Alla scoperta della Slovenia, Austria e Baviera

DIARIO DI VIAGGIO Date del viaggio: 30/05/2008-05/06/2008 Viaggiatori: Luca e FedericaIl nostro viaggio inizia venerdì 30 maggio alle 14 circa. Terminato il lavoro e avendo i bagagli già pronti, partiamo subito dopo aver mangiato un panino. Abitiamo a Milano e temevamo lunghe code sulla tangenziale e invece a quell’ora non c’era molto...
Scritto da: pulzella
alla scoperta della slovenia, austria e baviera
Partenza il: 30/05/2008
Ritorno il: 05/06/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
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DIARIO DI VIAGGIO Date del viaggio: 30/05/2008-05/06/2008 Viaggiatori: Luca e Federica

Il nostro viaggio inizia venerdì 30 maggio alle 14 circa. Terminato il lavoro e avendo i bagagli già pronti, partiamo subito dopo aver mangiato un panino. Abitiamo a Milano e temevamo lunghe code sulla tangenziale e invece a quell’ora non c’era molto traffico e perciò spediti ci dirigiamo verso la Slovenia, prima meta del nostro super ponte. Il viaggio procede bene, a parte un breve rallentamento in prossimità di Mestre, e ci ritroviamo senza molto stress al di là del confine, prima in Austria e poi dopo il passaggio nel tunnel (al costo di 6, 50 euro) siamo in Slovenia. Siamo molto previdenti abbiamo organizzato il viaggio già da molti mesi e prenotato per tempo, per cui tranquillamente arriviamo a Bled, ove soggiorneremo per 3 notti. L’ hotel è il Grand Hotel Toplice, un 5 stelle, che prenotato in anticipo non costa molto (170 euro vista lago a notte), dotato di un parcheggio all’esterno, proprio sul lago. L’hotel è bellissimo, si può usufruire di molti servizi: ristoranti (a metà pensione o alla carta), wellness, bar, ecc. Il ristorante alla carta è stupendo; sembra di essere in uno dei locali frequentati dagli Asburgo, con posate d’argento e piatti bordati d’oro. Il servizio è eccellente. Stanchi per il viaggio, sistemiamo i nostri bagagli, facciamo una doccia e con calma decidiamo di cenare nel ristorante suddetto. Assaporiamo piatti eccezionali, con carni flambes preparati davanti a noi e innaffiando il tutto con un ottimo vino rosso di capo d’Istria. Dal ristorante, sul lago, usciamo in terrazza…Il lago illuminato dalle luci notturne ci suggestiona, così come il castello che domina dall’alto. Domani ci aspetta la visita di Bled e della sua famosa isoletta. Contenti andiamo a nanna.

SABATO 31 MAGGIO Ci svegliamo intorno alle 8 e andiamo a far colazione in una stanza enorme con un buffet veramente consono alle 5 stelle dell’hotel. La colazione è abbondante. Preparata la nostra macchina fotografica e la nostra videocamera decidiamo di percorrere il lungo lago, in cerca delle famose pletne che ci condurranno a vedere la Chiesa dell’Assunzione, sull’isola di Bled. Sul lungo lago, pedonale, incontriamo artisti che disegnano, gente che prende il sole, bambini sui pattini. C’è un’atmosfera divertente; l’impressione è più che positiva, tutto è molto ordinato e pulito, altro che il nostro senso civico! Non troppo lontano incrociamo uno dei punti di partenza dei barcaioli (si può anche noleggiare una canoa e andarci da soli ). Al costo di 12 euro a testa ci sediamo insieme a un gruppo di giapponesi e una guida che racconta la storia di Bled e della sua chiesa in inglese. Il tragitto è emozionante. Attracchiamo sull’isola e subito vediamo i famosi 99 gradini…Secondo la storia locale, per una proficua fertilità, è necessario che il marito porti la sposa in braccio per tutti i 99 scalini! L’isola è piccolissima, da vedere c’è la chiesa con la famosa campana dei desideri. Al costo di 3 euro a testa possiamo entrarci e visitare anche una mostra attigua. Il costo del biglietto serve per la manutenzione del luogo. In fila dietro i giapponesi, aspetto il mio turno per suonare la campana..Se suona per 3 volte si avverano i desideri. Devo dire che è molto più facile a dirsi che a farsi, ma con uno sforzo fisico riesco a farla suonare!!!! Usciti fuori beviamo qualcosa di fresco (è molto caldo), compriamo delle cartoline e ci sediamo qualche minuto per scriverle, in attesa degli altri per ritornare indietro. Si può stare sull’isoletta circa mezz’ora. Soddisfatti della visita, continuiamo la passeggiata sul lungo lago (sono più di 6 km), ci sediamo su una panchina e rientriamo in albergo. E’ già tardi per il pranzo; ci riposiamo un po’ e decidiamo di mangiare qualcosa più tardi. Scegliamo di sederci al bar dell’hotel, con vista sul lago, e assaggiamo il dolce tipico di Bled, una sorta di millefoglie diversa dalla nostra, insieme ad un caffè. Il dolce è buonissimo, un po’ pesante per via della mega porzione. E’ ancora presto e facciamo un giretto nella zona pedonale, piccolissima, poi ci dirigiamo alla gola di Vintgar. Il biglietto per accedervi costa 4 euro, ma ne vale davvero la pena. Vi è un sentiero lunghissimo, con staccionate in legno, circa di 2 km, da cui si ammira il fiume e le cascate. Rientrati in albergo ceniamo nuovamente presso il ristorante dell’hotel.

DOMENICA 1 GIUGNO Oggi è la giornata della visita alle famose Grotte di Postumia e al Castello Predjama. La distanza da Bled è di circa 100 km, ma ci arriviamo senza problemi. Sono le 11 e abbiamo il biglietto d’ingresso per le 12. Facciamo un giretto tra i negozietti di souvenirs e poi ci mettiamo in fila. L’ingresso è stupefacente, perché i primi km si attraversano col trenino. Giunti alla meta, ci dividono per nazionalità; ognuno avrà la sua guida. Il percorso a piedi passa in fretta, grazie alle soste della guida nei punti più interessanti, fino a giungere nella sala dei concerti, ove riprendiamo il trenino per l’uscita. La visita ci ha soddisfatti pienamente. Dopo aver comprato alcuni ricordini e aver pranzato, andiamo al Castello di Predjama che dista da qui solo 9 km. Il parcheggio è strapieno, ma fortunatamente troviamo un posto. Dire che il Castello è molto di più di quello che uno immagina è poco. L’interno non presenta arredi particolari, ma la sua notorietà sta nella sua costruzione all’interno della roccia. Si vedono pareti rocciose che delimitano stanze con muri in cemento e si può accedere per un pezzetto proprio all’interno della roccia, ove c’è l’apertura al nascondiglio di Erasmo. Dopo aver mangiato un bel gelato ed aver ammirato il paesaggio all’ombra, facciamo una toccata e fuga a Lubiana. La città non mi ha entusiasmata molto, anche perché arriva giù un temporale e così rientriamo a Bled, ove stranamente c’è il sole. Entriamo in un localino e beviamo qualcosa; poi, dopo una sistematina, andiamo a cena. Domani dobbiamo partire, direzione Salisburgo.

LUNEDI’ 2 GIUGNO Ci alziamo presto e dopo colazione lasciamo l’albergo con un piccolo imprevisto, il circuito delle carte di credito è bloccato e dobbiamo aspettare. Nel frattempo compriamo diversi souvenirs e stanchi dell’attesa ritiriamo presso un bancomat. Lasciata la Slovenia a malincuore, andiamo in Austria. Salisburgo è una città che già conosciamo, avendo assistito al suo festival nel 2006 per il 250° anniversario della nascita di Mozart. L’hotel è l’Ausperg, un 4 stelle vicinissimo alla zona pedonale e con parcheggio. Questa volta la camera riservata non è dotata di aria condizionata;una pecca, la notte non passerà tranquilla. Rifacciamo il giro della città, risaliamo sulla fortezza e poi ci sediamo nell’ Alter markt a mangiare un gelato con le vere palle di Mozart, artigianali, diverse da quelle acquistate. Il tempo si copre, ma non piove. Passeggiamo e dopo aver acquistato un nuovo paio di occhiali da sole, che nel frattempo erano caduti a Luca e si erano rotti, torniamo in albergo. Doccia e via per la cena allo Zum Moreh, ove siamo già stati nel 2006 e dove si mangia benissimo. Domani saremo in Baviera.

MARTEDI’ 3 GIUGNO Con molta calma e dopo un’abbondante colazione, partiamo alla volta di Fussen; piccola cittadina al confine con l’Austria e nota per la sua posizione strategica nella visita dei castelli di re Ludwing. La distanza non è molta e tranquillamente raggiungiamo la piccola cittadina, mentre il nostro hotel è veramente nascosto e non ben segnalato, ma grazie al navigatore dopo varie stradine strette e frasi del tipo: “Ma dove sarà?” ci appare nella sua eleganza. E’ l’Hotel Wieldermann, ex sanatorio, oggi ospita chiunque desideri un po’ di tranquillità, non a caso si trova nella così detta “valle della ragione”. Dopo aver preso possesso della camera, decidiamo di andare in centro, ove si arriva in 5 minuti a piedi. Fussen è tenuta benissimo, sembra di vivere in un’altra epoca, con le sue facciate decorate di antichi dipinti, fiori dappertutto, negozietti di souvenirs…Non mi faccio certo scappare l’occasione di assaggiare un brezel morbido e dopo una breve passeggiata ci gustiamo un caffè e dolcetto in uno dei tanti localini all’aperto. Che bello! E’pieno di turisti, soprattutto italiani; siamo proprio contenti di essere venuti qui. Sempre a piedi visitiamo il castello che domina l’abitato, poi ci prepariamo per la cena. Seguendo le indicazioni della nostra guida, ceniamo nel ristorante che ha ricevuto una stella michelin. La cena è ottima, ma non siamo molto soddisfatti del servizio; son troppo veloci nel portare i piatti, nel senso che se non hai finito un piatto, ti portano quello successivo e te lo lasciano lì sul tavolo, così quando hai finito il primo hai già lì il secondo bello freddo. MERCOLEDI’4 GIUGNO Oggi si visitano i castelli di Ludwing! E dopo aver letto tantissimo su di lui la nostra attesa sta per terminare. La mattina però inizia male, piove a dirotto. Nonostante ciò decidiamo di recarci in visita ai castelli che da qui distano 5 minuti. Parcheggiata l’auto nel parking apposito, prendiamo i biglietti per i 2 castelli di H. E di N. Che recano l’orario prefissato della visita: uno alle 11, l’altro alle 12. Prendendo la carrozza giungiamo al castello di N., ma la pioggia è fortissima. Siamo indecisi se visitare anche il castello di H. Come pagato oppure no, temendo di non fare in tempo per l’altro..Beh alla fine decidiamo di si, ma nell’andarci ci bagniamo completamente a causa di una pioggia fortissima. Siamo quindi costretti a rientrare in albergo per cambiarci gli abiti; per fortuna abbiamo abbastanza tempo e questa volta dotati dei poncho che, furbescamente, avevo lasciato in auto, ci rechiamo al castello. La visita è favolosa, la guida lascia il tempo di ascoltare la propria audio guida prima di accedere alle stanze successive… il castello è all’altezza della sua fama. All’uscita ovviamente ci fermiamo a comperare dei ricordini e poi andiamo a pranzare in un locale molto vicino al castello. La pioggia ricomincia, ma con il nostro poncho siamo tranquilli. Dopo una doccia calda, un po’ di relax, ceniamo nuovamente a Fussen. E’ l’ultima sera che tristezza! Domani si rientra a Milano, ma c’è da organizzare il prossimo viaggio!



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