Alla scoperta del lago di Costanza
30 maggio 2009 h.7.00 – partiamo dal nostro paesino in provincia di Milano, siamo in 2, il mio ragazzo ed io; la giornata è fresca e soleggiata, preludio di una bella vacanza. Il viaggio scorre senza particolari intoppi, ci godiamo il paesaggio svizzero e verso le 12.00 circa arriviamo a destinazione: Pension Rose a Dingelsdorf-Kostanz, trovato su internet e prenotato via mail.
Rispetto all’alloggio c’è da dire che, data la vastità del territorio del lago e la molteplicità di cose da fare e vedere, se avete solo 3/4 giorni come noi, è bene scegliere la zona in cui volete stare e cercare di conseguenza l’albergo o la gasthaus per voi più comoda; noi abbiamo scelto la Pension Rose perché era centrale rispetto alla parte di lago che volevamo vedere.
Scopriamo che la proprietaria ha degli amici italiani, perciò mastica un po’ (poco a dire il vero) la nostra lingua, il che non è male dato che nessuno di noi 2 sa molto il tedesco! La camera è pulita e in ordine, il bagno è pulito e abbiamo anche il balcone con vista sul giardino. Entrando nel piccolo villaggio a circa 10 km da Costanza abbiamo notato che è il tipico paese di villeggiatura: tante case di vacanza, un campeggio, dei bar ma pochi ristoranti così ci facciamo consigliare dalla nostra albergatrice, la quale ci indica un bar/ristorante a 1 km dalla nostra gasthaus, accanto alla spiaggia di Wallhausen. Pranzo: 2 piatti di cotoletta di maiale con patatine fritte, insalata piccola e 3 birre medie, totale 28€.
Dopo essere stati in macchina tutta la mattina decidiamo di passare il pomeriggio visitando le due isole più belle del lago, Reichenau e Mainau, la prima è famosa per i monasteri e l’atmosfera un po’ mistica, la seconda per i suoi bellissimi giardini.
Arriviamo a Reichenau attraversando una lingua di terra che collega l’isola alla sponda del lago, è un viale alberato con platani e a destra e sinistra si scorgono aironi e altri uccelli lacustri che sonnecchiano nel canneto; parcheggiamo nel primo posto disponibile e decidiamo di proseguire la visita a piedi (potendo scegliere, consiglio di utilizzare la bicicletta, per visitare l’isola ma anche tutta la zona che circonda il lago, dati i percorsi sicuri e ben segnalati e la comodità di godersi il paesaggio).
Reichenau è un’isola, patrimonio dell’UNESCO, dove è sorto un importante monastero in cui venivano educati i monaci che avrebbero fatto poi parte delle cancellerie imperiali, ora gli abitanti rimasti vivono di agricoltura.
Tra una chiesa e l’altra, dislocate in corrispondenza sulle 4 punte dell’isola, camminiamo in mezzo a casette con giardini fioriti, serre cariche di piante di pomodoro e campi di ortaggi: particolare il profumo di questi e davvero tutto molto suggestivo! A contribuire all’atmosfera c’è il silenzio e la pace. Bellissimo! Verso le 17 riprendiamo la macchina per cambiare sponda e andare a Mainau: isolotto un tempo di proprietà privata, ora diventato un parco con giardini, animali e cascatelle. L’entrata è un po’ cara, 14.50€ , ma la nostra albergatrice ci aveva dato il tagliando di soggiorno con il quale si poteva avere uno sconto sul biglietto e in più viaggiare gratis per tutto il periodo sugli autobus da e per Costanza, così alla fine paghiamo solo 8 €!! Fantastico!! Nuovissima è la “casa delle farfalle”, una serra dove in ambiente caldo e umido vivono piante e svolazzano in giro farfalle di ogni tipo…Le si possono vedere proprio da molto vicino! Alle 19.00 circa, l’isola chiude alle 20.00, stanchi e affamati torniamo verso la nostra pensione fermandoci prima a mangiare nello stesso posto del pranzo: 1 piatti di spatzle, 1 piatto di medaglioni di maiale con patate, insalata e uno strudel di mele buonissimo, il tutto annaffiato con della buona birra…Sempre 28€.
31 maggio 2009 h.8.00 – sveglia e ottima colazione a buffet Il programma di oggi prevede la visita della cittadina di Costanza. E’ la città più grande del Bodensee, famosa per essere stata la sede del Concilio di Costanza, quello che pose fine allo scisma della chiesa, e particolare per la posizione, esattamente nel punto in cui il Reno si butta nel lago e proprio sul confine tra Svizzera e Germania. La giornata non promette bene, ci sono dense nuvole grigie che sembrano portare pioggia e un forte vento freddo così, ben coperti, partiamo alla volta della città sfruttando i mezzi pubblici: da Dingelsdorf passa il comodissimo bus 4 che in 30 minuti di porta alla stazione della città, da lì iniziamo il giro e lì si concluderà la sera.
Armati di cartina e guida seguiamo un itinerario consigliato che ci condurrà per strette e caratteristiche vie, in particolare nel quartiere antico, che comprende case che risalgono al XVII – XVIII secolo, con le facciate artistiche lavorate e gli affreschi colorati.
Da vedere il palazzo del concilio, accanto alla stazione; la Cattedrale tutta interamente visitabile gratuitamente, compresa la cripta, solo per salire alla torre (76m) si paga ma il panorama che si vede lassù vale il costo del biglietto e la fatica nel salire e per gli appassionati alcuni musei.
Nel pomeriggio esce il sole così imitiamo i tedeschi e ci sdraiamo su un prato al sole a goderci la bella giornata, la brezza e il relax, prima di cenare.
Pranzo e cena in una birreria artigianale con ottimi piatti fantasiosi e modici prezzi, acquistiamo anche un fusto di 2 litri della loro birra da portarci in Italia (un consiglio: bevetela subito o mettetela in frigo perché essendo artigianale la fermentazione non si ferma, con il rischio di fare il botto, come è successo alla nostra!).
Alle 21.10 riprendiamo il bus che ci porta alla pensione. 1 giugno 2009 Sveglia h.7.30 – oggi ci aspetta una giornata intensa sulla sponda opposta a quella di Costanza.
Ci mettiamo in macchina e, attraversando campi di fragole e boschi, “circumnavighiamo” il lago, lungo la strada si susseguono vari paesini tranquilli. Prima tappa il monastero di Birnau, raggiungibile seguendo la strada in direzione di Meersburg restando sulla circonvallazione di Uberlingen.
Birnau è un santuario rosa immerso nel verde, il trionfo del rococò, c’è persino uno specchio sul soffitto!! Dal piazzale antistante si ha una bellissima visuale del lago punteggiato di barche a vela, catamarani e windsurf. Nel parcheggio troviamo bancarelle di un pittore e di un frutticoltore che vende i suoi prodotti: ciliegie, fragole profumatissime,mele, miele, conserve. Io non posso non comprare miele (in ogni Paese che vado ne porto sempre a casa un vasetto) e mele tagliate a fette e fatte seccare cospargendole di cannella..Buonissime! Da Birnau si prende una stradina e costeggia la sponda e che ti porta al mitico museo delle palafitte, il Pfaulbauen: è un museo all’aperto costruito sul lago, in corrispondenza di un sito archelogico dove sono stati ritrovati parti di palafitte, appunto, utensili vari e persino uno scheletro.
La ricostruzione del villaggio è fedele e suggestiva, in ogni palafitta si possono trovare le rappresentazioni delle diverse case del villaggio: quella del falegname, quella del fabbro, la stalla, l’abitazione del capo tribù, la casa dello stregone. La guida, purtroppo solo in tedesco, o in inglese solo in determinati orari, ti porta indietro nel tempo e spiega dettagliatamente com’era la vita nelle palafitte, per i più piccoli ci sono dei laboratori con dimostrazioni di lavori manuali.
Verso le 12.00 riprendiamo il cammino con destinazione Meersburg, a circa 10 km dal museo. Subito ci rendiamo conto della diversità rispetto alla sponda di Costanza, quanto era tranquilla e rilassante la nostra zona, tanto è turistica e congestionata questa! Ci mettiamo circa 1 ora a trovare un parcheggio e solo perché mi sono messa a guardare gli orari sui tagliandini esposti sulle macchine per piazzarci poi accanto a quella con l’orario di scadenza più vicino! Verso l’una finalmente ci inoltriamo dentro le mura di Meersburg, città un po’ più piccola di Costanza ma molto più animata. Meersburg è famosa per i 2 castelli, quello più vecchio visitabile in toto, camminamenti compresi, e quello più nuovo arroccato sulla collina sede di un ristorante e di una sala espositiva.
Subito cerchiamo il ristorante consigliato dalla guida, che è una birreria ricavata da una vecchia cantina, ambiente molto raccolto e romantico. Assaggiamo finalmente la specialità della zona del Bodensee, il pesce di lago: io al forno, Emanuele fritto misto di pesce, entrambi accompagnati con patate bollite al burro fuso: eccellente! Nel pomeriggio ci dedichiamo finalmente al giro perlustrativo, acquistiamo il biglietto per visitare il castello che ci costa 11.00€, insieme al biglietto danno una piccola guida esplicativa delle varie stanze del castello, per fortuna in italiano! Entriamo passando dal classico ponte levatoio con fossato sottostante e subito respiriamo il fascino della storia, il castello è arredato e si visitano proprio tutte le stanze ed il giardino, molto bello! Alle 17.00 riprendiamo la macchina e ci avviciniamo a quello che era il nostro scopo finale: le terme! Le terme di Meersburg sono molto belle e super organizzate: all’entrata paghi quello che vuoi fare tra piscine termali, zona sauna, solarium e consegnando il gettone preso al parcheggio te ne viene dato un altro per l’uscita, gratis.
E’ possibile anche noleggiare costume, ciabatte e asciugamani. Il prezzo è di 8.50€ per un minimo di 3 ore nelle piscine termali, il doppio se si vuole entrare anche nella zona sauna, noi ovviamente prendiamo il pacchetto…Senza immaginare che la zona sauna è zona di nudisti!! Quando entriamo ci accorgiamo di essere circondati da uomini e donne coperti a malapena da un asciugamano, che sorseggiano birra, prendono il sole e fanno la sauna nudi!! La sorpresa ed il nostro pudore ci impediscono di fare un altro passo e subito fuggiamo via verso le più accoglienti piscine.
A parte la rabbia per i soldi spesi, le ore passate alle terme sono molto piacevoli e arriviamo a cena belli rilassati e rigenerati. Ceniamo alla stessa birreria e poi riprendiamo la strada verso la nostra pensione soffermandoci ogni tanto a fare qualche foto del lago all’imbrunire e riattraversando i boschi dove incontriamo una bellissima volpe rossa! 2 giugno 2009 Giorno di rientro, ci alziamo con calma, facciamo colazione, paghiamo e salutiamo la nostra albergatrice. Carichiamo la macchina e, prima di salutare definitivamente il lago di Costanza, andiamo al supermercato a fare la spesa! Infine facciamo un giro al porto della vicina Wallhausen, godendoci ancora un po’ di relax e silenzio prima di tornare al caos di Milano.
Pranziamo, riflettendo sulla possibilità di tornare e sfruttare i perfettissimi percorsi in bici…Magari l’anno prossimo!