Albaclub el alamein
– Mance Fin dal nostro arrivo ci hanno detto di non dare mance, ma di farne una unica a fine soggiorno da distribuire poi a tutti. Questo per non avvantaggiare sempre i soliti (camerieri, beach boys..) penalizzando chi non lavora a contatto dei clienti (lavapiatti, giardinieri..). L’ho trovata una cosa molto giusta, peccato che c’è chi comunque dà la mancia per avere un servizio migliore a discapito degli altri..Noi comunque ci siamo attenuti al “bustone” finale.
– Camere Sono enormi (48 mq..), tutte vista mare (e che vista!). La nostra aveva i letti separati e ci siamo adeguati, anche se avremmo potuto tranquillamente chiedere il cambio con una matrimoniale (c’è chi l’ha fatto). La pulizia era un po’ sommaria, forse con qualche mancia non avremmo dovuto fare economia di carta igienica..
– Ristorante Il trattamento è di pensione completa con bevande. Abbiamo mangiato bene, il cibo era abbastanza vario tra primi (c’è anche la pasta cucinata sul momento, ma ricordo che siamo in Egitto) secondi e una gran varietà di insalate e contorni. I dolci sono una vera tentazione, scarsa la scelta di frutta (melone e anguria).Per le freddolose come me:l’aria condizionata è un po’ forte, specialmente nella sala a sinistra. Il posto più “caldo” è di fronte al buffet.
Al piano superiore c’è il ristorante a pagamento dove però si può mangiare durante le serate egiziane.
Di fronte alla spiaggia c’è un altro ristorante a pagamento davvero molto bello.
– Spiaggia Durante il nostro soggiorno hanno iniziato ad attrezzare la spiaggia di fronte all’albergo, quindi non so se sia agibile. Finchè eravamo lì veniva utilizzata dagli egiziani in vacanza nell’albergo. La spiaggia attrezzata è sulla destra, e i ragazzi egiziani che ci lavorano sono di una gentilezza e allegria sorprendente dati gli orari di lavoro che fanno e la varietà di turisti con cui hanno a che fare. Ma questa è una caratteristica degli egiziani, sono persone davvero splendide.
Il mare lì è sempre un po’ arrabbiato e ci sono gli scogli a riva, quindi per fare il bagno bisogna andare un po’ più giù verso destra. C’è un bar e per gli amanti degli sport ci sono diverse attività e campi da gioco. Verso le 11 e le 17 vi vedrete venire incontro gli animatori con dei vassoi pieni di panini o pizze..Una sorta di mini all inclusive che fa sentire un po’ coccolati..
Poi se vi piace fare delle passeggiate vi consiglio di proseguire in quella direzione: andrete nella zona turistica degli egiziani che abitano lì. Troverete delle spiagge bianche meravigliose, e il mare con bellissime tonalità di blu..Ci sono degli ombrelloni anche lì ma sono a pagamento..
Una volta al mese in spiaggia organizzano una “succursale” del Pacha di Sharm. Più o meno dalle 13 ha iniziato ad arrivare un sacco di gente, (a giudicare dalle auto nel parcheggio direi per lo più benestanti) giovani, famiglie con bambini, ragazze.. Tutti di fronte all’area bar a bere, ascoltare la musica o ballare. So che qualcuno si è lamentato di questo “stravolgimento” della normale giornata di relax, ma noi ci siamo divertiti molto a stare tutti insieme. Per un giorno vedere la spiaggia invasa da ragazzi come noi, con la stessa voglia di divertirsi è stato davvero bello.
– Animazione Consiglio vivamente il risveglio muscolare alla mattina (spero che lo faccia ancora Leo).
La sera il teatro era sempre gremito di gente, non perchè gli spettacoli siano particolarmente belli, ma perchè la sera non c’è alternativa. Però devo dire che sono simpatici, ragazzi semplici e piacevoli.
– Uscite autonome A circa 30-40 minuti di bus c’è Porto Marina, una zona turistica dove ci sono le residenze estive dei vip egiziani. (Una sorta di Rimini di El Alamein come dicono le guide). Però se la sera volete uscire dovete prenotare il taxi o il pulmino un giorno prima, che vi porterà e vi verrà a prendere. In tutte le uscite che abbiamo fatto eravamo sempre scortati, infatti una sera volevamo uscire e abbiamo dovuto rinunciare perchè non c’era una guardia disponibile. Forse tutta questa attenzione è una conseguenza degli attentati dell’anno scorso a Sharm. Però dalla spiaggia si possono fare belle passeggiate tra le abitazioni degli egiziani, un paesino molto bello. C’è un market con una piazzetta dove si può mangiare pesce, e un po’ più giù una pizzeria con una piscina.
ESCURSIONI Al Cairo siamo stati l’anno scorso, ma da qui il viaggio è meno stancante: dista circa 3 ore (rispetto le 6 ore da Sharm) – El Alamein: gita di un pomeriggio per visitare il museo della guerra e i sacrari. Ci siamo fermati nella cittadina di El Alamein dove Mohammed la guida ci ha offerto il te in un locale affollato di uomini che guardavano un programma alla tv. Abbiamo fatto una passeggiata da soli per il viale, siamo anche riusciti a comprare un pacchetto di sigarette in una bancarella per la strada comunicando praticamente a gesti.. Siamo rientrati per cena.
– Alessandria: assolutamente da vedere! Siamo partiti dopo pranzo. Appena arrivati abbiamo girato un po’ nelle vie bellissime e trafficate della città per andare a prendere la nostra guida Farid, un personaggio! Siamo passati col Bus in mezzo al mercato, c’erano bancarelle ovunque, pieno di gente…Abbiamo visitato una tomba e la colonna di Pompeo, alta 30mt, l’ultima colonna rimasta delle 400 che circondavano la vecchia biblioteca. Abbiamo visitato la biblioteca nuova, ultra moderna e bellissima, a forma di disco solare, col lungomare da una parte e l’università dall’altra. Abbiamo visitato una moschea, gli uomini sono entrati dall’ingresso principale, dovevano avere i pantaloni sotto il ginocchio e le braccia coperte; noi donne siamo entrate dal retro, dovevamo essere coperte e io mi ero preparata, all’ingresso abbiamo lasciato le scarpe c’erano scialle e gonne lunghe per chi era “scoperta”. Praticamente una specie di anticamera con una grata per vedere l’altra parte della moschea. Quella non era ora di preghiere, ma c’era comunque gente che chiacchierava, sonnecchiava, leggeva un libro. Siamo ancora andati alla cittadella dove c’era il faro, e poi a cena in un bellissimo albergo nel centro. Dopo cena abbiamo girato per le vie dei negozi affollate di gente. Abbiamo fatto acquisti, riuscendo in qualche modo a comunicare, specialmente in un negozio dove non c’erano scritti i prezzi se non in arabo..Una bella esperienza anche quella. Siamo tornati in albergo che era quasi mezzanotte, un po’ stanchi ma soddisfatti di questa giornata.
– Oasi di Siwa: il sogno di vedere il Sahara è stato il motivo di tutta la vacanza. Siamo partiti molto presto la mattina, eravamo solo in 15 più la guida Ashraf, i due autisti e la guardia. Direzione Marsa Mathrou e poi giù per 300 km nel deserto quasi al confine con la Libia. Unica fermata: casa beduina nel deserto, il nostro “autogrill” dove abbiamo fatto colazione con i cestini avuti in albergo. Arrivati a Siwa abbiamo conosciuto Mustafa, la guida locale, (un omone dalla risata contagiosa) che ci ha portato a visitare il monte dei morti: una necropoli enorme con le tombe scavate nella roccia, da cui si gode un panorama mozzafiato. Ci siamo divisi nelle tre jeep e siamo andati a visitare le rovine dell’oracolo, dove venne predetto il futuro ad Alessandro Magno. Di nuovo sulle jeep alla volta del resort, ma prima una sosta all’occhio di Cleopatra una piscina dove Mustafa ha tentato di convincermi a fare un tuffo, mentre si informava sulle mie origini,(quando mi abbronzo divento nera) convinto che fossi africana(magari), così abbiamo deciso, ho trovato il mio papà egiziano! Arrivati al resort mi ha fatto fare un giro sul dromedario (non l’avevo mai fatto,..Com’è alto!)e poi abbiamo pranzato. Ci hanno dato alcune camere per cambiarci e lasciare gli zaini e siamo stati qualche ora a rilassarci nella piscina…Prima della grande avventura!Finalmente nel deserto! Nella nostra jeep l’autista(davvero bravo, un pazzo scatenato!)era incitato dal beduino che era seduto a fianco a noi e rideva come un matto perchè strillavo! Le dune sono altissime ..Sembrava un film. Abbiamo sostato in un’oasi di acua sulfurea in cui ci siamo fatti il bagno a 60°, poi in un’altra d’acqua fredda…Incredibile stare a mollo in un laghetto bordato di piante in mezzo a tanta sabbia, un’esperienza devvero emozionante. Ancora un giro per le dune, il sole stava iniziando a scendere e le ombre si allungavano creando dei contrasti di colore merevigliosi. Siamo tornati al resort per prendere le borse e salutare i nostri compagni di viaggio. Mustafa ci ha salutati abbracciandoci come se ci conoscessimo da sempre, queste persone sono davvero ospitali, io che ho la lacrima facile ero davvero commossa. Ci hanno portati nella città per vedere il tramonto dalla fortezza e per fare una passeggiata lì intorno. Siamo ripartiti col bus, e abbiamo fatto sosta nella stessa casa beduina dell’andata. Era già notte e abbiamo potuto ammirare il cielo stellato del deserto…Mai vista una cosa simile, siamo rimasti senza parole. Rientrati in albergo ci hanno fatto trovare nel ristorante un piatto freddo e dei dolci. Spero di tornarci, siamo stati tante volte in Egitto e ogni volta è un po’ come tornare a casa. Ma questi posti sono un po’ diversi dalle mete turistiche classiche, almeno per ora. Buon viaggio