Alla scoperta del Messico autentico

Viaggione tra Yucatan, Campeche, Chiapas e Quintana Roo: 17 giorni e 3.300 chilometri on the road tra lagune favolose, siti archeologici e spiagge da cartolina
Scritto da: francis_84
alla scoperta del messico autentico
Partenza il: 30/12/2016
Ritorno il: 15/01/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
La programmazione di questo meraviglioso viaggio è partita a Settembre 2016, una volta presi i biglietti aerei che da Roma Fiumicino ci avrebbero portati a Cancun. Ci siamo informati e abbiamo letto diari di viaggio in lungo e in largo prima di arrivare a definire con esattezza l’itinerario che avremmo percorso in macchina. Premetto che tutte le prenotazioni alberghiere sono state effettuate tramite Booking.com e questo ci ha aiutati a snellire di molto tutta l’organizzazione, quindi in questo diario di viaggio vi riporterò tutti i nomi degli alberghi in cui siamo stati.

GIORNO: 1-2 ROMA – CANCUN

Finalmente è arrivato il giorno della partenza, è il 30 Dicembre 2016 e a Roma non fa neanche molto freddo, ma una volta arrivati a Cancun i 27 gradi delle 22:00 di sera ci hanno dato un gran bel benvenuti in Messico! Prendiamo un taxi che ci porta all’Hotel Comfort Inn Cancún Aeropuerto, e prendiamo immediatamente la prima sola della vacanza… 10 minuti scarsi di taxi ci sono costati 600 pesos, un cifra assolutamente spropositata, ci renderemo poi conto che i taxi sono molto più economici. Arriviamo all’hotel, senza infamia e senza lode, molto rumoroso il climatizzatore ed è stata una fortuna non averlo dovuto accendere, colazione abbastanza scarna, ma sapevamo che non era il massimo, l’abbiamo scelto perché era un comodo punto di appoggio, atterrando in serata. La mattina ci facciamo chiamare un taxi e contrattiamo per 400 pesos che ci porti nell’altro albergo che avevamo prenotato a Cancun per il 31, l’hotel Oh!The Urban Oasis, molto moderno, camera spaziosa e pulita. Abbiamo deciso di fare un giro a piedi nelle vicinanze e siamo arrivati su una via commerciale in cui, in una traversa, abbiamo trovato il ristorante Pik Nik, e lì abbiamo mangiato le nachos più buone di tutta la vacanza! Vista la pioggia che aveva deciso di accompagnarci in quest’ultimo giorno dell’anno, abbiamo deciso di passare la serata nel locale adiacente , balli caratteristici e tequila a profusione!

GIORNO 3: RIO LAGARTOS – VALLADOLID

La mattina del primo giorno dell’anno ci svegliamo e ci facciamo accompagnare in taxi in aeroporto, dove avevamo noleggiato una macchina per i nostri successivi spostamenti. La prenotazione l’avevamo effettuata dall’Italia sul sito i-noleggio e avevamo trovato un’ottima macchina a 200€ per 15 giorni. Non voglio dilungarmi molto sull’accaduto, ma se doveste mai noleggiare una macchina dalla compagnia MEXX, sappiate che vi obbligheranno a sottoscrivere una polizza contro i danni causati a terzi, e senza di quella non vi daranno la macchina, anche se l’avete già pagata.. a noi il giochetto è costato 400€, abbiamo cercato di far valere l’assicurazione che avevamo sottoscritto quando abbiamo prenotato online, ma senza successo. Una volta presa finalmente la macchina ci mettiamo in viaggio verso Rio Lagartos, la favolosa laguna rosa vicino al villaggio di Las Coloradas. Arriviamo dopo circa 3 ore di macchina, la prima parte di strada tutta in autostrada, la seconda passiamo in mezzo ai paesi, il tutto mentre il secondo acquazzone caraibico ci rincorre e ci fa compagnia fino a quando non arriviamo a destinazione. Non capiamo bene dove stiamo andando fino a quando sulla nostra destra non appare una distesa enorme di acqua completamente rosa! Scendiamo dalla macchina e rimaniamo incantati… proseguiamo più avanti a piedi fino ad avvistare i famosi fenicotteri rosa, che meraviglia ragazzi. La laguna non è proprio vicinissima da raggiungere, ma merita sicuramente il viaggio. Se fossimo arrivati prima da Rio Lagartos la mattina partono delle barche che ti fanno fare il giro della riserva naturale, avevamo letto che a molti è piaciuto, ma noi non abbiamo fatto in tempo. Ci rimettiamo in macchina e dopo un’ora e mezza siamo a Valladolid, all’Hotel Meson del Marques, camera piccola ma davvero confortevole. L’hotel si trova nella piazza centrale del paese e ha anche un ristorante interno in cui abbiamo cenato, cibo davvero eccezionale e prezzi assolutamente nella media, anche la colazione è stata ottima.

GIORNO 4: Chichén Itzá – CENOTE IK-KIL – CENOTE YOKDZONOT – MERIDA

Il giorno dopo andiamo a vedere il sito di Chichen Itza (40 min da Valladolid), 2 ore di fila per entrare… se riuscite cercate di acquistare i biglietti in anticipo. Una volta entrati abbiamo preso una guida italiana con altre 3 ragazze che ci ha spiegato tutta la storia della cultura Maya e di quel sito in particolare. Ci siamo resi conto, anche nei siti che abbiamo visitato successivamente, che prendere una guida è sempre la scelta migliore, soprattutto per capire con esattezza quello che stai visitando. Notevole l’artigianato nei banchetti presenti all’interno del sito, davvero fatto a mano sotto ai vostri occhi. Finita la visita ci dirigiamo verso il cenote Ik-Kik, a 5 minuti da lì e per questo motivo fin troppo affollato, siamo comunque entrati e l’abbiamo visto dall’alto ma siamo usciti dopo 10 minuti per la disperazione, troppa folla! Vogliamo comunque visitarne uno per bene e troviamo il cenote Yokdzonot a 25 minuti di distanza, assolutamente imparagonabile come esperienza, eravamo io, mio marito e altre 5 o 6 persone. Buttarsi nella acque di un cenote è un’esperienza unica e irripetibile, non fatevela sfuggire! Ci dirigiamo quindi verso Merida (1 h 15 min) e alloggiamo a El Gran Hotel, molto bello esteticamente, ha la struttura tipica dei primi del 900 ma un po’ decadente, il rapporto qualità prezzo è comunque conveniente. La sera ci hanno adescati… ebbene si! Nella hall dell’albergo si avvicina a noi un messicano che parlava italiano perfettamente e ci intorta dicendoci che c’è un mercato in cui vendono camicie e sciarpe in cotone di pura canapa a un prezzo molto basso e che quella sarebbe stata l’ultima sera, dopodichè avrebbe chiuso. Lo seguiamo e ci porta in questo posto che altro non era che un semplice negozio su due piani, lui ci saluta e noi troviamo una camicia e una sciarpa davvero ottime, anche se il costo non era per nulla basso, siamo riusciti a contrattare per 90€ entrambe…ci hanno decantato in tutti i modi il cotone di canapa come repellente naturale per le zanzare, e dato che da lì a pochi giorni saremmo andati in Chiapas, abbiamo pensato di approfittarne e vi dirò, effettivamente indossando quegli indumenti nessuna zanzara ci ha minimamente punto, chissà! Apparte questa piccola disavventura, diciamo che la città per noi non offriva molto, troppo caotica e rumorosa, anche perché a pochi chilometri si trova il porto in cui attraccano una miriade di navi da crociera americane, vi lascio immaginare! Abbiamo cenato a La Jarana, sulla piazza principale di Merida, cibo buono ma abbastanza caro, probabilmente si paga la posizione.

GIORNO 5 UXMAL – CAMPECHE

La mattina seguente ci mettiamo in macchina e ci dirigiamo verso il sito archeologico di Uxmal (1 h) e anche qui prendiamo una guida accodandoci ad altri ragazzi italiani. Il sito è forse quello meglio tenuto di tutti, si trova in mezzo alla foresta e una volta saliti sulla piramide si gode di una vista eccezionale! Finita la visita ci rimettiamo in macchina e ripartiamo per Campeche, dove ci attende una bellissima stanza all’Hotel Plaza Colonial. Facciamo un giro per il centro storico e sul lungomare, capitiamo poi sulla bellissima Calle 59, una via pedonale piena di ristorantini a destra e a sinistra e lì ne scegliamo uno per mangiare Luz de Luna, Il servizio è stato ottimo, i piatti molto originali e gustosi, il prezzo nella media.

GIORNO 6: PALENQUE

Questa è stata una giornata dedicata principalmente agli spostamenti per raggiungere Palenque (4h 30), quindi ci siamo svegliati con tutta calma abbiamo fatto un’ottima colazione, girato un po’ ancora per Campeche e ci siamo messi in macchina, siamo arrivati a Palenque nel pomeriggio, dove soggiorniamo all’Hotel Ciudad Real Palenque, fuori dal centro ma con tutti i confort, anche la piscina! La città di Palenque non ha molto da offrire, ci troviamo nel Chiapas e nonostante il sito archeologico attragga molti turisti, non è mai come la zona costiera.

GIORNO 7: PALENQUE – SAN CRISTOBAL DE LAS CASAS

La mattina ci svegliamo e mio marito va a vedere il sito di Palenque che mi dice essere splendido, io con 38 di febbre me ne sto in albergo in compagnia di tachipirina & co. fortunatamente portate dall’Italia. (mi consolo pensando che dopo tanti viaggi finalmente ho usato la busta delle medicine da viaggio! Magra consolazione). Dopo pranzo comincia il nostro viaggio per San Cristobal De Las Casas, 200 km di curve su curve, tornanti su tornanti e topes a non finire… ergo velocità media tra i 40 e i 50 km/h. Si passa per tutti i vari villaggi all’interno delle montagne e a ogni topes ci sono dei gruppi di bambini e donne che cercano di venderti la frutta. Arriviamo a San Cristobal e alloggiamo all’Hotel Diego De Mazariegos, molto caratteristico con camino in camera e poi capiremo perché…la sera fa abbastanza freschino! Mangiamo una meravigliosa zuppa da El Caldero, che mi fa passare gli ultimi malesseri che avevo.

GIORNO 8: SAN CRISTOBAL DE LAS CASAS – PALENQUE

La mattina dopo mi risveglio fresca come una rosa grazie a tachipirina & zuppa miracolosa e decidiamo di fare un giro per la bellissima cittadina di San Cristobal, tipica per la cultura tessile. E’ il giorno dell’epifania e nella piazza principale si festeggia con carri e una tavolata immensa sulla quale è appoggiato un dolce tipico che viene regalato a tutti gli abitanti. Capitiamo in un mercato locale, tutto è colorato e brillante, come i muri delle case di questa favolosa città. Nei nostri programmi ci sarebbe stata la visita al Canyon del Sumidero e a Chamula, una cittadina lì vicino, ma ci siamo resi conto di essere troppo stretti con i tempi e abbiamo deciso di goderci appieno la città. Subito dopo pranzo ripartiamo per affrontare nuovamente le 4h:30-5h di strada per tornare a Palenque, nello stesso albergo in cui eravamo stati il giorno prima, questa vota soggiorneremo lì per 2 notti. Ceniamo al ristorante Maya Cañada abbastanza turistico (è nella piena zona hotelera di Palenque) ma la qualità era davvero molto buona, porzioni come ovunque in Messico super abbondanti, servizio ottimo e la sera in cui siamo stati noi, c’era anche un signore che cantava e suonava dal vivo! suggestivo!

GIORNO 9: YAXCHILAN

La mattina ci svegliamo, facciamo una buona colazione in un localino lì vicino e partiamo alla volta di Yaxchilan (2h30). Passiamo sempre attraverso le campagne, con i topes onnipresenti che ci rallentano di parecchio la marcia, e man mano che ci avviciniamo alla meta la vegetazione si fa sempre più fitta intorno a noi. Per arrivare ala sito di Yaxchilan bisogna raggiungere Frontera Corozal e prendere l’imbarcadero per il sito, che è raggiungibile solo via fiume (fiume Usumacinta) dopo 40 minuti di navigazione. Ci fermano per strada prima dell’arrivo e contrattiamo sul prezzo per l’imbarcadero e per la guida che ci mostrerà il sito che segna il confine tra Guatemala e Messico (il parco è sulla riva messicana). Le rovine non sono troppo restaurate ma molto suggestive, la visita è accompagnata dalle impressionanti urla delle scimmie urlatrici, con una guida si risparmia tempo e si capiscono le particolarità del luogo, in più pochissimi turisti, quindi altamente godibile. Finita la visita riprendiamo la lancia e stavolta essendo controvento ci mettiamo una decina di minuti in più a rientrare, prendiamo la macchina e rientriamo a Palenque con un monsone fortissimo che ci accompagna per tutto il tragitto.

GIORNO 10: XPUJIL

Questa mattina ce la prendiamo comoda, facciamo colazione, una passeggiata per Palenque alla ricerca di souvenir e poi ripartiamo per raggiungere Xpujil (4h30) dove l’Hotel Mirador Maya ci farà da base per la notte. L’albergo sta su strada e le camere sono dei piccoli bungalow, quindi qualche insettino potrebbe passare da sotto la porta, ma niente di traumatico, almeno per noi. Letti king size abbastanza comodi, aria condizionata nuova di zecca, il bagno un po’ vecchiotto ma le zanzariere erano integre. Abbiamo cenato nel ristorante dell’albergo e devo dire che i piatti erano buoni.

GIORNO 11: CALAKMUL – BACALAR

La mattina questa volta invece ci svegliamo all’alba, facciamo colazione nel ristorante dell’albergo e ci rimettiamo in macchina per raggiungere Calakmul (2h), il sito che tanto abbiamo sognato e immaginato durante tutta la preparazione del nostro itinerario di viaggio. Dopo aver ripreso la strada statale 186 Chetumal-Villahermosa per circa 54 km, si arriva al primo ingresso che porterà al sito. Ci si arriva tramite 60 km su una strada in cui il limite massimo è 40 km/h, in quanto è abbastanza dissestata, ma è comprensibile… siete nel cuore della giungla! E’ stato senza ombra di dubbio il sito Maya più bello che abbiamo visto durante tutto il viaggio in Messico, si trova nella seconda foresta più vasta dopo l’Amazzonia. L’emozione che si prova salendo sulle piramidi (ce ne sono 3 in ottime condizioni e tutte scalabili) e ritrovarsi di fronte una distesa verde a perdita d’occhio, è un’emozione indescrivibile. La riserva di Calakmul è anche habitat perfetto per molte specie animali e di uccelli… uno spettacolo per chi ama la natura. Ancora lontana dal forte turismo di massa, è godibile come pochi altri siti che abbiamo visitato, merita tutte la fatica fatta per arrivarci, andateci! Anche qui abbiamo preso una guida, un ragazzo del posto che parlava perfettamente inglese. Finita quest’avventura meravigliosa abbiamo ripreso la macchina e ci siamo diretti verso Bacalar all’Hotel Aires (3H40). Siamo arrivati giusto in tempo per goderci un meraviglioso tramonto sulla famosa laguna dei sette colori, il giorno dopo capiremo il perché di questo nome. L’hotel è davvero carino, nuovo con camere spaziose e bagno pulito, in più ogni stanza ha un balconcino con l’amaca che si affaccia sulla laguna, da super relax. Ceniamo al ristorante Barril grill, dove cui conosciamo altri due ragazzi italiani e ceniamo con loro. La carne era molto buona, ma le porzioni ce le saremmo aspettate più abbondanti. Il personale è stato molto gentile e preparato. Torniamo in hotel e ci facciamo una gran bella dormita in uno dei letti più comodi della vacanza.

GIORNO 12: BACALAR – TULUM

Dopo una buona colazione decidiamo di partecipare al tour organizzato dall’hotel per visitare la laguna in barca, così ci uniamo a un gruppo di altre 6 persone e arriviamo al molo. Per chi non avesse mai sentito parlare di Bacalar, vi prego di cercare qualche immagine su internet e di rendetevi conto della bellezza e dell’unicità di questo posto, che tutto sembrerebbe tranne che una laguna. La chiamano “laguna dei 7 colori” proprio perché attraversandola, sono distinguibili ad occhi nudo 7 tonalità diverse di azzurro, questa è la caratteristica che la rende unica. C’è anche un cenote confinante profondissimo! Ci fermiamo diverse volte per fare un bagno in queste meravigliose acque e sbarchiamo poi su un lato della laguna in cui ci siamo fatti i fanghi! Con gli occhi colmi di quei colori paradisiaci, torniamo in albergo a cambiarci e riprendiamo la nostra macchina alla volta di Tulum (4h), dove resteremo per la parte finale della vacanza, concentrandoci sul relax. Le prime due notti alloggiamo all’Itour Mexico Tulum, un alberghetto molto carino e comodo, perché si trova a in posizione strategica, non sul mare, anzi, ma comodissima per chi come noi ha voluto ritagliarsi due notti lontano dai super lussuosi e cari alberghi sulla costa. Si trova all’incrocio tra le due vie principali di Tulum, quella che va al mare e quella che attraversa la città, lungo la quale si susseguono tutti i vari ristoranti e negozietti. La camera pulitissima e spaziosa, il letto davvero comodo e il bagno essenziale ma pulito. Colazione per noi italiani perfetta (cappuccino e cornetto!). Ceniamo in uno dei ristoranti consigliati dal ragazzo dell’albergo, El Camello, e sarà il ristorante in cui torneremo una marea di volte durante tutta la permanenza a Tulum, pesce eccezionale ad un costo imbattibile! Non fatevi spaventare dall’eventuale fila che troverete per sedervi, si smaltisce in fretta. Ci facciamo la prima delle mille altre passeggiate lungo il vialone del Pueblo, costellato di negozietti e locali caratteristici.

GIORNO 12-13: TULUM

Dopo un meraviglioso cappuccino e un buon cornetto, decidiamo di andare a vedere la famosa Playa Paraiso di Tulum, spiaggia di sabbia finissima e bianca, relax assoluto. Fornita di bar e sdraio. E’ molto ventosa, come tutte le spiagge di Tulum, però merita assolutamente una visita! La sera ceniamo da El Asadero, molto buono per la carne, il servizio veloce e snello ma tocca necessariamente prenotare il tavolo. La mattina dopo decidiamo di andare ad Akumal, la spiaggia famosa per le tartarughe che sono osservabili da vicino. Siamo arrivati la mattina presto ed il consiglio è infatti di cercare di non arrivare dopo le 10:30 per godersi con tranquillità quello che andrete a vedere. Tartarughe di tre tipi e di varie grandezze a 200 mt dalla riva…e spingendosi più in là c’è una barriera corallina di media grandezza davvero molto bella. Abbiamo visto anche delle razze bianche enormi e tantissimi pesci colorati, è stata un’esperienza splendida nuotare in mezzo a loro!

GIORNO: 14-15-16 TULUM

Ci spostiamo e andiamo in un albergo in cerca del relax assoluto e anche chiaramente il più caro di tutta la vacanza, ma tre giorni così pensiamo proprio di meritarceli! Il Rosa Del Viento, che si trova direttamente sulla spiaggia di Tulum. Camera enorme e bellissima, bagno pulitissimo e balconcino con amaca che, a quanto apre, qui in Messico è un must per la siesta pomeridiana. Durante i nostri giorni di permanenza in questo bellissimo albergo purtroppo il meteo è un po’ altalenante. Decidiamo quindi di fare qualche escursione nei dintorni e andiamo a vedere la spiaggia di X’Cacel, dove nella stagione giusta le tartarughe depongono le uova. Noi non siamo capitati nel periodo giusto e la spiaggia l’abbiamo trovata parecchio ventosa, tanto che era vietato fare il bagno. A ridosso della spiaggia c’è anche un piccolo cenote. Il giorno dopo siamo andati a visitare il Grand Cenote, molto bello per i colori e non troppo affollato. Acqua fresca e limpidissima, stalattiti, tartarughe, pesciolini… cosa volete di più? C’è un secondo cenote a fianco del primo che si raggiunge nuotando in una caverna molto suggestiva con pipistrelli che svolazzano qua e là… fare un bagnetto nella grotta con i pipistrelli non è da tutti i giorni. La sera girovagando per l’avenida di Tulum capitiamo al Batey Mojito & Guarapo Bar, musica dal vivo e cocktails eccezionali! Mojito con numerose varianti e rum davvero buonissimo! Andateci!

GIORNO 17: TULUM – PLAYA DEL CARMEN – CANCUN – ROMA

Comincia l’ultimo giorno in terra messicana e prima di rientrare a Cancun per il volo di ritorno che partirà in serata. Cerchiamo di andare a vedere il sito archeologico di Tulum che dà direttamente sul mare, ma senza successo. Esausti della troppa folla decidiamo che, vedere il sito maya, sarà un buon motivo per spingerci a tornare nuovamente in Messico in futuro! Ci rimettiamo in macchina e prendiamo la strada per Cancun, fermandoci a pranzare a Playa del Carmen alla Taqueria El Fogon (1h), trovato grazie a TripAdvisor (come per tutti gli altri ristoranti della vacanza), non turistico e tipico messicano. È un locale molto alla buona sulla strada, i piatti erano tutti molto buoni. Ci rimettiamo in viaggio e arriviamo all’aeroporto di Cancun (45min), dove lasciamo la macchina e un servizio navetta gratuito ci porta al terminal. Arriviamo a Fiumicino il pomeriggio del giorno dopo, con mille ricordi e sensazioni che ci rimarranno per sempre nel cuore.



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