Algarve, Lisbona e Sintra

Un vero tour de force (di 5 giorni)... ma si può fare
Scritto da: Fede1988
algarve, lisbona e sintra
Partenza il: 04/06/2015
Ritorno il: 08/06/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Ecco un breve e dettagliato diario di viaggio dei 5 giorni trascorsi in Portogallo. E’ stato un vero e proprio “tour de force” ma ne è valsa la pena e lo rifaremmo subito!

Data viaggio: da giovedì 4 giugno a lunedì 8 giugno. 4 notti e 5 giorni pieni.

Itinerario: Costa Algarve (tratto Lagos – Albufeira) – Sintra – Lisbona

Totale spesa: € 993, inclusi gelatini, acqua & co!

Tutti i prezzi che vi cito sono per 2

Volo: Ryanair da Bergamo a Lisbona in 2 a/r € 206 prenotato circa un mese e mezzo prima

Pernottamenti: sotto questo punto di vista, ho trovato il Portogallo decisamente più caro del previsto. Assolutamente volevamo rientrare in un budget di 70/80 euro a notte e non è stato affatto semplice. Abbiamo ripiegato, per le 2 notti a Lagos, a Vila Graciosa € 120. Rapporto qualità prezzo ottimo. A Lisbona, zona Baixa/Chiado, siamo stati in un appartamento “Almada Baixa” per € 150 2 notti. Consiglio la zona ma sconsiglio questo appartamento, polvere in ogni dove!

Clima: sempre sole, zero vento, dalla mattina fino al calare del sole faceva bel caldo, max 32°. La sera faceva freschetto ma non è mai sceso sotto i 19°.

Guida: lonely planet pocket. Niente male vi dirò, specialmente la cartina che non ci ha mai fatti perdere!

Sono bastate un paio di foto di spiagge dell’Algarve e la foto del castello dei mori di Sintra per scegliere di visitare questa meta.

Giovedì 4 giugno

Atterriamo a Lisbona alle 9. Agli arrivi ci attende un ragazzo della Interrent, compagnia di noleggio auto (prenotata tramite i broker Economy Car Rentals a € 62,93 per 3 giorni), che ci porterà al vicino ufficio. Sbrighiamo molto velocemente le formalità e partiamo: direzione Lagos! Quasi 300 km percorsi in 2 ore e 40 minuti. Strada interminabile, fortunatamente per nulla trafficata e sempre dritta!

Avevamo con noi il nostro navigatore Garmin Europa, ha funzionato in maniera eccellente.

Arrivati a Lagos ci fermiamo in centro per il pranzo. Paesino grazioso, pieno zeppo di ristoranti e bar, solo un paio di gelaterie, pochissimi negozi di souvenir. Diciamo che ha l’essenziale per non farti andare a letto con le galline!

A Vila graciosa ci attende Susanna, la proprietaria, molto gentile e disponibile a darci tante informazioni. Ci chiede quale spiagge avremmo visitato e ce le boccia tutte! Una troppo affollata, l’altra con alta marea, quella lì è meglio di no, quella là è chiusa. Ci suggerisce tutta una serie di spiagge in zona Sagres e costa vicentina, descrivendole con l’entusiasmo di una bimba. Dopo un primo momento di sgomento e dopo aver visionato dallo smartphone le spiagge da lei citate, decidiamo di non buttare all’aria tutte le mie ricerche. Era da due mesi che sognavo di vedere quei paesaggi!

Patiamo per vedere le spiagge di Lagos. La famosissima Praia do Dona Ana, come ci aveva detto la Susanna, era chiusa! Stanno facendo dei lavori per allagarla in quanto in mare si sta mangiando tutta la spiaggia. Dopo aver scattato delle foto meravigliose, con l’amaro in bocca, partiamo alla volta della vicina Praia do Camilo che si differenzia dalle altre per via della lunga scalinata in legno. Vegetazione, oceano che si fa sentire con tutta la sua potenza, falesie con sfumature dal rosso al giallo, gabbiani che volano sopra di noi. Ecco che le spiagge che sognavo si concretizzano davanti ai miei occhi. Scattiamo foto e video a tutto spiano e ci rendiamo conto che non rendono giustizia alla meraviglia che abbiamo davanti ai nostri occhi. Scendiamo la scalinata e ci accorgiamo che la spiaggia è minuscola e tutti sono appiccicati. Decidiamo di non fermarci e proseguire per la prossima spiaggia che avevo in lista.

Eccoci a Farol da Ponta da Piedade, parcheggio e punto panoramico pieno di turisti in maniera inverosimile. Ma mica erano luglio e agosto i mesi presi d’assalto? Qua le rocce che sbucano dal mare sono vicinissime tra di loro. Man mano che ti avvicini cambiano forma e ti regalano scenari nuovi. Scendiamo lungo il percorso fino ad arrivare al piccolo molo. Da qua, quando il mare non è mosso come oggi, partono delle barche che ti portano a fare un giro tra le calette.

Dopo aver visto queste tre spiagge, una più bella dell’altra, siamo contenti di non aver dato retta alla signora, ma, per par condicio, decidiamo di andare nell’unica spiaggia di Lagos consigliata da lei.

Eccoci a Porto do Mos. Sconvolti dalla quantità di turisti, cerchiamo di allontanarci dalla zona vicino al bar. Vorremmo trovare un tratto più tranquillo. Tratto tranquillo trovato ma, dopo poco, ci rendiamo conto che attorno a noi ci sono nudisti! Hai capito la Susanna?! Questa spiaggia, rispetto a quelle precedentemente viste, è la classica spiaggia oceanica: lunga e balneabile. Finalmente bagniamo i piedi nel mare e, con grande sorpresa, ci rendiamo conto che non è affatto gelida come avevo letto. Un vero spasso fare il bagno tra le onde. Ci riposiamo un po’ ascoltando i rumori dell’oceano.

L’intenzione era di andare a vedere il tramonto a Cabo de Sao Vicente, stando a quanto letto è qualcosa che non si può perdere. Purtroppo la sveglia delle 4 si fa sentire, con grande dispiacere, decidiamo di lasciar perdere.

A cena andiamo al ristorante Millennium in centro a Lagos, mangiamo pesce ma non ne usciamo particolarmente entusiasti.

Venerdì 5 giugno

Alle 9 siamo in macchina, oggi visitiamo le spiagge sul tratto Lagos-Albufeira. Arriviamo a Praia da Marinha e restiamo a bocca aperta, questa forse è la più bella tra tutte quelle viste. Ha una micro spiaggia con bar, decidiamo di proseguire per il percorso che parte da lì, Percurso dos Sete Vales Suspensos, un meraviglioso sentiero sulla cresta delle falesie lungo 6 km. Noi abbiamo percorso forse un paio di km. E’ qualcosa di unico, dall’alto si ammirano baie che ospitano solamente i gabbiani. Abbiamo scattato delle fotografie spettacolari e ci siamo seduti sul ciglio delle rocce! Wow!

Vorremmo fermarci nella spiaggia di Marinha ma, sono le 12, ed è in arrivo la calata dei barbari con ombrelloni sotto ascella, materassini, secchielli e palloni!

Proseguiamo per Benagil, dove scopriamo che la famosa grotta è raggiungibile solo via mare con i motoscafi. Sostiamo a Carvoeiro per il pranzo, sbirciamo la spiaggia, non ci convince quindi andiamo a Praia da Rocha. Sembra di stare a Rio de Janeiro: palazzoni enormi alle spalle, spiaggia chilometrica, ragazzini che giocano a calcio. Il panorama visto nelle spiagge precedenti qua non esiste ma è il posto giusto dove fermarsi un po’. Anche qua facciamo il bagno, saltando tra le onde, senza patire minimamente freddo.

La sera ceniamo in un ristorante consigliato su trip advisor,” Adega Tipica A Forja” un postaccio ma il pesce è ottimo e i prezzi ridicoli.

Sabato 6 giugno

Partiamo da Lagos alle 9 e oggi andremo a Lisbona. Dopo un lungo viaggio, che scorre senza intoppi, riconsegniamo l’auto. Dall’aeroporto prendiamo la metro per raggiungere l’appartamento: “Almada Baixa” quartiere Baixa. Sono le due, lasciamo i bagagli e partiamo subito alla scoperta della città. Andiamo in Praca do Comercio, da qua dobbiamo ritirare la Lisboa card 24ore all’info point e poi prendere l’autobus 728 che ci porterà nel quartiere di Belem. Per capire se conviene o meno la Lisboa card dovete decidere prima cosa volete visitare e dovete capire quali mezzi di trasporto vi servono.

Arrivati nel quartiere di Belem, l’unica zona di Lisbona da noi visitata senza salite e discese, vediamo nell’ordine: Antigua Confeitaria pasteis de Belém, fuori ha una coda lunghissima e mio marito mi vieta di mettermi in fila per assaggiare i più buoni pasteis de nata di tutto il Portogallo. Andiamo al Monastero Jerònimos, di grande effetto da fuori, chiesa imperdibile, museo niente di eccezionale. Ci dirigiamo poi verso il Padrão dos Descobrimentos (monumento delle scoperte), sarà la sua imponenza, sarà la sua originalità, ci ha colpiti tantissimo. Non saliamo sulla cima perché decidiamo di goderci la visuale dalla vicina torre di Belem, la raggiungiamo dopo una piacevole passeggiata in riva al Tago. Anche qua le foto non mancano, sia dall’esterno che dalla cima. Non ce ne vorremmo più andare.

Dopo un viaggio infinito (tram affollato in maniera inverosimile, ad un certo punto si è bloccato e ci hanno fatti scendere, abbiamo preso un autobus altrettanto affollato che ci ha portati nella direzione opposta che avevamo capito, infine metro… mancava solo il traghetto!) arriviamo nel nostro polverosissimo appartamento. Io mi riprendo dallo shock del viaggio e mio marito si guarda la finale della Champions, ora chi lo schioda? Dopo un po’ di insistenza schiodiamo dall’appartamento e ci dirigiamo sulla scalinata Calcada do Duque, nonché l’immagine di copertina della Lonely planet! Su questa scalinata, che regala la visuale del castello, ci sono 5/6 ristoranti. Trip Advisor consiglia Oficina do Duque, usciamo soddisfatti come non mai!

Ci avventuriamo tra i locali del Barrio Alto, i locali sono carini e le vie caratteristiche. Sono solo le 23 ed è pieno di ragazzi più o meno giovani che sono letteralmente ubriachi. Schifati, andiamo a nanna!

Domenica 7

Oggi si va a Sintra, non sto più nella pelle, le mie altissime aspettative verranno ampiamente ripagate. Dalla stazione di Rossio prendiamo il treno, in 40 minuti siamo a Sintra. Da qua prendiamo il daily ticket del bus 434 (Circuito da Pena) al costo di € 5 l’uno. Andiamo subito al Castello dei mori, per nostra fortuna qua i turisti scarseggiano. Contrariamente a chi dice che è un rudere e non c’è nulla da vedere, ci lasciamo il cuore!

Da qua andiamo al Palacio da Pena, la salita per raggiungerlo viene ampiamente ripagata dallo spettacolo del posto. Avremmo voluto passare l’intera giornata qua dentro.

Pranziamo nel piccolo centro di Sintra e poi andiamo a piedi a quinta da Regaleria. Anche da qua non ce ne saremmo mai voluti andare, è un posto magico, unico nel suo genere, ti sembra si essere finito in una favola.

Verso le 16 rincasiamo, prima di cenare vogliamo andare in uno dei tanti rooftop bars presenti a Lisbona. Il più bello, in termini di panorama, mi sembrava il Terrace bar del Barrio Alto hotel. Talmente bello da esserci la coda. Attendiamo il nostro turno, per ben 40 minuti, in un bar sfigatissimo dell’hotel per finire poi in un angolino della terrazza. Non ne è valsa affatto la pena.

Per togliere l’amaro dalla bocca vorremmo tornare a cena nel ristorante della sera precedente, purtroppo, una volta davanti, scopriamo che è chiuso. Idem altri 2 ristoranti che mi ero segnata. Finiamo in un ristorante in zona Rossio, Restaurante da Calçada, senza infamia ne lode.

Lunedì 8 giugno

Ultimo giorno a Lisbona. Dopo una degna colazione, in cui mi sono strafogata di pastel de nata, comincia la nostra lunga scarpinata. Diretti in zona Alfama visitiamo la cattedrale di Lisbona che, a parte la facciata esterna, non merita la visita. Da lì saliamo verso il castello di Sao Jorge. La salita è impegnativa ma il viaggio è interessante: tram variopinti e affollati in maniera impressionante ci sfrecciano vicino, visuale della città dal miradouro de Santa Luzia, vicoletti meravigliosi che ci lasceranno delle bellissime immagini impresse nella memoria. Prende forma, davanti ai nostri occhi, quanto letto su questo quartiere: il profumo dei panni stesi al sole, i colori dei festoni e delle piante fuori dalle case, le porte colorate, i gatti sui davanzali, le signore anziane che arrancano in salita con le borse della spesa. Pare che in questo angolo di Lisbona il tempo si sia fermato.

Tanti raggiungono questa zona con lo storico tram 28, rientra tra le cose da non perdere a Lisbona. Noi l’abbiamo visto sempre pieno quindi non l’abbiamo preso.

Arriviamo vicino al castello ma, come già deciso, non entriamo. Dalle foto viste sul web non ci pare che meriti gli € 8,50 di ingresso.

Riscendiamo e facciamo tappa al Miradouro das Portas do Sol, poco distante da quello di St. Lucia. Qua la tappa è obbligatoria, hai la sensazione di essere sul tetto di Lisbona. La visuale sul Tago non regge confronto a quella del blasonatissimo Terrace bar.

Camminano pian pianino e ci fermiamo per bere una bibita nella graziosa piazzetta di Largo do Carmo, fuori dal Convento do Carmo. Visitiamo quest’ultimo, davvero impressionante pensare che sia rimasto così a seguito del violento terremoto del 1775.

Da qua andiamo a vedere un altro punto panoramico, il Miradouro São Pedro de Alcântara.

Pranziamo e rincasiamo, il volo di rientro è alle 17.

Conclusioni

Le spiagge dell’Algarve e le meraviglie di Sintra, vanno viste almeno una volta nella vita. Lisbona, tra le città europee da noi visitate, non ci ha lasciato molto. E’ carina e merita di essere vista solo se abbinata ad altre zone del Portogallo.

Prima di partire ero un po’ preoccupata circa la pulizia, criminalità e spaccio di cui tanto si parla nei forum e diari di viaggio. I mezzi pubblici li abbiamo trovati abbastanza zozzi, del resto, anche a Parigi o nella nostra Roma non brillano per la pulizia. Danno il senso di zozzeria anche i murales che imbrattano muri della città. Criminalità, per nostra fortuna, non l’abbiamo percepita e ci siamo sempre sentiti tranquilli. Spaccio: di spacciatori ne abbiamo trovati solo in piazza Rossio, ci siamo limitati a ignorarli e non hanno mai insistito.

Altro lato spiacevole è che non ci è sembrata così low cost come meta. Si salva solo il cibo per il resto (ingressi, mezzi di trasporto) è in linea con altre città più turistiche.



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