Algarve, un paradiso dietro l’angolo

Mare e spiagge favolose vicine e soprattutto low cost... un vero paradiso
Scritto da: cinzia-08
algarve, un paradiso dietro l'angolo
Partenza il: 18/09/2011
Ritorno il: 25/09/2011
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
A settembre io, Katia, Laura e Lucia avevamo tutte la stessa settimana di ferie e quindi dovevamo festeggiare questa congiuntura astrale, pressoché unica, con una bella destinazione di sole mare e relax ma senza spendere troppo. Davanti ad un rinfrescante gelato nel caldo di luglio nasce l’idea: Algarve! E dov’è? Si chiedono Katia e Lucia. Sud del Portogallo, ovvio, rispondiamo io e Laura e, dopo aver rimirato alcune foto in Internet, ecco che diventa la meta delle nostre vacanze settembrine.

L’Algarve (o Algarve-sud-del-Portogallo come avremmo dovuto ripetere a tutti quelli che ci chiedevano stupiti dove saremmo andate in vacanza) non è affatto una meta turistica per gli italiani, ed è proprio un peccato, così l’agenzia poteva aiutarci ben poco e quindi ci siamo affidate fiduciose al nostro quinto compagno di viaggio: Internet!

E così ecco prenotato tutto nel mese di agosto (tutti i prezzi sono indicati a persona). Volo a/r da Orio per Siviglia con Ryanair 94.50 euro; Appartamento per 6 persone, prenotato su Booking.com, presso l’Ondamar Aparthotel 187,20 euro; Hotel Venecia a Siviglia, prenotato su Booking.com, per una notte 37.50 euro; Auto prenotata con enoleggio per sette giorni 33.80 euro.

Innanzitutto abbiamo deciso di atterrare a Siviglia anziché a Faro, poiché molto più economico e lì abbiamo avuto la prima sorpresa: anziché la station wagon prenotata e agognata ci viene assegnato un Berlingo, tipo furgoncino, che esteticamente parlando ci lascia piuttosto deluse ma che si è rivelato molto funzionale nelle piccole stradine delle cittadine portoghese dove immancabilmente ci infilavamo.

In poco più di un’ora siamo al confine con il Portogallo, ed è nella cittadina di Ayamonte e precisamente sull’isola Cristina che decidiamo di fermarci a pranzo: prima paella spettacolare di fronte a quel mare che di lì in poi ci avrebbe lasciato a bocca aperta ogni giorno di più. In un’altra mezzoretta siamo a Albufeira che sarebbe stata la nostra base per la scoperta dell’Algarve, sulla cartina ci era sembrata una buona via di mezzo e in effetti si è rivelata tale.

L’hotel è proprio carino, l’appartamento enorme: due stanze, due bagni e due balconi, un grande soggiorno con cucina, sì, ok, forse i bagni hanno bisogno di un po’ di manutenzione e l’ascensore andrebbe isolato acusticamente ma ci abituiamo ben presto al suo su e giù. La nostra camera dà sul giardino e sulle piscine e in lontananza c’è il mare. Beh ragazze, abbiamo proprio scelto un bel posto!

E dal primo giorno, via! si va ad esplorare l’Algarve! Un primo consiglio: prendete una guida e…. buttatela: l’Algarve è un susseguirsi di spiagge e calette per lo più ignorate dalle guide turistiche a favore di spiagge più rinomate ma anche più affollate (e meno belle a nostro parere).

Non ci dilungheremo nel descrivere giorno per giorno quanto abbiamo fatto: è una vacanza di mare per cui… siamo state al mare! L’unica nostra attività era scegliere la direzione e cambiare spiaggia ogni mattina e ogni pomeriggio e godere dell’ottima cucina tutte le sere. Per cui vi daremo solo alcuni consigli, sperando vi venga voglia di conoscere questa regione.

Innanzitutto da Albufeira tutto è a portata di mano il viaggio più lungo è durato circa un’ora e mezza di macchina: io e Laura a fare da guidatore e navigatore mentre Katia e Lucia sedute dietro a poltrire. C’è una comoda autostrada che porta a tutte le principali cittadine e il traffico è quasi nullo, al momento non c’è pedaggio ma a breve lo metteranno. La cittadina se pur piccola offre una quantità incredibili di svaghi per la sera concentrati in due poli principali: la cosiddetta Strip nella città nuova, a ovest, che termina con Praia da Oura e la Old Town, a est, di fronte a Praia do Peneco e Praia do Pescatore. La strip è più movimentata con discoteche e pub e leggermente più economica, Old Town offre però a nostro parere ristoranti migliori e più scelta, i prezzi sono leggermente più alti ma si tratta di cenare con circa 15 euro a testa mangiando pesce! Noi dal nostro hotel raggiungevamo entrambe le zone a piedi: la Strip in poco più di cinque minuti mentre per raggiungere la Città Vecchia ci impiegavamo circa venti minuti.

Per quanto riguarda le spiagge c’è davvero l’imbarazzo della scelta, a noi le più rinomate quali Praia de Oura a Albufeira o Meia Praia a Lagos, non hanno entusiasmato, sono sì lunghe distese di sabbia fine ma un po’ troppo affollate e anonime a confronto delle piccole calette di cui è punteggiato l’Algarve.

A noi è piaciuta più di tutte Praia do Beliche vicino a Sagres, appena lasciato il faro di Cabo Sao Vicente: uno spettacolo, mare bellissimo, scogliere che dal rosa sfumano sino al giallo oro, sabbia finissima, non l’avremmo mai lasciata. Tante altre belle spiagge si possono trovare nei dintorni di Lagos, evitate Meia Praia e cercate, anche a costo di infilarvi in piccole stradine, le calette più piccole come Praia do Camilo o Praia do Tres Irmanos. Questa è stata la zona più bella che abbiamo trovato.

Belle sono state anche Ilha Deserta, che dal porto di Faro si raggiunge in traghetto con 10 euro andata e ritorno, dove il nome è quanto mai azzeccato: c’eravamo solo noi, pochi altri bagnanti e un’infinità di conchiglie! oppure Ilha de Barreta raggiunta da Tavira con un simpatico trenino al costo di 2.40 euro andata e ritorno.

Le cittadine da visitare non sono un granchè, soprattutto Faro ci ha deluse, ma il mare ripaga benissimo questa mancanza.

Con grande dispiacere il sabato dobbiamo lasciare l’Algarve e dirigerci verso Siviglia, dove passiamo il pomeriggio: io, Katia e Lucia l’avevamo già visitata quindi facciamo da guida a Laura in questa città che mette sempre allegria con la gente che si riversa per le strade e la vive appieno questo sabato che nella Plaza del Toro c’è la Corrida e quindi ecco arrivare i Toreri vestiti di tutto punto, oppure basta voltarsi per vedere donne in abiti elegantissimi che sembrano pronte ad esibirsi in una serata di Flamenco. Inebriate da tutto ciò ceniamo a base di baccalà e paella al ristorante “Baco” che si merita tutta la fama di essere uno dei migliori ristoranti dell’Andalusia: con 20 euro a testa mangiamo all’inverosimile e poi ci dirigiamo al nostro hotel per l’ultima notte di vacanza.

In conclusione l’Algarve si è rilevato molto meglio di quanto potevamo aspettarci: il mare è molto bello, affatto freddo pur essendo oceano, c’è sì vento ma non esagerato e con un sole sempre cocente a volte era proprio una benedizione; inoltre la vita là è molto economica per cui credo davvero lo si potrebbe definire un paradiso low cost qui dietro l’angolo.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche