Algeria, Admer Tadrart
Il viaggio si compone in un anello di 6 giorni nel Tadrart (a est di Djanet, tra Djanet e il confine libico) e, dopo essere ritornati in pratica a Djanet, in 2 giorni passati nelle dune del Erg Admer.
Il Tadrart è in pratica la continuazione dell’Acacus in territorio algerino, geologicamente è esattamente la stessa cosa: venendo da Djanet dopo alcune ore passate in un paesaggio brullo, sassoso e tutto sommato bruttino, si arriva ad una catena di montagne, catena che divide la zona di Djanet dal Tadrart sabbioso (Tim Merozougà e la continuazione dell’Erg Ouan Kassa libico): si attraversa la catena utilizzando l’unico vallone che taglia tortuosamente le montagne partendo dalla porta del Tadrart, passaggio obbligato.
Man mano che andando verso est ci si avvicina alla fine delle montagne, il paesaggio si ampia, inizia a essere misto rocce/sabbia, compaiono torrioni, archi, blocchi rocciosi isolati, le dune prime frammiste a roccia poi sempre più ampie e imponenti, fino ad arrivare a Moul N’Aga (anfiteatro grandioso di si dune e rocce), e poi avere il culmine nel mare di sabbia di Tin Merzouga.
Si gira curiosando qua e là, ci sono incisioni rupestri e pitture da guardare, passeggiatine sulle dune, ci si incunea a scoprire guelte (pozze rocciose dove si accumula l’acqua vecchia anche di 3 o 4 anni), strettissimi canyon parte finale delle vallette laterali che sbucano sul vallone principale. Si raccoglie legna x il fuoco serale, si seguono le tracce dei mufloni sui fondi sabbiosi dei valloni nella speranza di scoprirne uno e farlo arrosto alla sera sul fuoco.
Poi si ritorna indietro per lo stesso vallone, uscendo dalla stessa porta del Tadrart di ingresso e ci si dirige un po’ + verso sud verso il Niger per puntare ad Alidemma, bella zona misto sabbia/roccia con torrioni che formano un intricato intreccio labirintico dove si perde l’orientamento quasi subito !!! Si ritorna quindi verso nord puntando il piramidale ed inconfondibile picco Tiska, quindi in pratica si ritorna a Djanet e da partire dalla vacca che piange (incisione rupestre bellissima) si punta verso l’Erg Admer, altro mare di sabbia, questa volta a ovest di Djanet. Si gira per dune, si superano cordoni, anche qui si perde l’orientamento e si cerca un posto x passare la notte. Il tour quindi termina rientrando con il rientro a Djanet.
ITINERARIO A POSTERIORI (E CONSIGLI) Alcune considerazioni a posteriori sull’itinerario: · ottimo e completo itinerario !!! · 6 notti nel deserto sono sufficienti per poter vedere il deserto, per stare scomodi (ci si lava con la minima quantità d’acqua, si dorme in tenda, polvere e sabbia poi entrano dappertutto) senza che pesi: dopo comincia a stancare e a pesare, si comincia sognare una doccia ! · il giro è composto da due parti ben distinte, il Tadrart (5 giorni) e l’Admer (2 giorni) ritornando quasi a Djanet. Inoltre per andare nel Tadrart c’è un solo passaggio, la porta dell’Tadrart da cui bisogna passare sia in ingresso che in uscita. Sarebbe + bello poter fare un anello senza doverci ripassare · un’alternativa potrebbe essere quella di proseguire verso sud, rimanendo a est delle montagne passarle dalle parti di In Ezzane. Compiando un programma di una agenzia locale trovato su internet la sequenza potrebbe essere Moul N’Aga – Tissitika – El Beridj – Aman Samednen – El Barkhat – e quindi risalire verso nord ovest ad Alidemma
CARTINE Inutile cercarne una dettagliata ! Forse non esistono e comunque solo l’esperienza e la conoscenza della guida vi permette di girare. L’unica è quel della Michelin del Nord Africa intero, utile per avere una idea grossolana del giro.
Molto + interessante riportare su Google Earth i punti GPS che ho preso con un TomTom: avete il dettaglio esatto dei vari posti/luoghi dove siamo passati. In aggiunta avete anche le foto associate !!! Incredibile si vedono le creste delle dune, le cime le curve dei valloi ed esattamente dove abbiamo fatto i campi serali. INCREDIBILE IL DETTAGLIO CHE FORNISCE !!! NOLEGGIO JEEP Il corrispondente locale di Avventure è un personaggio furbetto che da buon arabo tratta, di concede sconti con una mano e ti pela con l’altra, un furbetto comunque onesto con cui si può ragionare e che apprezza chi sa trattare sui prezzi. Parla francese e un po’ di italiano.
Fornisce jeep (122euro al giorno), prenota il solito Tenerè Village (suo ufficio), fornisce il trasporto da e per l’aeroporto.
CLIMA, ORE DI LUCE, FUSO, ABBIGLIAMENTO Il clima è stato favorevole, siamo stati fortunati ! La norma in questo periodo di fine stagione (gli ultimi gruppi che viaggiano lo fanno in questo periodo, poi fa troppo caldo) sono giornate calde, afose con cielo velato. In effetti abbiamo incontrato in aereo un gruppo di Avventure che è stato in Hoggar e ha trovato tutti i giorni, notti comprese 40/45°C afosi e cieli sempre velati ! Il primo giorno abbiamo avuto vento fresco da nord che ha sicuramente raffreddato il clima (alla sera della prima notte in tenda avevamo il pile pesante): poi pian piano con gradualità la temperatura è salita e solo al 6°, 7° giorno (e notti) abbiamo avuto cielo velato e caldo afoso. Per il resto invece cieli blu e temperature gradevoli, penso max 35° all’ombra ventilati e secchi (e freschini i primi due giorni).
Tipicamente si partiva verso le 8 del mattino, si viaggiava fino alle 12, ci si metteva al riparo del sole sotto qualche grottone o roccia strapiombante nelle ore + calde dove il sole martellava di + , e verso le 3 si riprendeva a girare/viaggiare fino ad arrivare sul luogo del campo serale verso le 17:30.
Sicuramente viaggiare in questo periodo si è a rischio caldo eccessivo, ma dall’altra parte le ore di luce sono molte (non come d’inverno) e quindi la giornata è molto + godibile e lunga che d’inverno, quando il sole tramonta presto (alle 17) e alla sera fa freddo. Periodo ideale è probabilmente + marzo. Sconsigliabile poi andare in Tassili (è montagna) nel periodo di Natale, quando fa molto freddo !!! (e l’acqua può anche ghiacciare).
Il sole sorge verso le 5:45 e tramonta verso le 19/19:30. Non esiste l’ora legale e quindi pur essendo nello stesso fuso dell’Italia si è un’ora indietro. Alle 20:00 è buio ! Abbigliamento ? leggero pantaloni lunghi, di cotone e magliette. Un pile leggero x la sera. Sacco a pelo leggero da mare (in questo periodo è + che sufficiente). Utile poi lo scesc (tessuto leggero con cui si confeziona il copricapo dei tuareg), utile soprattutto perché ripara il naso e le orecchie dalla polvere e mantiene umido il naso senza farlo eccessivamente seccare. Necessari occhiali da sole !!!
PERNOTTAMENTI Abbiamo dormito la prima notte ad Algeri, la seconda a Djanet, le 7 notti del tour in tenda, e l’ultima in aeroporto.
ALGERI HOTEL de l’AEROPORT discreto, hotel che vorrebbe essere internazionale ma che a pieno non ci riesce, è comunque un albergo arabo con la sua serie di difetti non gravi. Meglio dormire in centro, si è nella città e ci sono molti alberghi + carini che costano meno !!! 00213 21 507552 506250a circa 2 km dall’aeroporto (5’ in taxi), a 30km dal centro costo = 33 euro pax (conviene pagare in valuta locale, perché rispetto al cambio ufficiale a 102, alla reception ci cambiava a 90 !!!) DJANET TENERE’ VILLAGE edifici in muratura nuovi, curati, camere carine semplici e pulite prenotato tramite corrispondente costo = 5600 DN pax
RISTORANTI Ad Algeri non mancate di mangiare il pesce nei 7/8 ristorantini indicati dalla Lonely Planet !!! sono uno dietro l’altro, in fila, sono piccolini costruiti sotto lo svincolo di una delle piazze principali. Espongono il pesce fresco che potete scegliere uno a uno e decidere se mangiarli fritti o grigliati. Semplicemente spettacolari !!! ALGERI Porte de la Mer 1, rampe de la Pecherie (il primo che si incontra scendendo dagli scalini, sulla sinistra ottimo (il primo della fila) 900 DN pax Ad Algeri non mancate di mangiare il pesce nei 7/8 ristorantini indicati dalla Lonely Planet !!! sono uno dietro l’altro, in fila, sono piccolini costruiti sotto lo svincolo di una delle piazze principali. Espongono il pesce fresco che potete scegliere uno a uno e decidere se mangiarli fritti o grigliati. Semplicemente semplici puliti spettacolari !!! ALGERI La Maison del cus cus è sbagliata la posizione sulla Lonely Placet (è li vicino) chiedete ottimo 500 DN pax Ottimo cuscus, bel localino, ci sono molti locali
CAMBIO Prima di partire non ci siamo informati sul tasso di cambio ufficiale. Appena arrivati in aeroporto (vedendoci chiaramente turisti lontano un silometro) ci hanno subito offerto di cambiare in nero euri x dinari a 105 (1 euro = 105 DN): non sapendo se fregatura o meno abbiamo cambiato solo 50euro. Peccato era il cambio + favorevole della vacanza !!! Questi i tassi di cambio che abbiamo visto (1 euro = DN) aeroporto in nero 105 DN banca Algeri 102 DN albergo 90 DN ufficiale albergo Djanet 95 DN (in pratica 100DN) Anche in centro ad Algeri si trova in una delle piazze centrale la possibilità di cambiare in nero !!! CASSA COMUNE & C jeep (7,5 gg) 230 (122 / 4pax ) * 7,5gg volo interno 270 volo Torino – Algeri 420 spesa cibo Djanet 50 albergo Algeri 33 giornata Algeri 12,5 varie 35 TOTALE 630/1050 (senza/con volo Torino – Algeri)
CASSA CUCINA Abbiamo calcolato 3 lt di acqua potabile a testa (quantitativo giusto giusto) e quindi abbiamo portato x 4 persone x 8 giorni (scarsi) le seguenti quantità di acqua: · 80lt di acqua non potabile · 72 bottiglie di acqua da 1,5lt (un po’ di margine rispetto al 3lt x 4 pax x 8 gg = 96 lt = 64 bottiglie) Il quantitativo d’acqua si è rivelato giusto, con un margine non eccessivo, evitando sprechi inutile ma senza mai essere al limite.
Dall’Italia abbiamo portato: · pasta · buste minestre pronte · zucchero, sale, olio · frutta disidratata e secca, + spuntini vari da pomeriggio · 3 torte/dolcini da sera intorno al fuoco · una pentola x la pasta, un pentolino x sughi/thè
FORMALITA’ DOGANALI Molti fogliettini da compilare (sempre gli stessi), da riempirsi prima del controllo passaporti. OTTENIMENTO VISTO Per entrare in Algeria ci vuole il visto. Per ottenerlo di solito ci pensa Avventure, noi ci siamo mossi come singoli, sono andato direttamente al consolato algerino a Milano (Consolato Generale d’Algeria a Milano, via Rovello, 11 – 20121 Milano, Tel. 02 72080603, Fax 02 89015912, orario lun – ven 9:00 – 11:00).
Occorrono: · due foto · passaporto con validità 6 mesi almeno · modulo compilato (scaricabile in pdf da internet, richiesta visto algeria) · invito dell’agenzia locale · prenotazione alberghiera · biglietti aerei · 27 euro Tempo ottenimento circa una settimana.
ATTENZIONE !!! Per telefono raccontano che oltre alle solite cose ragionevoli (soldi, foto, modulo compilato) qui sopra elencate, mi hanno chiesto anche cose esagerate tipo “dichiarazione della banca che si ha la capacità finanziaria x fare il viaggio, certificato di residenza). Se entrate nel consolato questo è l’elenco ufficiale, quando poi date i documenti x il visto vi chiederanno solo quelli che ho elencato ! DIARIO DI VIAGGIO NB1: i punti GPS sono presi con un semplice TomTom NB2: in totale abbiamo fatto poco + di 900 Km
23/04 Torino – Algeri Volo Alitalia Torino (19:15) – (20:30) Roma (23:00) – (24:00) Algeri. Usciamo e subito siamo accolti da chi ci offre un cambio in nero (si vede lontano che siamo turisti italiani) (sarà il migliore del viaggio): non mi ero informato del cambio e sentiamo (inutilmente) puzza di fregatura. Cambiamo comunque 50 euro perché ci serviranno il giorno dopo. Ci offrono compreso nel cambio il trasporto in albergo (5 minuti dall’aeroporto !!!) e rimaniamo d’accordo per il trasporto in centro del mattino dopo, costo 2000 DN iniziali, abbassati a 1500. ATTENZIONE: il prezzo di mercato aeroporto – centro è 600/800 DN !!! 24/04 Algeri (visita città) – Djanet Colazione, alle 10:00 arriva il taxista abusivo, gli raccontiamo le nostre perplessità sul costo eccessivo (in realtà il costo offerto comprendeva il costo del servizio notturno della notte precedente). Gli concediamo 1200 DN, vabbè ! Arriviamo in centro a Algeri, costeggiando il porto verso ovest passiamo sotto le moschee che danno sulla piazza, poi a caso ci infiliamo nella medina, prendendo stradine sempre + strette fino in cima, e quindi di nuovo x stradine scendiamo di nuovo verso il basso, sbucando in zona mercato. Di nuovo nella piazza e quindi pranzo nei ristorantini di pesce. Si decide poi il pomeriggio, ci sediamo un po’ nel parco li vicino, poi andiamo verso la chiesa cattolica in cima alla collina (camminando alno 45’ !!!). Bella vista sul porto, con la luce radente del primo pomeriggio, quindi alle 17:00 riscendiamo e ancora a piedi arriviamo prima nella solita piazza, poi stanchi decidiamo (ancora a piedi) di raggiungere nella zona + nuova (carina e pulita) il ristorante x mangiare il cuscus.
Conosciamo un tipo che si offre (x i soliti 600 DN) di portarci in aeroporto (taxi in nero). Abbiamo l’aereo per raggiungere Djanet (24:00 – 2:00). In aeroporto ci attende la jeep con la guida (Amoumen, che noi storpieremo sempre come Moment) che accompagnerà per il tour nel deserto (previo accordo con Khirani).
25/04 Djanet – notte deserto Ci svegliamo con calma, prendiamo accordi sul giro (lo standard), ci annunciano che x via del caldo staremo fermi dalle 12:00 alle 15:00 circa, ci offrono di partire il pomeriggio alle 15:00 (è un giorno in +, quindi 122 euri in +), ok per noi. Andiamo subito a fare la spesa al mercato (scatolette di tonno e carne, pane, piselli, pomodori pelati, riso, bottiglie d’acqua), compriamo 4 taniche da 20litri (che riempiamo in albergo), recuperiamo in albergo la bombola del gas e il fornello (chiedere alla reception, previo domanda via email a Khirani).
Alle 16:00 finalmente partiamo dall’albergo (24°28’17” N, 9°30’21” E): seguiamo + o meno la strada asfaltata che va verso Ghat, ci fermiamo x a vedere un monterozzo di pietre con delle incisioni rupestri, e ci sistemiamo a fianco della strada in una piccola conca (invisibile dalla strada x la prima notte (24°01’12” N, 10°12’53 E): fa freddino, tira un vento fastidioso che fa sbattere tutta la notte la tenda.
26/04 notte deserto – Moul N’Aga Ci alziamo con il sole e cielo azzurro,fa freschino. Proprio dietro alle nostre tende parte un sentiero che conduce a delle grotte con incisioni rupestri e pitture, camminiamo tra andata e ritorno una mezz’oretta (carino). Partiamo quindi alle 9:00 circa. Per un tratto seguiamo la strada asfaltata che conduce a Ghat, e poi improvvisamente la abbandoniamo !!! Paura, abbandoniamo la rassicurante striscia asfaltata !!! la pista va in direzione circa sud-est, in un paesaggio piatto, pian pianino ci avviciniamo alla catena di montagne che divide la zona dove siamo noi al Tadrart, il deserto sabbioso che si trova dall’altra parte. Puntiamo all’unico punto di accesso, alla porta del Tadrart, sbocco di un tortuoso vallone che taglia da una parte all’altra le montagne ( 23°57‘38“ N, 10°42’32“ E).
Il fondo è sabbioso, le montagne sassose, scure e assolate, seguiamo il vallone, facciamo una fermata presso una grotta x osservare altre incisioni rupestri. Dopo ci muoviamo fino a raggiungere a mezzogiorno un grottone sotto la cui ombra parcheggiamo auto e pranziamo, ci fermeremo fino alle 15:00 circa x far passare le ore + calde ( 24°02‘44“ N, 10°50’44“ E).
Ripartiamo e dopo poco entriamo in un ampia arena ( 24°02’09“ N, 10°54’18“ E), bordata da archi, basse strutture rocciose che esploriamo a piedi: stiamo passando dall’altro lato della catena. Ci spostiamo alla cattedrale, struttura composta da due giganteschi archi alti + di 50 metri ! Continuamo verso l’esterno della catena, compaiono le prime dune, prime appoggiate ai fianchi dei torrioni rocciosi, poi isolate, fino ad arrivare ad una grande arena, orlata da montagne da un lato e da grandi dune dall’altro. Fantastico !!! Siamo a Moul N’Aga ( 24°00‘16“ N, 10°56’41“ E): esploriamo prima le dune e poi prima che cali il sole andiamo a montare le tende 27/04 Moul N’Aga – Tin Merzouga Il sole sorge presto e alle 6:00 siamo svegli. Giretto sulle dune, colazione, tende e partenza. La scusa è sempre quella di girare x osservare le incisioni e pitture, e per girare in mezzo alle dune. Andiamo + o – verso sud per poi stare + esterni alle montagne, sempre + in mezzo alle dune. Cerchiamo un passaggio in mezzo alle dune + esterno, non lo troviamo, ne cerchiamo un altro. Il paesaggio è spettacolare, le strutture rocciose lentamente finiscono, siamo sempre di + in mezzo alle dune rosse !!! Torniamo poi indietro verso le montagne e ci cerchiamo un posto per mangiare sotto qualche torrione o struttura rocciosa alta e spiovente dal lato in ombra pranzo ( 24°10‘53“ N, 10°54’03“ E).
Alle 15:00 circa ripartiamo in direzione sud. I torrioni rocciosi sono molto distanti gli uni dagli altri, grandi valloni li separano, la sabbia e le dune diventano pian piano i padroni del posto, arriviamo a Tim Merzouga, con la gigantesca duna e le sue torri rocciose ai piedi. Noi proseguiamo oltre verso est, sempre di più nel mare di dune !!! arriviamo in fondo ad un vallone e con la jeep saliamo saliamo saliamo verso un colle x essere alti in mezzo ad un mare di dune. Spettacolare fantastico !!! accampamento in mezzo alle dune ( 24°16‘55” N, 10°04’00“ E) Dall’alto della duna di turno scorgiamo a est una grossa falesia che coincide grosso modo con il confine con la Libia.
28/04 Tin Merzouga – Tissitika Lasciamo il mare e torniamo in direzione ovest verso le montagne, fino a raggiungere l’inizio delle strutture rocciose fermandoci sul fianco delle grande dune di Tim Merzouga ( 24°17‘29“ N, 10°55’49“ E): passeggiamo in giro per circa un ora fino ad arrivare sulla punta della grande duna. Spettacolare vista ! Dobbiamo andare ad Alidemma eper fare questo dobbiamo tornare indietro fino alla porta del Tadrart per la stessa strada fatta x arrivare qui: riprendiamo ad aggirarci lungo i valloni x osservare le incisioni/pitture rupestri, x raccogliere la legna x il fuoco serale, per visitare le poche guelte rimaste ancora con acqua da 3 anni a questa parte. Solita sosta a mezzogiorno di 3h pranzo ( 24°12‘04“ N, 10°52’40“ E).
Arriviamo fino ad una guelta a Tissitika e li vicino moniamo le nostre tende ( 24°04‘13“ N, 10°48’45“ E).
29/04 Tissitika – Alidemma Ripartiamo, siamo di nuovo nel vallone fatto all’andata fino ad uscire dalla catena di montagne in corrispondenza della porta del Tadrart ( 23°57‘38“ N, 10°42’32“ E). Da qui cambiamo direzione e prendiamo sud-ovest. Da lontano notiamo un puntino rosso fermo, man mano che ci avviciniamo diventa sempre + grande: è un cartello stradale nel nulla !!! ( 23°54‘03“ N, 10°40’11“ E).
La nostra direzione è sempre sud – ovest, stando paralleli alle montagne che stanno ora alla nostra sinistra, il terreno si fa pian piano + difficile, rocce basse ci costringono a zizzagare, c’è sabbia molle, cominciano strutture rocciose + grosse, ben presto noi perdiamo l’orientamento (punto intermedio 23°35‘47“ N, 10°37’34“ E), ma la nostra guida no ! come in un vero e proprio labirinto arriviamo all’ora di pranzo ad Amancor (le porte) (23°31’23” N, 10°39’23” E). Nelle solite 3 ore di pausa pranzo all’ombra di un roccione facciamo in tempo a mangiare, fare un sonnellino, giocare a forza 4 e fare una passeggiatina intorno.
Riprendiamo verso Alidemma, la passiamo, andiamo ulteriormente verso sud e notando molte traccie di muflone sul fondo sabbioso dei valloni ci mettiamo alla caccia del muflone ! giriamo in lungo e in largo x circa 1 ora ma non se ne vede nessuno ! (23°27‘11“ N, 10°44’33“ E) Peccato: un bel origliatone ci sarebbe stato bene !!! Breve spostamento, in un grande vallone passiamo di fianco ad una grande zona delimitata con dei sassi dove sono state rinvenute dagli archeologi un gran numero di ossa e resti. In breve arriviamo ad Alidemma dove montiamo le nostre tende ( 23°37‘19“ N, 10°28’14“ E): il luogo è un insieme di torrioni molto vicini gli uni agli altri, un vero labirinto, quasi incantato !
30/04 Alidemma – Erg Admer Questa mattina il cielo è nuvoloso e c’è afa (normale l’associazione nuvole = afa dice la nostra guida). Peccato non c’è il bel cielo blu !!! Partiamo, usciamo dalla zona rocciosa e puntiamo in direzione nord lasciando alla nostra sinistra i monti Mariou (23°46‘06“ N, 10°09’21“ E), poi puntiamo al monte Tiska, piramide isolata riconoscibilissima da lontano (23°55‘58“ N, 9°50’04“ E). Siamo nel + piatto assoluto a 360° e continuiamo così per circa 20 minuti fino a raggiungere il cartello 22 della missione Berliet (23°59‘49“ N, 9°42’01“ E), ancora piatto assoluto (il Tenerè è così !!!). Puntiamo verso NE e arriviamo a 5 o 6 rocce basse (5mt di altezza) dove pranziamo (24°02‘46“ N, 9°36’47“ E) (qui prende il cellulare per la prima volta !). Il paesaggio in generale è piatto, senza dune di sabbia, il clima afoso, il cielo nuvoloso e grigio.
Ripartiamo, costeggiamo delle montagne che lasciamo alla nostra destra ( 24°17‘22“ N, 9°34’30“ E) e improvvisamente incrociamo la strada asfaltata !!! : è quella che collega Djanet all’aeroporto. Dopo una decina di minuti siamo nei pressi della Mucca che piange, bellissima incisione che raffigura una mucca da un cui occhio scende una lacrima.
Da qui di nuovo in direzione est x puntare all’Erg Admer. Ci avviciniamo seguendo un vallone e quindi superiamo un primo cordone di dune, nuovo vallone e quindi saliamo su un altro cordone. Qui ci fermiamo per la notte (24°18‘40“ N, 9°15’39“ E): peccato solo x il cielo nuvoloso e il clima afoso.
01/05 Erg Admer – Tikobauen – verso Djanet Prima di partire andiamo in cima alla grande duna che ci sovrasta: spettacola vista sui dintorni, a 360° solo dune, il tutte imbevute in una nuvolosità ovvatata che lascia filtrare molto pallido il sole.
Ripartiamo non per tornare indietro ma in direzione opposta, x girare ben bene nell’erg. Manovre spettacolo della jeep, risalite a manetta, percorsi sul filo della duna, stop al limite x evitare di scendere su fianchi troppo ripidi ! adrenalina !!! la direzione è all’incirca nord, ma bisogna cercare il passaggio, tentarne uno e provarne un altro ! In sequenza passiamo da questi punti (e perdiamo noi facilmente il senso d’orientamento): dune (24°16‘07“ N, 9°12’13“ E), dune ( 24°11‘24“ N, 9°04’16“ E), dune (24°23‘07“ N, 9°06’06“ E).
Incrociamo verso mezzogiorno la strada che collega il nord con Djanet (siamo a nord di Djanet), la attraversiamo e entriamo nel Tassili fermandoci a mangiare a Tikobauen (24°48‘37“ N, 9°05’48“ E), in mezzo a gigantesche vele e blocchi di montagne.
Nel pomeriggio giriamo x la zona, arriviamo ad un grande arco (l’unico del Tassili raggiungibile in auto), ci guardiamo un po’ in giro, poi lasciamo la zona e percorriamo in direzione sud-est un vallone (penso + o – parallelo alla strada fino a raggiungere il posto x la notte (24°35‘26“ N, 9°18’16“ E), una duna che fa da ponte tra due torrioni rocciosi, duna da cui si gode la vista sul erg Admer (non andiamo a dormire là perché è molto + nebbioso, e quindi probabilmente molto + ventoso). Notte molto afosa e calda !!!
03/05 Djanet – Algeri – Torino Si rientra a Djanet, siamo vicini a una ventina di km. Moment (la nostra guida) si permette numeri da circo con la jeep su e giù x le dune, anche ripide anzi ripidissime !!! Alle 11:00 siamo a Djanet !!! sigh il viaggio è finito !!! Facciamo una meritatissima doccia, andiamo al pomeriggio a fare compere nel mercato a Djanet. ATTENZIONE !!! è fine stagione (x noi) è siamo gli ultimi clienti. Sfruttando questo fatto riusciamo a strappare ottimi prezzi, piuttosto che lasciarci andare, i negozianti sono disposti a abbassare molto i prezzi !!! Cena e poi attesa del volo notturno (02:00 x Algeri !!!). Decidiamo che non abbiamo voglia di ritornare in centro ad Algeri (l’abbiamo già vista e in + è una giornata fredda, ventosa e umida) e aspettiamo le 15:30 per il volo Algeri – Roma – Torino.