Alla scoperta della Jamaica

5 agosto: partiamo da Milano Malpensa io, Manu, la Lonely Planet e gli itinerari di Turisti per Caso. Arriviamo a MONTEGO BAY alle 14:00 circa del pomeriggio e la fila allo sbarco ci fa subito abituare ai ritmi giamaicani. Dopo più di un’ora riusciamo a prendere i nostri bagagli e con il primo taxi ci dirigiamo all’unico albergo che abbiamo...
alla scoperta della jamaica
Partenza il: 05/08/2005
Ritorno il: 19/08/2005
Viaggiatori: in coppia
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5 agosto: partiamo da Milano Malpensa io, Manu, la Lonely Planet e gli itinerari di Turisti per Caso.

Arriviamo a MONTEGO BAY alle 14:00 circa del pomeriggio e la fila allo sbarco ci fa subito abituare ai ritmi giamaicani.

Dopo più di un’ora riusciamo a prendere i nostri bagagli e con il primo taxi ci dirigiamo all’unico albergo che abbiamo prenotato dall’Italia, Harbour Hotel, per trascorrere i primi due giorni a MoBay.

Il tempo di una doccia e anche se stravolti dal viaggio andiamo a goderci la bellezza di quest’isola.

I nostri piani vengono subito stravolti dall’incontro con Dave e il suo amico che decidono di farci da guida e ci mostrano il centro della città, pieno di gente indaffarata a prepararsi per la festa del giorno dopo (6 agosto: giorno dell’Indipendenza).

Il nostro tour si conclude con birra e jerk chicken in un piccolo bar del centro in cui da soli non saremo certamente entrati ma dal quale abbiamo potuto subito osservare la vera vita giamaicana.

6 agosto: oggi niente cambiamenti di programma si va in spiaggia ed ecco finalmente quello che sognavo…Il MARE DEI CARAIBI con la sua acqua limpida, la spiaggia bianchissima e i pesci colorati.

7 agosto: lasciamo Montego Bay e con un pompiere improvvisato taxista seguiamo i consigli letti su questo sito e andiamo a FALMOUTH, a Time N Place da Tony.

Tre cottage in legno costruiti dal proprietario direttamente su una spiaggia che ha fatto da sfondo a numerosi servizi fotografici che purtroppo è stata rovinata dall’ultimo uragano ma che resta comunque splendida.

Una giornata di relax prima di partire con le nostre camminate ci vuole proprio e tra una foto e un bagno arriva la sera e Tony inizia a lavorare. Io logicamente me la spasso sull’amaca mentre Manu aiuta Tony nei suoi lavori.

Insieme a Silvia e al suo ragazzo, anche loro ospiti di Tony, organizziamo l’escursione a Rock alle GLISTENING WATERS e appena si fa buio un amico di Tony ci passa a prendere e ci accompagna in una laguna la cui acqua si illumina quando viene toccata.

E’ un fenomeno che avviene solo in 3 parti del mondo…Una è di queste è appunto Rock.

Dopo aver saputo dalla nostra guida che l’acqua ha effetti “benefici” ;-), senza esitazione, ci tuffiamo e riusciamo a capire perché dalle barche vicino a noi arrivano tante grida…Non si vede niente, l’acqua si illumina, è fredda in superficie e calda in profondità, ma la cosa che fa urlare è il fondale molto basso e soprattutto viscido e gelatinoso cosa che nessuno ci aveva detto ma che rende il bagno ancora più speciale.

Finita l’escursione torniamo da Tony che nel frattempo ha sistemato tutto e ci ha preparato una splendida cenetta in riva al mare.

8 agosto: con un po’ di tristezza lasciamo questo paradiso e andiamo a OCHO RIOS.

Per spostarci usiamo i taxi e i coaster (pulmini da circa 15 persone ma in cui ce ne salgono più di 20), la guida è un po’ spericolata, si sta un po’ ammassati ma è divertentissimo. Tutti gli autisti cercano di prenderti qualche soldo in più ma il segreto per non farsi fregare è vedere quanto pagano gli altri passeggeri e dare la stessa cifra. Una delle caratteristiche dei coaster e che finché non sono pieni non partono quindi vi troverete a girare la città in cerca di compagni di viaggio.

Arrivati a Ocho ci fermiamo nel primo albergo che incontriamo, il Village Hotel, appoggiamo gli zaini e andiamo subito alle DUNN’S RIVER FALLS, le famose cascate da risalire a piedi e poi al mercatino di Ocho Rios, forse il più grande che abbiamo visto.

Il giorno dopo ci svegliamo presto e come sempre armati di Lonely Planet andiamo a NINE MILE, il villaggio in cui il re del reggae, il mito giamaicano, è nato e sepolto…BOB MARLEY! Il viaggio per Nine Mile non è dei migliori a causa delle strade strette e tortuose e della guida spericolata degli autisti ma il panorama è bellissimo…Siamo completamente circondati dalla natura! Arrivati al museo spegniamo la videocamera e ci gustiamo l’atmosfera cercando di memorizzare ogni angolo di questo posto. 10 agosto: si parte per PORT’ANTONIO non ci facciamo convincere dagli autisti che vogliono fare affari con noi e in un modo o nell’altro riusciamo finalmente ad arrivare a destinazione.

La nostra meta è Drapers San Guest House ma purtroppo è al completo così Carla, la proprietaria italiana, ci consiglia l’Ocean Crest Guest House di Lidia dove incontriamo un gruppo di ragazzi di Varese con i quali ci diamo appuntamento a Negril.

Per l’ennesima volta Manu si fa prendere dall’entusiasmo e si affida ad altre due guide improvvisate che finalmente ci portano alla BLUE LAGOON.

Quante volte da piccola ho guardato e riguardato quel film? Chi l’avrebbe mai detto che un giorno sarei stata in quel posto? Ebbene sì… ci siamo…Siamo nella Laguna Blu! Purtroppo però la spiaggia è chiusa a causa dei danni provocati dall’uragano e il signore che sta di guardia ci impedisce di tuffarci… l’unico modo per fare il bagno è affittare una barca che logicamente costa un’esagerazione.

A questo punto del viaggio, purtroppo e a malincuore devo dire che ho capito perché in alcuni itinerari avevo letto tante cose brutte sulla Jamaica e devo dire che purtroppo esistono anche i giamaicani che vogliono rispetto da parte nostra ma che per quanto riguarda il loro… bisogna comprarlo! Fortunatamente non ne ho incontrati tanti ma non posso negare che esistano.

Quindi più per principio che per la cifra chiesta rinunciamo al bagno. Vorrà dire che mi immedesimerò in Brooke Shields un’altra volta.

Con le nostre guide che non ci sono state tanto di aiuto, andiamo a Fairy Hill un villaggio dal quale bisogna scendere per raggiungere WINNIFRED BEACH, una spiaggia libera, abbastanza carina.

Un po’ delusi e pentiti per non aver fatto il bagno nella Laguna Blu torniamo in albergo e dopo una cenetta a base di jerk porc piccantissimo ci organizziamo per il giorno dopo.

Appuntamento alle 9:00 con una guida “vera” per andare a fare rafting sul RIO GRANDE.

Più che un vero e proprio rafting è una passeggiata di tre ore su una zattera di bambù con tanto di tuffi, bagnetti e soste lungo il Rio Grande, il fiume che scorre tra la Blue Mountains.

Una mattinata di pura pace, tra liane, bambù, piantagioni di banani, piccole rapide e con alle spalle il Blue Mountain Peak, la cima più alta delle Blue Mountains.

12 agosto: decidiamo di dedicare l’ultimo giorno a Port’Antonio al mare e al sole e cerchiamo di visitare alcune spiaggette.

Iniziamo con LONG BAY con la sua sabbia rosa e le palme e dove ci si può divertire a giocare con le onde. Passiamo poi a quella che per me è la più bella: FRENCHMAN’S COVE, una spiaggia molto piccola bagnata dall’acqua del mare e da quella di un ruscello. L’ingresso è a pagamento come in molte spiagge della Jamaica. 13 agosto: si riparte, questa volta destinazione NEGRIL via Savanna-la-Mar dove dovremo stare per i prossimi 5 giorni.

Dopo 8 ore di viaggio arriviamo al Devine Destiny Hotel prenotato da un internet point di Ocho Rios. Un albergo bellissimo ma sulla West End quindi lontano dalla Long Bay, lontano dal mare e dai divertimenti.

Con un taxi andiamo subito a cercare un albergo più vicino al mare.

E’ l’ora del tramonto quando arriviamo sulla LONG BAY così corriamo in spiaggia ed ecco la delusione… la spiaggia è lunghissima come ci era stato descritto ma non è altrettanto larga e ci sono i segni delle nottate in spiaggia, le palme non sono belle come quelle della Long Bay di Port’Antonio, nell’acqua ci sono le alghe e in corrispondenza di ogni albergo nell’acqua ci sono dei piccoli recinti di boe dentro i quali si deve fare il bagno se non si vuol rischiare di essere travolti dalle moto d’acqua e come se non bastasse il mio primo tramonto a Negril si è concluso con il sole dietro alle nuvole.

Tristi e affamati compriamo ancora jerk chicken e torniamo in albergo con l’idea di restare lì ma solo per 3 giorni.

14 agosto: dopo un breve giretto al mercato di Negril torniamo sulla Long Bay e cerchiamo i ragazzi di Varese incontrati a Port’Antonio. Ci diamo appuntamento per il pomeriggio per un giro in barca insieme e continuiamo la nostra passeggiata sulla spiaggia. Passiamo il tempo tra le varie bancarelle e aspettiamo l’ora di pranzo per il momento di pioggia “tipico” di Negril.

Alle 16:00 ci ritroviamo con i nostri amici e saliamo in una barca, pulita per l’occasione, dai due “pazzi” capitani. Lo scopo del giro è la ricerca dei delfini ma agosto non è il periodo giusto per vedere i delfini a Negril! Consapevoli che non li avremmo mai visti partiamo e iniziamo l’escursione sotto la West End, sotto il nostro albergo che avevamo tanto criticato.

Qua l’acqua è blu, niente alghe, tanti pesci colorati e una tartaruga marina!!!! Facciamo il giro delle grotte e ci fermiamo al RICK’S CAFE’ ad ammirare i ragazzi che si tuffano dalle piante.

Mentre Manu e Ciccio salgono per tuffarsi dal Rick’s noi ci limitiamo a tuffarci dalla nostra barchetta.

Verso le 19:00 rientriamo e io e Manu veniamo lasciati sulle rocce, sotto il nostro albergo, risaliamo le scale e… Ecco il tramonto: il cielo è rosso, l’acqua riflette il rosso del sole e finalmente il sole si bagna!!!! 15 agosto: come d’abitudine a Ferragosto non si va al mare e noi optiamo per le MAYFIELD FALLS.

Con Fatima e Stefano, conosciuti in albergo andiamo a Mayfield per risalire queste cascate.

Sono più piccole delle Dunn’s River Falls ma secondo me sono molto più belle. Qui ci si può tuffare dalle liane e dagli alberi, si possono attraversare grotte a nuoto, si possono fare foto da cartolina.

Finiamo l’escursione giusto in tempo per non prendere il temporale e rischiare di rimanere bloccati a Mayfield e torniamo in hotel per preparare la cena sul bordo della piscina con Stefano e Fatima.

16 agosto: a dire la verità ci siamo affezionati anche a Negril ma ormai abbiamo deciso e così si parte per Montego Bay questa volta via Lucea.

Troviamo posto al Toby Resorts e ci godiamo gli ultimi giorni di relax con lo shopping nei due mercatini della città e il mare alla DOCTOR’S CAVE BEACH, la spiaggia principale di MoBay (anche questa a pagamento). 19 agosto: con un po’ di tristezza ma con la voglia di rivedere le nostre città lasciamo la Jamaica e torniamo a casa.

Adesso che dire? Sono passati già due mesi dal nostro ritorno ma il calore della Jamaica, l’allegria, la bellezza, i suoi colori… red the blood, yellow the sunshine, green the land and black JAMAICAN PEOPLE… sono nella nostra mente e questo viaggio sarà per noi un gran bel souvenir. Valeria e Emanuele (Pesaro e Rimini)



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