Alla scoperta dei parchi americani, meraviglie della natura
A Los Angeles ci aspettavano i parenti. Per la cronaca, eravamo ospiti da un’arzilla coppietta: lui 84enne, lei 87enne… in grandissima forma, entrambi più svegli di me, lei sa 5 lingue, mitica. Classica casetta americana da telefilm, “vicino” a Santa Monica, quartiere residenziale, quelle coi vialetti e i giardini senza cancelli, casette di legno, con nel retro il giardinetto… e il barbecue! Infatti la prima sera grande raduno di parenti e super cena insieme, bello. Abbiamo resistito senza addormentarci fino alle 10 di sera. Poi siamo crollati.
Il giorno dopo abbiamo girato LA… in autobus! Ebbene si, l’arzilla coppietta non aveva più la patente e tantomeno la macchina… così abbiamo preso il bus diretti a Hollywood! Classico giretto da turisti, la walk of fame, il teatro degli oscar, la vista con la scritta Hollywood , carino! Poi abbiamo fatto tappa a Rodeo Drive, giretto tra le boutique e tra le mega ville…ma non ho visto nessun vip, mannaggia. Poi direzione Santa Monica, mitico molo dove corre Forrest Gump, fine della route 66! Fico, poi spiaggiona super, ho fotografato il bagnino figo degno di baywatch… preso un po’ di sole, non abbiamo fatto il bagno ma una mega onda improvvisa ci ha lavato…
La sera ci hanno portato al Griffith Park, quello con l’osservatorio dove han girato Men in Black…per vedere il panorama: incredibile…luci della città a perdita d’occhio. Bellissimo.
Fine della tappa a LA, la mattina dopo partenza per San Francisco!
Arrivati di mattina abbastanza presto, abbiamo tutta la giornata a disposizione. E anche il giorno successivo.
Hotel attaccato alla porta di Chinatown, posizione strategica, vicini al centro e ai mezzi. Abbiamo visto tutto quello che volevamo, camminato tanto in mezzo a tutti i quartieri principali… incredibile la quantità di personaggi assurdi che incontri. Siamo andati su e giù col cable car… fatto foto ovunque, mangiato al Fisherman wharf un mega granchio gigante, visto le otarie, gita sul Golden Gate, bellissimo, un freddo…e poi il Golden Gate park, siamo arrivati fino alla spiaggia! E abbiamo salutato l’oceano anche da lì. Davvero bello. Abbiamo anche fatto un po’ di shopping, c’era un megastore della Levis tutto al 50%…
Andata anche SFO, la mattina abbiamo ritirato la macchina ed è cominciato il vero viaggio… Ci siamo subito persi per uscire dalla città… no dai, però abbiamo sbagliato strada, ma pazienza, capita. Niente navigatore, solo una super cartina e una bravissima navigatrice che si perde anche a casa sua… cmq tutto bene.
Prima destinazione Yosemite!
Ecco, se devo dir la verità Yosemite è l’unico parco che mi ha un po’ delusa… nel senso, è bello, ma è decisamente “americano”. Cioè, mi assettavo più effetto montagna…invece, arrivi e ci sono i sentieri di cemento, i pullman che arrivano ovunque, la strada a 4 corsie in mezzo alla valle…insomma vabeh, bello per la grandezza e l’imponenza dei roccioni, belle le cascate e tutto il verde che c’è…ma vincono le nostre Dolomiti.
Abbiamo proseguito fino a Fresno, in giù, primo pernottamento in un vero motel. Ottimo direi. Anche con la colazione abbondante.
La mattina successiva direzione Sequoie!
Ecco, questo parco invece è davvero una delle cose che mi sono piaciute di più… davvero incredibili… enormi è dir poco. Fantastiche. Una foresta intera. Non ci si crede. Vedi la prima e ti sembra enorme…poi vai avanti e sono sempre più giganti! Abbiamo camminato un sacco, fatto sentieri più o meno segnalati, in mezzo alla foresta. Bellissimo, davvero indimenticabile! E poi c’era un bel fresco si stava proprio bene… bellissimo. Abbiamo fatto mille foto ma non rendono.
Pernottamento a Ridgcrest, poco prima della Death Valley.
Beh, non mi aspettavo grandi cose dalla death valley, cioè… sì, mi aspettavo una cosa bella ma i programmi erano: arriviamo presto altrimenti moriamo di caldo, stiamo un paio d’ore per attraversarla e poi arriviamo a Las Vegas. Beh, alle 8.30 eravamo già dentro…alle 4 del pomeriggio eravamo ancora lì…stupenda! Davvero magnifica! Siamo stati in tutti i posti consigliati, dal Great Basin, il punto più profondo a 50 gradi in mezzo al sale, ai punti panoramici: Zabriski point, Dante’s View… stupendo… e poi le dune di sabbia, i canyon, l’artist drive con tutte le rocce colorate… davvero bellissimo.
Quindi siamo arrivati a Las Vegas verso sera… beh, ma che posto è? Un disastro di città! Incredibile è dire poco, sono matti lì. Costruire quelle cose enormi e finte, New York, Parigi, … in mezzo al deserto! Fichissimo, Ecco è stato bello proprio quello, venire dal deserto e dalla valle della morte e poi a un certo punto l’Empire State Building. Che storia. Non ci siamo spinti oltre la strip… bastava e avanzava… eravamo all’Excalibur! Carino! Stanza super. Abbiamo mangiato dentro la piramide, poi abbiamo fatto tutta la via a piedi (beh non proprio tutta, in macchina si), abbiamo visto lo spettacolo delle fontane al Bellagio…che bello… bellissimo… e poi qualche giretto qua e la dentro i vari casinò. Non abbiamo giocato però, ci bastava vedere i matti che puntavano 100 dollari alla volta alla roulette e perdevano… bella las vegas, bisogna vederla per crederci.
Il giorno dopo la tappa più lunga… fino al Grand Canyon, south Rim, circa 6 ore.
Non abbiamo trovato posto a Tusayan che è il paese appena fuori dall’entrata del parco, pernottavamo a Williams che è 80 km più a sud…paesino western della route 66…carino.
Beh, la prima vista sul grand canyon è stata a dir poco spettacolare… non mi aspettavo una cosa così enorme… con tutte quelle formazioni di canyon in mezzo e poi sotto il fiume… mitico. Abbiamo fatto tutto il giro con la navetta, soste nei punti panoramici, valanga di foto, siamo rimasti per il tramonto… wow… e poi la sera c’era un raduno di gente coi telescopi! Figo, abbiam visto saturno. Siamo arrivati collassati al motel.
La mattina… sveglia in piena notte (ore 4.15) per partire per la gita! Siamo arrivati fino a Page, all’inizio del canyon, dove c’è la diga…abbiam fatto un tunnel lunghissimo dentro la montagna, poi siamo scesi su dei gommoni, eravamo circa una decina di persone e abbiamo ridisceso il Colorado per circa 15 miglia: paesaggio spettacolare. Lì l’acqua è tranquilla, non ci sono le rapide, si va pianino, si possono fare tutte le foto che si vogliono, eravamo gli unici stranieri, tutti gli altri americani! Le pareti gigantesche, l’acqua verde, gli animali che venivano fino sulla riva, compreso il bighorn, una specie di caprone selvatico, simbolo del parco. E poi tutte queste anse del fiume… ci siamo fermati in alcune spiaggette, c’erano anche dei graffiti dei neolitici… volevo assolutamente fare il bagno ma ho toccato l’acqua e ho cambiato idea… fuori 40 gradi, l’acqua a 8 gradi… congelamento istantaneo! Incredibile. Un sole che ti cuoce e l’acqua gelidissima. Insomma un gran bel giro. Poi la sera a Page abbiam visto il tramonto sul lago… wow… paesaggi stupendi. Mitiche strade dritte all’orizzonte come nei film… e la macchina automatica che va da sola!
Il giorno dopo visitaiamo l’Antelope Canyon… piccolo canyon di una trentina di metri di lunghezza, largo al massimo 1 metro… ti ci portano gli indiani con le jeep, attraversi un pezzo di deserto con tanto di dune di sabbia rossa… fighissimo… e poi entri in questa meraviglia dove la luce dà forma alla roccia. Bellissimo… mille foto anche qua.
La giornata è proseguita con la Monumet Valley: che spettacolo! Abbiamo fatto tutta la strada intorno ai butts con la nostra macchina, una delle poche macchine normali che non fossero jeep o robe enormi…a un certo punto ho pensato “adesso rimaniamo incastrati nella sabbia” perché ce n’era davvero tantissima! Giro bellissimo, è un posto che ti rimane nel cuore. Indescrivibile. Abbiamo mangiato un panino all’ombra di un butt, con vista sull’orizzonte, mancava solo John Wayne.
Arrivo a Moab la sera, altro mitico motel, cena in una birreria tipica, con birra fatta in casa e piatti super.
La mattina dopo visitiamo di tutto… il giorno a Canyonlands, quello del film 127 ore. Il film del ragazzo che cade nel canyon e rimane lì finchè…? Beh è girato lì. E’ uno dei parchi più grandi, il più immenso credo, noi ne abbiamo visto solo una parte, Island in the Sky, la più accessibile, pensa che alcune parti sono ancora inesplorate e inaccessibili… niente acqua nel giro di centinaia di km… beh, questa “terra nel cielo” era davvero così. È praticamente su 3 livelli, noi siamo stati su quello più alto e più panoramico, c’è un caldo boia anche se sei a 2000 metri… sotto hai canyon a perdita d’occhio e sotto ancora 2 fiumi che si incontrano… arrivi in un punto dove hai una vista a 360gradi… verso l’infinito e oltre… davvero! La natura sconfinata che impera. Stupendo. Abbiamo camminato tantissimo, in alcuni punti c’erano dei dirupi da paura, panorami mozzafiato… e lì vicino è dove hanno girato l’ultima scena di Thelma e Louise… quando si lanciano nel vuoto…
Il giorno dopo ad Arches. Sempre lì vicino a Moab… che bello! Anche lì abbiamo camminato in mezzo agli archi per un bel po’, andavamo sempre nei visitor centre a farci spiegare dove andare dai Rangers, mitici gli americani, davvero super organizzati con mille cartine e sempre gentili. Abbiam visto i più famosi, il più bello Mesa Arch, quello dove vedi il panorama a non finire…e poi il Landscape, quello fatto a 8, il Delicate, quello che sta su tutte le targhe dello Utah! Insomma super giro anche lì.
Dal giorno dopo abbiamo cominciato a tornare verso sud-ovest. Tappa ad Arches. Beh…che spettacolo essere a 2700 con le rocce rosse, le punte bianche, gli alberi verdi e il cielo blu, tanti scoiattoli. E queste formazioni di roccia che sembrano finte. Siamo scesi fin giù nel canyon, abbiamo fatto tutto il giro principale e poi tutta la serie degli altri punti panoramici da paura… bellissimo.
Ultima tappa a Zion il giorno dopo. Questo non lo conoscevo proprio, una figata perché a differenza degli altri canyon che da sopra guardi in giù, qui arrivi da giù e guardi in su! All’inizio è enorme e poi si stringe sempre più fino alla punta dove scorre il fiume e il sentiero diventa il fiume! L’abbiamo fatto per un po’, poi l’acqua arrivava alla pancia…abbiamo mollato prima, c’erano dei pazzi che proseguivano, acqua gelida anche lì… ma bellissimo.
L’ultima sera siamo tornati a Las Vegas, questa volta in un motel normale, ma sempre nella strip. Abbiamo giocato la bellezza di 1 dollaro alle slot machine… vabeh, giusto per lo sfizio. La mattina volo per LA… 11 ore, siamo arrivati a Roma stravolti, ma tutto bene.
Che dire, viaggio davvero indimenticabile.