Alla scoperta della Londra multietinica

Mi son preparato a lungo prima di questa visita a londra (grazie anche all'aiuto di qualche amico inglese) e vorrei aver più tempo per raccontarvi cosa ho visto e vissuto in questa sterminata cittá. Non cito nemmeno le solite cose (Tower Bridge, Westmister, Harrods etc..), per quelle ci son tanti altri racconti davvero dettagliati in questo...
Scritto da: daniele.frison
alla scoperta della londra multietinica
Partenza il: 16/08/2007
Ritorno il: 19/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Mi son preparato a lungo prima di questa visita a londra (grazie anche all’aiuto di qualche amico inglese) e vorrei aver più tempo per raccontarvi cosa ho visto e vissuto in questa sterminata cittá. Non cito nemmeno le solite cose (Tower Bridge, Westmister, Harrods etc..), per quelle ci son tanti altri racconti davvero dettagliati in questo forum che vi consiglio davvero di leggere.

Veniamo al dunque; il mio viaggio è partito da un libro: IL TRENO PER BABYLON, di Alex Ruggero. L’idea è quella di scoprire il mondo è le tantissime culture che lo popolano viaggiando all’interno di un unica sterminata città: Londra.

La capitale inglese è uno dei pochi posti del mondo dove nel raggio di pochi (si fa per dire) kilometri è possibile entrare in un tempio buddista, osservare lo stile di vita di Jamaicani dai capelli rasta, passeggiare per le vie di China Town e al tempo stesso gustarsi uno dei migliori thè inglesi. Bene, questo libro racconta la scoperta di Londra attraverso il suo mitico metro e mille quartieri multietinici da essa collegati.

Di seguito elencheró alcuni posti che ho visitato e che potrebbero interessarvi: BRIXTON: (metro Brixton) capitale degli afro-caraibici a Londra. Non vi aspettate di rimanere sorpresi da palazzi o monumenti, qui quello che più mi ha impressionato è che se non fosse per il plumbeo cielo di londra sembrava davvero di stare in giamaica!Guardatevi attorno e non abbiate timore se come a me vi capiterà di essere l`unico bianco della zona, immaginate di essere ai caraibi 🙂 BRICK LANE (o Bangala city): metro Aldgate Est.

Probabilmente una delle vie più vecchie di East ENd, la vecchia parte povera della città; da qui, immersi nei viottoli di questo sterminato labirinto stride enormemente il contrasto tra le file di casette fatte di mattoncini rossi (quella della rivoluzione industriale per intenderci) e i grattacieli della City, che distano solo qualche centinaio di metri. Questa strada fu da prima abitata dai francesi Ugonotti, poi dagli Ebrei, ed ora è in mano ai Bengalesi per l’appunto. Una porta piena di luci vi darà il benvenuto al suo ingresso, da lì in poi tutto è scritto in inglese e bengalese, dalla banca al supermercato tutto è pensato per i costumi e le abitudini di un bengalese. Io poi ci sono stato di domenica per cui c’era anche il mercato, ho visto della frutta e delle spezie che non avevo mai visto in vita mia. Per i golosi da quelle parti c’è anche una delle + antiche panetterie della città, è aperta 24H al giorno x tutto l`anno, è stata fondata da una famiglia di Ebrei quasi un secolo fa e come sempre anche al mio passaggio era molto affollata di gente proveniente da ogni parte del mondo.

Edgware road è la strada dei libanesi, mentre Finsbury park è il quartiere dei Ciprioti che vivono a Londra. Infine non occorre andare in India per capire come vive un indiano e la sua famiglia, Southall è a dieci minuti di treno da Londra ed è la più grande comunità indiana di una città davvero piena di indiani, lì svetta uno dei più grandi tempi Indù d’Europa.

Ovviamente tutti questi posti sono altamente raccomandati per chi è appassionato di cucina etnica, la scelta è ampissima e potrete apprezzare subito la differenza con i prezzi della inner-london, qui è tutto molto più a buon mercato! Ammetto che in 4 giorni non sono riuscito a vedere tutto perchè è proprio vero che a Londra ci son davvero troppe cose, ma credo che uno sguardo a questo affascinante aspetto della città lo si deve proprio dare, di inglesi ne vedrete pochi ma di Londoners quelli si ne ho visti tanti, buon viaggio a tutti e vi raccomando quel libro, ne vale veramente la pena! daniele



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