Alla scoperta della Grande Mela!

Le solite quattro viaggiatrici allo sbaraglio per l’avventura di quest’anno hanno trovato due nuove adepte: Laura “la psicologa” e Nunzia “la massaggiatrice”. Con il loro sostegno fisico e mentale, ci sentiamo molto più forti, decidiamo di lasciarci alle spalle la vecchia e consueta Europa e optiamo per la Grande Mela! In estate...
Scritto da: sixandthecity
alla scoperta della grande mela!
Partenza il: 14/11/2008
Ritorno il: 24/11/2008
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Le solite quattro viaggiatrici allo sbaraglio per l’avventura di quest’anno hanno trovato due nuove adepte: Laura “la psicologa” e Nunzia “la massaggiatrice”. Con il loro sostegno fisico e mentale, ci sentiamo molto più forti, decidiamo di lasciarci alle spalle la vecchia e consueta Europa e optiamo per la Grande Mela! In estate quando acquistiamo il volo Eurofly a soli €470 tasse incluse (!!) non facciamo che pensare allo shopping sfrenato a cui ci dedicheremo una volta raggiunti gli States, poi però la risalita del dollaro e la disavventura che stiamo x raccontarvi cambieranno notevolmente i nostri piani : / La più esperta nel campo turistico si incarica di cercare un alloggio. Anche qui il progetto è ambizioso: basta con i soliti alberghi anonimi e le solite agenzie. Ci facciamo consigliare direttamente dai conoscenti americani e decidiamo di prenotare un appartamento attraverso il sito di annunci craigslist.Org. Dopo tante ricerche ci capita sotto gli occhi l’appartamento (fin troppo) perfetto!! Tutti i passaggi della prenotazione sembrano corretti, inviamo una sostanziosa caparra e ci aggiudichiamo (si fa x dire) uno splendido appartamento al numero 115 W 40 Street, nel cuore di Manhattan… Peccato ke al nostro arrivo, il fantomatico appartamento si riveli una truffa!! L’edificio come mostrava google map esiste, ma è in disuso e a quanto pare da mesi viene utilizzato x truffare i turisti!! L’umore è ai minimi termini, il jet lag si fa sentire, ma il nostro simpatico e paziente tassista del Bangladesh ci scorrazza x Manhattan fino a che ci trova un hotel libero, senza neanche farci pagare un sovrapprezzo per il lungo percorso in più. Anche il receptionist del Comfort Inn Chelsea si mostra comprensivo e ci dà una suite a prezzo ragionevole. Ci vorranno almeno due giorni x digerire il torto subito, nel frattempo il clima da uggioso diventa sereno ma gelido e tutte imbacuccate cominciamo ad esplorare la città. Non ci facciamo mancare quasi niente delle classiche attrazioni turistiche: Downtown (con immancabile tappa a Ground Zero), la Statua della Libertà, Ellis Island, il panorama dall’Empire State Building, il MET, il MoMA, il Brooklyn Bridge, Soho, Greenwich, Harlem, Central Park, una serata jazz al Village Vanguard, una messa gospel ad Harlem, lo show degli Stomp all’Orpheum Theatre, alcune di noi visitano il Guggenheim, chi la Neue Galerie e chi Coney Island… Forse avendo scelto il periodo tranquillo tra la famosa maratona e Thanksgiving, siamo riuscite ad entrare dappertutto senza trovare file, anche se sprovviste del city pass . Come consigliano tutti, prendete la Metrocard settimanale da $25, ma se state 9 giorni come noi ricordate di non ricaricare la carta con un ulteriore credito, ma comprate una nuova carta giornaliera da $7,50 (conviene di più). Come avrete letto spesso, il solo problema della metro di NY è capire la differenza tra le linee locali ed espresse. Non basta guardare il numero, cercate di capire dall’annuncio se il treno in questione è “local” o “express”… se vi sentite dei perfetti imbranati, tranquillizzatevi, più della metà dei newyorchesi a cui abbiamo chiesto conferma, ci hanno risposto che non erano sicuri, quindi salite e se va male vorrà dire che farete due passi in più o riprenderete la metro nel verso opposto : ) Un buon consiglio per l’ingresso al MOMA: se siete un gruppo di 6 persone come noi, invece di fare 6 biglietti singoli da $20 ciascuno, andate al Membership desk, fate associare una persona del vostro gruppo al costo di $60, gli altri potranno entrare come Member Guests al costo di $5 a testa e riceverete anche uno sconto del 20% da utilizzare nei Moma Stores (uno è nel museo, gli altri sparsi per Manhattan). Al MET invece come si legge nelle guide, il prezzo “consigliato” è di $20, ma se siete un po’ squattrinati, potete tranquillamente dichiarare di voler pagare $10 a testa e nessuno ci troverà niente da dire. Lo stesso discorso vale per altri musei, ma in quel caso solo il venerdì pomeriggio. Il posto in cui bisogna stare più attenti alle fregature invece è l’Empire State Building! Già fuori dal palazzo cominciano ad offrirvi tutta una serie di servizi in più che costano un occhio, voi dite garbatamente di no, andate alla biglietteria e se volete dare un’occhiata al panorama prendete il semplice biglietto per l’osservatorio. Ogni cosa in più si paga: audioguida, tour virtuale, mappa con gli edifici visti dall’alto e naturalmente l’orribile foto con fotomontaggio che vi costringono a fare passando da un ascensore all’altro! Per non buttare $15, basta fare gli gnorri quando scendete e lasciargli le vostre belle faccine come souvenir : ) Ultima dritta in fatto di sconti riguarda gli spettacoli di e off Broadway: se andate la mattina alla biglietteria al centro di Times Square troverete gli sconti sullo spettacolo delle 14.00 mentre dopo le 14.00 cominciano a scontare i biglietti dello show delle 20.00. Controllate bene dove si svolgono gli spettacoli e l’orario per essere sicuri di arrivare al teatro in tempo! Tanti ci avevano detto che NY è tutta un déjà vu e per molti versi è vero (i tombini fumanti, le scale antincendio su molte facciate, le scalette d’ingresso alle brownstone houses, i bicchieroni d’acqua o coca pieni di ghiaccio anche se fuori ci sono –3 gradi,…) una leggenda da sfatare però è quella che si mangi male! Noi abbiamo provato tanti locali senza mai essere deluse: ottimi burgers e steaks al Blue Smoke (E 27 st, tra la Park e la Lexington Ave), atmosfera accogliente al piccolo Doma Café a Greenwich (immortalato anche su un libro di Fabio Volo), robusti piatti del sud da Sylvia’s sulla Lennox Ave ad Harlem, crepes e insalate al Perle Noire Café sempre ad Harlem, omelette e burgers al Soda Shop di Chambers st, tavoli spartani e specialità ebraiche nel folkloristico Katz’s Deli sulla E Houston st (in cui hanno girato una famosa scena del film “Harry ti presento Sally”). Se il clima non è troppo inclemente, vi consigliamo di prendere del sushi o qualche altra specialità take-away al market situato all’angolo tra la University e la Waverly Place e mangiate sulle panchine di Washington Square, in compagnia degli studenti della NY University e dei tanti scoiattoli. I piatti sono molto buoni e i prezzi molto popolari. Le uniche cose che non ci hanno pienamente soddisfatto sono state i dolci (i soli degni di nota, quelli ungheresi dell’André’s Patisserie) e in generale lo shopping. I pochi articoli appetibili ci sono sembrati i jeans della Levi’s, dobbiamo ammettere però che non ci siamo poi concentrate troppo sugli acquisti, tanto che non abbiamo messo piede né nel celeberrimo Macy’s né nel Century 21 (ci siamo affacciate ma ci è sembrato molto ordinario…). La vacanza è trascorsa velocissima e abbiamo capito che nove giorni sono appena necessari per conoscere superficialmente questa grande metropoli: avremmo voluto vedere tante altre cose, saremmo volute tornare in tanti posti visti solo di sfuggita, nonostante la scorpacciata di quadri avremmo voluto visitare tante altre mostre e gallerie, abbiamo rimpianto amaramente che i biglietti per il musical Billie Elliot fossero già “sold out”, insomma nonostante la disavventura iniziale ci siamo veramente godute la vacanza a New York City e siamo ripartite con la consueta sensazione di dover assolutamente tornare! Big Apple, c u soon! firmato Six and the City = Dori, Gio, Laura, Manu, Nunzia e Gio “Patti Lupone”!


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