Al 35° parellelo, ma ancora in italia: lampedusa

Siamo 2 coppie di amici già rodati da anni per le vacanze insieme + 3 figlie di 7, 9 e 10 anni; da parecchio desideravamo vedere il mare di Lampedusa, le nostre bimbe sono pronte per una vacanza di tuffi e bagni ed eccoci qui. Partiamo da Voghera per l'aeroporto di Orio al Serio in piena notte per poter prendere l'aereo MyAir delle 6.25, dotati...
Scritto da: baba66
al 35° parellelo, ma ancora in italia: lampedusa
Partenza il: 25/08/2007
Ritorno il: 01/09/2007
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
Siamo 2 coppie di amici già rodati da anni per le vacanze insieme + 3 figlie di 7, 9 e 10 anni; da parecchio desideravamo vedere il mare di Lampedusa, le nostre bimbe sono pronte per una vacanza di tuffi e bagni ed eccoci qui. Partiamo da Voghera per l’aeroporto di Orio al Serio in piena notte per poter prendere l’aereo MyAir delle 6.25, dotati solo di 1 bagaglio a mano a testa, a pelo con il peso trasportabile, d’altronde pensiamo di aver bisogno solo di costumi, maschere, solari, parei e magliette…Sgarriamo solo per qualche libro e pochi giochi per le bimbe (ah: fondamentali le scarpette da mare per salire sulle rocce), alle 8.30 siamo a Lampedusa, già la temperatura è 28 gradi e siamo pronti a togliere subito i jeans.

Ci attende il nostro contatto locale, un simpatico signore di circa 50 anni a cui siamo arrivati tramite un’amica, che affitta 2 appartamenti vicino alla sua casa in paese e una casa indipendente poco distante (da lui definita “in campagna”), posta in un punto sopraelevato, isolato e ben arieggiato: noi abbiamo scelto questa casa che ha ampi spazi per tutti, terrazza dove poter mangiare, barbecue e giardino. La zona circostante come tantissime altre parti dell’isola sembra desolata, la strada è sterrata e per raggiungerla si passa in mezzo a case semidistrutte (o semicostruite?), una volta arrivati però la casa è bella e per noi è perfetta.

Noleggiamo (essendo in 7) un motorino e una Mehari, cioè quell’auto scoperta che qui è la macchina più diffusa (ne girano tantissime tutte scassate e con la targa delle più varie province italiane). Dopo la spesa e una prima spaghettata si parte per la spiaggia dei Conigli, la più famosa dell’isola, che si raggiunge dopo una bella camminata; la fatica è premiata da un mare cristallino e da un panorama splendido, anche se purtroppo la spiaggia è piuttosto affollata: ci sono i ragazzi di Legambiente che si alternano nel controllo anche notturno della spiaggia per permettere alla tartaruga CARETTA CARETTA di nidificare; per merito loro la spiaggia è ben conservata e pulita (cosa che non accade in altri posti dell’isola, dove si vede in giro un pò di “rumenta”:sicuramente certe persone sono incivili, ma è certo che sull’isola non c’è un gran servizio di pulizia pubblica…).

Per non annoiarvi nei particolari delle varie giornate, vi dico che abbiamo cambiato quasi sempre spiaggia tutti i giorni sia al mattino che al pomeriggio ( si pranzava a casa per non cuocere al sole delle due), vi dico qualche perticolare su alcune calette: -MAR MORTO sulla roccia con uno scoglio davanti da cui fare i tuffi, è il posto dove siamo stati più spesso, è stracolmo di pesci da vedere facilmente con la maschera (nella nostra esperienza Lampedusa è il posto del Mediterraneo dove abbiamo trovato più pesci insieme a Ustica) -CALA CRETA sulla roccia -CALA MALUK da cui si raggiungono le GROTTACCE a piedi -CALA MADONNA, CALA GUITGIA (in pratica nel paese) sabbiose ma un pò affollate -CALA GALERA e CALA STRETTA belle, sabbiose, un pò impervie da raggiungere -CALA FRANCESE vicino all’aeroporto, da li’ c’è una bella passeggiata tra le rocce, durante la quale si scorgono qua e là rari pantaloni e maglie abbandonati (questo è l’unico segno sull’isola visibile a noi, che pure abbiamo girato in lungo e in largo, dei clandestini, che vengono intercettati al largo, portati al centro accoglienza in aeroporto e poi spediti in Sicilia per poi, si spera, rimpatriarli; sull’isola non ci sono neppure i classici “vu cumprà”) -TABACCARA vista splendida dall’alto con mare di una trasparenza incredibile (ci si arriva a piedi da cala Galera).

Abbiamo dedicato una giornata intera al giro in barca dell’isola, che ci ha permesso di esplorare anche la costa nord, molto più impervia e difficilmente raggiungibile via terra: abbiamo fatto numerose soste-bagno in grotte e vari antri.

E veniamo alla gastronomia: in barca (Yuppi-du, simpatici ed onesti i propietari: 25 euro gli adulti, 5 euro i bimbi compreso pranzo con acqua e vino) mangiamo pasta al tonno e triglie fritte (ottime!). Per quanto riguarda le puntate al ristorante, vi segnaliamo il NAUTIC (in paese, dove si trovano la maggior parte dei ristoranti e dei negozi) dove abbiamo mangiato buon pesce a prezzi accessibili.

Speciale la griglia di casa nostra, dove i nostri uomini si sono esibiti con spigole e triglie (le pescherie sono ad ogni angolo e anche il nostro amico padrone di casa ha contribuito regalandoci una valanga di triglie).

Vi consigliamo poi per gli aperitivi il bar 13.5 in via Roma in paese che ha il bancone a forma di nave ; l’ O SCIA’, dopo cala Creta, in una bella posizione sopraelevata.

In conclusione ottima vacanza di mare, peccato per il costo elevato dell’aereo, splendido il mare! Potendo scegliere un periodo in cui andarci forse il migliore è fine settembre- inizio ottobre, ci dicono che l’acqua del mare è calda anche più di agosto (nella nostra vacanza è sempre stata calda e piacevole) e i turisti sono decisamente poco numerosi, perciò la spiagge assumono un altro aspetto…



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