Alcune impressioni su parigi
LES HALLES E’ da qui che voglio raccontare l’inizio del mio viaggio. Scendendo dall’omonima stazione della metropolitana (che, visto che ci siamo, è la fermata del metrò con più intersezioni di linee al mondo, quindi…Occhio a non perdervi) si arriva a quello che uno degli angoli più interessanti di Parigi. Sembra che tutto il mondo si sia dato appuntamento qua, tra artisti di strada, bancherelle, la classica architettura monumentale di Parigi e i capolavori di arte moderna.
Percorrendo una cinquantina di metri arriverete infatti al contestatissimo Centre Pompidou. Un palazzo sottosopra, dove i tubi per l’acqua, il riscaldamento, la corrente elettrica e quant’altro corrono esternamente, per lasciare l’interno completamente libero.
Nella piazza alla base si esibiscono in ogni giorno dell’anno artisti provenienti da tutto il mondo, tra la curiosità dei bambini e l’ingenuità degli adulti. L’interno del centro Pompidou mostra una delle più interessanti mostre di arte moderna della capitale. Non mancano biblioteche nel quale leggere anche giornali italiani. Ma la vera chicca da non perdere è di salire fino alla terrazza all’ultimo piano e ammirare uno dei più bei panorami di Parigi: personalmente batte anche la veduta dalla Torre Eifelle, in quanto qua si è proprio in mezzo alla città avendo pertanto la possibilità di ammirare da vicino il suo stupendo centro storico. Ecco che appaiono agli occhi i giochi di Les Halles, la natura che timidamente si adagia tra i viali di entrata, la luce che taglia le ombre nell’aria tersa.
Usciti dal centro ammirate la bella fontana, in stile con il centro Pompidou, collocata alle sue spalle.
TUILERIES Bellissimi giardini, celebrati dalla musica di Musorgskij, nel bel mezzo di Parigi. Da imitare l’idea delle sedie di ferro verdi che qualsiasi persona può prendere e portarsela dove vuole nel parco. La cosa che stupisce è lo stile parigino: qui ogni parco della capitale ha una recinzione verde, con le stesse tipe di panchine. Dà l’impressione di non essere nella solita città cresciuta disordinatamente ma in un paese progettato non per caso, omogeneo.
CHAMPS ELYSEE – ARCO DI TRIONFO Sugli C.E. C’è poco da dire e molto da camminare. Questi viali fanno perdere il senso di quanto si cammina per giungere alla fine. Tutto il mondo pare che si sia dato appuntamento tra i suoi maestosi marciapiedi.
L’arco di Trionfo è la meta finale. Al centro di una rotatoria, sembra che voglia ricordare a tutti gli automobilisti il passato glorioso della Francia. Divertitevi a cercare se per caso vi sia anche la vostra città impressa sul monumento: Castelfranco Emilia, la mia, è in bella mostra mostra nella parte interna.
SQUARE VIVIANI Come un vino pregiato e poco conosciuto, questi piccoli giardini posti sulla senna, a fianco della Cattedrale di Notre Dame, lasciano di stucco il visitatore che si adagia sulle sue panchine.
Oltre ad esservi l’albero più vecchio di Parigi, assaporerete la cura con cui sono tenuti i prati e la maestosa vista che concede sulla senna e sulla possente Cattedrale.
Ovviamente, questi sono stati alcuni dei posti che mi hanno interessato maggiormente. Un ultimo consiglio. Da non perdere il Quartiere Latino, ma rigorosamente di sera per assaporare al meglio la magia di questo posto, una volta rifugio degli artisti. Così come il Sacre Coeur, dove la sera riveste questo monumento di una bellezza inaspettata.