta e’ proprio quella di farsi trasportare con la moto.

Gli appuntamenti di oggi sono molto fitti, si parte con la visita del tempio di marmo, per noi fonte d’ orgoglio in quanto per costruirlo è stato utilizzato marmo di carrara, per arrivarci prendiamo un battellino per alcune fermate e si contratta poi grazie a lakis 2 tuk tuk verso il nostro obbiettivo, in linea di principio non si dovrebbe usare il tuk tuk per 2 motivi, in primis perchè costa di più di un taxi normale (e si rischiano fregature sul prezzo finale) e poi perchè in pochi minuti di viaggio si rischia di assumere più tossine di un operaio di fukushima, ma bisogna fare di necessità virtù e la nostra guida strappa un bel prezzo.

Arrivati all’ ingresso, come di norma in tutto il mondo, ci si fa strada tra ambulanti e persone che ci incrociano cercando di venderci di tutto non appena si scambiano i loro sguardi con i nostri…purtroppo per loro abbiamo discreta fretta e non fanno grossi affari…facciamo alcune foto e, senza comprare nulla, ci dirigiamo verso la “montagna d’oro”, importante tempio situato in un piccolo colle artificiale, potremmo dire cosi’, alla cui sommita’ vengono conservati dei resti del buddha. Non salire sarebbe un delitto, lo fa anche Monica perche’ gli scalini son molti ma con pendenza accettabile. Per non farci mancare niente, siccome siam bambini dentro, suoniamo tutte le campanelle che vediamo nel nostro cammino e piu’ volte il gong. Arrivati alla sommità godiamo di una vista mozzafiato e visto che ci sono lo risuono altre 2 volte per ricordare al buddha che mi son fatto un mazzo per arrivare alla sommità tempio in queste condizioni atmosferiche.

Anche qui piccola sosta per foto e riposarsi, ma il tempo e’ tiranno perche’ ci aspetta il pezzo forte della giornata… La visita al palazzo reale. Difficile descrivere lo spettacolo di questo posto maestoso e al contempo elegante. Ci si sbizzarrisce con le foto, non manca neanche la visita al tempio del buddha di smeraldo. All’interno del complesso del palazzo reale (ci sarebbe da parlarne per ore, non sono particolarmente esperto di architettura e arte in genere, ma l’ effetto visivo è notevolissimo) tra decorazioni, colori sgargianti e l’imponenza di questa struttura… la visita dura qualche ora e, al momento di uscire, si fa ora di pranzo. Stanchi ma decisamente contenti e soddisfatti ci affidiamo totalmente ancora una volta alla nostra puntuale guida che ferma “al volo” 2 tuk tuk e ci porta a mangiare in un delizioso locale di Bangkok. Per fortuna anche lakis, da buon toscano, è una buona forchetta e ha l’occhio giusto per le nostre esigenze.. cioè rapporto qualità prezzo prima di tutto.

Ci vengono quindi proposti tutta una serie di pietanze particolari, dall’immancabile riso, al maiale, ai gamberi alle verdure fino a zuppe che personalmente ho lasciato volentieri agli altri.

A pancia piena riprendiamo il cammino e, con una sorta di pagoda improvvisata, si arriva all’ attrazione della serata secondo me, il Wat Arun costruzione in stile khmer che ricorderò per tutta la vita non per la sua incontestabile storia o bellezza ma per lo spavento al solo pensiero di dover riscendere da quei gradoni, oltre 80 metri di guglie e porcellane solo all’ apparenza grezze ed invece sapientemente decorate, arrivarci dal fiume è sicuramente suggestivo, direi che di tutte le attrazioni visitate è decisamente quella che mi ha colpito di piu’… ma ripeto, non per tutti; di certo non per persone con difficolta’ motorie o problemi di vertigini causa la pendenza irreale della struttura.

Bisogna ora tornare in albergo, sempre con quell’imbarcazione che solca il fiume Chao Phraya (fiume e cuore pulsante che taglia la città) con violenza, ce ne accorgiamo ben presto perché qualche schizzetto di fango (perchè acqua sarebbe un complimento) ci va addosso ma chi se ne frega… si arriva in albergo stanchi ma soddisfatti, scambi di regali in albergo con lakis cui forse siamo anche simpatici, ci fa anche lo sconto (che bella parola sconto) e ci dà appuntamento per la giornata successiva dedicata allo shopping. E’ il momento di cambiarci e riposarci, lo si fa in albergo e per la sera prenotiamo alla reception per un buffet al baiyoke sky per soli 15 euro a testa… prendiamo un taxi, spendiamo una “fortuna”… 1 euro e 70 centesimi e arriviamo a destinazione otteniamo alla reception il pass per salire all’ 82mo piano, tralasciando il discorso cena, come al solito impeccabile, decidiamo di salire di 2 piani per usufruire di una vista notturna di bangkok inimitabile quanto inattesa… si fa tardi, dobbiamo tornare all’albergo… prendiamo un taxi,si rientra. La giornata è davvero finita.

La giornata di ieri era terminata di fatto con la sontuosa cena al baiyoke sky, oggi, completata la visita dei templi, ci si concentra sulla visita della città e lo shopping, come al solito puntuale ecco alle 8 e 30 spaccate lakis, nella hall dell’albergo facciamo il punto della situazione. Il clou della giornata e’ il giro dei canali che i consentira’ di vedere una parte della citta’ che non avremmo potuto vedere se non in questo modo. Come stabilito quindi, dopo una piccola camminata, ci si accinge a prendere un battellino per un primo spostamento tattico cominciamo quindi a camminare tra i vari vicoli e a respirare la vera bangkok. Respirare e’ la parola giusta infatti, difficile descrivere gli odori che si mischiano e che necessariamente non si possono ignorare, da quello del cibo che viene fatto sul momento nelle bancarelle, ai tubi di scappamento dei motorini che s insinuano con agilitra’ tra i vari mercati, alle fogne a cielo aperto.

Chinatown mi ha colpito molto perche’ il cuore pulsante di questa zona della citta’ non e’ dedicata in primis al visitatore ma qui ci va veramente la gente del luogo per comprare a buon prezzo. Il visitatore di norma e’ visto come un pollo da spennare, siamo tollerati ma solo perche’ portiamo il soldo. Le trattative sono spesso serrate e divertenti e capita anche che finiscano con un sostanziale pareggio nel senso che il venditore e’ soddisfatto di aver fatto un guadagno seppur piccolo, il compratore esulta lo stesso perche’ ha comprato magari dei capi d abbigliamento come nel mio caso a prezzi improponibili in italia.

La stessa metropolitana, molto bella e funzionale per essere una citta’ di 12 milioni di abitanti e’ poco trafficata ed e’ presto spiegato… i poveri non se lo possono permettere se non per necessita’ e giustamente preferiscono spostarsi a piedi o con il bus molto piu’ economico. Per quanto riguarda il mercato e’ interessante da guardare ma dal mio punto di vista non avrei saputo cosa comprare.

Oggi a pranzo si va in un locale piu’ costoso, ma neanche tanto rispetto a quello di ieri. Monica e lakis prendono addirittura pizza, io vado su spiedini di maiale e strane polpette… ad oggi non saprei dire cosa ho mangiato, non saprei neanche dire cosa ho comprato, so solo che erano piccanti, le offro in dono a lakis che evidentemente, dopo tanti anni in Thailandia, ha la capacita’ superiore alla nostra di apprezzare il cibo locale. Per contro eccellente la limonata e gli spiedini che ho imparato a mangiare senza servirmi delle salsette che ne snaturano i sapori originali.

E’ il momento di andare a prenderci in successione un bel gelato e un espresso in un altro locale, serve a spezzare la serata, si sta camminando molto e le temperature sono opprimenti per quanto non ai massimi registrati in altri momenti. Passiamo abbastanza distanti dalla zona a luci rosse e entriamo in quella dei giovani, piccoli negozi e mercatini frequentati da ragazzi alla moda.

Si fanno le 4 e chiediamo a lakis di accompagnarci all’Mbk, una sorta di mall dove si vende di tutto, dalla tecnologia all’abbigliamento taroccato, mi sono annotato un paio di cosette per i prossimi giorni. E’ giunto il momento di salutare Lakis che per due giorni intensi ci ha guidato alla scoperta di Bangkok, facendoci vedere e scoprire le bellezze della città.

Prima di tornare a casa pero’ e’ il momento di prendere la metro verso il centro massaggi di fiducia, monica va decisa per il classico massaggio ai piedi mentre io e massimo puntiamo su un massaggio completo che personalmente ho trovato assai doloroso per l’utilizzo di leve su articolazioni e posizioni dove ero piu’ preoccupato di non farmi male che di rilassarmi. A fine massaggio taxi e si torna all albergo… la sveglia per domani e’ fissata alle 5 e 45 perche’ si mangia presto per poi andare in escursione fuori citta’ al mercato galleggiante e tempio delle tigri.

La giornata di oggi e’ ricca di opportunita’ interessanti e luoghi da visitare. Abbiamo comprato infatti un pacchetto turistico che prevede la visita del mercato galleggiante, il ponte sul fiume kwai e il tempio delle tigri. La sveglia e’ fissata per le 5 e 30 in quanto e’ previsto che vengano a prelevarci intorno alle 6 e 15. Ci prepariamo subito e, dopo una veloce colazione andiamo all’appuntamento, assieme a noi altri ragazzi e diversi bus di turisti, il viaggio e’ molto lungo in quanto le attrazioni sono fuori citta’.

La prima tappa e’ al mercato galleggiante, ci viene proposta una duplice possibilita’: percorrere il mercato con un’apposita barca o visitarlo a piedi in maniera tale da fare gli acquisti dalla terraferma. Massimo decide di prendere la barca, io e monica optiamo per farla a piedi reputando abbastanza instabili queste imbarcazioni. Cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia, nel senso che entrambe le scelte non cambiano la sostanza. Veniamo assaliti da venditori che cercano di proporci ogni cosa. Monica fa i video e io alcune foto, mi soffermo sul cibo in vendita. Sul pesce ci son centinaia di mosche eppure una vecchietta sdentata mi invita ad assaggiarlo… anche la frutta non mi sembra invitante e vado oltre. Certo e’ cmq affascinante questo mercato ma a Patpong ci siamo trovati molto meglio per varieta’ prodotti e prezzo, anche Monica non e’ convinta e si limita a guardare borse e qualche “chincaglieria” ma senza grosso interesse…

Di ritorno all’appuntamento con la guida finalmente una cosa interessante, vedo un ammaestratore di serpenti che consente di fare foto con un enorme pitone, non me lo faccio dire 2 volte, e’ il momento trash della giornata, me lo carico in spalla come un trofeo di guerra e mi faccio fotografare da monica..e’ il momento di tornare dalla guida.Ci viene quindi proposto un giro su uno speedboat(bagnarola) verso un altro porticciolo dove ci aspettera’ l autista che ci dovra’ portare alla tappa successiva.

Probabilmente questo e’ il momento clou della giornata, la barca e’ proprio instabile, si fa fatica a stare comodi e per lo piu’ si e’ preoccupati di non prendere addosso schizzetti di melma come l altra volta, pero’ questa imbarcazione si muove agile nell’acqua stagnante e si vedono cose incredibili. Persone per esempio che dalla finestra della propria palafitta si mettono a pescare, ragazzine che si lavano, operai che si mettono a lavorare in condizioni estreme senza battere ciglio; curiosissima anche la presenza delle cassette delle lettere ad altezze elevate in mezzo all’ acqua. Ad ogni modo questo spaccato di vita quotidiana ci soddisfa e siamo ben contenti perche’ la giornata e’ appena cominciata.

In realta’ l’unico problema di questa escursione con guida e’ che gli spostamenti richiedono molto tempo per cui si fa ben presto ora di pranzo e si va a mangiare. C’e’ chi mangia vegetariano e chi come me va dritto su accoppiata riso e pollo piu’ un cornetto alla fragola trafugato in una specie di drogheria vicino al ristorante.

E’ il momento di salire nel bus per andare sul ponte sul fiume kwai. Arrivati a destinazione la guida ci lascia 40 minuti di liberta’ per vedere il museo, girare negozietti e fare delle foto del famoso ponte, fin qui tutto bene, Monica trova anche l’opportunita’ di fare foto a un tigrotto nei pressi delle bancarelle vicine.

Il tempo passa senza momenti di noia, l’assistenza dello staff e la guida rendono piacevole la fine del viaggio anche perche’ siamo vicini al tempio delle tigri che non vediamo l’ora di entrare a visitare.

La guida ci dà 1 ora di tempo e ci dà le raccomandazioni di rito quali per esempio vestirsi in maniera adeguata per le donne, pantalone sotto il ginocchio anche per l’uomo, non fraternizzare con i monaci e non passare davanti agli animali, specie con vestiti sgargianti.

Per noi in realta’ non e’ una novita’, abbiamo visto dei video su you tube e non eravamo cosi convinti di vedere il tempio in quanto le tigri son incatenate. Siamo costretti quindi a dare la macchina fotografica agli assistenti e uno alla volta ci portano innanzi agli animali per fare delle foto ricordo. Soddisfatti andiamo poi a vedere dei monaci allattare piccoli tigrotti e ci consentono di fare delle foto molto ravvicinate… Il tempo ormai e’ scaduto e si deve tornare alla base… 4 ore di bus ci riportano verso l’albergo, ma ci facciamo portare vicino Patpong, dove ci aspetta il centro massaggi.

Si fanno le 22 e 30… e’ ora di tornare all’albergo con i nostri acquisti. Domani e’ il momento di abbandonare la citta’ per una seconda parte di vacanza all’insegna del mare e del riposo assoluto. Si va a Phuket. Il volo interno dovrebbe durare un’oretta per cui gia’ nel primo pomeriggio dovremmo prendere possesso delle camere del nostro albergo.



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