Alghero in moto + immersioni
date le cattive previsioni del tempo decidiamo di anticipare la partenza di un giorno e di fermarci a dormire il più vicino possibile a Piombino (da qui prenderemo la nave che ci condurrà in Sardegna) La scelta ricade sull’incantevole Bolgheri, piccolo borgo della maremma noto ai più per il suo famoso “Viale dei cipressi” menzionato da Carducci nelle celebri rime, ma anche per i grandi vini rossi che vengono prodotti nella zona, soprattutto per il famoso “Sassicaia”.
Torniamo però alla vacanza in Sardegna…Qui da tempo mio marito aveva individuato un diving center nei pressi di Alghero, una location fantastica dato che si trova su un promontorio al centro del golfo, in mezzo alla macchia mediterranea, in una villa bianca sulla scogliera.
Nella villa sono disponibili alcune camere per gli ospiti (con uso cucina) ad un prezzo più che onesto.
Sono già un paio di anni che mio marito me ne parla con entusiasmo e devo dire che aveva ragione.
E’ il Diving Center Capo Galera (www.Capogalera.Com) …”La base del Diving Center è una villa costruita sul promontorio di Capo Galera, al centro del golfo di Alghero da un petroliere olandese negli anni cinquanta.
Tutte le stanze degli ospiti hanno un terrazzo sul mare, i vasti spazi di macchia mediterranea intorno alla villa contribuiscono al fascino di una vacanza nella natura, con occasioni di relax e divertimento anche per chi non svolge attività subacquea. Lo staff, coordinato da Gaddo Risso, è composto da esperti subacquei che conoscono ogni anfratto della costa, ogni grotta ed ogni punto in cui si può celare qualche affascinante particolare”…
Cogliendo l’occasione decido di fare il brevetto da sub anch’io.
Trascorriamo la settimana girovagando durante le mattine per le splendide spiagge dei dintorni, mentre i pomeriggi li dedichiamo io al corso da sub e lui a fare le immersioni proposte dal diving.
Alghero è stupenda: le splendide Mura Catalane racchiudono il centro storico della città, scandite da torri e costeggiate da bellissime passeggiate. Dirigendosi verso nord, ha inizio uno dei più lunghi litorali sabbiosi di Sardegna, il Lido di Alghero, che dalla città si estende per circa 5 km. Fino al porto di Fertilia.
Da qui si giunge in breve alla piccola spiaggetta di Punta Negra e quindi agli arenili più conosciuti e frequentati di Alghero, Le Bombarde e il Lazzaretto, quest’ultima dominata da una caratteristica torre del XVII secolo. Proseguendo si ammirano i promontori di Punta del Giglio e Capo Caccia. Il golfo di Alghero è un arco, da est a ovest, scandito da promontori di calcare: prima Capo Galera, poi Punta Giglio e Capo Caccia.
Qualsiasi punto davanti alle alte falesie è buono per un’immersione! Dietro Capo Caccia la scogliera, 300 m. A picco sul mare, è fronteggiata da due isolette: la Foradada, così chiamata per via dell’immenso tunnel che l’attraversa, e l’isola Piana. Da questo punto si gode uno spettacolare tramonto! La sera andavamo a cena scegliendo tra i vari agriturismo della zona: attenzione non si ordina, fanno loro…Tutto ottimo ma si rischia di esplodere.
Le portate sono sempre numerose e irresistibili, annaffiate con rossi locali.
Una delle ultime sere al diving è stato organizzato uno splendido barbecue per tutti gli ospiti, il tutto curato da Antonella, la moglie di Gaddo, che ha saputo organizzare tutto al meglio.
Abbiamo trascorso l’intera serata a chiacchierare amabilmente con i miei colleghi di corso ( una ragazza olandese ed un ragazzo canadese accompagnati da un’amica e dalla moglie) . C’era un’atmosfera bellissima La vacanza è poi stata resa ancora più bella da un fuori programma: l’ultimo giorno di corso ci portano a fare le immersioni in barca insieme ai gruppi più esperti.
Ho così potuto condividere con mio marito per la prima volta l’emozione di trovarsi insieme in un’altra dimensione: quella subacquea…
Ultima nota: Stintino.
Una mattina decidiamo di fare un giro in moto per arrivare fino a Stintino da cui si gode una magnifica vista sull’isola di Asinara e che è famosa per le splendide spiagge.
Ci alziamo di buon ora e arriviamo alla spiaggia detta “la Pelosa” che sono appena le nove del mattino, ci illudiamo dato che si tratta di un comune martedì di giugno di poterne godere quasi come fuori stagione.
Ahimè la spiaggia è già affollatissima,( appare come invasa dalle cavallette) ripieghiamo su quella a fianco detta “la Pelosetta”, un carnaio anche qui ma per lo meno riusciamo a stendere gli asciugamani.
Il mare è favoloso, ma noi resistiamo nella bolgia solo qualche ora, alle 12 siamo già in moto diretti verso la nostra quieta scogliera…