Alghero e Stintino: 3 estive giornate d’autunno

Quest’anno una lieta novella nella nostra famiglia: io e mia moglie Angela siamo in attesa della nostra primogenita. La felicità è alle stelle, ma ovviamente una gravidanza e una bimba al seguito comportano una riduzione drastica delle vacanze ‘zaino in spalla’. La bimba nasce a febbraio, i primi e gli ultimi 3 mesi di gravidanza...
Scritto da: micky76
alghero e stintino: 3 estive giornate d'autunno
Partenza il: 23/10/2009
Ritorno il: 26/10/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Quest’anno una lieta novella nella nostra famiglia: io e mia moglie Angela siamo in attesa della nostra primogenita. La felicità è alle stelle, ma ovviamente una gravidanza e una bimba al seguito comportano una riduzione drastica delle vacanze ‘zaino in spalla’.

La bimba nasce a febbraio, i primi e gli ultimi 3 mesi di gravidanza implicano una particolare attenzione e azzeramento di ogni sorta di rischio, pertanto se vogliamo fare l’ultimo viaggetto prima di una pausa forzata dobbiamo sfruttare il mese di ottobre. Al solito ci affidiamo alle offerte di Ryanair (pazienza per la pubblicità, ma in fondo è meritata) ed ecco spuntare dal cilindro una 3 giorni Bari-Alghero alla modica cifra di 1 euro a tratta: due persone, andata e ritorno, totale 4 euro (tasse comprese). Partenza il 23/10, ritorno il 26/10.

Le solite operazioni preliminari prevedono la prenotazione dell’auto a noleggio e del posto dove pernottare.

Per il primo, avevamo paura di qualche inconveniente, visto l’orario di arrivo del volo (23.30): invece abbiamo trovato il gabbiotto in aeroporto aperto e abbiamo potuto ritirare tranquillamente le chiavi della Fiat 500 prenotata.

Per il secondo abbiamo fatto affidamento su un consiglio di amici che hanno visitato Alghero qualche mese fa: l’Agriturismo Olivar si presenta come un agriturismo a conduzione familiare immerso nel verde a 3 Km dalla cittadina di Alghero e a 6-7 Km dall’aeroporto di Fertilia.

La scelta è stata ottima sia per la location sia per la disponibilità dei titolari.

E finalmente si parte, all’insegna della parola d’ordine “relax e no stress!” Arriviamo con un buon anticipo e andiamo direttamente a nanna… il tour comincia l’indomani.

Sabato 24 ottobre La prima giornata la dedichiamo al centro storico di Alghero, racchiuso da 7 torri e a due passi dal porto: la prima cosa che risalta è l’influenza catalana, sia per il nome delle viuzze sia per l’architettura predominante. Il nostro giro è a ruota libera fino a quando ci imbattiamo in una bottega nel quale è possibile fare delle foto con abiti tipici… e io e Angela non possiamo esimerci. Qui si respira veramente l’aria sarda: la musica di sottofondo è quella tipicamente isolana e circa gli abiti da indossare c’è l’imbarazzo della scelta, fra corpetti di Sassari, berretti di Oristano e calzari di Alghero. Alla fine, ci viene fatto un vero book fotografico e al costo di 20 euro (+ 2 euro per il cd con le foto originali) portiamo a casa una foto in A4 e 3 foto in formato 13×18: un bel ricordo da far vedere un giorno alla nostra piccola, oltre che due ore trascorse in maniera originale e caratteristica.

Nel pomeriggio facciamo visita ai resti di una tipica struttura nuragica: il Nuraghe Palmavera. Sicuramente ha una sua importanza archeologica, ma a dire il vero non ne restiamo affascinati, tanto che evitiamo di andarne a visitare un’altra non lontana di lì (la Necropoli di Anghelu Ruiu).

Pertanto proseguiamo il nostro viaggio verso ovest e facciamo tappa a Porto Conte e a Capo Caccia. Il primo è un porticciolo dove si può ammirare la bellezza del mare soprattutto al calar del sole, il secondo è famoso oltre che per il panorama, anche perché di lì è possibile accedere ‘via terra’ alle celebri Grotte di Nettuno. Per farlo però è necessario scendere (e poi ovviamente risalire) 654 gradini a strapiombo sul mare. Ovviamente non posso pretendere che mia moglie li percorra con tanto di pancione e quindi decidiamo di prevedere in una delle successive giornate l’accesso alle grotte “via mare”.

La prima giornata termina qui e torniamo ad Alghero per la cena e per il meritato riposo.

Domenica 25 ottobre Oggi abbiamo in programma la visita alla località balneare più famosa di questo lato della Sardegna, Stintino. Ci dirigiamo verso nord-ovest e raggiungiamo l’estremità dell’isola, tanto che di lì è possibile intravedere in lontananza l’isola dell’Asinara. Per visitare l’Asinara, ci sono dei traghetti che partono alle 9.00 da Stintino e tornano in serata. L’isola tra l’altro è disabitata e dei tour organizzati permettono il giro in autobus per ammirarne la vegetazione e gli scorci panoramici. Ma essere alle 9.00 a Stintino, considerata la distanza e considerate le strade sarde, significa muoversi da Alghero almeno alle 7.30. Ricordando la parola d’ordine che ci siamo prefissati, decidiamo di prendercela comoda e dedicarci a Stintino: si tratta di una tipica località balneare, peraltro molto piccola, che nei periodi estivi è abitata solo dai residenti e pertanto poco movimentata (per usare un eufemismo)…Ma allontanandoci dal centro abitato e proseguendo verso la zona delle spiagge, scopriamo dei posti veramente fantastici. Inoltre la temperatura è ideale: mentre a Bari si soffre per il freddo improvviso, qui ci sono 24-26 gradi e allora s’impone un po’ di relax sulla famosa spiaggia de La Pelosa. Sembra proprio di essere in estate ed in più non c’è il caos: ci sono gruppi di persone qua e là che come noi prendono il sole e altre che addirittura fanno il bagno, nonostante l’acqua sia un tantino fredda. Veramente spettacolare.

Intorno alle 14.30 torniamo nel paesino e pranziamo in un ristorante all’aperto e poi torniamo verso Alghero. Come già accennato, un handicap di questa zona è dato dalle strade, un po’ strette e tortuose e con l’obbligo di passare attraverso dei paesini.

Trascorriamo la serata nel centro storico di Alghero che con le luci notturne è molto più affascinante e poi a nanna.

Lunedì 26 ottobre Oggi è il giorno delle Grotte di Nettuno: non potendo andarci attraverso la scalinata, lo facciamo con un traghetto che parte dal porto di Alghero e porta fino all’ingresso delle grotte che si affacciano sul mare. In questo periodo i traghetti sono meno frequenti rispetto al periodo estivo e addirittura quando arriviamo (alle 10.15) scopriamo che nonostante la partenza fosse prevista per le 11.00 (almeno fino al giorno prima), la società promotrice aveva deciso di anticipare alle 10.00 e quindi diversi turisti, fra cui noi, si sono ritrovati spiazzati. Anche perché il successivo traghetto sarebbe partito alle 15.00. A seguito della nostra insistenza, hanno fatto tornare indietro il traghetto da poco partito e abbiamo potuto imbarcarci in mezzo a tanti spagnoli.

Le grotte meritano veramente di essere visitate, anche se alla fine il costo complessivo ci sembra un tantino esagerato: 14 euro per il trasporto in traghetto (circa 20 minuti) + 12 per il biglietto d’ingresso, ma in fondo una volta lì è giusto visitarle.

Questa è l’ultima tappa di questa tre giorni sarda, prima del volo di ritorno, che anche in questo caso è arrivato a destinazione in anticipo.

Possiamo dire che questa zona della Sardegna è molto bella soprattutto per ambiente e paesaggi e possiamo reputarci fortunati per aver trovato una temperatura quasi estiva. Infatti è una zona che va visitata nei periodi caldi dell’anno, mentre quando il clima non lo permette potrebbe sembrare un po’ più noiosa e meno affascinante di quanto meriti.

Ciao Michele e Angela



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