Alla scoperta della selvaggia Kos

Con il ricordo ancora vivo delle splendide Paros e Mikonos (vedi il racconto di viaggio “Paros e Mykonos: due isole incantevoli”), quest’estate ho deciso di ritornare in Grecia, questa volta a Kos e con un’altro mio amico. E la decisione non mi ha affatto deluso. Kos è un’isola molto bella e adatta a tutti i generi di turisti. Chi ama...
Scritto da: michelerai
alla scoperta della selvaggia kos
Partenza il: 08/07/2006
Ritorno il: 15/07/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Con il ricordo ancora vivo delle splendide Paros e Mikonos (vedi il racconto di viaggio “Paros e Mykonos: due isole incantevoli”), quest’estate ho deciso di ritornare in Grecia, questa volta a Kos e con un’altro mio amico. E la decisione non mi ha affatto deluso. Kos è un’isola molto bella e adatta a tutti i generi di turisti. Chi ama la quiete e la tranquillità le troverà nei lunghi tratti di spiaggia libera di cui l’isola è piena (almeno non in altissima stagione!). Chi ama la vita notturna e il divertimento non avrà che l’imbarazzo della scelta fra le decine di locali di Kos città e Kardamena. Chi ama la cultura e la storia apprezzerà le rovine di edifici greci e romani e di castelli veneziani. Chi, come me, ama tutti e tre gli aspetti di una vacanza si troverà benissimo a Kos! Periodo: dall’8 al 15 luglio 2006.

Prezzo: 703.50 euro a persona in mezza pensione + noleggio auto con Alpitour.

Alloggio: io che non amo molto i villaggi sono dovuto scendere a compromessi perché sui vari cataloghi che abbiamo consultato non abbiamo trovato molte pensioni o piccoli hotel come invece avevo trovato per Paros e Mykonos. Inizialmente avevamo scelto l’Aliki Beach Club della Francorosso a Kardamena, ma al momento della prenotazione i vari sconti prenota prima ecc. Non erano più disponibili. E così abbiamo optato per il Mastichary Bay Hotel dell’Alpitour (categoria A), a due passi dal paese e dalla spiaggia di Mastichary, sulla costa settentrionale dell’isola. Il villaggio è molto carino: è ispirato a un tipico villaggio greco ma immerso in un giardino lussureggiante. E’ situato direttamente sul mare, con una bella vista dell’isola di Kalymnos, ma quella che il catalogo definisce una “piccola spiaggia di sabbia e scogli” è in realtà una striscia di sabbia riportata e protetta da una barriera di artificiale scogli. Comunque, la spiaggia di Mastichary non è lontana e non è neanche male, anche se le belle spiagge di Kos sono altrove! La cucina è internazionale, senza né infamia né lode, con servizio a buffet. Ogni tanto veniva proposto anche qualche piatto della cucina greca. Unica nota negativa è che il villaggio è frequentato quasi esclusivamente da tedeschi, il che provoca una sensazione strana: sai di essere in Grecia, il clima e il panorama non sono certo quelli tipici della Germania, eppure senti parlare quasi ovunque solo tedesco! Comunque, a noi che eravamo tutto il giorno in giro per l’isola, ciò non ha provocato grande disagio.

Sinceramente, mi sento di consigliare la località di Mastichary solamente a chi ha intenzione di girare l’isola noleggiando un mezzo, perché la spiaggia non è fra le più belle di Kos e il paese non offre molto in termini di divertimenti. In più, i bus da/per Kos città mi sembravano poco frequenti. Per chi invece noleggia un mezzo come abbiamo fatto noi, Mastichary è l’ideale perché si trova più o meno a metà dell’isola e quindi in posizione strategica per raggiungere in breve tempo sia la parte meridionale dell’isola (dove si trovano le spiagge più belle), sia Kardamena e Kos città (dove si concentra la vita notturna).

Trasporti: noi abbiamo noleggiato un’auto con Europcar già dall’Italia, tramite l’Alpitour, ma, almeno non in altissima stagione, lo si può fare direttamente sul posto. E si può scegliere fra auto, scooter, quad, go-cart, e chi più ne ha più ne metta. Io consiglio vivamente di noleggiare un mezzo, perché l’isola merita veramente di essere girata e il noleggio costa senz’altro di meno delle escursioni facoltative proposte dai tour operator. Non so invece quanto sia facile girare bene l’isola coi mezzi pubblici.

Spiagge: Kos offre kilometri e kilometri di spiagge sabbiose, attrezzate e non, e un mare in genere pulito e trasparente. Lungo la costa settentrionale, le spiagge sono maggiormente battute dal vento e il mare è più mosso, meno limpido e, soprattutto, porta a riva una grande quantità di alghe! In compenso, è splendida la vista sulle isole a nord di Kos. Comunque, le spiagge più belle si trovano lungo la costa meridionale.

Noi che in spiaggia amiamo la quiete ci siamo meravigliati di trovare tratti così lunghi di spiaggia libera, libera nel verso senso della parola: non solo perché non attrezzata con lettini e ombrelloni a pagamento ma soprattutto perché poco frequentata. Sarà perchè luglio non è ancora altissima stagione o perché, essendoci veramente kilometri e kilometri di spiagge, la gente si distribuisce parecchio, fatto sta che spesso e volentieri correvano diverse decine di metri prima di trovare qualche altra presenza umana. Questo succedeva soprattutto a EXOTIC BEACH, che in realtà non è che l’ultimo tratto di una lunghissima spiaggia che assume diversi nomi nei sui diversi tratti: EXOTIC, MAGIC, SUNNY, BANANA e PARADISE (o BUBBLE). Il tratto denominato EXOTIC BEACH è quello più selvaggio e, a mio avviso, più bello ed è comodamente raggiungibile con un mezzo proprio: dalla strada principale si prende la stradina con l’indicazione per il Magic Beach Restaurant e poi si scende fin quasi sulla spiaggia; si parcheggia dietro gli ombrelloni di Magic Beach e si prosegue a piedi verso sinistra. Attenzione: il bagnasciuga è occupato quasi interamente da lastroni di roccia piatta e liscia che creano dei simpatici giochi d’acqua ma che rischiano di farvi scivolare quando andate a fare il bagno! All’estremo opposto, il tratto denominato PARADISE o BUBBLE BEACH è invece il più turistico e affollato: fermatevi però all’inizio della stradina che scende alla spiaggia per ammirare il panorama sulla grande baia! Appena dietro la punta che delimita Paradise Beach c’è CAMEL BEACH, che però si raggiunge riprendendo la strada principale per Kefalos e scendendo lungo una stradina ripidissima! La spiaggia è molto piccola e quasi tutta occupata da ombrelloni e lettini a pagamento. Oltre gli scogli, verso Paradise Beach, c’è però una calettina graziosa e solitaria.

Proseguendo ancora lungo la strada per Kefalos non potrete non notare l’isoletta di Kastri con la sua tipica chiesetta bianca dal tetto azzurro: questo è il panorama più suggestivo di Kos, quello che si trova sulle cartoline e sui cataloghi di viaggio, anche se il palazzone del Club Med lo ha un po’ deturpato. Scendendo lungo una delle stradine laterali si arriva alla spiaggia di AGIOS STEFANOS, proprio di fronte all’isoletta di Kastri e dove si trovano le rovine di una basilica paleocristiana. Qui la spiaggia è un po’ congestionata, anche perché il tratto libero è molto piccolo, ma la cornice dell’isoletta e delle rovine è davvero suggestiva. Da qui, inoltre, potete anche raggiungere l’isoletta: se seguite la traiettoria segnata dalle boe, il tratto in cui non si tocca e si deve nuotare è minimo! Un’altra spiaggia molto bella è quella della baia di CHOCHILARI, lungo la costa settentrionale dell’isola. Questa è forse la più selvaggia dell’isola, dove abbiamo visto veramente pochissima gente, forse anche perché non è ben segnalata. Anzi, a essere sincero, abbiamo sbagliato strada più di una volta! MASTICHARY e MAMARI sono delle spiagge lunghe e sabbiose, anch’esse con ampi tratti liberi e poco affollati (in particolare Mastichari). A parte la vista sulle isole di Kalymnos e Pserimos, non offrono però nulla di eccezionale.

Infine, da segnalare è la spiaggia di THERMA, che si raggiunge da Kos città prendendo la strada per Psalidi. Più che per la spiaggia (che è ghiaiosa, piccolissima e affollatissima!), questa località è nota per le sorgenti di acqua termale, che sgorgano direttamente in mare. Con dei grossi massi è stata creata una specie di vasca dove è possibile fare il bagno nell’acqua calda, ma non è un’esperienza così rilassante come potrebbe sembrare data la folla di bagnanti che vi sono immersi…

Da vedere: KOS CITTA’ è ricchissima di rovine greche e romane, anche se queste sono poca cosa rispetto ai siti archeologici che si trovano in Italia o in altre parti della stessa Grecia. Il monumento più imponente è il castello dei cavalieri, costruito dai veneziani, mentre l’attrattiva più curiosa è il platano di Ippocrate, che la tradizione vuole sia stato piantato dallo stesso Ippocrate circa 2400 anni fa ma che secondo alcuni botanici avrebbe “solo” tra i 500 e i 700 anni. Le vie del centro sono un susseguirsi di negozi e locali, e sono affollate sia di giorno che di sera. Chi come me è stato a Paros o a Mykonos resterà forse un po’ deluso: qui non si respira la stessa atmosfera delle stradine di Parikia e Mykonos in quanto Kos è una città moderna, essendo stata quasi interamente ricostruita dopo il terremoto del 1933. Vale comunque la pena farci una passeggiata.

Il sito archeologico più importante dell’isola non si trova in città ma ad ASCLEPIO, su di una collina a pochi kilometri da Kos città. Il sito, disposto su tre livelli, era sia un tempio dedicato al dio della medicina Asclepio (quello che i romani chiamavano Esculapio) sia un ospedale. Di tutto ciò non è rimasto in piedi che qualche colonna, ma la vista che si gode dal livello superiore è davvero bello.

Un’altro bel panorama è quello che si vede salendo a ZIA, un paesino pieno di bancarelle che vendono souvenir di ogni genere e di locali che propongono serate “folkloristiche”. Noi lo abbiamo visto di giorno, ma pare sia molto bello venirci verso sera per ammirare il tramonto.

Almeno una sera fate una puntatina a KARDAMENA. Il rumore e la gente vi guideranno fino a una strada trasformata in un enorme disco-bar all’aperto: un susseguirsi di bar e pub con musica a palla popolati da ragazzini, prevalentemente inglesi e scandinavi, che bevono cocktail disgustosi e ballano come pazzi sui tavoli e in mezzo alla strada. Sarete senz’altro abbordati da qualche ragazzina vestita da coniglietta o da qualche ragazzino a torso nudo che cercheranno di convincervi a bere qualcosa nel locale per cui lavorano. Se amate il caos, questo è il posto che fa per voi. Altrimenti, fateci comunque una capatina, anche solo per passare una serata diversa.

Dove mangiare: Kos città e Kardamena sono piene zeppe di fast food e ristoranti che servono hamburger e patatine, decisamente rivolti alla clientela tedesca e inglese. Ma, soprattuto nei paesi più piccoli e lungo le spiagge, si trovano anche molte taverne che servono piatti della cucina tradizionale – il pastitio (una sorta di lasagne), la moussaka (pasticcio di carne e melanzane), il souvlaki (spiedini di carne alla griglia), il kleftiko (stufato di agnello), lo stufato di coniglio, ecc. – oltre a piatti di pesce. Io posso consigliravi il Magic Beach Restaurant a Magic Beach (da dove tra l’altro si ha uno splendido panorama!), la taverna Katerina ad Agios Stefanos e la taverna Olympia a Zia. A Zia è da provare una bevanda a base di cannella, tipica della zona.

Buona vacanza!!! Michele



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