Nonostante gli impegni di lavoro, abbiamo voglia di una vacanza, così troviamo un’ottima offerta per Bruxelles, grazie ad Expedia: 140€ per volo a/r diretto da Palermo e 3 notti in hotel 4 stelle. Manca solo l’allenamento come bevitori di birra e si può partire.
Diario di viaggio a Bruxelles
Giorno 1 – Arrivo a Bruxelles
Il volo è alle 19.55 quindi facciamo tutto con calma, parcheggiamo l’auto nel parcheggio low cost dell’aeroporto e si parte. L’aereo è per metà vuoto, e il viaggio si rivela essere comodissimo. Arrivati a Charleroi, una temperatura di -4 °C ci fa letteralmente congelare ma, non avendo bagagli imbarcati, riusciamo a prendere il bus per Bruxelles velocemente e poco dopo la mezzanotte siamo già in albergo a riposarci.
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Giorno 2 – Grand Place, Manneken-Piss, Atomium
Stamattina proviamo a visitare tutto il centro storico di Bruxelles, quindi, iniziando dalla chiesa di Notre-Dame du Sablon, continuiamo con il Mont des Arts, dove troviamo una fontana ghiacciata nella quale lancio delle piccole pietre che rimbalzano sull’acqua congelata, così provo a mettere il piede all’interno ma la lastra di ghiaccio si frantuma appena la sfioro. Niente, proverò a camminare sulle acque in un’altra occasione. Vediamo poi il Palazzo Reale dall’esterno ed entriamo nei suoi giardini, dove troviamo degli attrezzi per fare ginnastica. Anche se sembriamo dei bambini in un parco giochi, li usiamo tutti, più per riscaldarci dal freddo che per voglia di fare esercizi fisici.
Da lì ci spostiamo alla Cattedrale di San Michele e Santa Gudula. All’interno troviamo un’esposizione di presepi di tutte le comunità straniere di Bruxelles, c’è pure una reliquia di Giovanni Paolo II, anche se non capiamo di che si tratti. Prossima tappa: la Grand Place. Essendo pieno inverno, non ci aspettiamo di vedere il tappeto di fiori che si distingue solitamente nelle foto su internet ma troviamo un grande abete e un presepe, a grandezza naturale, che danno a tutto l’ambiente il tipico aspetto natalizio. Davvero una piazza molto carina.
A poca distanza dalla Grand Place si trova il simbolo della città, il Manneken-Pis, una piccola statua di un bambino che fa la pipì. Qui vicino assaggiamo uno dei tipici dolci belgi, il waffle. A dire il vero non ho trovato molta differenza con quelli che avevo già provato all’estero. Girovagando per il centro storico, notiamo anche una statua di un cane e di una bambina “colti” nell’atto di urinare. Cosa sarà questa ossessione dei belgi per la pipì? Finita la visita del centro storico nella tarda mattinata, torniamo in hotel per mangiare qualcosa e soprattutto per riscaldarci un po’. Nel pomeriggio attiviamo un biglietto di 24h per la metro (7,50€) e andiamo a visitare un altro dei simboli di Bruxelles, l’Atomium.
Lì vicino si trova anche Mini-Europe (15,50€), una specie di Italia in miniatura in versione europea. Fa una certa impressione vedere le piccole gondole sommerse nell’acqua ghiacciata. La sera prendiamo la metro e scendiamo a Piazza Sainte-Catherine dove c’è un bellissimo e super affollato mercatino di Natale. Prima però di prendere qualche birra al mercatino, decidiamo di andare a cenare da Amadeo, un ristorante, non molto lontano, dove offrono un menu tipo “all you can eat” di costolette di maiale in salsa barbecue. Che dire? Buonissime! Da perfetti italiani ne abbiamo mangiate tante, ma proprio tante. E quando hanno portato il conto, 20€ a persona, incluse 2 birre, ci sembravano davvero pochi. Dopo essere tornati in Piazza Sainte-Catherine per vedere un coro natalizio, trascorriamo la serata al Delirium, un locale che dovrebbe essere considerato un luogo di culto per tutti gli amanti della birra. Mai vista una scelta così ampia.
Giorno 3 – Tournai
Abbiamo già visto l’indispensabile di Bruxelles il giorno precedente ed oggi, essendo domenica, tutto è chiuso. Così scegliamo su internet qualcosa da visitare fuori città e la scelta ricade sulla cattedrale di Tournai, una cittadina ad un’oretta di treno dalla capitale belga. In stazione scopriamo con piacere che nel weekend le tariffe sono dimezzate. Il viaggio è molto comodo, arriviamo a Tournai quasi senza accorgercene. La cattedrale è maestosa e le torri, avvolte nella nebbia, le danno un aspetto un po’ tenebroso. Anche la Grand Place di Tournai non è niente male. Nonostante il centro storico sia carino, a metà mattinata abbiamo già finito la nostra visita così torniamo in stazione.
Qui ci rendiamo conto di essere a pochi chilometri dal confine francese, così sfruttiamo ancora una volta le tariffe dimezzate del weekend e prendiamo un treno per Lille. Abbiamo giusto il tempo di pranzare e di fare una passeggiata nel centro storico di Lille, che comunque si rivela essere molto bello, poi il freddo e la voglia di tornare al calduccio hanno la meglio e decidiamo di tornare a Bruxelles. Nel pomeriggio ci ristoriamo in hotel e ci prepariamo per la serata. Per cena scegliamo il ristorante Fin De Siecle (Rue des Chartreux, 9), a pochi passi da piazza della Borsa. Gli ospiti erano quasi tutti italiani. Infine, in serata ci facciamo un giro dei locali ma c’è molta meno gente di ieri. Fortunatamente la birra è sempre buonissima.
Giorno 4 – Parlamento Europeo
Oggi abbiamo solo la mattina a nostra disposizione, visto che il volo di ritorno è di pomeriggio, così andiamo a visitare il Parlamento Europeo (Rue Wiertz, 60). Non è che ci sia molto da vedere, però la guida racconta dei fatti interessanti, almeno per me, visto che il mio compagno di viaggio Daniele si è annoiato. Inoltre, la visita è totalmente gratuita ed è un buon posto dove stare per proteggersi dal freddo, in attesa del volo di ritorno. Terminata la visita, andiamo a provare le rinomate patatine fritte della Maison Antoine (1040, Jourdanplein 1). Niente di speciale, a dire il vero. Infine, si torna in hotel a prendere gli zaini ed un borsone che Daniele ha riempito di birre e prendiamo il bus per l’aeroporto Charleroi. Qui scopriamo che il borsone delle birre supera di un chilo il peso consentito dalla Ryanair, così Daniele è “costretto” a bere 2 birre per rientrare nel peso.
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