All’avventura tra Tallinn e Riga
Mi ero tenuto per ultima l’immersione nella vivace (almeno di domenica) piazza del Municipio dove diversi banchetti mettono in mostra oggetti in legno o in vetro lavorati, ma soprattutto cappelli dalle forme più strane in lana cotta. Io stesso, dopo aver assaporato il mio panino proveniente da Oulu, ho acquistato un fiore-spilla in lana cotta come souvenir. La piazza è delimitata dal Municipio con la sua torretta alta e stretta, da diverse case color pastello e da una serie di bar e ristoranti che mettono a disposizione dei turisti numerosi tavolini all’aperto lungo la piazza. In un angolo si trova la farmacia più vecchia di Tallinn. Per cena, sempre su consiglio della mia “guida locale” sono andato alla Eesti Maja (Casa Estonia) appena fuori del centro storico: si possono assaporare piatti tipici molto buoni e pesanti. Se, come me, non dovete condividere la stanza con nessun altro e vi piace l’aglio, potete concedervi il lusso di ordinare un piatto di pane preparato con olio e aglio… Dite “garlic bread” e vi capiscono al volo.
Il giorno dopo, prima di partire per Riga, ho provato la colazione a base di torte di uno dei tanti bar del centro: 3 fette di torta per pochi euro e sei sicuro di sentirti sazio fino a tardo pomeriggio.
Per il trasferimento verso Riga mi sono rivolto alla compagnia di bus Eurolines che con 15 euro (prezzo studenti, 17 normale) ti conduce in Lettonia passando per la città di Parnu. È su questo bus che ho conosciuto due Erasmus francesi coi quali, e con molti altri, ho poi trascorso una splendida serata tra i locali di Riga. Nella capitale lettone le persone indigene mi sono parse un po’ meno amichevoli rispetto all’Estonia, forse lo stampo russo deve ancora integrarsi con quello europeo o forse ho affrontato io dei casi particolarmente rigidi. Rispetto a Tallinn, Riga è geograficamente piatta e più estesa. Per visitarla io ho camminato parecchio e a mio avviso i punti centrali della città sono 3: la VECRIGA (Riga vecchia), le case dell’ART NOUVEAU e i MERCATI COPERTI presenti nei capannoni in cui venivano costruiti i dirigibili Zeppelin. La città vecchia si può definire vecchia come storia, ma quanto agli edifici principali segnalati su tutte le guide, si tratta in molti casi di ricostruzioni e rinnovi dopo i bombardamenti aerei della Seconda Guerra Mondiale. Ciò non toglie comunque il loro fascino. Il giro classico della VECRIGA parte dalla Piazza del Municipio con la bella casa gotica in mattoni delle “Teste Nere” (come a Tallinn si ritrova anche qui questo nome dovuto a corporazioni di commercianti), si procede poi verso il convento di Ecke (ora hotel) e verso Piazza Liv dove in angolo si trova la suggestiva “Casa del Gatto” con due gatti pronti al salto dai tetti aguzzi delle torrette laterali. Il percorso porta poi al Duomo in mattoni rossi in bella vista (a Riga sembra che i mattoncini rossi accompagnino il turista ovunque), alla Torre delle Polveri, alla bella porta svedese, fino ad arrivare ai “Tre Fratelli”, tre case allineate e che paiono cercare respiro verso il cielo. Ultima tappa è il Castello, ora sede del Presidente della Repubblica. Lungo la strada per raggiungere la zona delle case dell’ART NOUVEAU vale la pena fermarsi a visitare la Cattedrale Ortodossa, dato che il 20% dei lettoni professa questa religione. Assolutamente da non tralasciare è infine la visita ai MERCATI COPERTI lasciandosi trasportare dai profumi e dai vari odori che caratterizzano ogni capannone. I prezzi molto bassi invitano all’acquisto di diversi prodotti, alimentari e non. Io, per esempio, sono rimasto attratto dai banconi di frutta secca (ho comperato 2 etti di lamponi e fragole secche) e da quelli del miele, ma ognuno troverà il settore che più gli si addice. Dato che ero riuscito a trovare un volo Ryanair Riga – Tampere solo dopo 2 giorni di permanenza lettone, ho deciso di fare una visita alla spiaggia di Jurmala. Un treno (biglietto 1,4 LAT = 2 euro andata e ritorno) parte ogni mezz’ora dalla stazione di Riga e ti scarica nella località Majori (chiedere al controllore di indicarvi Majori), un paesino ricco di hotel e centri di benessere che danno direttamente sulla spiaggia. Io sono stato un po’ sfortunato col tempo, ma la nebbia che avvolgeva la spiaggia dava al luogo un tocco di mistero e, mentre passeggiavo lungo la battigia, una signora americana mi ha scambiato per Gesù che camminava sulle acque… Tutto effetto della nebbia che circondava ogni figura e immagine… Ho passato poi una piacevole ora a discorrere di viaggi ed esperienze internazionali con questa signora, ospite di uno dei centri di benessere di Majori, che era nata in Ucraina (quindi parlava russo) e trasferitasi negli USA per motivi lavorativi (quindi parlava inglese). Rientrato a Riga col trenino, mi sono rivisitato i mercati coperti e poi ho preso il bus n. 22 per l’aeroporto (biglietto 0.30 LAT).